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Dato che la potenza economica è la pregiudiziale indispensabile

della potenza politica.

Secondo lui il liberismo non è una legge economica sempre vera, è

un sistema con cui gli stati avanzati vanno a dominare gli Stati

arretrati (in contrasto alla visione ricardiana). Di conseguenza, chi

si vuole industrializzare deve porre delle barriere protezionistiche

alle “Infant Industries” (=“industrie bambine”) e attirare

manodopera qualificata (lo stato magnete).

In generale, List vuole che le forze economiche si muovano per

attrarre i migliori. Occorre far pagare molto il personale

qualificato in modo da poter attirare altro.

List propone un’idea inaccettabile per gli economisti classici: si

punta solo a far crescere le proprie industrie. L’uomo economico

di List, diversamente da quello smithiano, è subordinato alla

nazione.

Fino al 1870 la Germania si può considerare come un paese in via

di sviluppo: era un paese agricolo e esportatore di materie prime.

Il settore che si sviluppa inizialmente ma che non viene sviluppato,

è il settore cotoniero (importavano macchinari dell’Inghilterra). Le

condizioni dei contadini erano molto diverse fra la parte

occidentale del Paese, dove erano più liberi, e quella orientale,

dove vivevano in condizioni servili. L’industria tedesca si afferma

soprattutto nella produzione di beni capitali (settori del second

wind, macchinari e tecnologie) e nei prodotti intermedi, cioè quelli

utilizzati industrialmente in alcune fasi della lavorazione. La

produzione di coloranti artificiali è il più grande successo della

Germania imperiale.

Fino alla metà dell’ 800 i 2/3 della manodopera vivono e lavorano

ancora nell’agricoltura mentre, prima della prima guerra

mondiale, il rapporto si presenta rovesciato. L’urbanizzazione è

stato uno dei fattori che ha dato profondità all’industrializzazione.

L’urbanizzazione ha favorito lo sviluppo del settore dell’edilizia e

dell’elettricità. (In Cina ,attualmente, stanno cercando di creare

artificialmente un ceto medio che consumi per

potersi spostare dall’esportazioni al consumo interno. Hanno

spostato fisicamente i contadini dalle campagne alle città).

La formazione del tessuto industriale è sollecitata dalla

realizzazione delle ferrovie che spingono la crescita dell’industria

siderurgica. La realizzazione della rete ferroviaria agisce in modo

positivo ai fini dell’integrazione del mercato, della crescita del

mercato e dell’aumento della profondità dei mercati finanziari.

L’industrializzazione trasforma socialmente i paesi.

La rapida industrializzazione beneficia molto sulla disponibilità di

risorse carbonifere abbondantissime nella Ruhr dove le miniere

iniziano ad essere sfruttate più intensamente dopo la metà

dell’Ottocento.

In Germania vi è una grande disponibilità di materie prime

(carbone e ferro) ma non potevano essere utilizzati i vecchi forni

per realizzare l’acciaio perché le materie prime erano di scarsa

qualità. Con il forno Thomas (procedimento Gilchrist-Thomas) si

riescono a utilizzare le materie prime di scarsa qualità, diviene

possibile sfruttare tutti i giacimenti di ferro. Si verifica così un

spostamento in avanti della soglia tecnologica.

Le imprese tedesche nascono grandi per sfruttare le economie di

scala e si integrano a monte e a valle. La loro fondazione è

possibile grazie al contributo delle banche miste o banche

universali, finanziano imprese che richiedono grandi impegni di

capitali (Kreditbanken), mentre il piccolo credito è assicurato dalle

banche cooperative modello Schulze-Delitzsch.

Le banche ebbero un ruolo importante nella crescita economica

del paese, al vertice del sistema bancario fu posta la Reichsbank

(Banca dell’Impero), aveva il compito di regolare l’emissione

cartacea della nuova moneta, il marco, che successivamente

all’unificazione fu definito in oro.

La banca mista esercita sia il credito ordinario che quello

industriale. Per credito ordinario si intende il credito che finanzia il

capitale d’esercizio, per credito industriale si intende l’acquisto e il

collocamento di azioni o obbligazioni. Le banche stabilirono

rapporti molto stretti con le società dalle quali acquistavano

pacchetti azionari. Le banche miste creano con le imprese un

legame di lungo periodo che riduce le asimmetrie informative

grazie a dei funzionari bancari che entrano materialmente nella

gestione delle imprese (consiglio di amministrazione incrociati).

Hanno inoltre un capitale proprio più alto di quello delle altre

banche e la raccolta viene effettuata attraverso una rete capillare

di filiali. Le passività delle banche sono i depositi dei correntisti.

Attualmente le banche utilizzano gli strumenti derivati. Tra gli

impieghi troviamo invece le azioni e le obbligazioni.

Se l’impresa, di cui la banca ha la partecipazione, va male, di

conseguenza subirà delle conseguenze negative anche la banca.

La banca mista è una istituzione pro-ciclica perché se le cose

vanno bene le accelera, se le cose vanno male le fa andare peggio.

Modello Anticiclico: ad esempio i provvedimenti del Governo che

cercano di risollevare la crescita economica cercando di

aumentare i consumi, incentivando le persone che hanno una

maggiore propensione al consumo (reddito di cittadinanza).

