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SEZIONE III: LA CORTE COSTITUZIONALE, COMPOSIZIONE, FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE

LA COMPOSIZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

La Corte costituzionale è composta da 15 giudici, i quali:

  • provengono per 1/3 ossia 5 dal Parlamento che li elegge in seduta comune fra le due Camere, ma fra soggetti che (maggioranza 2/3 prime due votazioni, dopo 3/5) o professori universitari avvocati con 20 anni di esercizio o magistrati quindi soggetti che hanno queste competenze.
  • L'altro terzo viene nominato da parte delle supreme magistrature, ordinaria, amministrativa, quindi il vertice della magistratura. (maggioranza assoluta e prassi nomina soggetti proprio collegio) o 3 vengono nominati da parte della Corte di cassazione o 1 e 1 da parte del consiglio di stato e da parte della corte dei conti.
  • Gli ultimi 5 vengono affidati alla nomina del PR, garante della Costituzione che ha la possibilità di nominare in maniera autonoma questi giudici.

La soluzione adottata tende, da un

l'elezione a giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i professori ordinari di diritto costituzionale delle università italiane, i magistrati delle alte cariche dello Stato e i professori ordinari di diritto amministrativo delle università italiane. La Corte costituzionale è composta da 15 membri ordinari, di cui 5 sono nominati dal Presidente della Repubblica, 5 dal Parlamento in seduta comune e 5 dal Consiglio Superiore della Magistratura. I membri ordinari durano in carica nove anni e non possono essere rieletti. La Corte costituzionale è un organo di garanzia che ha il compito di verificare la conformità delle leggi alla Costituzione italiana. Essa svolge anche la funzione di giudice penale in caso di accuse di alto tradimento e attentato alla Costituzione nei confronti del capo dello Stato. In questo caso, la Corte costituzionale opera con una composizione integrata, con l'aggiunta di 16 giudici d'accusa, che vengono eletti dal Parlamento in seduta comune all'inizio di ogni legislatura. La Corte costituzionale è un organo indipendente e imparziale, che garantisce la tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini italiani. La sua composizione e il suo funzionamento sono regolati dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato.

L'eleggibilità a senatore, giudici vengono estratti a sorte da un elenco di 45 persone modalità stabilite per la nomina dei giudici costituzionali ordinari. L'elenco elette con le stesse è formato ogni 9 anni, mentre il sorteggio avviene ad opera della Corte costituzionale, convocata appositamente in pubblica udienza.

LA DURATA IN CARICA E LA CESSAZIONE ANTICIPATA

L'art 135. La normativa di riferimento è La funzione di giudice costituzionale ha inizio con il giuramento davanti al Presidente della Repubblica ed alla presenza dei presidenti dei due rami del parlamento e ha una cessa dalla carica e dall'esercizio delle funzioni durata pari a 9 anni, al termine dei quali il giudice e non è rieleggibile.

Si è discusso anche della possibilità da parte dei giuridici di svolgere alla fine del novenato, nel momento in cui cessano dalle loro funzioni di carattere istituzionale, ad esempio essere inseriti in autorità.

amministrativeindipendenti. Si è pensato a questo proprio per evitare che vi fosse un'attività da parte dei giudici condizionata dalle possibili nomine successive. L'altro aspetto indicato è che non c'è la possibilità della dal 4° comma prorogatio. Arrivare a una decisione con le maggioranze prescritte per la nomina di questi giudici è difficilissimo, l'ultimo giudice della Corte costituzionale nominato dal parlamento è il giudice di questa legislatura Antonini, nominato all'inizio insieme a tutti componenti del Consiglio Superiore della magistratura, in modo da condizionarsi vicendevolmente vari partiti, erano 21 nomine da fare a luglio 2018. Il rischio è che se il Parlamento non si attiva è della impossibilità di funzionamento da parte della Corte e se il Parlamento non si mette d'accordo come costituzionale, perché la Corte opera almeno con 11 giudici, è già

capitato (assenza di tre giudici), basta che sia assente per malattia un giudice proveniente dalla Corte di cassazione o Corte dei conti e la Corte si potrebbe bloccare, spesso il PR si è attivato per cercare di indurre il Parlamento ad agire, ma non ha strumenti vincolanti nei confronti del Parlamento. La composizione della corte è integrata in una delle competenze che gli è affidata dalla Costituzione, ossia i giudizi del PR per alto tradimento o attentato alla costituzione. Il Presidente della Corte costituzionale L'ultimo aspetto per quanto riguarda la composizione è il ruolo del Presidente. Si dice che rimane in carica per un triennio al massimo ed è rileggibile, nominato direttamente da parte degli stessi giudici della Corte costituzionale. Il presidente è colui che distribuisce le questioni fra i vari giudici, è colui che decide se porre una questione, un giudizio, se porre in decisione una questione di legittimità.o
comunque stabilire i tempi per il giudizio significa accelerare, rallentare, dare un valore ben preciso a regola il dibattito all'interno della Camera di Consiglio, quella questione di costituzionalità, ma è colui che è della camera di consiglio e colui che vota per ultimo all'interno in caso di contrapposizione il suo voto vale doppio.
Una presidenza lunga può incidere in maniera significativa sul modo di decisione della corte e allora si è cercato di evitare una nomina lunga, di attribuire il ruolo di presidente della corte a una persona più giovane che può rimanere in carica per 3 anni, per evitare posizioni di forza degli uni rispetto agli altri, alcuni addirittura si sono dimessi perché non sono stati nominati presidenti (Vaccarella).
LO STATUS DI GIUDICE COSTITUZIONALE: LE GARANZIE A FAVORE DEL SINGOLO GIUDICE E DELL'ORGANO IN QUANTO TALE
In considerazione delle particolari e delicate funzioni da svolgere sono

