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COMPENSO SPETTANTE PER LA TEMPORANEA CESSIONE DI

DENARO COMMISURATA A CAPITALE PRESTATO E DURATA DEL

PRESTITO.

TASSO DI INTERESSE: rappresentato da %, dipende da TEMPO e RISCHIO

(maggiore è il tempo o il rischio, maggiore è il tasso di interesse).

I=(C x r) / 100 —> dove: C = Capitale prestato e r = tasso di interesse

Quando è annuale: I=(C x r x t) / 100 —> dove t = n° di anni durata prestito

Quando si vuole calcolare l’interesse mensile

I=(C x r x m) / 1200 —> dove m = n° di mesi su cui è calcolato l’interesse annuo

RILEVAZIONI PER FINANZIAMENTO DA TERZI

I. Ottenimento finanziamento —genera—> V.F.A. (+cassa) e V.F.P. (+debiti).

II. Pagamento rata —genera—> V.F.P. (-cassa dovuta dal pagamento della rata);

V.F.A. (-debiti dovuta dal rimborso); V.E.N. (costo d’esercizio per oneri finanziari

ovvero pagamento dell’interesse).

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2. ACQUISTO DEI FATTORI PRODUTTIVI cioè il momento dell’investimento del

capitale (proprio o di terzi). Questi possono essere:

- A LENTO CICLO DI UTILIZZO (immobilizzazioni) cioè durano diversi cicli

produttivi e possono essere:

MATERIALI (macchinari, immobili, fabbricati)

IMMATERIALI (marchi, licenze fattori acquisiti che danno diritti)

FINANZIARIE (titoli e partecipazioni)

Cedono utilità in modo graduale nel tempo, sono fattori pluriennali (vengono

consumati in più anni, in diversi cicli di produzione) o strutturali (inserito in una

struttura stabile dell’azienda), per lo più a spesa anticipata, fattori a lento ciclo di

realizzo (contribuiscono alla formazione dei ricavi in via indiretta).

- A VELOCE CICLO DI UTILIZZO (fattori d’esercizio) cioè fattori utilizzati un solo

ciclo di utilizzo e possono essere:

MATERIE PRIME

SERVIZI

PERSONALE

Cedono utilità una sola volta, sono fattori correnti o di disponibilità, possono essere

a spesa anticipata (materie prime cioè prima pago poi uso) o a spesa posticipata

(elettricità cioè prima uso poi pago), fattori a rapido ciclo di realizzo.

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FATTORI A LUNGO CICLO DI UTILIZZO (COSTI PLURIENNALI o

IMMOBILIZZAZIONI)

Sono investimenti cospicui. Per la rilevazione è importante tenere conto di tre fasi:

1) ACQUISIZIONE e la scelta nella modalità che può essere in leasing (in affitto)

o diretta (l’azienda diventa proprietaria dell’immobilizzazione).

2) UTILIZZO che tiene conto della messa in opera dell’immobilizzazione causante

quindi costi per il collaudo e l’installazione; costi per manutenzione (natura

ordinaria) e migliorie (natura straordinaria). L’utilizzo per le immobilizzazioni

immateriali porta invece la possibilità di esercitare un diritto (ES: acquisizione

del marchio Barilla da inserire sui propri prodotti o l’acquisizione della licenza

photoshop).

3) DISMISSIONE cioè il momento in cui si ci libera dell’immobilizzazione perché

danneggiata, obsoleta o inadeguata. Questa può essere rivenduta sul mercato

dell’usato se ha ancora valore (genera plusvalore) o eliminata, in questo caso

genera un costo (genera minusvalore).

ACQUISIZIONE DI IMMOBILIZZAZIONI PROVOCA: V.F.P. causata da V.E.N. in un

CONTO ECONOMICO acceso a COSTI PLURIENNALI.

NOME IMMOBILIZZAZIONE / CONTO ECONOMICO COSTO

PLURIENNALE

V.E.N. (dare) V.E.P. (avere)

COSTO ACQUISIZIONE STORNO COSTO PER CESSIONE

AMPLIAMENTI ELIMINAZIONE COSTO PLURIENNALE

MIGLIORIE

COME DETERMINARE IL COSTO DELL’IMMOBILIZZAZIONE?

PREZZO IMMOBILIZZAZIONE + ONERI ACCESSORI NECESSARI PER

METTERE IN FUNZIONE IL F.L.C.U. (con utilità

pluriennale). ES: installazione e collaudo.

