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Variazione della produzione totale / Variazione della quantità del fattore di produzione
Il prodotto marginale del lavoro può essere indicato come:
ΔQP' = L ΔL
Quanto aumenta la produzione, quindi, se vado ad aumentare il fattore produttivo di un'unità?
Numero di lavoratori | Produzione totale (pizze) | Prodotto marginale del lavoro | Costo del lavoro (€/ora) | Costo totale (stabilimento + lavoratori) (€) |
---|---|---|---|---|
0 | 0 | 30 | 0 | 30 |
1 | 50 | 10 | 30 | 40 |
2 | 90 | 20 | 30 | 50 |
3 | 120 | 30 | 30 | 60 |
4 | 140 | 40 | 30 | 70 |
5 | 150 | 50 | 30 | 80 |
Se vado ad aggiungere lavoratori, la produzione totale incrementa, ma il prodotto marginale del lavoro diminuisce. Il prodotto marginale è sempre decrescente.
In generale si dice che il prodotto marginale di un fattore di produzione, ad esempio il lavoro,
diminuisce all'aumentare della quantità del fattore. Ciò vuol dire che tanti più lavoratori vengono impiegati, tanto meno rilevante sarà il contributo del lavoratore alla produzione. I lavoratori quindi devono condividere le stesse attrezzature e gli spazi sono limitati. Proviamo a disegnare graficamente questa funzione di produzione.Qui il prodotto marginale decrescente spiega che: la produzione misura il prodotto marginale del lavoro. Al crescere del numero dei lavoratori, il prodotto marginale diminuisce e la funzione di produzione si appiattisce.
Per comprare K e L l'impresa ha uno sborso monetario. K e L quindi rappresentano un costo dal lato dell'impresa.
Ora introduciamo il costo totale. Il costo totale è pari alla somma dei costi di tutti i fattori di produzione. Vediamolo in funzione matematica.
C(Q) = P x L(Q) + P x K(Q) L k
Dove P è il prezzo orario del lavoro, LP è il prezzo del...
capitale;
- KL(Q) è il numero di ore di lavoro impiegato per produrre Q unità di prodotto;
- K(Q) è il capitale impiegato per produrre Q unità di prodotto.
Riprendiamo la tabella presentata prima, per concentrarci sulla seconda parte relativa al costo dello stabilimento, costo dei lavoratori e costo totale dei fattori che è la somma dei due elementi precedenti.
Ci concentriamo sul costo totale e lo rappresentiamo graficamente. Il nostro oggetto sarà studiare i costi rispetto alla quantità.
GRAFICO C
All'aumentare della produzione, la curva dei costi è crescente. La ragione è quella legata alla produttività marginale dei fattori di produzione. La funzione di produzione e il costo totale sono due facce della stessa medaglia.
- Se la produzione di pizze è elevata, il laboratorio è affollato di lavoratori. Il prodotto marginale è decrescente e la funzione di produzione è
relativamente piatta.
• Se il laboratorio è a ollato, produrre una pizza in più richiede molto lavoro aggiuntivo. La curva di costo totale diventa via via più ripida al crescere della quantità prodotta.
63 di 195ff ff fi
Dato questo quadro possiamo andare in maniera più approfondita sui costi. Ci sono diverse misure di costo in cui l'impresa si imbatte.
Il costo totale può essere diviso in due componenti:
CT(Q)= CV(Q)+ CF
costi ssiI non variano al variare della quantità prodotta, permangono anche se la quantità prodotta è pari a zero. Poiché non varia al variare della quantità prodotta non c'è (Q).
costi variabiliI variano al variare della quantità prodotta.
Quantità Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo
(bicchieri totale (€) sso (€) variabile medio medio medio marginale
di (€) sso (€) variabile totale (€) (€)
limonata (€)all'ora)
0 3,00 3,00
0,00 - - - 0,301 3,30 3,00 0,30 3,00 0,30 3,30 0,502 3,80 3,00 0,80 1,50 0,40 1,90 0,703 4,50 3,00 1,50 1,00 0,50 1,50 0,904 5,40 3,00 2,40 0,75 0,60 1,35 1,105 6,50 3,00 3,50 0,60 0,70 1,30 1,306 7,80 3,00 4,80 0,50 0,80 1,30 1,507 9,30 3,00 6,30 0,43 0,90 1,33 1,708 11,00 3,00 8,00 0,38 1,00 1,38 1,909 12,90 3,00 9,90 0,33 1,10 1,43 2,1010 15,00 3,00 12,00 0,30 1,20 1,5064 di 195fifi fi il costo medio totale?
Cos'è? Esso è pari al costo totale diviso per la quantità prodotta.
CT(Q)CMT= QCosto medio variabile. Pari al totale dei costi variabili diviso per la quantità prodotta. Esso in un primo momento decresce e poi cresce nuovamente.