Previste una serie di misure relative allo status e altre a favore dell'organo in quanto tale. Tra le prime possiamo ricordare:

  • INCOMPATIBILITÀ DEL GIUDICE DELLA CORTE CON QUALSIASI ALTRA ATTIVITÀ
  • INAMOVIBILITÀ: il giudice non può essere rimosso se non con provvedimento della corte costituzionale stessa e con voto dei 2/3 dei componenti della corte, quindi vi può essere un allontanamento, per inattività, per malattia
  • IMMUNITÀ SOSTANZIALE: i giudici costituzionali non sono sindacabili né possono essere perseguiti per i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni o per le opinioni espresse. I giudici costituzionali godono dell'immunità prevista dall'art. 68, 2° comma Cost, a favore dei parlamentari e la relativa autorizzazione è concessa dalla Corte costituzionale
  • RETRIBUZIONE: pari a quella del più elevato livello
Raggiunto dal magistrato dellagiurisdizione ordinaria investito delle più alte funzioni, aumentata della metà
IMPARZIALITÀ
La legge prevede per i giudici costituzionali di non intervenire alle udienze quando siano legittimatamente impediti, sembrando in un certo senso consentire al giudice di non partecipare alla discussione e quindi alla decisione quando ravvisi che vi siano ragioni di opportunità.
La posizione della Corte costituzionale è una posizione di vertice, essendo un organo costituzionale ha determinate garanzie al pari di tutti gli organi costituzionali:
  • AUTONOMIA
  • FINANZIARIA
  • NORMATIVA: può disciplinare al proprio interno il funzionamento degli organi, degli uffici, e delle norme integrative al processo costituzionale
  • AUTODICHIA: la Corte ha la possibilità di giudicare in via esclusiva i propri dipendenti, i ricorsi dei propri indipendenti.
  • IMMUNITÀ DI SEDE: nell'ambito della sede i

Poteri di polizia sono esercitati dal presidente della Corte, il quale può concordare con le autorità eventuali servizi di polizia e può ordinare l'ingresso della forza pubblica per fatti diretti ad impedire, anche temporaneamente, l'esercizio delle funzioni.

TUTELA PENALE: o integranti gli estremi di vilipendio della Corte, per il quale spetta alla Corte stessa concedere l'autorizzazione a procedere.

SEZIONE IV: LA CORTE COSTITUZIONALE. LE FUNZIONI fissate dall'art 134 della Costituzione.

Le competenze sono 4 sono le competenze, perché la quarta è stata introdotta dalla legge costituzionale n1 del 53, legge di attuazione della Costituzione con la quale si è introdotta anche una quarta competenza, cioè il giudizio di ammissibilità sui referendum abrogativi e in generale su tutti i referendum.

IL GIUDIZIO SULLE LEGGI Si ha in caso di controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli

concreto. Per quanto riguarda le modalità attraverso le quali la legge può essere adita per un giudizio di legittimità costituzionale, la legge costituzionale n.1 del 1948 stabilisce chiaramente i soggetti legittimati. Tuttavia, l'Assemblea non ha discusso in modo approfondito su questo argomento. La legge costituzionale n.1 del 1948 è stata approvata dalla stessa Assemblea costituente che aveva precedentemente rimandato la questione ad una fase successiva tramite un emendamento. Con questa legge si è scelto un approccio ibrido, ossia un controllo di costituzionalità accentrato, ma limitato ad un caso concreto. I soggetti legittimati a sollevare una questione di costituzionalità non sono organi ad hoc, ma sono i giudici. In questo modo si è scelto una soluzione intermedia tra il judicial review, come negli Stati Uniti, e la soluzione austriaca. Pertanto, il controllo di costituzionalità è accentrato, ma limitato ad un caso specifico.concrete. Chi deve fare il forziere della Corte costituzionale deve essere solo il giudice, non può farlo altro soggetto o organo, non può il privato cittadino rinviare direttamente alla Corte, soluzione tedesca o spagnola. Efficacia decisioni costituzionali Accanto a queste ipotesi del giudizio incidentale si apre la soluzione più vicina al modello austriaco, ossia del riconoscimento a determinati organi di accedere direttamente alla Corte costituzionale, nei rapporti con le regioni (art 2 legge costituzionale 1 del 48). Quindi si ha il giudizio in via incidentale con il giudice principale al fine di garantire la legittimità costituzionale dell'ordinamento, oppure in via ma fissando in maniera precisa il termine entro il quale questi soggetti hanno la possibilità di rimettere la questione alla corte. L'altra decisione di carattere generale presa in assemblea costituente è l'attribuzione dell'efficacia delle decisioni costituzionali.

erga omnes,pr

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SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher voidfedds di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Catelani Elisabetta.