+ MIGLIORIE (incrementano valore o vita utile del

bene pluriennale). ES: riparazione e

manutenzione.

NON vengono CONSIDERATI ONERI ACCESSORI NON NECESSARI PER

UTILIZZO DEL FATTORE A LUNGO CICLO DI UTILIZZO. ES: garanzie e

assicurazioni che non durano tutto il periodo di vita utile del fattore.

Tipi di conti pluriennali MATERIALI: TERRENI, FABBRICATI, IMPIANTI, MACCHINARI,

ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI, MACCHINE ELETTRONICHE D’UFFICIO,

AUTOMEZZI.

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Tipi di conti pluriennali IMMATERIALI: COSTI D’IMPIANTO E AMPLIAMENTI, COSTI DI

PUBBLICITA’, DIRITTI DI BREVETTO, MARCHI, AVVIAMENTO.

RILEVAZIONE PER ACQUISIZIONE DI FATTORI CORRENTI o A VELOCE CICLO

DI UTILIZZO

Provocano una V.F.P. causata da una V.E.N. dovuta ad un COSTO D’ESERCIZIO

(materie prime, spese per servizi, fitti passivi).

Possono essere SPESE ANTICIPATE (prima pago poi utilizzo) porta al rischio di

RIMANENZE in magazzino. Oppure SPESE POSTICIPATE (prima utilizzo poi pago)

NON portano al rischio di RIMANENZE in magazzino.

FATTORE LAVORO

• A veloce ciclo di utilizzo

• A spesa posticipata

• 2 categorie di lavoratori : DIPENDENTI cioè chi lavora per l’azienda e riceve lo

stipendino per intervalli di tempo uguali. INDIPENDENTI cioè un lavoratore

autonomo che viene pagato per un servizio offerto all’azienda.

RILEVAZIONE del PAGAMENTO DEL FATTORE LAVORO

2 momenti:

1) REMUNERAZIONE —> l’azienda rileva un debito verso il lavoratore

(dipendenti conti retribuzioni o debiti verso dipendenti).

• V.F.P. cioè il debito verso il dipendente

• V.E.N. cioè salari e stipendi

2) LIQUIDAZIONE —> l’azienda salda il debito verso il lavoratore

• V.F.P. uscita di denaro di cassa o banca c/c

• V.F.A. estinzione debito verso lavoratore

COSTO PER UTENZE è una spesa posticipata.

1) V.F.P. (debito per utenza) e V.E.N. (costo per servizio)

2) V.F.P. (banca c/c) e V.F.A. (estinzione debito)

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3. TRASFORMAZIONE

Genera valore determinato in via indiretta, ha quindi solo una RISULTANZA

ECONOMICA (R-C > 0), e può essere rilevata sotto punto di vista: Fisico,

Temporale, Spaziale.

Durante la trasformazione per

• i fattori a veloce ciclo di utilizzo c’è una cessione immediata di utilità per cui il

COSTO D’ACQUISTO diventa il COSTO DI UTILIZZO.

• per i fattori a lento ciclo di utilizzo c’è una cessione graduale di utilità nel

tempo, quindi il COSTO DI UTILIZZO deve ESSERE STIMATO.

DETERMINARE IL COSTO DI UTILIZZO

- Nel LUNGO TERMINE il C.U.= C.A. per TUTTI I FATTORI DI PRODUZIONE.

- Nel BREVE TERMINE

A. FATTORI A VELOCE CICLO DI UTILIZZO CON SPESA POSTICIPATA il

C.U. = C.A. (ES: bolletta della luce).

B. FATTORI A VELOCE CICLO DI UTILIZZO CON SPESA ANTICIPATA e

FATTORI CON LUNGO CICLO DI UTILIZZO C.U. DIVERSO C.A.

Nel primo caso perché possono esserci delle RIMANENZE.

Nei FATTORI A LENTO CICLO DI UTILIZZO:

• COSTO D’ACQUISTO = PREZZO D’ACQUISTO + ONERI ACCESSORI

NECESSARI.

Costo d’acquisto è V.F.P. (valore oggettivo).

Prezzo d’acquisto è espressione dell’utilità totale del fattore di produzione.

• COSTO DI UTILIZZO è determinato in via soggettiva, quindi è una STIMA.

Quindi IPOTIZZO QUANTA UTILITA’ IL FATTORE CEDE IN UN DETERMINATO

PERIODO tramite l’AMMORTAMENTO.

