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3 MOMENTI FONDAMENTALI DI UN'AZIENDA: PIANIFICAZIONE, ORGANIZZAZIONE E CONTROLLO

La pianificazione organizzativa è un processo cruciale per la gestione di un'azienda. La corretta formulazione degli obiettivi è il primo passo fondamentale. Gli obiettivi devono essere definiti in modo preciso, con una collocazione temporale ben definita e devono essere espressi in termini quantitativi. È importante escludere tutto ciò che non è rilevante e scegliere una sola strada, facendo un trade-off.

L'organizzazione è un altro aspetto fondamentale. Senza un'organizzazione adeguata, gli obiettivi aziendali rimangono vaghi e difficili da raggiungere. È importante avere una struttura organizzativa chiara e ben definita, con ruoli e responsabilità assegnati in modo appropriato.

Il controllo è il terzo momento fondamentale. È necessario avere strumenti per valutare se i risultati che stiamo ottenendo sono in linea con gli obiettivi prefissati. Il feedback è uno strumento importante per valutare se l'obiettivo è stato raggiunto. Una volta raggiunta una tappa finale, è importante guardare indietro e valutare se l'obiettivo è stato effettivamente raggiunto.

SI GUARDA AL PASSATO NON PUOI CAMBIARE NULLA, mentre col Feedforward, ovvero un controllo in corso d'opera, si capisce a che punto l'azienda si trova realmente dal suo obiettivo e se sono necessari può prendere provvedimenti per raggiungere l'obiettivo, serve per evitare situazioni bias-cognitive (pensare di aver agito bene quando nella realtà è l'opposto).

La formulazione di un obiettivo è appunto importante perché per stare su un certo mercato bisogna indirizzare l'azienda verso quella direzione cercando di intuire la domanda di quel bene nel futuro, questo significa immobilizzare il capitale in investimenti che daranno i loro risultati nel lungo periodo (vedere note sulla parte degli investimenti). E se per esempio nel tempo quel mercato su cui un'azienda ha investito un certo capitale cambia, allora bisogna riorganizzare l'azienda, bisogna cambiare obiettivo e programmazione (es: mercato delle auto, con la recente).

tendenza dellemacchine elettriche, 2030 tutte macchine elettriche per noi, per azienda automobilistiche 2030 è oggi perché loro incominciano ad investire oggi.)

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE

(anche se ormai è obsoleta questa distinzione, in quanto 1 e 2 ormai stanno insieme)

Aziende manifatturiere

(di produzione): le classiche aziende che producono un bene tangibile che viene usufruito in tempi e luoghi diversi dalla sua produzione. Serve del capitale all'inizio e solo nel futuro si vedono i ricavi;

Aziende di servizio

dove il bene prodotto è intangibile e il consumo di questo bene è immediato all'acquisto, quindi prodotto erogato quando cliente ne vuole usufruire (es: aziende telefoniche con internet)

Aziende di distribuzione

semplicemente aziende che distribuiscono dei beni già prodotti da altre aziende

Obsoleta è anche la distinzione che si fa tra le dimensioni di un'azienda: piccola, media e grande azienda, dove

Appunto si guarda solo il ricavo e i dipendenti; infatti è meglio guardare al profitto a lungo termine e non al ricavo, perché è proprio il profitto strutturale che conferisce stabilità ad un'azienda. Questo perché i ricavi crescono progressivamente con i costi e se un'azienda si dovesse concentrare unicamente sui ricavi, e non sul profitto, rischierebbe di andare in default. E per ottenere il profitto desiderato contano le capacità di MANAGEMENT del CEO. (ricordati che i ricavi sono cond. necessaria perché creano mercati).

Capacità produttiva di un'azienda è la capacità tecnica di produzione che i suoi asset (macchinari) consentono di realizzare in un ciclo di produzione, di solito le grandi aziende hanno una grande capacità produttiva. Si intende capacità produttiva a breve termine, non in termini di tempo, ma sin tanto che l'azienda non acquista nuovi macchinari andando così a

Variare la sua capacità produttiva. Quindi il salto da breve a lungo periodo avviene quando l'azienda va in espansione di capacità produttiva. Bisogna tener conto di due aspetti fondamentali, quello tecnico e quello economico: se il tuo macchinario produce dalle 0 alle 100 unità e c'è una richiesta di 101 unità bisogna acquistare un nuovo asset, ma conviene? NO perché il costo per produrre quell'unità in più poi si andrà a ripartire su tutte le altre 100 prodotte prima, lo stesso accadrebbe se ne producessi 150 o etc; infatti quello che conta è la capacità produttiva ottimale (ovviamente un ottimo dato il vincolo del profitto): che consiste nella combinazione della capacità tecnica di produzione con la convenienza economica, quindi ad una minimizzazione del costo per una massimizzazione del profitto. Si parla, infatti, di un'economia di scala per indicare la relazione tra aumento della scala

diproduzione e diminuzione del costo unitario del prodotto ( così si vede quanto è il costo che siripartisce su ogni singola unità in base alle unità prodotte)

