Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
- SQUILIBRIO FINANZIARIO PERDITE ECONOMICHE
INSOLVENZA.
Quello classico è un approccio ex post (si verifica la crisi e attuo una risposta). L’ideale è
passare da un approccio ex post a uno ex ante per poter fare crisis planning.
LA RILEVAZIONE TEMPESTIVA DELLA CRISI E PRINCIPALI INDICATORI DI
DISEQUILIBRIO, LE FORMULE DI SCORING PER L’EARLY WARNING
Secondo l’art. 3dlgs 14, 2019 devono essere adeguati assetti organizzativo, finanziario e
contabile che prevedono tempestivamente la crisi.
L’analisi dell’equilibrio finanziario aziendale per il giudizio valore
Gli interlocutori aziendali richiedono un flusso di informazioni all’azienda al fine di esprimere un
giudizio o di assumere decisioni. L’azienda è tale se opera al fine di raggiungere le condizioni di
equilibrio. È difficile capire a livello pratico se c’è l’equilibrio in quanto incidono diverse variabili
su di esso. Le condizioni di equilibrio particolare sono l’equilibrio economico, finanziario e
monetario (sui flussi).
Ognuno di questi equilibri è osservabile più facilmente ed è connesso agli altri. Non si leggono
in maniera distinta, le condizioni di equilibrio tra di loro si influenzano a vicenda. Oltre l’ambito
economico finanziario esistano altri profili aziendali ai quali interlocutori sono interessanti:
- Quello competitivo/strategico;
- Quello sociale/ambientale.
La crisi, infatti, può derivare anche da queste tipologie di problemi. I rischi ESG
(environment, social, governament) devono essere inclusi nel monitoraggio, sull’equilibrio
agiscono anche aspetti extra economici e extra finanziari che possono avere ricaduta sugli
aspetti economico-finanziari.
La prospettiva del funzionamento dell’azienda (art. 2423 bus, c.1, p.1)
Il legame tra valori passati e futuri: il principio di competenza economica. Le operazioni non
concluse danno incertezza e si fanno previsioni. La realizzazione attesa di valori derivanti da
investimenti passati. Incertezza, previsione, funzionamento, continuità. Tutto si regge sulla
previsione e sul funzionamento.
Lo S/P nella norma civilistica mi dice poco per il monitoraggio, perché questo bilancio dipende
dalle aspettative del legislatore, che vuole tutelare l’integrità del patrimonio. Lo SP viene
pagato per questa esigenza per far vedere quanto è effettivamente il patrimonio, ma non ha a
che fare con l’equilibrio.
La riclassificazione dello SP: la struttura finanziaria
Obiettivo: evidenziare le criticità e le potenzialità che possono attivarsi nel raccordo tra
andamento del fabbisogno finanziario e andamento del fabbisogno finanziario e andamento
degli strumenti di copertura.
Metodo: -crit
L’analisi dell’equilibrio aziendale per il giudizio di valore
Gli interlocutori aziendali richiedono un flusso di informazioni all’azienda al fine di esprimere un
giudizio o di assumere decisioni. Oltre l’ambito economico finanziario esistono altri profili
aziendali ai quali gli interlocutori aziendali sono interessati: Quello competitivo/strategico.
Quello sociale/ambientale.
LO SCHEMA DELLA STRUTTURA FINANZIARIA
Il bilancio d’esercizio non aiuta a percepire lo stato di crisi, ma è l’unico strumento che
l’azienda produce come veicolo informativo, per l’esterno e l’interno, deve esserci qualcosa di
più preciso e dettagliato.
Il codice d’impresa è un documento più recente, una norma giuridica che richiama per la prima
volta le condizioni aziendali. Se ci si allontana dalla condizione di equilibrio, non si è più
azienda. È necessario che si costruiscano determinati assetti, la norma vuole tutelare per la
prima volta l’azienda come ente in funzionamento. È preferibile intervenire prima, attraverso
un’osservazione antecedente della condizione. Dall’interno dell’azienda c’è un’osservazione e
monitoraggio collettivo, gli indicatori sono indicatori di dettaglio, per verificare se l’azienda si
sta allontanando da condizioni di equilibrio. Il bilancio internazionale è proiettato
all’osservazione della performance, a differenza di quello italiano. (fine aprile, 120 gg dopo
chiusura dell’es e viene pubblicato 30 gg dopo) →maggio, non vi è un supporto informativo
tempestivo che possa aiutarmi a prendere decisioni rapide.
All’interno obbligo è dare evidenza attraverso il collegio sindacale. Quest’ultimo deve segnalare
le mancanze dell’amministratore, il collegio sindacale potrebbe nei casi più gravi segnalare al
tribunale, il quale depone gli amministratori e delega un amministratore giudiziario. La società
è obbligata a dare evidenza di questo monitoraggio e il collegio sindacale deve darne garanzia-
La struttura finanziaria diventa uno strumento che deve essere inserito nel sistema di
monitoraggio, all’interno dell’azienda siamo obbligati per osservare indizi di crisi.
LA RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE ha l’obiettivo di Evidenziare le
criticità e le potenzialità che possono attivarsi nel raccordo tra andamento del fabbisogno
finanziario e andamento degli strumenti di copertura. Il metodo utilizzato è quello del Criterio
della liquidità decrescente delle attività e della esigibilità decrescente delle passività; assieme
al principio della destinazione.