Le banche miste entrando nelle imprese —> legame stretto tra

banche e imprese.

L’industria chimica cresce specie nel ramo dei fertilizzanti e dei

coloranti artificiali: è il primo settore al mondo che si organizza

con strutture e personale di ricerca propri.

La Germania è un paese che punta tanto sull’istruzione, sui legami

università-industria e sulla ricerca tecnica scientifica. È il primo

paese che istituisce un sistema previdenziale per integrare i

lavoratori. Sistema di welfare di stato.

PARTICOLARITÀ DEL MODELLO TEDESCO= L’industria tedesca,

diversamente da quella inglese e statunitense, è largamente

organizzata per cartelli la cui formazione è sollecitata anche dalle

banche con lo scopo di regolare la concorrenza e secondo alcuni

anche per evitare la sovrapproduzione. Inoltre i cartelli

presentavano il vantaggio di potersi costituire per breve tempo e

sciogliersi quando non si ritenevano più utili. Se vi è troppa

concorrenza i margini di profitto diventano più stretti e di

conseguenza le banche spingono le industrie tedesche a ricorrere

ai cartelli per sostenere i profitti.

In Germania gli accordi possono essere fatti valere legalmente.

Il protezionismo= dalla fine degli anni 70 dell’Ottocento per evitare

che le importazioni danneggiano l’economia nazionale.

Secondo un’analisi di Rudolf Hilferding, negli anni precedenti alla

prima guerra mondiale, il capitale finanziario tedesco giunse ad

esercitare forme di monopolio sull’intero apparato industriale

nazionale.

Dalla fine degli anni Settanta l’applicazione simultanea del

protezionismo, di pratiche di cartello, protezionismo (per industria

e agricoltura) e dumping consentono alle imprese tedesche di

affermarsi come leader industriali europei e di rimanere tali.

Anche oggi il modello tedesco è di stampo mercantilista, anche

oggi lo Stato federale gioca un ruolo di primo piano nell’economia.

Il dumping è una politica di vendita che prevede due listini di

prezzi: uno più alto per il mercato interno e l’altro più basso per i

mercati esteri. Lo scopo è quello di far conoscere il proprio

prodotto all’estero, offrendo anche sottocosto se necessario. Si

cercano di creare le condizioni affinché gli altri paesi non

sviluppino concorrenti. Vendendo sotto costo all’estero, il

consumatore tedesco paga di più per compensare la perdita

derivante dall’estero. Questo funziona grazie alle barriere

protezionistiche e ai cartelli.

Il ruolo dello Stato che sostenne lo sviluppo economico in diversi

modi. A parte la circostanza, come tutte le nazioni, che lo Stato

era diventato un grande consumatore e quindi con la sua

domanda sosteneva la produzione, furono i suoi numerosi

interventi nell’economia a farne un protagonista dello sviluppo.

Favorì i cartelli e il dumping, adottò un’efficace politica

protezionistica, che riguarda sia l’industria che l’agricoltura, gestì

la rete ferroviaria, fissando le tariffe, indirizzò ogni investimenti

esteri verso paesi amici con i quali vi erano rapporti commerciali

finanziari. Principalmente si sforzò di sostenere esportazioni

Il capitalismo tedesco è un tipo di capitalismo manageriale e

cooperativo: vi sono accordi per limitare la concorrenza.

PROTEZIONISMO= Il protezionismo oggi è uno strumento di

politica commerciale utilizzato nelle relazioni internazionali o,

politica interna, per rilanciare il Domestic Market o creare

consenso/legittimazione politica. In politica interna serve per

tenere il mercato per il benessere nazionale.

Il protezionismo può essere in forma diretta o in forma indiretta.

- Forma diretta= dazi al valore o dazi specifici. Barriere tariffarie

- Forma indiretta= è la risposta che danno le economie al fatto che

la tendenza globale è quella

di abbassare le barriere tariffarie dirette. (Oggi prevalente) 1)

Barriere para tariffarie: dazio mascherato

2) Contingentamenti: quote o licenze di importazioni. Alcuni

prodotti possono essere importati solo in misura limitata.

3) Regolamenti tecnici: quote o licenze di importazioni. Alcuni

prodotti possono essere importati solo in misura limitata.

Queste regole hanno due difetti: il primo è una minore

integrazione dell’economia internazionale e come secondo

aumento dei costi, cioè delle difficoltà che hanno le imprese a

realizzare l’economia di scala. L’emergere del mercato globale, e la

diffusione delle multinazionali, ha reso quasi impossibile

l’applicazione di un approccio mercantilista puro: la gran parte

del commercio globale è costituito da beni intermedi.

Il protezionismo è reso più difficile in quanto il commercio globale

riguarda soprattutto dei beni intermedi.

STATI UNITI= Gli Stati Uniti e la Germania sono i protagonisti della

seconda rivoluzione industriale. Negli USA l’ampiezza e la varietà

dei territori permettono la specializzazione per belts

monoculturali.

Gli Stati Uniti, essendo un paese molto esteso, hanno una

grandissima varietà di risorse e tanti climi diversi. Fin da subito si

specializzano regionalmente per cinture culturali: ogni reg

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
7 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cicci12398 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Romani Marina.