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TOSSINE PRODOTTE DAI FUSARIATRICOTECENI

È un gruppo di micotossine che ne racchiude più di 100 tipi diversi, e sono distinte in due gruppi:

  1. Il gruppo A a più elevata tossicità acuta, che comprende: T2, HT-2, acetilT2, diacetossilscirpenolo(DAS) e neosolaniolo (NEO).
  2. Il gruppo B, che comprende: nivalenolo (NIV), acetildon e fusarenone X.

Queste micotossine parassitano per lo più i cereali (orzo, mais, riso…), ma anche paglia e fieno nelle fasi di conservazione e di stoccaggio.

I funghi produttori di tricoteceni sono ubiquitari e prediligono substrati molto umidi, a temperature intorno ai 20 gradi e umidità ambientale del 70%. La loro presenza è associata a periodi di piogge eccessive e ambienti umidi nelle zone tropicali. Le micotossine sono prodotte a temperatura tra 4 e 10 gradi.

Tossicocinetica:

L’assorbimento è rapido a livello enterico e si distribuiscono soprattutto nei tessuti e organi ricchi di lipidi. Vengono

metabolizzati rapidamente (2/3 giorni) a livello epatico ed escreti con le urine, con la bile e con il latte. Nel caso del DON non viene metabolizzato e viene eliminato invariato con feci e urine, non creando problemi residuali alle carni. Però essendo termoresistente può trovarsi inalterato nei prodotti da forno. Meccanismo d'azione: Inibiscono l'incorporazione della timidina nel DNA e della leucina nelle proteine, inibiscono la peptidil-transferasi e bloccano la sintesi proteica e la disaggregazione dei poliribosomi. T2 e DAS hanno una forte azione dermotossica ed emorragica. I tricoteceni provocano dermatiti da contatto, T2 e DAS sono teratogeni, embriotossici e immunosoppressivi. Inoltre, T2 aumenta la permeabilità capillare ed è epatotossica. Causano dei danni cellulari per un'alterazione della mitosi, picnosi nucleare e soprattutto a carico dei tessuti a rapido accrescimento come linfonodi, timo, midollo osseo, milza ed intestino. Gli animalitratto digerente, gastroenterite emorragica, leucopenia con immunodepressione, dermatiti della mucosa orale, sindrome emorragica, nausea, vomito, lesioni del cavo orale, gastroenteriti emortalità, sindrome emetica, disturbi nervosi, emorragia, rifiuto dell'alimento, perdite produttive, vomito, paresi del treno posteriore, difficoltà respiratoria, morte, emorragie del miocardio e dell'intestino, effetti sulla riproduzione.

FUMONISINE

Le fumonisine sono un gruppo di micotossine prodotte dai funghi del genere Fusarium moniliforme e proliferantum.

Sono stati identificati 28 tipi di fumonisine. La più frequente e reperibile è la fumonisina B1.

Sono composti idrosolubili e termostabili. Sono prodotte in misura massima a 20 gradi e l'umidità ambientale è del tutto ininfluente.

Si trovano principalmente nel mais e nei derivati, e più raramente nel sorgo e nel miglio. L'alimentazione con prodotti a base di cereali rappresenta la maggiore forma di intossicazione nell'uomo (tumor all'esofago).

Meccanismo d'azione:

Le fumonisine sono diesteri di acidi tricarbossilici e quindi sono molto simili alla sfingosina (componente della membrana cellulare). Sono inibitori competitivi del metabolismo e della sintesi degli

Sfingolipidi. Vanno ad alterare il mosaico fluido della membrana cellulare, con i suoi meccanismi recettoriali. Sono inibitori degli enzimi implicati nella conversione della sfingolisina e della singamina in ceramidi. Le fumonisine riconoscono come sito d'azione la sfingosina e la sfingamina N acetil-transferasi e laceramide sintetasi quando questo si combina con sfingosina e sfingamina a formare ceramide odiidroceramide. La sfingolisina è importante per lo sviluppo e la differenziazione, la permeabilità e l'apoptosi cellulare! Quindi causano una diminuzione degli sfingolipidi e una inibizione della sintesi degli stessi, un incremento dei prodotti della degradazione. Inoltre, c'è l'aumento del rapporto sinfganina/sfingosina da valutare nel siero. Sono causa di leucoencefalomalacia nel cavallo, caratterizzata da necrosi colliquativa della materia bianca degli emisferi cerebrali. La mortalità è elevata, preceduta da una breve