Quindi l'espansione della capacità produttiva non si basa su fattori puramente tecnici, ma soprattuttodi convenienza economica, se conviene produrre quei 10, 100, etc prodotti in più, ma quando si faun'operazione di espansione produttiva, oltre a vedere se conviene economicamente, bisogna anchetener conto se nel futuro ci sarà un mercato/domanda per il bene che sto producendo (forecasting),perchè la domanda nel futuro può diminuire/aumentare, mentre invece la capacità produttiva dellamia azienda no, una volta che ho comprato un nuovo asset lo devo continuare ad usare(ancheperchè ci lavorano delle persone), quindi rimane costante nel lungo periodo. Bisogna fare benequesti calcoli perchè poi si rischia di andare in contro ad un eccesso di

capacità produttiva, ovvero capacità produttiva inutilizzata a causa della diminuzione della domanda sul mercato nel futuro, così il costo unitario del prodotto aumenta e dal momento che non posso aumentare di pari misura il prezzo unitario del prodotto che rimane costante nel mercato, ciò implica che c'è una riduzione del margine (azienda paga col margine le eccedenze di capacità produttiva). DISTINZIONE AZIENDE RISPETTO ALLA FORMA GIURIDICA Ci sono aziende private, che nascono dall'iniziativa privata, le seconde da iniziative dello Stato o enti pubblici. (questo influirà sulla natura pubblica e privata del soggetto economico e privato). A noi interessano le aziende private, che sono regolate dalle norme giuridiche privatistiche, che si dividono in AZIENDE INDIVIDUALI e SOCIETARIE. A noi basta sapere che le aziende societarie si dividono in SOCIETÀ DI PERSONE E SOCIETÀ DI CAPITALE, tra le quali intercorre una.

differenza abissale.

Le società di persone non hanno una loro autonomia giuridica patrimoniale, quindi i suoi soci rispondono personalmente alle obbligazioni assunte dalla società (se c'è una perdita, i suoi soci rispondono con il loro patrimonio), non c'è una distinzione netta tra le persone e l'azienda, tutti hanno rappresentazione dell'azienda, perché l'azienda vera e propria non esiste, ma esistono persone che fanno attività d'impresa;

Le società di capitali (S.R.L o S.P.A., vedere note): sono dotate di autonomia giuridica patrimoniale, quindi ne risponde direttamente l'azienda con il suo patrimonio. Se le cose vanno male non c'è un'identità tra i soci dell'azienda e l'azienda stessa. Da un punto di vista giuridico l'imprenditore fonda/fa nascere un'azienda ma una volta che è nata ha una sua autonomia patrimoniale che prescinde dal suo fondatore.

quindi se fallisce fallisce lei e non l'imprenditore; l'imprenditore risponde solo al capitale sottoscritto e versato (per questo si chiama società a responsabilità limitata). Nel caso delle società di capitali bisogna determinare gli organi che possono impegnare l'azienda, come l'amministratore delegato (uno o più), in questo caso solo lui risponde al nome dell'azienda, non gli azionisti o altri. Nelle società di capitali ci sono i soci di maggioranza (non può governare l'azienda ma decide chi la governa) e minoranza, in base a chi detiene più azioni. Per decidere l'amministratore delegato, colui che governa l'azienda, si tiene un'assemblea a maggioranza (dove spesso avvengono triangolazioni tra più soci). L'amministratore delegato seppur non rischia il suo personale capitale, rischia la sua reputazione (livello manageriale). Nelle società di capitale nasce un'importante distinzione.

tra SOGGETTO ECONOMICO E SOGGETTO GIURIDICO;

Il soggetto economico è una persona o gruppo di persone che di fatto governano e controllano l'azienda, quindi l'amministratore delegato con le sue componenti di direzione (coloro che svolgono quei 3 compiti: obiettivo, organizzazione e controllo). Può succedere che il soggetto economico sia esterno all'azienda nel caso in cui essa abbia grandi debiti verso una banca e quindi la banca deve controllare e aggiustare il piano aziendale, quindi di fatto la banca è soggetto economico. (covenant, vedere parte note);

Il soggetto giuridico è il soggetto in capo al quale nascono le azioni dell'azienda, ovvero colui che risponde giuridicamente alle azioni dell'azienda nei limiti del capitale sottoscritto e versato, sempre se non vi sono state azioni fraudolente (atti illeciti) da parte dell'azienda. Ci sono alcuni casi in cui soggetto economico e giuridico coincidono, dove azionista prende parte delle

assemblee etc...RAPPORTI D'AGENZIA (o anche CONFLITTI D'AGENZIA)

Tra management e azionisti intercorre un conflitto, una naturale divergenza d'interessi che nasce perché la massimizzazione del profitto dall'ottica di un azionista non è uguale ad una massimizzazione del profitto dall'ottica di un Manager; infatti un azionista vuole soltanto che le sue azioni acquistino sempre più un valore maggiore e che il management pensi solo a questo, in quanto il valore delle azioni è in funzione con l'operato del management; mentre invece chi ricopre questo ruolo di management può fare alcuni movimenti opportunistici per acquisire più dignità nell'azienda, come per esempio nuovi uffici o tutte altre cose che non portano necessariamente ad un aumento delle azioni, ma investimenti che riguardano che interessano principalmente il management, perché la sua remunerazione è in base alla sua reputazione (ovviamente).

ognuno ha i suoi interessi, la capacità manageriale consiste ad ottenere una massimizzazione del profitto aziendale con anche il suo interesse
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Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gdfhghfd di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Luca Pasquale.