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INNOVAZIONE NELL'INDUSTRIA ALIMENTARE
Innovazione: in generale vuol dire che ci sono nuove modalità di progettare, produrre o vendere beni o servizi. L'innovazione è un elemento chiave che condiziona il successo di un'impresa (nutella per la Ferrero: marcano bene quale sia l'impresa e la sua profittabilità), diventa un fattore determinante nella crescita economica di un paese (se più imprese fanno innovazione allora l'innovazione diventa un motore della crescita economica di un paese), e l'innovazione è in stretto rapporto con gli sviluppo della ricerca scientifica e genera e produce ricchezza. Inoltre, l'innovazione condiziona i modelli organizzativi e sociali costringendoli a modificarsi nel tempo.
L'innovazione in termini più generali comprendono tutte le fasi di natura scientifica, tecnica, commerciale e finanziaria necessarie per progettare, sviluppare, introdurre, vendere prodotti o servizi nuovi o
modificati in modo migliorativo. Il termine comprende una serie di significati: - La capacità di tradurre in fatti concreti il contenuto di una idea (l'invenzione) - La possibilità tecnica di farlo - La convenienza (o la necessità) economica di adottarla - La sua diffusione e affermazione Esistono diverse innovazioni: - Innovazione sociale: innovazioni che riguardano la società nel suo complesso; - Innovazione non tecnologica: riguardano ad esempio il marketing (ad esempio vendere un prodotto con un nuovo canale di vendita). L'impresa usa il mezzo tecnologico ma non lo introduce; - L'innovazione tecnologica si divide in 3 categorie: - Di prodotto: realizzare un prodotto nuovo non esistente sul mercato (ad esempio la carne coltivata in laboratorio, gli hamburger vegetali); - Di processo: nel processo produttivo si introduce qualcosa di nuovo (impresa vitivinicola dove imbottigliamento e tappatura vengono fatti a mano; ad un certo punto si introduce una nuova macchina che automatizza il processo); - Di servizio: si introduce un nuovo servizio (ad esempio l'abbonamento mensile per l'utilizzo di un'app di streaming musicale).macchina che permette l'automazione; si introduce quindi la macchina, riducendo il lavoro e aumentando la produttività); ✓ Organizzativa: nuove modalità di organizzazione del lavoro all'interno dell'impresa per ottimizzare i processi produttivi. Si trova a metà tra l'innovazione tecnologica e non tecnologica. Funzione di produzione Valutazione dell'innovazione in termini di funzione di produzione. Essa è una funzione di tipo matematico in cui si mette in rapporto la quantità prodotta (y) con i fattori di produzione (x). I fattori di produzione si distinguono in diverse categorie: - Capitale fisso; - Capitale circolante (materie prime); - Lavoro; - Terra (per le imprese agricole). Perché si parla di funzione di produzione? Perché la quantità prodotta dipende dai fattori che vengono impiegati (da quante materie prime utilizzo, da quanti macchinari utilizzo, da quanto lavoro e quanta terra utilizzo). Laquantità prodotta è quella che distingue le piccole imprese dalle grandi imprese. Moltiplicando la quantità per il prezzo poi ottengo il fatturato.
Il punto centrale della funzione di produzione è che in base alle materie prime e al capitale che utilizzo ottengo una certa quantità prodotta (la quantità prodotta dipende dai fattori di produzione).
Parlando di produzione si intende la quantità prodotta, ma parlando di produttività si parla del rapporto che esiste tra quantità prodotta e fattore di produzione impiegato (e non più di quantità prodotta). Basta pensare alla produttività del lavoro ad esempio: rapporto tra quantità prodotta e il numero di lavoratori nell'impresa (oppure le ore complessive di lavoro impiegate in impresa). La produttività del lavoro può essere determinata anche in termini economici tramite il rapporto tra il fatturato e il numero di occupati.
Ipotizziamo di avere la
funzione di produzione considerata per un fattore di produzione generico come il lavoro. Immagino che all'aumentare del lavoro (delle ore di lavoro) la mia funzione di produzione y aumenti. Vi è quindi un rapporto diretto. Dopodiché però vi è un massimo, ovvero dopo un certo numero di ore di lavoro, esso non riuscirà più ad aumentare la funzione di produzione ma necessiterà di altri fattori. Ad esempio: straordinari per aumentare la produzione, però dopo un po' di straordinari sarà necessario aumentare anche le macchine, perché è stata raggiunta la produttività massima di esse (si crea eccesso di lavoro deleterio per l'organizzazione aziendale). L'innovazione permette di traslare la funzione di produzione verso l'alto: introducendo nell'azienda un'innovazione (organizzativa o di processo) aumenta la produttività. Suppongo X t y un certo numero di ore di lavoro per
Un , io ottengo una funzione di produzione. Se ho 0 0 0 l'innovazione allora la funzione di produzione trasla verso l'alto; quindi, usando lo stesso numero di ore di lavoro (X), ottengo una funzione di produzione maggiore (y). O con lo stesso numero di ore aumento la produzione, oppure con la stessa produzione posso diminuire le ore di lavoro. Comunque, ad un certo punto la curva non rimane costante ma diminuisce: quindi si raggiunge una massima produzione (massima efficienza tecnica della produzione) perché si raggiunge una certa disponibilità di macchine, attrezzature, impianti ecc. e oltre tale livello la produzione non aumenta più. L'aumentare eccessivamente il fattore di produzione porta ad un effetto negativo sulla produzione (cala).
