OPPORTUNITA’;
quando i prezzi relativi del C sono inferiori al costo-opportunità in entrambi i Paesi
avremo:
(Pc/Ps) < (αLc/ αLs) < PR REL< CO OPP di Si produrrà solo S
(α*Lc/α*Ls) entrambi
(Pc/Ps) = (αLc/ αLs) < PR REL=CO OPP Indifferenza di H, F produr.
(α*Lc/α*Ls) S
αLc/ αLs < Pc/ Ps < α*Lc/ PR REL compreso H produrra S e F solo C
α*Ls
aLc /aLs < Pc /Ps = a*Lc PR REL F = COST OPP F indifferenti, H solo C
/a*Ls
aLc /aLs < a*Lc /a*Ls < PR REL> entrambi i CO S no prodotta, solo H
Pc /Ps OPP ambo 2
mentre la MAX SPECIALIZZAZIONE mondiale sarà: (L/ αLc) / (L*/ αLs)
OFFERTA RELATIVA a “GRADINI”
Nel primo gradino il PR=COP in H, poi avremo un salto quando l’offerta relativa
mondiale di C è uguale alla produzione massima di C in H diviso la produzione max di
S in F (L / aLc ) / (L*/ a*Ls) nel secondo gradino
il PR=COP in F. La domanda relativa di C è la quantità domandata da tutti rispetto alla
S domandata. Se +PC allora -Cdom e +Sdom == - DOMANDA RELATIVA C
Intervallo di Forma di
Chi produce cibo
( Pc/ Ps ) RS
<aLC/aLS Nessuno Orizzontale (0)
a Gradino +
¿ ¿
LC /a
< a Solo H, F solo S
LC LS orizzontale
a LS
≥aLC∗/aLS H e F Secondo gradino
Guadagni derivano dalla possibilità di specializzarsi e produrre nel modo più efficiente
per poi utilizzare il reddito per acquistare da altri paesi altri beni.
RICARDO quindi affermava che BISOGNA ESSERE “APERTI” ad un MERCATO
INTERNAZIONALE, e che BISOGNA PENSARE AL COMMERCIO come una “NUOVA
TECNOLOGIA” che permette di produrre di più (trasformando C in S e viceversa), e
commerciare il prodotto con altri beni che si desidera consumare. Le possibilità di
consumo si espandono oltre la frontiera delle possibilità produttive in presenza di
commercio. L’intersezione tra DOMANDA e OFFERTA RELATIVA determina il PREZZO.
•IL SALARIO RELATIVO dei lavoratori di un Paese è l’aumentare che ricevono per ore
lavorate rispetto all’aumentare ricevuto per h lavorata dai lavoratori dell’altro Paese.
Le differenze nella produttività (tecnologia) determinano le differenze salariali nel
Modello di Ricardo. Il SALARIO RELATIVO è compreso tra il rapporto delle produttività
dei 2 paesi nei 2 settori; il libero commercio è vantaggioso solo se è abbastanza forte
da sostenere la concorrenza internazionale.
•Entrambi i Paesi hanno un VANTAGGIO DI COSTO nella produzione se:-il costo di
salari maggiori può essere compensato dalla maggiore produttività;-il costo della
minore produttività può essere compensato da minori salari. Il Modello RICARDIANO
mostra che BASSI SALARI SONO ASSOCIATI A BASSA PRODUTTIVITA’; il rapporto tra
salario di molti Paesi e quello Statunitense è simile al rapporto tra le loro produttività;
e inoltre mostra che i salari crescono al crescere della produttività.
