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Estratto del documento

ECONOMICO.

b) Si parla di Equilibrio patrimoniale;

prende come unità di riferimento il patrimonio (di Besta). PATRIMONIO va a

misurare la ricchezza a disposizione dell’azienda in un determinato momento. Si

riferisce a entrate e uscite.

- Lo STATO PATRIMONIALE rappresenta le variazioni di ricchezza, positive e

negative, a disposizione dell’azienda in un preciso istante (stato patrimoniale al

31/12 e stato patrimoniale al 1/1/24).

ricchezza di un’azienda,

- La nello stato patrimoniale, è rappresentata anche dai

beni a disposizione di un’azienda, come gli impianti (elementi “positivi”). Per

capire qual è la ricchezza effettiva devo mettere anche i debiti che l’azienda ha

nei confronti dei fornitori.

Questi due equilibri devono andare di paro passo.

c) Equilibrio monetario, segue quelle che sono le movimentazioni dei flussi di

cassa/denaro e ha a che vedere con la composizione della voce di bilancio

chiamata cassa.

- CASSA; è l’ammontare di risorse finanziare a disposizioni di un’azienda in un

determinato istante.

- Da cosa è composta la cassa? Lo vado a capire andando a prendere in esame,

come stato raggiunto, l’equilibrio monetario che spiega le movimentazioni di

risorse finanziarie in entrata e uscita dall’azienda.

- Per andare a capire, se si è determinato l’equilibrio monetario, il prospetto di

bilancio che da una rappresentazione di queste movimentazioni di risorse

finanziarie è il RENDICONTO FINANZIARIO = documento che le aziende devono

redigere obbligatoriamente, a partire dal 2015.

Questi 3 equilibri (a, b, c) sono tutti e tre legati tra di loro.

Tutti e tre (conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario) fanno parte

dell’equilibrio economico e devono lavorare insieme.

Devo capire se a fine anno l’azienda è in grado di fornire delle remunerazioni adeguate

(quindi a soddisfare i bisogni umani).

Come faccio a capire se sono stati raggiunti tali equilibri?

Esistono dei prospetti di riferimento ossia conto economico (per equilibrio reddituale) e

stato patrimoniale (equilibrio patrimoniale) Questi però li vado a

predisporre/preparare a fine dell’anno. Durante l’anno, però, devo capire cosa è

successo dal punto di vista contabile; l’azienda deve andare a tenere la contabilità per

capire se sono stati raggiunti questi equilibri. Già Pacioli aveva introdotto il modo per

tenere la contabilità, chiamato metodo della partita doppia perché è costituito da

due sezioni. In particolare, esiste uno strumento, basato sul metodo della partita

doppia, che serve a tenere la contabilità detto CONTO.

Da cosa è costituito il conto?

Innanzitutto, da un oggetto/nome, come ad esempio materie prime oppure cassa e si

dice che tutti i conti sono costituiti da sezioni tra loro contrapposti. Devo capire la

natura della variazione (economica o diversa) per posizionare i numeri a dx o sx. Le

materie prime sono un esempio di variazione economica.

Si è creata una convenzione, in tutto il mondo, dove se ho a che fare con variazioni

di natura economica pongo;

Le variazioni eco negative a sx del conto (rappresentate dai costi da sostenere per

acquisire materie prime, 500) mentre le variazioni eco positive a dx (mi è stato

concesso uno sconto di 50 e lo pongo a dx perché va a ridurre il costo da sostenere

per le materie prime). Materie

VEN VEP

- +

500 50

I conti che vanno ad accogliere le variazioni finanziare, funzionano al contrario

(registrazione diversa);

Un esempio di variazione di natura finanziaria è il conto cassa e vado a scrivere le

variazioni finanziarie positive a sx e le variazioni finanziarie negative a dx quindi se

ricevo i soldi perché ho venduto lo vado a scrivere a sx mentre se escono soldi per

pagare le materie prime lo metto a dx del conto cassa.

Cassa

VFP VFN

+ -

300 500

• Come faccio a riconoscere quali sono le variazioni di natura economiche da quelle

finanziarie?

Di solito tra le variazioni economiche si vanno ad inserire i COSTI e RICAVI.

Tendenzialmente la maggior parte di quelle che sono classificate come variazioni

economiche (quindi costi e ricavi) vanno inserite all’interno dei conti di natura

economica, non è sempre così però.

Quindi, di solito, i saldi dei conti che accolgono le variazioni economiche vanno a finire

nel conto economico, per andare, alla fine dell’anno, a redigere il bilancio di esercizio e

devo capire se ho raggiunto un equilibrio reddituale.

Le variazioni finanziarie sono le MOVIMENTAZIONI DI CASSA IN ENTRATA E USCITA o

anche quelli che vengono chiamati crediti e debiti di finanziamento, crediti e debiti di

funzionamento.

- Crediti di finanziamenti sono quelle variazioni finanziarie che si verificano

quando ho risorse da investire (es; operazioni che riguardano l’acquisto di titoli

di Stato) mentre di debiti di finanziamento sono, ad esempio, i mutui che mi

ha dato la Banca, soldi che dobbiamo alla banca per un eventuale prestito).

