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B;

• Contiene sostanze dopanti L. 376/00 - S8- Cannabinoidi; per chi svolge attività sportiva l’uso del

farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare positività ai test

antidoping.

Ricetta:

• validità di 30 giorni esclusa la data di prescrizione su tutto il territorio nazionale;

• Timbro della farmacia, data e prezzo praticato;

• Consegna a maggiorenne e non manifestamente infermo di mente;

• Registrazione movimentazione di scarico entro 48 ore l’uscita delle preparazioni magistrali allestite

sarà registrata nella medesima pagina del registro ove è stata annotata l’entrata della

corrispondente sostanza attiva, utilizzando come documento la prescrizione medica;

• Conservazione della ricetta per due anni dalla chiusura del registro;

• Invio entro fine mese di una copia all’ASL di pertinenza della farmacia (L.94/98);

• Consegnare la copia firmata della ricetta al cliente come giustificativo del possesso;

• Invio telematico al ministero della salute dei dati per utilizzo sostanze dopanti entro il 31 gennaio di

ogni anno (riferito alle preparazioni dell’anno precedente);

• Il DM 23/03/17 ha inserito la cannabis infiorescenze in allegata A della tabella nazionale per la

vendita al pubblico di medicinali (euro 9/grammo).

In laboratorio abbiamo realizzato due sistemi dispersi, che sono emulsione lassativa e cold cream;

dal punto di vista fisico sono due sistemi analoghi, perché entrambe queste formulazione, sebbene

una di consistenza liquida e una di consistenza semisolida, destinate a due usi diversi, sono

entrambe dei sistemi dispersi, delle emulsioni.

Questi sistemi sono particolari in quanto si creano delle interfacce.

La formazione delle interfacce ce l’abbiamo anche in un altro tipo di sistema disperso, in cui il

materiale che è disperso non è più una fase liquida dispersa in un’altra fase liquida ma è una fase

solida che è dispersa in una fase liquida; sistemi di questo tipo prendono il nome di SOSPENSIONI.

In questo caso avremo quindi delle interfacce solido-liquido.

La superficie specifica aumenta nel momento in cui il solido viene frammentato. Noi abbiamo già

detto che se abbiamo un materiale solido, per disperderlo meglio e per evitare che ci sia una velocità

di sedimentazione piuttosto elevata, conviene ridurre la dimensione del solido (frammentare); quando

riduciamo le dimensioni la superficie specifica aumenterà.

La superficie specifica è appunto il rapporto tra la superficie per unità di volume.

La legge di Stokes:

2

d (½ ¡ ½ ) ¢ g

1 2

V = 18N 0

Velocità di sedimentazione (sospensione) o di affioramento (emulsione).

Questa legge prende in considerazione la dimensione del materiale frammentato (diametro al

quadrato, direttamente proporzionale), la differenza di densità tra le due fasi, l’accelerazione di

gravità.

Sarà poi inversamente proporzionale alla viscosità, questo perché il materiale disperso in una fase

continua acquosa devono prima ingrandirsi, perché se si ingrandiscono aumenta il diametro quadro,

e quindi aumenta la velocità di sedimentazione/affioramento. La tendenza ad unirsi (termine tecnico:

capacità di coalescenza) è fortemente influenzata dalla viscosità del mezzo in cui si trovano, perché

tanto più e viscosa la fase continua e tanto minore sarà la possibilità di incontro tra le particelle

disperse.

Allora questa possibilità di diminuire la possibilità di coalescenza può essere regolata attraverso la

viscosità del mezzo in cui le goccioline sono disperse (motivo per il quale, ad esempio, nell’emulsione

lassativa dovevamo aumentare la viscosità del sistema).

In questo modo evitiamo la separazione di fasi. La natura del precipitato che si forma (nel momento

in cui c’è la separazione di fase) è strettamente correlato, nel caso di sistema disperso solido) ad un

valore di potenziale di superficie, che è definito potenziale Z; questo sedimento può essere o un

sedimento definito cake (che si deposita sul fondo e non c’è più verso di riportarlo in sospensione,

quindi la stabilità del sistema è compromessa) o un sedimento definito flocculo che è un precipitato,

però le particelle che lo compongono non sono intimamente correlate e connesse tra di loro, le

interazioni di attrazione sono più blande (interazioni di Van der Waals più blande) e quindi danno la

possibilità, nel momento in cui si agita di disperdersi nel mezzo continuo.

Dobbiamo capire che cosa succede alla particella in presenza di eventuali ioni che possono essere

presenti all’interno del sistema.

Una particella, anche se non sono presenti dei gruppi funzionali che possono caricarsi a secondo del

pH del mezzo nel quale stiamo, può comunque presentare una carica superficiale.

Le particelle disperse in un mezzo liquido possono avere una carica superficiale che origina da:

• adsorbimento preferenziale di una determinata specie ionica derivante da un elettrolita;

• Ionizzazione di gruppi superficiali;

• Differenza di costante dielettrica tra il mezzo e la sostanza dispersa: se è maggiore quella della

sostanza dispersa essa si carica negativamente.