FRAINTENDIMENTI SUI VANTAGGI COMPARATI
Il libero commercio è vantaggioso solo se Anche un paese non produttivo ne
un Paese è abbastanza forte da beneficia in quanto evita di sostenere
sostenere la concorrenza internazionale elevati costi in caso di autarchia. Inoltre i
vantaggi dipendono dai vantaggi
comparati e non dagli assoluti
Se basata su bassi salari, la concorrenza Nonostante i salari di alcuni lavoratori
estera è scorretta e danneggia altri possono ridursi, ai consumatori e altri
paesi. lavoratori vengono apportati benefici in
quanto possono acquistare prodotti a
prezzi inferiori e guadagnare di più
grazie a una maggiore efficienza
Il libero scambio sfrutta un paese e ne Gli standard di alcuni paesi non
distribuisce il benessere se i suoi dipendono dal libero commercio, anzi
lavoratori ricevono salari molto inferiori proprio da questo i consumatori hanno
rispetto ai lavoratori di altri paesi. accesso a prezzi più bassi. Inoltre i
profitti sono maggiori rispetto ad altre
alternative
FATTORI SPECIFICI E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Le principali cause per cui il commercio internazionale ha effetti rilevanti sulla
distribuzione del reddito, all’interno di un paese, sono 2:
1) Le risorse non possono essere spostate immediatamente e senza costi da un
settore ad un altro (conseguenza di BREVE PERIODO);
2) I settori sono diversi in termini di fattori produttivi richiesti (conseguenza di LUNGO
PERIODO).
Il Modello a Fattori Specifici prevede un impatto del commercio sulla distribuzione del
reddito. Ipotesi del modello:
1) 2 beni, S e C 4) S prodotta con K
e L
2) 3 fattori di produzione L K T 5)C prodotto con T e L
3) Mercati perfettamente concorrenziali 6) L è fattore mobile, T e K
specifici
La FUNZIONE DI PROD. DELLA STOFFA indica la q di S che può essere prodotta data
qualsiasi combinazione di K e L:
Qs= Qs (K, Ls) dove: Qs è la q di S prodotta; K è lo stock di capitale; Ls è la forza
lavoro impiegata nel settore tessile
LA FUNZIONE DI PROD DEL CIBO C prodotta data qualsiasi combinazione di T e L:
Qc= Qc(T, Lc) dove: Qc è la produzione totale di cibo; T è l’offerta di terra coltivabile;
Lc è la forza lavoro dedicata alla produzione di cibo.
Quindi possiamo dire che quando il lavoro si sposta dal settore alimentare a quello
tessile, la produzione di cibo diminuisce e quella della stoffa aumenta.
+L=-K con cui lavorare
rendimenti decrescenti
inclinazione funzione di
produzione= MPL
q aggiuntiva
aumentando L
Possibilità
L= Lc+Ls questa equazione si deriva la frontiera delle
utilizzando
Produttive dell’economia.
Nel quadrante in basso a destra mostriamo la funzione di produzione della stoffa.
Nel quadrante in alto a sinistra mostriamo la corrispondente funzione di produzione
del cibo.
Il quadrante in basso a sinistra rappresenta l’allocazione del lavoro dell’economia.
Il quadrante in alto a destra rappresenta la frontiera delle possibilità produttive
dell’economia.
LA FRONTIERA DELLE POSSIBILITA’ PRODUTTIVE è CURVA perché i rendimenti
decrescenti del lavoro in ogni settore causano un aumento del costo-opportunità
quando l’economia produce un bene aggiuntivo. Il costo-opportunità della S in termini
di C aumenta all’aumentare della S. Il costo-opportunità di produrre un metro in più di
S è MPLc/ MPLs kg di cibo.-
Per produrre un metro in più di S bisogna utilizzare 1/ MPLs di ore lavoro;- Per avere
un’ora in più di lavoro bisogna ridurre la produzione di cibo di MPLc kg;per produrre
meno cibo e più stoffa, è necessario ridurre l’occupazione nel settore alimentare e
aumentarla in quello tessile.
IL PRODOTTO MARGINALE DEL LAVORO nel settore alimentare aumenta e il prodotto
marginale del lavoro nel settore di S diminuisce, quindi MPLc/ MPLs aumenta. Quindi in
ogni settore, i datori di lavoro che massimizzano i propri profitti domandano lavoro fino
a quando il valore prodotto da un’ora-uomo aggiuntiva è uguale al costo di utilizzo di
quell’ora.
