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Sono variabili oggettive che l'impresa deve conoscere e sapere gestire
(ed eventualmente modificare).
Sono quei benefici a cui un gruppo di clienti attribuisce valore
prioritario per il soddisfacimento di un proprio bisogno (funzione).
Cosa vogliono i nostri clienti?
o Cosa deve fare l’impresa per sopravvivere alla concorrenza?
o
Analisi di settore cap. IV
Settore come un gruppo di imprese che produce beni intercambiabili
l’uno rispetto all'altro
Settore come un gruppo di imprese che globalmente realizzano più
business, ma utilizzando una sola tecnologia (modalità) (cfr. definizione
di Abell).
L’ambiente di una impresa : tutte le variabili/influenze ambientali che
ne influenzano decisioni e risultati => tendono a plasmare le condizioni
competitive all’interno di un settore.
Le variabili ambientali possono essere classificate in base:
Alla fonte (politiche, economiche, sociali, tecnologiche, ecc. - «PEST»).
Al grado di prossimità (microambiente e macroambiente).
Fattori che determinano la redditività di un settore:
Valore del prodotto per i clienti (prezzo che sono disposti a pagare)
Intensità della concorrenza
Potere contrattuale relativo dei diversi livelli della catena produttiva (di
fornitori e clienti).
Strutture del settore
Concorrenza perfetta: concentrazione molto alta di imprese, assenza di
barriere, prodotti omogenei e perfetta diffusione delle informazioni
Oligopolio : bassa concentrazione, barriere significative, prodotti
differenziati, perfetta disponibilità di informazioni
Duopolio: 2 imprese, barriere significative, prodotti differenziati, perfetta
disponibilità di informazioni
Monopolio: 1 impresa, alte barriere, prodotti differenziati, perfetta
disponibilità di informazioni
Modello delle 5 forze competitive di porter
3 forze agiscono a livello “orizzontale”
la minaccia competitiva di nuovi entranti
la concorrenza dei prodotti sostitutivi
la concorrenza di produttori già consolidati all’interno di un business
2 forze agiscono a livello “verticale”
il potere contrattuale dei fornitori
il potere contrattuale degli acquirenti.
Concorrenza allargata: la concorrenza all'impresa non avviene solo da parte
dei concorrenti diretti, ma anche da altri attori che non devono essere
trascurati
Potenziali entranti: Sono imprese neocostituite o provenienti da
altri business. La minaccia di entrata si ha quando un settore ottiene un
rendimento sul capitale superiore al costo del capitale. Se le imprese
effettuano l’ingresso nel mercato in cui opera l'impresa, il tasso di profitto
scenderà (fino al limite): i nuovi ingressi introducono capacità produttiva
addizionale e aumentano il numero dei concorrenti diretti nel mercato (lotta
per la quota di mercato). Spesso basta la MINACCIA di ingresso, anche se
non è seguita da un’azione, per far abbassare i prezzi e i profitti.
Difesa = barriere all’entrata
Fabbisogno di capitale: può essere tale da scoraggiare le imprese a
entrare nel settore. Cambia in funzione del contesto
Economie di scala: i nuovi entranti si trovano davanti alla scelta tra
entrare su piccola scala e accettare costi unitari elevati, oppure entrare
su larga scala, accettando una sottoutilizzazione della capacità
produttiva in attesa che i volumi di vendita aumentino
Vantaggi assoluti di costo: sono vantaggi di costo delle imprese
esistenti. Es. accesso a materie prime a basso costo, localizzazione, o
in generale, economie di esperienza (apprendimento che le imprese
consolidate hanno saputo tradurre in effetti di costo nel corso del
tempo
Differenziazione del prodotto: vantaggio dato dalla notorietà delle
marche e dalla fidelizzazione dei consumatori. I nuovi entranti
dovrebbero pertanto sostenere elevate spese di promozione e
pubblicità per poter competere
Accesso ai canali distributivi: il potenziale entrante deve assicurarsi la
commercializzazione dei prodotti comportamento dei distributori
tende a favorire le imprese già consolidate poiché le relazioni sono
spesso ben salde. L’inserimento di un nuovo prodotto in un mercato
rappresenta costi fissi e rischi che dissuadono il distributore
Costi di riconversione: per l’impresa è più complesso l’ingresso in un
settore in cui siano richiesti investimenti di prodotto e mercato distanti
a quelli già in suo possesso. Riconvertire la sua attuale attività è
costoso e può bloccarne l’ingresso.
Disposizioni o provvedimenti di natura legale o governativa (es.
licenze, brevetti, etc.): sono le barriere all’entrata più efficaci in
assoluto. Es: per operare nel settore bancario, in quello delle
telecomunicazioni, del servizio taxi e in quello delle trasmissioni
radiotelevisive serve la concessione di licenza da parte di una pubblica
autorità
Possibili ritorsioni delle imprese esistenti nel settore: è tanto più
efficace quanto più credibili sono tali minacce di ritorsione. Ad
esempio, le imprese esistenti potrebbero: effettuare un drastico taglio
dei prezzi, potenziare gli investimenti in pubblicità, agire per vie legali,
laddove ve ne sia la possibilità.