Tutti gli indicatori deriveranno dalla struttura finanziaria, non dal bilancio civilistico.
PNF= ESPOSIZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPITALE DI TERZI, SI CALCOLA CONFRONTANDO I
DEBITI FINANZIARI CON LA LIQUIDITA’ CHE HO A DISPOSIZIONE. I debiti a breve sono distinti
dai debiti consolidati, i debiti di natura finanziaria, a differenza di quello di funzionamento (il
debito commerciale, a sottrazione del circolante). I debiti di natura finanziaria vengono sottratti
dalla liquidità (es., cassa e banca).
La PFN è esposizione, più è alta e più c’è esposizione, il debito deve essere sostenibile. Il
circolante.
EBITDA → margine operativo lordo, valenza economica e finanziaria. Se confronto EBITDA con
PNF. Quando riclassifico in questo modo, riclassifico in base alle effettive scadenze, se l’azienda
ha un mutuo bancario (non sempre è medio-lungo termine) le rate di prossima scadenza sono a
breve.
IL TFR (a medio lungo termine, sostanzialmente presunto, quando termina il rapporto
lavorativo), il TFR riclassificato, la quota esigibile di TFR di persone che andranno in pensione
l’anno prossimo, sarà classificato come debito a breve → vado alla sostanza dell’operazione,
verifico quando diventa esigibile una certa somma.
Il monitoraggio delle grandezze impone a tutte le aziende di dotarsi di questi strumenti.
La logica con cui si passa dalla posta contabile alla riclassificazione, il criterio viene visto voce
per voce.
POSTA CONTABILE:
- Crediti verso soci per versamenti → corretta riclassificazione, dipende dalla
scadenza, la posta posso classificarla in base alla scadenza in attivo immobilizzato o in
liquidità differite → in base a quando diventeranno esigibili.
- Immobilizzazioni (le materiali e le immateriali, al 90% vanno a finire nell’attivo
immobilizzato). Le immobilizzazioni finanziarie come i crediti immobilizzati è possibile
avere crediti esigibili entro l’esercizio successivo → deve essere posto nelle liquidità
differite, es., i crediti che nonostante
- Rimanenze (COSTI SOSPESI, costi per i quali ho affrontato uscita finanziaria ma non ho
ancora tratto utilità → non ho competenza economica. L’utilità si cede in maniera
abbastanza veloce, hanno un’utilità breve, sono definite disponibilità nello stato
riclassificato e vengono poste nel circolante → differite (D);
- Crediti bisogna riconoscere i crediti con scadenza oltre l’esercizio, distinti sulla base
della scadenza. Il credito oltre un anno (lo devo riclassificare nell’attivo immobilizzato),
quindi nella riclassificazione trovo sia AI E LD;
- Attività finanziarie dipende in base alla scadenza. Es. il titolo di stato (decennale)
→ immobilizzato. A sei mesi → liquidità differite;
- Liquidità immediate → CASSA E BANCA, disponibilità liquide;
- Ratei attivi crediti presunti, dipende dalla scadenza, normalmente ha una durata
entro i 12 mesi successivi, di default va nelle liquidità differite. Il rateo attivo → fitto
attivo che copre 18 mesi (oltre esercizio) → attivo immobilizzato, in genere nelle
differite;
- Risconti attivi → costi sospesi, c’è stata la variazione finanziaria, ma il costo non è di
competenza, ho pagato in anticipo, il costo non è diventato di competenza. I costi
sospesi, come le rimanenze, costi sostenuti ma non di competenza, assimilabile alle
rimanenze. Le rimanenze a differenza dei cespiti hanno una durata breve.
POSTA CONTABILE:
- Patrimonio netto capitale netto, durevolmente legate come fonti di finanziamento
dell’azienda;
- Fondo rischi accantonamenti che ho fatto accanto ad operazioni legate a questo
esercizio, bisogna tener conto dei rischi e delle perdite anche se conosciute dopo
l’esercizio. Anche se ne conoscerò l’ammontare esatto dopo → PRINCIPIO DI PRUDENZA.
Es: riparazione in garanzia (fondo oneri) → il ricavo di vendita e i costi di produzione alla
consegna (vendita avviene), do anche un servizio di garanzia. I costi di eventuale
riparazione in garanzia non so se ci saranno e l’ammontare ma a fronte di questa
garanzia per competenza economica devo accantonare una somma. Faccio
accantonamento ad hoc per la garanzia. Il fondo diventa un debito presunto → non so se
ci sarà la manifestazione, la somma sarà per pagare il debito presunto che ho rilevato
con l’accantonamento, il debito diviene esigibile.
Distinguerò il fondo rischi in debito consolidato o a breve (DC O DB).
- Fondo oneri (DB O DC) es., avviso accertamento agenzia delle entrate, apertura
contenzioso, prudenzialmente devo fare un accontamento che si chiude entro un anno e
quindi e + probabile che sia un debito a breve;
- TFR (debito presunto, mediamente consolidato, ma all’interno conosco i piani di
pensionamento, e posso distinguere il breve e medio-lungo periodo);
- Debiti (nel bilancio in base al tipo di soggetto, articolato per soggetto e non per
scadenza) nella riclassificazione mi interessa l’esigibilità, quando è a breve e quando è
consolidato;
- Ratei passivi (debiti presunti a fronte di costi maturati economicamente ma non
hanno la manifestazione finanziaria, mediamente ha una scadenza a breve, il rateo<