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Indicatori di performance finanziaria

VDP (il MOL è infatti dato dalla differenza tra valore aggiunto e lavoro) UT →× 100 l'utile è il valore finale mentre, il valore della produzione è quello iniziale aVDPconto economico quindi, questo rapporto indica tutti i costi che sostiene l'azienda (quanto impattano sulla formazione del valore di produzione).

Return on sales MON →ROS = × 100 questo valuta i costi ma non tutti, solo l'impatto di quelli operativiVDPValore ottimo = massimo possibile (se questo indice è alto, significa che ho avuto dei bassi costi della produzione).

Return on investments MON →ROI = × 100 il capitale investito è il valore dell'attivo o del passivoCI (capitale investito) patrimoniale quindi, questo indice rappresenta quanto gli investimenti di quell'azienda siano redditivi ovvero, capaci di produrre reddito. Valore ottimo = massimo possibile. Valore buono > tasso di rendimento medio dei titoli di stato.

(perché l'attività di impresa è, per definizione, un'attività di rischio e mi conviene investirci capitale quando renderà di più di un'attività considerata sicura. Investire in titoli di stato era considerato sicuro)- Return on equityUT →ROE = × 100 il patrimonio netto lo troviamo nel passivo ed esprime il(patrimonioPN netto)capitale proprio dell'azienda.Valore ottimo = massimo possibile (perché significa che quello che ci intaschiamo è il 100%del capitale investito)Valore buono > tasso di rendimento medio dei titoli di statoLa differenza di questo indice da quello precedente è che indica se ad un socio diun'azienda, conviene investire in quella determinata azienda (redditività capitale proprio)- Return on debt(oneriOF finanziari)-PF (proventi finanziari) →ROD = × 100 il capitale di terzi lo troviamo nelCT (capitale di terzi)passivo (capitale

investito – capitale proprio). Questo indice serve per valutare il costo legato all’indebitamento (quanto il reddito che riesco a generare è influenzato dal costo che devo sostenere per effetto dell’indebitamento che ho verso terzi)

Valore ottimo = minimo possibile (perché significa che il costo è basso e quindi, che ho basso indebitamento)

Equazione della leva finanziaria UTROE = (ROI + (ROI – ROD) × indice di indebitamento × RPGSIL ROI sottratto al ROD indica che, nel momento in cui il ROI è maggiore del ROD avremo un valore positivo che verrà moltiplicato per un altro valore positivo effetto esponenziale sulla formazione del ROE. Al contrario, se ROI inferiore del ROD, si avrà effetto potenzialmente negativo sulla formazione del ROE (attenzione a non superare il limite del ROD sul ROI).

Ciò è importante perché sottolinea quello che ci deve essere l’equilibrio fra indebitamento e

capitale investito.

L'indebitamento è quindi fisiologico e deve rimanere inferiore allaredditività del capitale investito.

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Branca fondamentale per poter parlare di impresa in quanto attività soggetta a una gestione del rischio. Il Codice Civile definisce l'imprenditore, colui che esegue professionalmente un'attività economica organizzata.

L'Organizzazione aziendale ha come obiettivo lo studiare e organizzare o riorganizzare in maniera efficiente i fattori della produzione per poter massimizzare il profitto dell'impresa.

Organizzazione efficiente dei fattori della produzione: ci riferiamo ad esempio alle materie prime (input della produzione), al lavoro del personale, capitale fisso (macchinari).

Ci sono modelli che un'azienda può applicare per rendere questi fattori della produzione più efficienti. In questo modo, si massimizzano i ricavi e si minimizzano i costi, incrementando il valore della capitale investito.

produzione a beneficio dell'azienda stessa. È fondamentale parlare di organizzazione aziendale legata ai fattori della produzione, senza l'organizzazione efficiente non si raggiunge l'obiettivo dell'impresa. Con "organizzazione aziendale", si intende un'organizzazione interna dell'azienda. Poi si è evoluta ed è nata un'importante branca che tratta dell'organizzazione delle filiere agro-alimentari (organizzazione esterna all'azienda) definita come supply-chain management. Si hanno due canali di organizzazione: - Organizzazione interna; - Organizzazione esterna analizzo i rapporti economici lungo la filiera per poter trovare delle forme efficienti di coordinamento verticale fra gli stakeholder che popolano le filiere. Organizzazione interna il problema da risolvere è come realizzare una efficiente divisione dei fattori della produzione per massimizzare il profitto. Essendo che l'azienda

Alimentare ha un elevato costo del lavoro (30-40% dei costi totali), la sua organizzazione diventa fondamentale per l'efficienza economica. Quindi, il problema è come realizzare il processo di divisione del lavoro nell'impresa (si parla soprattutto di divisione del lavoro, come organizzare il lavoro).

Con divisione del lavoro si intende come suddividere i compiti e le responsabilità all'interno dell'azienda tra i lavoratori.