- Crediti di funzionamento sono quelli che sorgono nello svolgersi della

cosiddetta gestione caratteristiche ossia l’attività che l’azienda svolge tutti i

giorni. Ne sono un esempio i crediti nei confronti dei clienti cioè deve ancora

pagare per una prestazione che ha ricevuto. Mentre i debiti di funzionamento

sono quelli che intercorrono sempre nello svolgersi nella quotidianità economica

dell’azienda e sono, ad esempio, i debiti nei confronti dei fornitori (ho sostenuto

un costo ma non ancora l’uscita di denaro).

I saldi dei conti che accolgono le variazioni finanziarie, tendenzialmente, vanno a finire

nello stato patrimoniale.

BILANCIO DI ESERCIZIO:

è il documento, redatto da ogni tipo di azienda, che descrive quella che è stata la

performance/risultati dal punto di vista economico – finanziario dell’azienda,

guardando al passato (risultati dell’anno precedente).

FUNZIONI del bilancio di esercizio

Raccontare la performance/risultati dal punto di vista economico – finanziario

dell’azienda, a chi?

- agli investitori e in generali agli istituti finanziari, poi può essere letto anche da

altre persone (utilizzatori/users).

Oltre a numeri è possibile trovare anche informazioni di tipo qualitativo, descrittivo

(quindi l’andamento non viene descritto solo in numeri).

COME VIENE REDATTO il bilancio di esercizio

Secondo delle regole specifiche e precise, che si trovano in questi documenti;

• Codice civile (art. 2423, 2423 bis, 2423 ter), anche se non sempre chiarisce tutto

ma rimane un po’ ambiguo.

• Principi contabili nazionali che vengono emanati dall’organismo italiano di

contabilità chiamato OIC. Questi principi vanno a supporto di quanto scritto nel Codice

civile, in particolare OIC n. 11.

• Principi contabili internazionali, Sono le regole contabili a cui si devono attenere

le aziende di quasi tutto il mondo per redigere il bilancio (es. gli Stati Uniti vanno per

conto loro invece). Questi principi vengono emanati da un organismo che ha sede a

Londra ossia la fondazione IFRS o IAS, dentro ci sono due comitati, tra cui IASB che

emana le regole contabili internazionali che assumono il nome di IAS o IFRS e poi c’è

l’altro comitato gemello allo IASB che emana le regole contabili internazionali di

sostenibilità.

Quindi 3 fonti specifiche per capire, come in Italia, devo redigere il bilancio.

Regole di redazione del bilancio del CODICE CIVILE:

chiarezza e rappresentazione veritiere

Principio da cui si parte è quello definito come “

e corretta”

- Chiarezza significa che il bilancio di esercizio deve essere comprensibile per i

lettori (investitori e istituti). Ad esempio, non devono essere utilizzati dei termini

troppo tecnici

- Rappresentazione veritiera e corretta (ha origine inglese “true and fair

view”).

Vero significa che i numeri che trovo all’interno del BdE, come espressione

dei fatti di gestione avvenuti durante l’anno, sono attendibili.

Corretto significa comportamento corretto/onestà professionale da parte

degli amministratori dell’azienda (presidente, amministratore delegato,

consiglio).

Da questo principio, cardine, discendono tutti gli altri postulati:

I. Postulato è quello della prudenza, ossia nell’andare a redigere il BdE l’azienda

deve attenersi a questo principio.

• Prima interpretazione del concetto di prudenza (di ordine più tecnico) è che;

nel conto economico bisogna andare a inscrivere solo i ricavi che sono stati

effettivamente realizzati alla data di chiusura del BdE ovvero al 31/12, mentre

per quanto riguarda i costi si vanno a inscrivere anche quelli che non sono stati

sostenuti, li vado ad anticipare. Questo perché storicamente il lettore del BdE in

Italia sono sempre state le Banche, ancora prima degli investitori La banca è

interessata a capire se anche a fronte dell’anticipo dei costi, non ancora

sostenuti, siamo in grado di restituire i soldi.

• Seconda interpretazione dice che; nel caso in cui nell’andare a redigere il BdE,

siamo in presenza di stime, perché non sempre è facile capire il numero preciso

da scrivere nel bilancio, il principio di prudenza dice di andare a scrivere la

stima che risulta essere più attendibile rispetto l’attività economica dell’azienda

stessa.

II. Competenza economica ossia bisogna andare a capire i costi e i ricavi che

riguardano l’esercizio stesso, indipendentemente dal fatto che ci sia stata una

relativa entrata o uscita. Secondo aspetto di questo principio è relativo al fatto

che bisogna tenere in considerazione quelli che sono gli eventi o i rischi che si

sono manifestati dopo la data di chiusura dell’esercizio stesso.

III. Prospettiva della continuazione dell’attività; bisogna andare a redigere il

BdE nell’ottica in cui l’attività economica dell’azienda continui ad esistere per

going concern.

almeno 12 mesi dopo la data di chiusura del bilancio

Questo è il principio che è stato messo in dubbio durante il covid (Es. azienda di

viaggi).

IV. Sostanza economica nel redigere il bilancio bisogna guardare alla sostanza

delle operazioni che poi si vanno ad iscrivere nel bilancio (prevalenza della

sostanza sulla forma).

LEASING

ES; operazione di ossia l’azienda, che ha bisogno di un impianto per un

determinato periodo di tempo (per far contento il cliente quindi ne ho bisogno

per un tempo limitato) invece di andare ad acquistare l’impianto lo prende in

prestito da un’altra azienda a fronte di un costo del corrispettivo Fino a

qualche anno fa si vedev

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A.A. 2023-2024
31 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giuliaborto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Girella Laura.