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Condizioni di mercato che operano dal lato della domanda: ciascun bene ha un elenco
di fattori che sono rilevanti ma ce ne sono alcuni che sono comuni a tutti come reddito
dei consumatori, gusti o preferenze dei consumatori, prezzi di beni che sono legati a
quello che stiamo studiando, numero di compratori e le aspettative che sono le
opinioni che questi soggetti hanno sulle grandezze che gli interessano.
Se abbiamo una campagna e questa ha successo modifica le preferenze dei
consumatori e fa spostare la curva di domanda o se c’è una notizia che dice che gli
spinaci sono contaminati da microbi questa fa diminuire la curva di domanda. Se
abbiamo una variazione del reddito dei consumatori perché l’economia v va bene o
male, i consumatori che avranno maggiore o minor reddito si comportano
diversamente.
Ci sono beni normali che quando il reddito aumenta il consumo aumenta e beni
inferiori in cui quando il reddito diminuisce la domanda tende a diminuire. Questi
fattori elencati dobbiamo saperli a memoria.
Spostamenti e movimenti sono diversi, il movimento è una variazione della quantità
domandata e dipende dal prezzo mentre lo spostamento è una variazione dell’intera
funzione e corrisponde a una variazione della domanda e dipende da fattori diversi dal
prezzo. Caso della domanda consumo di tabacco, domanda di sigarette consumo di
cui il comportamento dello Stato è ambiguo perché da un lato lo si vuole scoraggiare
mentre dall’altro lo Stato incassa delle imposte tassando questi prodotti. Se lo Stato
decide di aumentare l’imposta che grava sulle sigarette (figura sinistra), supponiamo
che imponga una imposta aggiuntiva, dal punto di vista del consumatore prima
eravamo nella posizione A (prezzo 2, quantità 20), l’incremento di prezzo a parità di
ogni altro fattore fa spostare i consumatori lungo la curva di domanda che salgono fino
al prezzo C (al nuovo prezzo 4 la quantità domandata diventa 12). Movimento lungo la
curva dipeso dal fatto che è cambiato il prezzo.
Nella figura a destra:
LEZIONE 5 ANNO
Spiegare come funzionano i mercati di concorrenza perfetta e prendiamo i mercati
delle materie prime come esempi.
Abbiamo costruito due strumenti che sono la curva di domanda e di offerta. I concetti
da ricordare sono equilibrio di mercato, disequilibrio di mercato e regola del lato corto
del mercato che ci permette di capire come si comporta il mercato quando è fuori
dall’equilibrio.
Questa slide ci fa vedere il costo di un anno di iscrizione all’Università di Yale, è una
cifra molto alta e poi ci sono una serie di spese dovute ai pasti, alloggi ecc. la spesa
sarebbe di 84 mila dollari per un anno. Si parte da questi costi e in base alla situazione
dello studente si arriva a calcolare una retta. Ciononostante, questo ateneo riceve più
domanda rispetto ai posti disponibili e in un anno medio ci sono 100 domande per ogni
7 posti disponibili. Il problema è come trovare un modo per razionare, ossia per far
combaciare la domanda con l’offerta. Problema di razionamento che si ha ogni qual
volta si ha una risorsa scarsa in senso relativo, vuol dire insufficiente rispetto alla
domanda che si fa per quella risorsa. Un criterio potrebbe essere chi fa domanda per
primo viene ammesso o i voti, il percorso scolastico precedente. Un altro criterio
sarebbe quello di basarsi sul prezzo cioè io parto da un prezzo complessivo di 10 mila
dollari, lo alzo a 15,20 ecc e man mano che lo alzo un certo numero di studenti inizia
ad uscire da questo mercato perché non può permettersi la retta. Quindi inizio a
razionare, distribuire questi posti scarsi solo agli studenti che hanno una disponibilità a
pagare. Questo meccanismo che funziona però solo in parte, è quello che funziona
all’interno di un mercato.
Per capire il meccanismo prendiamo domanda e offerta di un mercato che funziona
con un meccanismo ad asta con un banditore. L’asta è una forma che può assumere il
mercato (es: quando c’è un pezzo raro da vendere ad asta che viene scambiato in un
mercato in cui c’è un banditore, il proprietario e una serie di acquirenti. Si innesca una
gara a rialzo). Per capire come i prezzi arrivano a razionare la risorsa scarsa, immagina
un mercato che ha la quantità su asse orizzontale e prezzo su verticale, abbiamo
messo insieme le due funzioni D curva di domanda e S di offerta. Mettiamo sullo
stesso grafico le due funzioni che si incontrano. La curva di domanda ha pendenza
negativa per il fatto che abbiamo isolato tutte le condizioni diverse dal prezzo e
osserviamo che a parità di condizioni la quantità che i consumatori desiderano
domandare aumenta al diminuire del prezzo.
Abbiamo una curva di offerta molto semplice (a parità di altre condizioni, diventa più
profittevole per l’impresa, produrre di più quando il prezzo aumenta), al crescere del
prezzo aumenta la quantità di prodotto presente. Una curva di offerta perfettamente
verticale sta ad indicare che c’è una quantità fissa di prodotto che non ha impieghi
alternativi e che viene portata sul mercato in un certo periodo di tempo per essere
venduta.