LA CURVA DI DOMANDA DI LAVORO nel settore tessile è: MPLs x Ps =w.
LA CURVA DI DOMANDA DI LAVORO nel settore alimentare è: MPLc x Pc = w
I 2 settori devono far pagare lo stesso salario, Se il salario fosse più alto nel settore S, i
lavoratori si spostano dal settore C verso quello S, fino a che i salari non sono uguali
viceversa in caso di C+ .
Nel punto d’intersezione delle 2 curve otteniamo il salario d’ EQUILIBRIO e
l’allocazione di lavoro fra i 2 settori. Nel punto di produzione la frontiera delle
possibilità produttive deve essere tangente ad una retta la cui inclinazione è pari a
meno il prezzo della stoffa diviso il prezzo del cibo. La relazione fra prezzi relativi e
produzione è: -MPLs / MPLc = -Pc / Ps
Come cambia l’allocazione al variare del P di C o S? 2 casi:
1) Il Cambiamento è proporzionale
2) Si verifica un Cambio dei P relativi
In caso di aumento proporzionale non si avranno effetti sul salario reale e, rimanendo
invariata anche la q, la situazione non cambierà per nessun soggetto.
Nel caso in cui Ps sale, il lavoro si sposterà verso il tessile portando cosi un aumento
della produzione di S e -C. Dal punto di vista salariale però ci sarà un incremento meno
che proporzionale ai Ps in quanto +occupazione= -PML s
ES: Da un aumento del 7% di PC avremo un +w medesimo. Questo porta i proprietari
di K a stare meglio rispetto a quelli di T, mentre per quanto riguarda i lavoratori non si
può determinare senza conoscere l’importanza relativa determinata dalle preferenze
COMMERCIO INTERNAZIONALE NEL MODELLO A FATTORI SPECIFICI il Ps prima
dell’apertura al commercio è determinata dall’intersezione dom\off nel mercato
nazionale, per poi passare l’intersezione del mkt mondiale. L’apertura aumenta il PrS
di un paese nel caso in sui la sua RS di S è >RS mondiale.
GUADAGNI ALLO SCAMBIO In assenza di commercio, il consumo dell’economia di un
bene deve corrispondere alla produzione di quel bene. Un’economia aperta agli
scambi può consumare q maggiori e un mix diverso di entrambi i beni rispetto a
quanto potrebbe fare in assenza di scambi. Tuttavia un paese non può spendere più di
quanto guadagna, quindi il valore del consumo deve essere uguale al valore della
produzione: Ps x Ds + Ps x Dc = Ps x Qs + Pc x Qc
L’economia nel suo complesso guadagna dal commercio:
importa un ammontare di cibo uguale al prezzo relativo della stoffa moltiplicato
per l’ammontare di stoffa esportata: Dc – Qc = (Ps / Pc) x (Qs – Ds)
Si può permettere di consumare un ammontare di S e di C > della q che
l’economia può produrre.
Il VINCOLO DI BILANCIO in un’economia aperta è tangente alla frontiera delle
possibilità produttive
Il commercio int. Modifica il PrS rispetto a C, cambiando cosi anche il pr. dei fattori
produttivi inoltre favorisce il fattore del bene esportato e danneggia quello
dell’importato. La ragione principale da cui un paese possa ricavare un beneficio è
l’espansione delle possibilità di scelta dell’economia, in questo modo è possibile
ridistribuire risorse per far sì che tutti ne godano. Chi guadagna può compensare chi
perde, pur mantenendo margini di guadagno, nonostante ciò questa possibilità non
accade necessariamente visto la difficoltà ad attuare politiche di distribuzioni
reddituali. La distribuzione del reddito non dipende solo dal commercio internazionale
ma anc
-
Appunti di Economia Internazionale
-
Appunti di Economia internazionale
-
Appunti Economia internazionale
-
Appunti Economia internazionale