AMMORTAMENTO: STIMA CHE ATTRIBUISCE IL COSTO DI UTILIZZO AD UN

FATTORE PRODUTTIVO A LENTO CICLO DI UTILIZZO PER UN DETERMINATO

PERIODO.

DETERMINARE L’AMMORTAMENTO

Ogni immobilizzazione ha

VITA FISICA dipendente da LOGORIO TECNICO e FISICO (tempo, grado di

utilizzo, condizioni di impiego). Cioè da quando si accende a quando si spegne.

VITA UTILE dipendente da LOGORIO ECONOMICO e OBSOLESCENZA

(innovazione tecnologica, cambio gusti consumatori, altri fattori come cambiamenti

normativi). Cioè il macchinario non ci da più utilità perché servono prestazioni più

elevate.

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Quindi per determinare l’ammortamento dovrò determinare per quanto tempo

potrò trarre utilità dall’immobilizzazione, quindi dovrò stimare la sua vita utile.

Determinare l’ammortamento può richiedere stime complesse, per farlo si ricorre a:

A. PERIZIE DI ESPERTI.

B. IPOTESI SEMPLIFICATE.

• Sulla base della vita utile —> AMMORT. = C.A. / ANNI VITA UTILE stimati.

• Sulla base di percentuale —> AMMORT. = C.A. x COEFF. AMMORT. (%).

FATTORI a VELOCE CICLO di UTILIZZO a SPESA POSTICIPATA:

COSTO UTILIZZAZIONE = COSTO ACQUISTO.

FATTORI a VELOCE CICLO DI UTILIZZO a SPESA ANTICIPATA:

COSTO DI UTILIZZAZIONE = COSTO d’ACQUISTO - RIMANENZE.

4. FASE DI VENDITA

INSIEME DELLE AZIONI POSTE IN ESSERE PER METTERE SU MERCATO I

BENI PRODOTTI O I SERVIZI ALLESTITI DALL’AZIENDA.

Fase in cui l’azienda realizza un’utilità.

PREZZO: RAPPRESENTA L’UTILITA’ CHE IL MERCATO RICONOSCE AI

PRODOTTI DELL’AZIENDA.

UTILITA’ GENERATA > UTILITA’ CONSUMATA

Il realizzo genera una

V.F.A. —> vendita in contanti —> + cassa, + banca c/c

Vendita a dilazione —> + crediti

Causata da

V.E.P. —> RICAVI DI VENDITA > COSTI DI UTILIZZO

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REDDITO D’ESERCIZIO e CAPITALE DI FUNZIONAMENTO

L’obiettivo delle rilevazioni a fine esercizio è di determinare il reddito d’esercizio e il

capitale di funzionamento (capire se l’azienda ha creato o distrutto valore: R > C?).

REDDITO D’ESERCIZIO: SPIEGA IL CAMBIAMENTO DEL CAPITALE DI

FUNZIONAMENTO DURANTE L’ESERCIZIO.

Visto che la gestione è continua dall’inizio alla cessazione io posso determinare il

reddito totale dell’azienda (valore oggettivo) solo alla cessazione (reddito

tot.=capitale finale - capitale iniziale) ma determinare il reddito d’esercizio, e quindi

se ci sono stati ricavi maggiori dei costi, solo alla cessazione dell’attività non avrebbe

senso. Per questo la vita dell’azienda viene suddivisa in periodi amministrativi

convenzionali, un periodo è chiamato ESERCIZIO (solitamente dura un anno

solare).

Alla fine di ogni esercizio viene quindi determinato il reddito d’esercizio (tramite il

conto economico) e conseguentemente la variazione del capitale di funzionamento

(tramite lo stato patrimoniale).

Ma in realtà la gestione non viene interrotta, quindi:

1. REDDITO D’ESERCIZIO NON E’ UN VALORE CERTO.

2. Devo EFFETTUARE DEGLI “AGGIUSTAMENTI”. (ES: per calcolare quanto mi è

costata un immobilizzazione o costo pluriennale nel corso di un esercizio uso

l’ammortamento).

Il calcolo del reddito d’esercizio serve a:

• ACCERTARSI DEL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI REDDITUALI.

• DEFINIRE L’ENTITA’ DELLA REMUNERAZIONE DEI SOCI.

• DETERMINARE LE IMPOSTE SUL REDDITO.

• FORNIR

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Publisher
A.A. 2020-2021
45 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Demi3114 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Spelta Giulia.