Percorso dell'innovazione
- Scienza: insieme di conoscenze relative a determinati fenomeni;
- Ricerca: aumento delle conoscenze. Attività svolta da scienziati (naturali, matematici, fisici, sociali, ecc.)
per aumentare il livello delle conoscenze. La ricerca può essere di base o applicata. Nel primo caso serve ad aumentare le conoscenze in termini generali, mentre la seconda si ha quando esiste già uno scopo applicativo;
Ricerca e sviluppo: riguarda le imprese. Essa è l'attività di ricerca svolta all'interno delle imprese per studiare nuovi processi o prodotti e sviluppare nuovi modelli organizzativi. È quindi rivolta a migliorare la gestione dell'impresa.
Per il percorso dell'innovazione di parte dall'invenzione e ciò vuol dire che si ha un'idea che si cerca di tradurre in un prototipo originale (applicazione dell'idea in un primo prodotto o processo). L'invenzione è quindi l'idea di base nuova di base. L'innovazione è il passaggio successivo e consiste nella realizzazione concreta in un prodotto, in un processo o in una formula organizzativa. Dopo l'innovazione si arriva
alla diffusione, per la quale le aziende sono in grado di muoversi. Quando si parla di diffusione dell'innovazione però vi è anche la tutela dei diritti dell'inventore (brevetto). La tecnologia è l'applicazione delle conoscenze per poter realizzare qualcosa. Si dice anche che la scienza è sapere mentre la tecnologia è saper fare. La tecnologia è quindi un insieme di conoscenze ma che poi si possono utilizzare a fini produttivi. La tecnica invece è la concretizzazione di un certo prodotto o processo. Quando si parla di tecnologia si ha un ciclo: In funzione del tempo le prestazioni tecnologiche aumentano. Si ha una prima fase di decollo, poi di crescita in cui le prestazioni aumentano moltissimo, poi si ha la fase di maturità e infine la vecchiaia. Ad esempio, come per gli smartphone, pc, ecc. Discontinuità tecnologica: raggiungo la fase di maturità e di vecchiaia (in cui non si ha aumento delle prestazioni) mac’è un momento in cui la vecchia tecnologia convive con la nuova tecnologia. Ad esempio, c’è stato un periodo in cui i CD rom convivevano con i floppy disk. Si ha il salto tecnologico. All’inizio i prodotti nuovi hanno poche prestazioni ma pian piano con il tempo crescono. Modello dell’innovazione Come si possono sviluppare le innovazioni di prodotto e di processo all’interno delle imprese. Il modello più semplice è quello lineare. Dalla ricerca applicata (possibilità di individuare nuovi prodotti, processi e modelli organizzativi) c’è lo sviluppo. Ciò vuol dire trasformare l’invenzione (l’idea e quindi il prototipo) in un prodotto o processo innovativo. Il prodotto può essere poi industrializzato (riprodotto in serie) e quindi si inizia la produzione (si applica il processo al livello di linea produttiva) e infine, si ha la commercializzazione. Vi è un modello più complesso cheè quello a catena, in cui la ricerca si ha in diverse fasi. Si parla di percezione di un mercato potenziale (che riguarda soprattutto l'innovazione di prodotto): quando c'è innovazione di prodotto allora si pensa a quale potrebbe essere il mercato. Ad esempio, pensiamo all'hamburger vegetale e all'insalata di IV gamma. Il mercato potenziale del primo prodotto potrebbe essere i vegani, i vegetariani e i flexitariani (soggetti che hanno ridotto il consumo di carne). Per quanto riguarda il secondo prodotto invece, ha un costo molto alto e può essere rivolta a soggetti che non hanno tempo (con l'insalata di IV gamma si paga il tempo). Quindi, il mercato potenziale dell'insalata di quarta gamma comprende adulti o giovani che lavorano e che non hanno tempo a disposizione (non sarà rivolto quindi agli anziani). Alla determinazione del mercato potenziale seguono le fasi di design analitico, di design di dettaglio e test, diaffinamento del design e produzione e infine, la fase di distribuzione.
INNOVAZIONE NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE
L'industria alimentare, rispetto ad altri settori (smartphone), è caratterizzata da un livello di innovazione relativamente inferiore a causa di fattori come:
- Il peso della tradizione nei modelli di consumo e nei modi di consumo: l'alimentazione italiana è molto legata alla tradizione (tant'è che abbiamo i DOP e gli IGP);
- L'esigenza della sicurezza alimentare: la sicurezza è un altro elemento assolutamente centrale (il consumatore è molto attento a questo aspetto);
- La difficoltà concreta di innovare i cibi: a causa dello scetticismo del consumatore;
- L'innovazione è prevalentemente di origine esogena al settore (trasferimenti di tecnologie elaborate ad altri fini in altri settori): l'innovazione di carattere esogeno è esterna al settore alimentare, come ad esempio l'innovazione del
sistema di imbottigliamento (effettuata dal settore m)