Prodotti sostitutivi : Sono prodotti che soddisfano le stesse
esigenze agli stessi gruppi di clienti utilizzando modalità diverse (es.
dolcificanti vs. allo zucchero).
La redditività ottenibile a livello di settore dipende dall’esistenza di una
concorrenza tra prodotti/servizi sostitutivi:
SE NON ESISTONO prodotti sostitutivi (es. nel caso della benzina): i
consumatori sono anelastici al prezzo
SE ESISTONO prodotti sostitutivi: le preferenze dei consumatori si
sposteranno sul prodotto sostitutivo che presenta il prezzo inferiore,
cioè la domanda è elastica al prezzo.
La propensione degli acquirenti nei confronti dei prodotti sostitutivi: non è
scontato che i consumatori siano sensibili alle variazioni di prezzo. Es:
l’aumento di prezzo della benzina non fa aumentare l’aumento di auto
elettriche (proporzionalmente).
la minaccia è rappresentata dai prodotti che presentano il rapporto
qualità/prezzo più favorevole
I costi di riconversione : sono i costi che deve sostenere il consumatore
per passare da un prodotto all’altro. Se tali costi sono rilevanti si può
assistere ad un comportamento inerte. Es. generazioni pre-digitali e
diffusione crescente di dispositivi digitali.
Rivalità tra concorrenti consolidati: Il livello di
competizione tra le imprese esistenti nel settore è dato da:
Il grado di concentrazione dal lato dell’offerta (o rapporto di
concentrazione): è la quota di mercato combinata dei produttori
principali. Maggiore è il numero di imprese (di dimensioni e di risorse
analoghe) in un settore (e quindi RC basso), maggiore è l’intensità
competitiva attesa. Minore è il numero di imprese (di dimensioni e di
risorse analoghe) in un settore (e quindi RC alto), più facile è il
controllo dei prezzi e meno probabile è una concorrenza sui prezzi. La
quota di mercato di ogni impresa è data dalla percentuale dalle vendite
(in valore o in volume) dell'impresa rispetto al totale delle vendite nel
mercato di riferimento.
La differenziazione del prodotto: abbassa la competizione sul prezzo.
Se invece i prodotti delle imprese sono tra loro indifferenziati, allora i
consumatori saranno portati a sostituirli con prodotti a più basso
prezzo.
La diversità dei concorrenti: più le imprese concorrenti sono simili in
termini di origini, obiettivi, costi, strategie, e forma mentis dei dirigenti,
tanto più difficile sarà trovarsi in una condizione di guerra sui prezzi
(più probabile realizzare politiche collusive).
Eccesso di capacità produttiva e barriere all’uscita: la redditività di un
settore dipende dal bilanciamento tra capacità produttiva e domanda.
L’esistenza di capacità produttiva inutilizzata (in eccesso) comporta
una diminuzione dei prezzi per attrarre una domanda maggiore e
distribuire i costi fissi su un volume di vendite superiore.
Barriere all’uscita: costi che un’impresa deve sostenere per
o uscire da un settore.
presenza di immobilizzazioni molto specializzate e
difficilmente liquidabili o riciclabili.
• legislazione sul lavoro- tutela al lavoro (l’impresa deve
quindi il pagamento di penali per la rescissione anticipata
dei contratti di lavoro)
Condizioni di costo: le economie di scala e il rapporto costi fissi/costi
variabili. Se l’incidenza dei costi fissi (in relazione a quelli variabili) è
elevata, così come elevate sono le economie di scala, le imprese
adotteranno un comportamento competitivo aggressivo, ad es.
drastiche riduzioni di prezzi, per utilizzare le riserve di capacità
produttiva. Questo può avere un impatto disastroso per la redditività
del settore.
Potere contrattuale dei fornitori: Fattori che
influenzano il potere contrattuale dei fornitori rispetto a quello degli
acquirenti:
Concentrazione dei fornitori rispetto ai clienti: quando i fornitori sono
numericamente pochi (e di dimensioni maggiori) rispetto ai clienti =>
il cliente ha meno opzioni di acquisto (aumenta il prezzo).
Incidenza degli acquisti sul fatturato dei fornitori: quando il volume
degli acquisti effettuati dall’acquirente presso il fornitore è elevato, il
potere contrattuale del fornitore sarà basso, quando il volume
acquistato è basso, i fornitori avranno maggiore potere negoziale.
Informazioni degli acquirenti: quanto meno gli acquirenti sono
informati sui prodotti e sui costi dei fornitori, tanto maggiore sarà il loro
potere contrattuale.
La capacità (anche solo potenziale) di integrazione verticale
Costi di riconversione: passare ad un altro fornitore può essere molto
costoso per un’impresa, soprattutto se questo realizza un prodotto
altamente customizzato o specifico
Sensibilità al prezzo degli acquirenti
Incidenza del costo del prodotto sul totale dei costi degli acquirenti: CP/CT
alta SP alta
Livello di differenziazione del prodotto: quanto meno sono differenziati
i prodotti, tanto più gli acquirenti saranno sensibili a variazioni di
prezzo
Importanza o criticità del prodotto acquisito per la qualità del
prodotto/servizio totale degli acquirenti: tanto maggiore è l’importanza,
tanto minore sarà la sensibilità al prezz