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PERIODO DI VALIDITA’
Dipende da caratteristiche intrinseche del preparato, si seguono le NBP. Tiene
conto di: procedura e fattori di preparazione + natura sostanze e contenitore +
compatibilità con eccipienti. Bisogna considerare aspetti chimici (se ci sono
problemi di stabilità chimica, esempio: se è termolabile no riscaldamento), fisici
e microbiologici (se deve essere sterile o no) stabilità = responsabilità del
farmacista.
-X preparazioni solide e liquide NON acquose (x < contaminazione) o acquose
con alcol > 25% max 6 mesi ma non oltre il 25% del componente con <
periodo di validità.
-X il resto (semisolide e liquide con alcol <25%) max 30gg MA si può ridurre
o superare solo sulla base di specifiche conoscenze e accorgimenti connessi
con la contaminazione microbica del preparato e con le caratteristiche chimico-
fisiche dei componenti (alte % di zuccheri = si può estendere).
X la data di scadenza bisogna considerare tutti i componenti, anche le capsule
di gelatina (non la gelatina usata dal venditore x fare le capsule ma proprio la
capsula di gelatina). pag. 34
Controllo qualità si fa sul prodotto finito, sono operazioni semplici. Deve restare
entro i limiti di accettabilità del 10%: x il saggio di uniformità di massa,
nessuna massa deve avere peso medio +-10% (si valuta su un campione di
10% delle cp tot). Si verificano la correttezza delle procedure eseguite e della
correttezza dell’etichetta e del num di dosi dispensate, il controllo dell’aspetto
(soluzione limpida, assenza di particelle visibili a occhio nudo; emulsione
omogenea, controllare la ridisperdibilità x semplice agitazione) e del
confezionamento (e la sua tenuta). Se necessario valutare il pH. X gli officinali
bisogna verificare la conformità nella Farmacopea.
AVVERTENZE
Obbligatorie x preparati industriali, non x galenici. Riportate in chiaro tutte le
indicazioni utili x un impiego corretto del medicinale, anche x prevenzione dei
possibili reati di comune pericolo contro l’incolumità pubblica.
-“Somministrazione os / uso topico / uso esterno…” info x corretto uso del
prodotto
-“Tenere fuori dalla portata dei bambini”
-“Conservare in un luogo fresco, al riparo dal calore e dalla luce”
queste 2 sono di carattere generale
-“Preparazione soggetta a DPR309/90, Tabella Medicinali, Sezione …” x tab.
7
-“”Controindicata per la guida dei veicoli” se c’è cannabis, 22/02/2017
CIRCOLARE del Ministero della Salute n. 12516
-Simbolo “Contiene oppioide. Può dare dipendenza” x tutti i medicinali
(tranne quelli a uso ospedaliero) che contengono oppioidi, in allegato 1 da
includere sulla faccia frontale dell’etichettatura esterna, in modo visibile.
-“Contiene veleno” o simbolo visibile con teschio x veleni in tab. 3 e
sostanze H300/310/330.
-“Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica
costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping”
x tutte le sostanze in doping (L. 376/2000), tranne classi S9 (non va riportato
nulla!)
-“Attenzione per chi svolge attività sportiva: il prodotto contiene sostanze
vietate per doping. È vietata un’assunzione diversa, per schema posologico e
per via di somministrazione, da quella prescritta” x classe S5 e S6 x uso
topico.
-“Per chi svolge attività sportiva: questo preparato contiene alcol etilico e può
determinare positività ai test antidoping” se nella formulazione è presente
alcol etilico, come unica sostanza dopante
-“L’assunzione del prodotto per via orale deve avvenire a stomaco pieno
particolarmente quando sia necessario somministrare il prodotto stesso a dosi
pag. 35
elevate o per periodi prolungati di tempo” x preparazioni contenenti acido
acetilsalicilico e derivati (canfora, mentolo, acido borico, sali di bismuto,
salicilati e lassativi)
-“L’uso continuativo dei lassativi può provocare assuefazione o danni di diverso
tipo. Non usare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito.
Se la costipazione è ostinata consultare il medico” x preparazioni contenenti
sostanze ad attività lassativa, x Circ. Min. San. 14.5.1976, n.39.
+ riportare altre indicazioni eventuali.
ACCORGIMENTI OFFICINALI
IL TITOLO è UNA MONOGRAFIA (non paziente e dottore come nelle etichette) E
IL PREZZO è UNIVOCO, NON SUDDIVISO.
Tutte le operazioni che sono riportate in farmacopea, posso farle pagare come
operazioni tecnologiche.
Tutti i componenti che sono riportati in farmacopea, posso farli pagare in M e
considerarli come componenti in P+I.
Hanno anche il FOGLIO DI LAVORAZIONE in cui si deve mettere la firma ed è
stato allegato al decreto che lo sancisce il fac-simile. Nel foglio di lavorazione
NON mettere la data di scadenza ma i gg di validità.
3-STRUTTURA ESAME
Ricetta
R, NR, MR + iperdosaggio (controllare le dosi singole e giornaliere) guarda
tab. 7-3-5-IIIbis (x tipo ricetta) + 8-8note (x iperdosaggio). “non spedibile
perché non rispetta i limiti di iperdosaggio della tab. 8. Diventa spedibile nel
momento in cui in calce c’è l’assunzione di responsabilità del medico”. Se in
tab. 8 non sono riportate le dosi max x quella via di somministrazione, si deve
considerare il medicinale industriale a dosaggio > in commercio e se il
magistrale non supera tale dosaggio, la ricetta è spedibile.
