Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 84
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 1 Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 84.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia dei sistemi industriali   Pag. 81
1 su 84
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

OLIGOPOLIO AVANZATO

Il punto di partenza è ciò che è successo nell'oligopolio di base. Partiamo dal paradosso di Bertrand p = MC. Se abbiamo imprese che competono nei prezzi troviamo un equilibrio del gioco in cui il prezzo riflette i costi marginali di produzione (nel caso le imprese siano simmetriche e abbiano quindi gli stessi costi). Ci chiediamo da quali assunzioni fondamentali dipende questo risultato di equilibrio:

  1. il bene è un BENE OMOGENEO, le imprese offrono un prodotto identico quindi i consumatori possono rivolgersi indifferentemente all'una o all'altra impresa
  2. imprese "GRANDI"

L'impresa A è più efficiente quindi rimane da sola con un prezzo di monopolio. Quindi A è più efficiente quindi rimane da sola con un prezzo di monopolio. Dopo un potenziale periodo di competizione, non può esserci competizione in cui solo entrambe le imprese sono efficienti, quindi l'impresa A sopravvive.

ciascuna sarebbe in grado di soddisfare l'intera domanda di mercato

queste due ipotesi rendono razionale adottare la strategia di UNDERCUTTING.

Se i prodotti sono identici, l'unica variabile rilevante agli occhi dei consumatori è il prezzo

a più domanda

a più infinita

tenderebbe

a più elastica

elasticità

infinitamente

Se diamo per scontata la possibilità di ridurre il prezzo stiamo assumendo con certezza che le imprese siano in grado di soddisfare tutta la domanda (dato che tutti i consumatori si rivolgerebbero all'impresa che offre il bene a un prezzo minore).

Rimuovendo l'una o l'altra di queste ipotesi, l'undercutting perderebbe di razionalità, quindi si ridurrebbe l'aggressività della concorrenza nei prezzi poiché non è sempre conveniente fare undercutting.

Se il bene non è più omogeneo, non sarà più solo il prezzo a determinare la scelta dei consumatori, ma prezzo + caratteristiche del

prodotto offerto.Il prezzo non sarà più unico, ma potrò osservare prezzi diversi anche maggiori dei costi marginali (in questo caso cadrebbe l'ipotesi di elasticità infinita della domanda).

1 strategia da seguire per allontanarsi dal paradosso di Bertrand: DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO

Rimuovendo la seconda ipotesi, cioè in caso di capacità limitata, a fronte dell'undercutting, tagliando il prezzo, non potrei servire tutti; quindi non ci sarebbe più elasticità infinita dal lato dell'offerta ma si arriverebbe ad una situazione in cui il prezzo sarà più basso e la quantità fissa (limite di capacità) quindi l'effetto della diminuzione del prezzo causerebbe una diminuzione del profitto.

2 strategia: VINCOLI DI CAPACITÀ

GIOCO CAPACITÀ - PREZZI

Analizziamo in che modo, levando il vincolo di imprese grandi e attraverso la scelta della dimensione di impresa, le imprese stesse riescono a

convivere all'interno dell'oligopolio con extra profitti. La variabile di scelta in questo caso non è una sola, non si scelgono solo i prezzi ma anche la capacità produttiva che serve a condizionare la competizione nei prezzi in termini favorevoli per le imprese. Ipotesi del contesto: - consideriamo un duopolio N = {1, 2} - prodotti OMOGENEI le due imprese offrono prodotti perfetti sostituti quindi sarà il prezzo dei prodotti la variabile che condiziona la scelte di acquisto dei consumatori - domanda mercato Q = D(p) quantità acquistata in funzione del prezzo, assumiamo che questa domanda abbia alcune caratteristiche di regolarità che assicurino dal punto di vista della ricerca delle scelte ottimali delle imprese e che la curva di domanda sia continua, derivabile, concava e limitata - TpO UpDEOD ODipl Pcio'mandadicurva di riserva altopiùp prezzo prezzopidecrescente assorbirechese il mercato puòquSe queste ipotesi sono verepossiamo definire una curva di domanda inversa

= p(Q) con: - P è il prezzo di equilibrio di mercato - e ipotizziamo che il costo totale di produzione dell'impresa "i" dipenda da due variabili fondamentali: - C è il costo totale di produzione - Ki è la quantità di input utilizzata dall'impresa "i" - Ci sono anche altri fattori che influenzano i costi totali di produzione, come ad esempio il livello di tecnologia utilizzato o la disponibilità di risorse - Possiamo produrre solo fino a un certo livello di quantità, perché più "Ki" ha impatto sui costi totali di produzione - "r" è il costo unitario di installazione della capacità - DICIKi è il minimo prezzo rilevante dal punto di vista economico (costo marginale) - Il livello di domanda corrispondente al minimo prezzo possibile D(c) è il massimo output possibile e corrisponde alla situazione di imprese grandi - In Bertrand questa capacità era data, adesso analizziamo il caso in cui viene a cadere questa ipotesi - Dobbiamo capire cosa può succedere quando le imprese sono libere di scegliere la dimensione dell'impianto; si possono

verificare due nuove situazioni:la prima possibilità è che un’impresa, che non è più per definizione un’impresa grande,potrebbe non essere in grado di soddisfare tutta la domanda che si rivolgerebbe a lei, dati iprezzi, con quella capacità.