letargica e anoressica con depressione del sensorio, paralisi facciale e cecità (il limite massimo consentito per imangimi destinati ai cavalli è 5 ppm). Ed è inoltre causa di edema polmonare nel suino in un'intossicazione subacuta con segni clinici tipici come: dispnea, astenia, cianosi e morte poche ore dopo l'inizio dei sintomi. La fumonisina B1 induce anche un effetto citotossico dei macrofagi alveolari e un' alterata attività fagocitaria. Il limite massimo di fumonisina consentito nei mangimi destinati ai suini è di 50 ppm. Le specie aviarie sono molto più resistenti, presentano come sintomi un ridotto incremento ponderale, diarrea, epatomegalia e immunosoppressione. Come misure di controllo sono importanti le pratiche agronomiche finalizzate a ridurre la contaminazione in campo (utilizzo di varietà resistenti alla contaminazione fungina) e la pulizia/cernita dei cereali, che determina una cospicua riduzione.dei livelli di micotossine (perché le fumonisine si accumulano per lo più sui livelli superficiali delle cariossidi (la crusca)).

ZEARALENONE

Lo zeralenone è una micotossina che da intossicazioni abbastanza frequenti nel nostro territorio. È una micotossina prodotta dal genere Fusarium ad attività estrogenica. È un lattone dell'acido resorcilicofenolico. "Zea" significa mais, ma può contaminare anche diversi foraggi (fieno sfalciato e ammuffito). È un'intossicazione abbastanza frequente perché l'alfa-zearalenolo (un metabolita dello zearalenone) è una potente sostanza ad azione estrogenica; quindi, la sintomatologia si manifesta tipicamente come iper-estrogenismo. Gli effetti clinici sono legati al tipo di allevamento: in un allevamento di vacche da latte un surplus di estrogeni dà aborti tardivi, oppure nei suini determina edema della vulva ad esempio.

Dallo zearalenone sono stati poi

sintetizzate una serie di sostanze ad azione estrogeno-simile. Agisce come agonista per gli estrogeni (recettori per il 17beta-estradiolo). Viene metabolizzato dal fegato, dalla mucosa gastrointestinale, dagli eritrociti o dai batteri intestinali in alfa-zeararenolo e beta-zeararenolo a seconda della specie animale che consideriamo. L'aspetto importante dello zearalenone è che già di per sé è un agonista degli estrogeni, ma anche i due suoi metaboliti hanno attività estrogenica (da 10 a 100 volte superiore). Quindi, in funzione della capacità metabolica della specie considerata, questa micotossina può causare maggiore o minore effetto tossico. Nella scrofa e nei ruminanti la capacità metabolica è indirizzata soprattutto verso l'alfa-zeararenolo, che è più potente di 10/30 volte rispetto al composto di partenza; quindi, possiamo parlare di bioattivazione. AVVELENAMENTI ATIPICI Avvelenamenti causati da animali o dainfiammazione delle mucose buccali e linguali per lo più. C'è vomito e diarrea, di solito emorragica perché c'è contrazione delle fibre muscolari lisce. Nei casi molto gravi si può arrivare a necrosi di intere porzioni di lingua (che devono essere asportate), e se c'è stato contatto oculare si ha una gravissima congiuntivite. Sono, inoltre, segnalati disturbi ematici caratterizzati da emoglobinuria (tracce di emoglobina nelle urine) ed ematuria.

Trattamento:

Le prime due azioni da compiere dopo un'attenta anamnesi sono trovare una terapia specifica e cercare di allontanare il tossico dall'animale. Si fa una terapia endovenosa per somministrare al cane fluidi reidratanti e cortisone per bloccare le infiammazioni, e antibiotici per eliminare il rischio di infezioni o eventualmente curarle.

Per allontanare la sostanza irritante dal cavo orale si effettua un abbondante lavaggio della bocca con acqua e bicarbonato.

somministrazione di 4 fluidi reidratanti e cortisone, e antibiotico in caso di infezioni. Si fa ossigenoterapia in caso di problemi respiratori. Se c'è
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Publisher
A.A. 2021-2022
79 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnnaVezzelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tossicologia veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Amorena Michele.