Le 5 componenti fondamentali dell'organizzazione (Mintzberg) sono le componenti introdotte per organizzare l'azienda, che deve identificare 5 aree in cui porre i compiti e le responsabilità dei dipendenti di un'azienda. Bisogna riconoscere il fatto che queste componenti sono disposte in maniera piramidale ovvero, c'è una linea gerarchica che collega il vertice strategico con il nucleo operativo (non identifica solo le componenti ma le mette anche in ordine quindi, identifica una gerarchia).

All'interno del lavoro in azienda. All'apice della piramide abbiamo il vertice strategico, in mezzo abbiamo la linea intermedia e alla base abbiamo il nucleo operativo. Staff di supporto e tecnostruttura sono fuori dalla linea piramidale (sono di supporto alla linea gerarchica).

1. Vertice strategico comprende i responsabili della gestione e dei risultati di fronte ai portatori di interessi primari (soci, finanziatori, lavoratori, ecc.), quindi coloro che rispondono all'operato dell'azienda.

Funzioni svolte:

  • Definizione delle scelte strategiche per l'impresa, che veicolano la sua attività nel medio - lungo termine (funzione principale in quanto l'azienda lavora sulla base sulle decisioni prese);
  • Controllo dell'operato delle attività sottostanti (solitamente, se esiste, la linea intermedia e non il nucleo operativo);
  • Gestione delle relazioni di confine tra impresa e ambiente esterno (portatori di interesse nei confronti della

Il vertice strategico di un'azienda è composto da persone che hanno il compito di prendere decisioni strategiche per l'azienda. Queste persone possono essere interne all'azienda o esterne, delegate dai proprietari.

Il vertice strategico può essere organizzato in diversi modi, a seconda dell'azienda presa in considerazione. Può essere composto da una singola persona, da diversi soci (solitamente i soci di maggioranza) o da persone esterne chiamate per svolgere il ruolo di direttore generale.

I ruoli di presidente e vicepresidente sono solitamente ricoperti dai soci fondatori. Inoltre, possono essere presenti organi incaricati di prendere decisioni strategiche, come il consiglio di amministrazione (CDA).

La linea intermedia, invece, è presente nelle organizzazioni complesse e non nelle organizzazioni semplici o di media dimensione.

Esiste quando l'azienda inizia ad avere dimensioni rilevanti. Rappresenta una forma di divisione del lavoro di carattere direttivo di primo livello, non si parla più di lavoro esecutivo: le persone appartenenti alla linea intermedia creano e danno degli ordini al nucleo operativo, prendono delle decisioni. Si chiama linea intermedia proprio perché ha il compito di collegare e favorire il dialogo tra il vertice e la base della piramide. Chi appartiene alla linea intermedia svolge un ruolo direttivo, ma ha anche il compito di far applicare gli ordini al nucleo operativo e di supervisionarne/coordinarne l'attività. Comprendono per esempio direttore/manager acquisti, marketing, produzione e confezionamento, ecc. Ogni manager, quindi, è responsabile e deve contribuire alle strategie della propria unità funzionale, che a sua volta comprende una fetta più o meno grande di nucleo operativo. Spesso, una parte della linea intermedia fa anche parte del

vertice strategico, proprio poiché il vertice necessita di appoggiarsi a persone che conoscono bene le singole unità funzionali e il quadro operativo; →3. Nucleo operativo è la base dell'organizzazione e comprende gli impiegati che realizzano la cosiddetta attività operativa (gestione tipica o gestione caratteristica). Ovvero, tutti coloro impiegati dal punto di vista operativo nella realizzazione di un prodotto finale finito. Si hanno varie funzioni: - Acquistare input (funzione acquisti); - Trasformazione input in output (funzione produzione); - Vendere e distribuire output (funzione vendite); - Fornire supporto alle attività di produzione precedenti (manutenzione, magazzini). Nelle organizzazioni semplici questa base della piramide (nucleo operativo) rappresenta in toto l'impresa (es. impresa familiare) ovvero, le stesse persone che appartengono al vertice strategico e alla linea intermedia svolgono l'attività operativa (questo

Perché il nucleo operativo è il cuore di una azienda alimentare, senza di esso l'output non può esistere); →4. Tecnostruttura presente nelle organizzazioni complesse (grandi imprese) per la standardizzazione del lavoro, realizzata da componenti esterne alla gerarchia iniziale. L'obiettivo è quello di standardizzare il lavoro per riuscire a creare l'efficienza organizzativa all'interno dell'azienda. La tecnostruttura, oltre a quello operativo, standardizza anche il lavoro direttivo. Divisione del lavoro diretto in chi controlla il lavoro e in chi lo standardizza (analisti che progettano, pianificano e modificano il lavoro e addestrano le persone). Si compone di figure professionali con competenze di ingegneria industriale e di selezione e formazione dei lavoratori. Tuttavia, alcune imprese di grandi dimensioni (si tratta comunque di una rarità) possono avere un ufficio interno dedicato alla selezione/formazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
50 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/01 Economia ed estimo rurale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa.ussani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e marketing delle imprese agroalimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Stranieri Stefanella.