Domanda nel caso di imprese grandi (sempre in grado di soddisfare la domanda)

DIP il PPi DIDi PilPal 2 Pi Ppi O Pi

Confrontiamo il livello di domanda che si rivolge all’impresa con quanto questa sarebbe in grado di offrire sfruttando tutta la capacità disponibile

Di Ki Pgpi

Di domanda ki servita non papi dall'impresa

RAZIONATA

Impresa

Un’impresa razionata è un’impresa che, data la dimensione della capacità, non riesce a soddisfare tutta la domanda che sarebbe disponibile a rivolgersi a lei dati i prezzi.

Ciò apre la strada alla possibilità che ci sia un’impresa che riesca comunque a vendere qualcosa anche fissando un prezzo più alto

dell'altra ma ci dobbiamo chiedere se ci sia comunque un insieme di consumatori che siano disposti ad acquistare ad un prezzo maggiore anche se si tratta di un prodotto omogeneo. La novità è che non si può considerare la quantità di domanda che si rivolge all'impresa come quantità effettivamente venduta ma c'è una differenza tra la DOMANDA POTENZIALE dell'impresa e il livello effettivo delle vendite che entreranno a far parte dei profitti e dipenderanno anche dalla dimensione dell'impresa stessa. IVENDITE IMPRESA Pi PaIIIIIIIIpDIgipi pilaMin Ki pi PkikPoi kit01e Pi Confrontiamo la domanda che potenzialmente si rivolge a i, dati i prezzi, con quella che sarebbe in grado di soddisfare data la capacità installata. Può essere che alcuni consumatori acquistino anche da i nonostante il prezzo sia maggiore, se non sono riusciti ad acquistare da j; quindi l'ultima verifica da fare è se l'impresa i sia.

In grado di soddisfare la domanda non soddisfatta da j.P lliD(pi) tiene già conto delle disponibilità a pagare, cioè dice quanti sarebbero disposti a pagare a prezzo pi.

La funzione di profitto sarà pari a Tkiki FCPi kgP Pi gi.

TIMING DEL GIOCO

I STADIO K

isimultanea

Scelta KSTADIO1

Osservazione scelta simultanea PiPi

L'informazione è COMPLETA (sono note tutte le caratteristiche fondamentali del gioco e degli avversari) e IMPERFETTA (nel momento in cui si sceglie in ciascuna delle variabili strategiche non si è potuta osservare la scelta dell'altra impresa).

Per determinare capacità ottimale e prezzo ottimale si parte dal secondo stadio e si risolve tramite l'induzione a ritroso trovando l'equilibrio di Nash del secondo stadio.

RITROSO

INDUZIONE A STADIO date11 Ki Kipit pick Kits pit KIPICK

Risolvo i sottogiochi di prezzo, poi posso risalire all'indietro e andare al primo stadio

STADIO1 anfotòGEELY dei

Intuizione fondamentale Iki Pigi kitPC Kpgi 9 In condizioni di equilibrio ci aspettiamo che le imprese sfruttino sempre appieno la capacità installata che coincide quindi con la quantità che le imprese vendono, perciò riferirsi all'una o all'altra è la stessa cosa e il prezzo di mercato di equilibrio che osserveremo sarà dunque funzione delle capacità installate. Somma delle capacità = somma delle quantità A questo punto è semplice risolvere il gioco e per vedere se questo funziona si fa un ragionamento per assurdo: CAPACIECCESSOKi Che DI AGi SUPPONIAMO L'impianto rimane in parte inutilizzato e questa non può essere una situazione di equilibrio poiché esiste un costo di installazione della capacità, che è un costo irrecuperabile, quindi diventa irrazionale per l'impresa mettersi in una situazione del genere installando capacità in eccesso e riducendo in tal modoi profitti
Ki DOMANDA
DOMANDA INSODDISFATTA
e ECCESSO
gi DI
Non può essere una soluzione legata a comportamenti ottimali dell’impresa i, perché inquesto caso le sarebbe convenuto avere installato di più inizialmente facendo piùprofitti con un livello di vendita superiore.
Quindi spostandoci da questa intuizione individuiamo delle situazioni che non sonocompatibili con strategie di equilibrio ottimali per le imprese.
Se l’intuizione è vera:
STADIO11 K KKitG I P PSTADIO1 Ti FrkiCgipai
Questa funzione di profitto deve essere valutata all‘equilibrio dei prezzi anticipandociò che succede nel secondo stadio; quindi, sostituendo e massimizzando, otteniamo:
Ilic KIKI FikiKitty Ki CKpMAX NKIOPC PIKKi OkoIII maMcteerKalOPC plk.tkK grIII Ile la2 installatascelgonoimprese simultaneamente capacitàdi Cournotanalogo eccettocompetizione allauna contestocostiiper dimensionemassimasoluzione delsistema mercatoDIEMkit_ KI

Cournot quantità imprese simmetriche KYI E

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
84 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher User1905 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dei sistemi industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Reverberi Pierfrancesco.