1)In base a PA, preparazione e via di somministrazione, la preparazione può
richiedere ricetta:
-R: tab. 4 + tab. 7 sez. E. Valida 6 mesi x medicinali industriali e allestiti in
farmacia, salvo ≠ indicazione del medico; valida 30gg x medicinali con
stupefacenti (tab. 7 sezione E). Possono essere spedite max 10 volte, salvo ≠
indicazione del medico; se contengono stupefacenti max 3 spedizioni.
-NR: tab. 3 e note + tab. 5 + doping (tranne eccezioni) + sez. B-C-D tab. 7.
Validità di 30gg sia x preparati industriali che magistrali. Dispensabile 1 volta
sola (tranne se il farmacista non ha in casa il num di confezioni prescritte dal
medico). pag. 36
-MR: sez. A tab. 7. Max 1 confezione; validità 30gg; no terapia > 30gg.
+ sostanze e preparazioni dell’allegato 3bis non derubricati in sez. D max 2
confezioni ma 2 medicinali ≠ o stesso medicinale ma con ≠ dosaggi; no terapia
> 30gg.
2)Il farmacista ha il compito di controllare la spedibilità della ricetta prima di
dispensare, controllando: tab. 8; formalismi della ricetta; validità temporale non
superata. Formalismi:
-R: nome e cognome paziente (consigliato) + timbro e firma medico + data
prescrizione + medicinale, dosaggio e num dosi + posologia obbligatoria x
galenici.
-NR: nome e cognome paziente o CF + timbro e firma medico + data
prescrizione + medicinale, dosaggio e num dosi (se veleno in lettere) +
posologia obbligatoria x galenici.
-MR: nome e cognome paziente o CF + timbro, firma, num telefono e domicilio
professionale medico + data prescrizione + medicinale, dosaggio e num dosi +
posologia obbligatoria sempre + compilata in mezzo indelebile.
IL FARMACISTA CONTROLLA CHE LA RICETTA SIA IN CORSO DI VALIDITA’.
Prescrivibilità x rapporto rischio-beneficio
Verificare che i PA sono in Farmacopea e NON ritirati x motivi legati alla
tossicità. In base alla via di somministrazione: x via os non particolarmente
critico l’allestimento, si può fare in farmacia se ci sono tutti gli
attrezzi/ingredienti.
La preparazione in farmacia può essere fatta soltanto quando è realmente
necessario e dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Non ci
sono leggi obbligatorie a riguardo, ma linee guida che pongono 2 aspetti
riportati nella risoluzione CM/ResAP (2016)1 del consiglio dei ministri EU.
Prima di allestire una preparazione, si deve valutarne il valore aggiunto: il
preparato galenico sopperisce ad un'esigenza non soddisfabile da un prodotto
industriale? Se la risposta è no, allora si vende al paziente il prodotto
industriale, perché il prodotto allestito in farmacia non porterebbe nessun
valore aggiunto. In alcuni casi il valore aggiunto è evidente. Queste indicazioni
non sono obbligatorie: non è obbligatorio non allestire una preparazione
magistrale in presenza dell'equivalente in commercio, x quanto sia preferibile
l'equivalente in commercio, anche x una questione di responsabilità. In ogni
caso, si valuta la prescrivibilità e, una volta accertata, si valuta il valore
aggiunto, ovvero si valuta se il preparato ha delle effettive ragioni x le quali
non può essere diversamente accessibile al paziente. “Si ipotizzi che sul
mercato esista un medicinale equivalente in termini di PA e di FF, ma di ≠
dosaggio: in questo caso il calore aggiunto è dato dalla personalizzazione del
dosaggio”. pag. 37
Poi si valuta il rapporto rischio/beneficio dell'allestimento in farmacia: la
preparazione comporta dei rischi, è possibile decidere di non allestirla o di
operare in modo + o - stringente x qualità accettata. Ad esempio, se si deve
allestire una soluzione sterile, essa potrebbe non essere allestita perché
eccessivamente rischiosa: se la sterilità non è garantita, si rischia di provocare
un'infezione sistemica al paziente. Prima della preparazione, deve essere
stabilito il livello di assicurazione della qualità necessario. Si valutano ≠
parametri: FF e via di somministrazione (parenterale + critica di quella os);
quantità preparata (se scarsa, difficile essere rigorosi); effetto farmacologico x
via di somministrazione indicata; finestra terapeutica e dosaggio PA; processo
di preparazione; linea produttiva di approvvigionamento si assegna un
punteggio in funzione del tipo di preparazione, della via di somministrazione,
del PA e dei processi di preparazione: la somma dei punteggi classifica la
preparazione con un rischio alto, medio-alto o basso. Il RISCHIO si divide in:
basso (area di lavoro non separata), basso-medio (lab separato o separabile),
medio-alto (procedure integrali e controlli qualità periodici), alto (come medio-
alto + controlli programmati con frequenza predefinita). In base alla classe di
rischio, si decide il sistema di qualità da applicare (NBP complete, solo x
preparati sterili e antitumorali e citotossici e radiofarmaci, o semplificate) o si
decide di non allestire la preparazione. Bisogna valutare anche se è nota la
tossicit&