Immaginiamo questo come un mercato d’asta perché ci semplifica. C’è un banditore,
soggetto che gestisce il mercato, ci sono gli acquirenti e poi i produttori (i pescatori
che hanno conferito il pesce a chi si occupa della vendita). L’offerta è fissa perché vuol
dire che hanno raccolto questa quantità di pesce e questa deve essere in vendita quel
giorno per evitare il deperimento. Il banditore chiama un prezzo e confronta a quel
prezzo quantità offerta e domandata, poi registra gli ordini di acquisto e di vendita
(quanto i consumatori sono disposti ad acquistare). Registra quindi gli scarti che ci
sono tra domanda e offerta ed aggiusta il prezzo di conseguenza. Se chiamo un prezzo
di 9 esiste una differenza tra 40 e 10 cioè 30 che è un eccesso di offerta. Questo
eccesso fa si che i produttori restino insoddisfatti poiché resta uno stock di prodotto
invenduto. Il banditore registra un eccesso di offerta abbassano il prezzo ad esempio
ad 8, dove i potenziali acquirenti faranno le loro offerte. Diminuendo il prezzo aumenta
la quantità che i consumatori desiderano acquistare e si riduce l’eccesso di offerta. Il
banditore aggiusta il prezzo in direzione opposta rispetto all’eccesso di offerta e se si
procede per tentativi ed errori si arriva al prezzo 6,10 che è il punto di incontro tra
curva di domanda e di offerta e questo è il prezzo di equilibrio del mercato. Nel senso
che è quel prezzo in corrispondenza del quale quantità offerta e domandata sono
uguali. Il banditore poteva anche partire da un prezzo molto più basso come 4,25 ma
si verificava un eccesso di domanda. Il meccanismo di razionamento basato sui
prezzi è quello utilizzato.
Per capire come funziona bisogna ricordare la regola del lato corto del mercato: se
prendo il prezzo 9 ad esso i produttori offrono la loro quantità che è 40 ma i
consumatori sono disposti ad acquistare solo la quantità 10. Se prendiamo la
situazione opposta 4,25 con prezzo basso i consumatori sono disposti ad acquistare 60
ma i consumatori sono disposti ad offrire quello che hanno che è 40. In entrambi i casi
il mercato si ferma nel lato che è più vicino all’origine degli assi. Perché il mercato è un
meccanismo di interazione tra gli agenti che è volontario. Prendiamo i popcorn
scatola grande popcorn prodotti ma i consumatori a quel prezzo sono disposti ad
acquistare la scatola piccola. Quelli venduti saranno la quantità minore tra i due
perché nessuno può obbligare a comprare più di quelli che non vogliamo. Regola del
lato corto: se l’offerta supera la quantità domandata, il mercato si ferma in
corrispondenza della quantità più piccola cioè quella domandata. Se siamo nella
situazione opposta: quelli che gestiscono il multisala hanno preparato pochi popcorn,
la quantità domandata è molto più grande, i pop orn venduti sono la quantità più
piccola. Ci permette di capire la condizione di disequilibrio del mercato.
Abbiamo definito l’equilibrio di mercato come il punto di incontro tra domanda e
offerta. Es: caffè. Quantità asse x e prezzo asse y e curva di domanda e offerta. Curva
di domanda decrescenza pendenza negativa, mentre curva di offerta crescente
pendenza positiva. Le curve si incontrano nel punto E che è un prezzo tra tutti i prezzi
possibili che possiamo misurare e poiché le due curve si incontrano quantità
domandata e offerta sono uguali. Se prendiamo un prezzo più alto, ci muoviamo in
corrispondenza di 1.50 e la prima curva che incontriamo è la curva di domanda,
scendiamo e leggiamo la quantità 8.1. Torniamo su, ci muoviamo in orizzontale e
incontriamo la curva di offerta scendiamo e leggiamo la quantità 11.2. Questa
differenza che misuriamo sull’asse delle x, asse di quantità è una quantità offerta che
eccede la quantità domandata e parliamo di eccesso di offerta o eccedenza sul
mercato. Si forma questa eccedenza perché i consumatori al prezzo di 1.50 siamo
disposti ad acquistare una quantità minore rispetto a quella che i produttori vogliono
offrire perché per i produttori il prezzo è molto buono mentre per i consumatori è alto
e disincentiva il consumo. Il mercato si ferma sulla curva più vicina all’origine degli
assi; quindi, la quantità che prevale è 8.1. in tutte le situazioni in cui il prezzo è più
alto rispetto a quello che corrisponde ad E, il punto di incontro, è una situazione di
disequilibrio e questo corrisponde ad un eccesso di offerta. Tutte le volte in cui il
prezzo è più alto di quello di equilibrio, la quantità domandata è inferiore a quella
offerta e il mercato si ferma sul lato più corto (sulla curva di domanda più vicina
all’origine).
La situazione opposta è questa. Es: se il banditore lancia un prezzo di 0.75 possiamo
vedere che se ci muoviamo in orizzontale la curva che incontriamo per prima è la
curva di offerta. A questo prezzo basso i produttori sono disposti ad offrire 9.1, mentre
allo stesso prezzo i consumatori sono disposti a domandare 11.5. anche quando il
prezzo è più basso rispetto a quello che corrisponde all’incontro tra domanda e offerta
il mercato è in disequilibrio, ma esso si caratterizza per eccesso di domanda. La
quantità domandata è maggiore di quella offerta. Il mercato quindi si ferma al punto
0.75/9.1. Regola del lato corto vale per la curva d