Immaginiamo una particella la cui superficie sia carica negativamente e all’interno del mezzo

disperdente sono presenti degli ioni che derivano dalla natura del mezzo; la prima cosa che avviene è

l’attrazione da parte della particella carica negativamente con i contro-ioni, ovvero gli ioni presenti nel

mezzo che hanno una carica opposta rispetto a quella della particella; quindi ci sarà uno strato

assorbito (strato di Stern). Quando gli ioni positivi (contro-

ioni) si assorbono sulla superficie della particella fermano

parzialmente la carica negativa, per cui, immediatamente

dopo lo strato di Stern, in quello che viene chiamato lo strato

diffuso (strato di Gouy-Chapman) ci sarà una distribuzione

dei controioni che risentono ancora dell’attrazione della

carica negativa della particella che però è parzialmente

schermata; quindi man mano che ci si allontana dalla

superficie della particella c’è ancora una preponderanza di

cariche positive rispetto alle cariche negative. Man mano che

ci allontaniamo dalla superficie della particella si arriva ad

una zona di neutralità, ci sarà una distribuzione di cariche

che non risente più della presenza della particella, perchè

essa è così schermata da questo doppio strato elettronico

che si è formato che ad un certo punto la sua presenza non

sarà più avvertita tanto da ridistribuire in un certo modo le

cariche, per cui ci sarà una ridistribuzione random che porta alla formazione di una zona in cui c’è

una distribuzione di ugual numero di cariche positive e cariche negative; questa zona è

elettricamente neutra.

Questo doppio strato formato dallo strato di Stern e dallo strato di Gouy-Chapman prende il nome di

doppio strato elettrico.

La parte tratteggiata in rosa è una superficie di separazione (shear plane) che separa tutto ciò che

viaggia con la particella (quindi la particella viaggia proprio con il doppio strato elettrico) e quello che

invece rimane influenzato dalla presenza della particella ma che di fatto non si muove con essa.

Come possiamo pensare che questa distribuzione di carica possa influenzare la stabilità del sistema

disperso? Il fatto di avere una distribuzione di carica analoga fa sì che

queste particelle possano da una parte attrarsi ma poi per sovrapposizione

dei doppi strati elettrici dell’una e dell’altra tendono a respingersi, quindi le

particelle sospese non ce la faranno mai ad avvicinarsi così tanto tra di

loro da attrarsi con una forza così intensa (data una breve distanza) da

generare un cake, è più verosimile che si formi il flocculo.

Ora dobbiamo capire quale potenziale ci interessa.

A noi interessa la differenza di potenziale che si va a creare tra la superficie della particella e lo shear

plane, cioè tutto ciò che si muove con la particella (potenziale zeta).

Abbiamo visto quindi che il doppio strato elettrico

dipende da questa ridistribuzione di carica nel mezzo

disperdente, e quindi dipende dalla forza ionica; se io

quindi vado a variare la forza ionica, quel doppio strato

lo posso far diventare meno o più spesso è, siccome il

potenziale Z va verso zero in base alla distanza della

distribuzione elettronica rispetto alla particella; quindi

se io questo doppio strato lo comprimo, più

velocemente il potenziale Z va verso zero; quindi il

valore del potenziale Z è fortemente influenzato dallo

spessore del doppio strato elettrico che può essere

variato da chi fa la formulazione che decide che tioo di

ioni, la concentrazione da mettere in questa

sospensione.

Quindi, agendo sulla forza ionica del mezzo posso

influenzare lo spessore del doppio strato e quindi

influenzare il valore del potenziale Z. Quindi, se

influenzò il potenziale Z attraverso la forza ionica, io

influenzo la capacità o meno di attrarsi di queste particelle.

Un doppio strato più spesso mi garantisce una sovrapposizione dei doppi strati tale da provocare la

repulsione; se invece ho un doppio strato sottile, quelle particelle si avvicinano troppo e si forma il

cake.

Teoria DLVO:

Il nome deriva dalle iniziali dei quattro ricercatori che hanno elaborato la teoria.

Questi quattro ricercatori hanno creato una teoria che ci dà informazioni sulla stabilità dei sistemi

colloidali correlando tutte le interazioni tra particelle (sia attrattive che repulsive) in funzione della

distanza della particelle.

Le forze attrattive e le forze repulsive diminuiscono in entrambi i casi esponenzialmente con la

distanza tra le particelle seguendo delle leggi matematiche (che non facciamo) che sono diverse; con

la distanza le forze attrattive si sentono di più rispetto a quelle repulsive, pur diminuendo (quindi le

forze attrattive continuano a sentirsi anche a certe distanze) e questo è estremamente vantaggioso

perché ci porta alla formazione dei flocculi.

Questi ricercatori hanno riportato le forze elettrostatiche di

repulsione e di attrazione in funzione della distanza tra le

particelle, e poi hanno fatto una somma delle interazioni totali.

Possiamo vedere dal grafico che c’è una zona di massimo e

questo valore massimo (l’altezza del valore massimo) dipende

proprio dal valore di potenziale zeta; più è alto il valore massimo

Ibsen (che si trova a una distanza interparticellare non troppo elevata)

&e

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
19 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessia241297 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutiche I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Petralito Stefania.