CV(Q)CMV= QCosto medio sso. Pari al totale dei costi fissi diviso per la quantità prodotta. Esso diminuisce all'aumentare della quantità prodotta poiché si ripartisce su di essa.
CFCMF= QCosto marginale. Mostra di quanto aumenta il costo totale se l'impresa incrementa la produzione di...
un'unità. Esso aumenta all'aumentare della produzione. ΔCT(Q)C' = ΔQ65 di 195fi fi Se noi ipotizzassimo di produrre una quantità in nita il costo medio sarebbe 0 Il costo medio sso diminuisce all'aumentare della produzione, poiché si ripartisce su un numero sempre maggiore di unità prodotte. Il costo medio variabile aumenta all'aumentare della produzione a casa del prodottomarginale decrescente. Il costo marginale è sempre crescente ed è rappresentato da una linea media semplice. Esso prodotto marginale decrescente. aumenta all'aumentare della quantità prodotta a causa del Il costo medio sso non è collegato alla produzione e per questo si ripartisce sulla produzione. La curva di costo medio totale ha una forma ad U. • A livelli molto bassi di produzione il costo medio totale è elevato, perché il costo sso si ripartisce su un numero molto esiguo di unità prodotte. • Il
- Il costo medio totale diminuisce fino a raggiungere un minimo.
- Il costo medio totale ricomincia a salire, spinto dal rialzo della crescita del costo medio variabile.
- Il punto più basso della curva a U corrisponde alla quantità che minimizza il totale.
- Tale quantità è definita scala efficiente minima.
- Per massimizzare il profitto bisogna minimizzare i costi e per farlo devo avvicinarmi al costo medio più basso possibile, corrispondente al punto di minimo. Esso prende il nome di scala efficiente minima.
- Ora focalizziamo l'attenzione su due curve, cioè costo medio e costo marginale.
- Quando il costo marginale si trova sotto la funzione di costo medio, la funzione di costo medio decresce.
- Quando la funzione di costo marginale si trova al di sopra della funzione di costo medio, la funzione di costo medio cresce.
- Il punto di intersezione è il punto di minimo.
- Quindi, se il costo marginale è minore del costo medio totale,
Il costo medio totale è decrescente;
- Se il costo marginale è maggiore del costo medio totale, il costo medio totale è crescente;
- Se questo si verifica, la curva di costo marginale interseca la curva di costo medio totale nel suo punto di minimo.
La suddivisione dei costi tra fissi e variabili dipende dall'orizzonte temporale di riferimento. Ciò che è fisso nel breve periodo, può essere variabile nel lungo periodo.
In un arco temporale (alcuni mesi) non è possibile modificare le dimensioni dello stabilimento produttivo.
- Per produrre di più o di meno si può agire sulla manodopera.
- Il costo dello stabilimento è fisso nel breve periodo.
In un arco di tempo più lungo, è possibile accrescere la capacità produttiva:
- Comprando o costruendo nuovi stabilimenti oppure ampliando quello esistente;
- Il costo degli stabilimenti è
variabile nel lungo periodo. Si consideri un esempio: Consideriamo che un'impresa abbia 1, 2, 3 stabilimenti in base a quanto vuole produrre.
- tre curve di costo medio totale di breve periodo.
- Una curva di costo medio totale di lungo periodo.
Muovendosi lungo la curva di costo medio totale di lungo periodo, la capacità produttiva viene adeguata alla quantità da produrre. Quindi se osserviamo nel lungo periodo, osserviamo che le imprese godono di una maggiore flessibilità.
lungo periodo
Nel l'impresa sceglie la curva di breve periodo che vuole usare;
- breve periodo, nel l'impresa sceglie la curva già scelta
- Supponiamo che la pizzeria stia producendo una quantità di 150 pizze e il suo costo medio è 6. Per avere questa produzione avrà sicuramente 2 stabilimenti.
Nel breve periodo se vorrà incrementare la quantità prodotta, dovrà aumentare i lavoratori, non potendo cambiare nessun altro fattore.
67 di 195fl
fi fi fi fi
Il punto è che il prodotto marginale è decrescente e nel breve periodo il costo medio totale aumenta a 10.
Nel lungo periodo, il lavoratore potrà anche espandere lo stabilimento e il suo costo medio totale tornerà ad essere 6.
Nel momento in cui vi è un incremento della produzione, possono verificarsi 3 situazioni:
- Rendimenti di scala costanti: il costo medio totale di lungo periodo resta invariato al variare della quantità prodotta;
- Economie di scala: il costo medio totale di lungo periodo diminuisce all'aumentare della quantità prodotta;
- Diseconomie di scala: il costo medio totale di lungo periodo aumenta all'aumentare della quantità prodotta.
68 di 195 fieconomie di scala:
Esistono diverse tipologie di:
- Economie di scala interne: vantaggi di costo che un'impresa può ottenere man mano che si espande e individua modi di produrre più efficienti ed efficaci.
- Economie di scala interne: