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NK =h: spessore truciolo [mm] s 2mmcon eb: larghezza truciolo [mm] P = [W att]Vediamo che abbiamo legato la potenza ai parametri indipendenti come sezione e velocità di taglio. Questa relazione va però corretta in base alle unità di misura. 2¼n! =La velocità di taglio è di norma espressa in n giri al minuto, che però in [rad/s] è pari a: 60Anche il raggio è di norma espresso in metri, ma in questo tipo di lavorazioni è preferibile esprimerlo in mm, quindi va diviso per 1000. 2¼n rP = · ¢ hb ¢ ¢Pertanto, la formula della potenza, alla base di queste correzioni, diventa: s 12960 1000La tornitura è una particolare lavorazione per asportazione di truciolo realizzata dal tornio. È l’unica lavorazione in cui il moto di taglio è conferito al pezzo e non all’utensile; il pezzo viene posto in rotazione intorno al suo asse, mentre l’utensile viene posizionato.

auna distanza dall'asse del pezzo tale da avere una certa interferenza, detta profondità di passata, con quest'ultimo. La velocità di rotazione del pezzo può arrivare anche a 3000 giri/min per ottenere delle velocità di taglio dell'ordine di grandezza di qualche metro al secondo confrontabile con le velocità di taglio degli altri strumenti rotativi. Una volta compiuto un giro, l'utensile avrà asportato tanto materiale quanto previsto dall'interferenza iniziale; se l'utensile rimane fermo, il materiale non viene più asportato e la lavorazione si interrompe. Pertanto, mentre il pezzo ruota, l'utensile deve avanzare con continuità nella direzione dell'asse del pezzo, in modo da avere sempre nuovo materiale da asportare sia sulla circonferenza che sulla lunghezza del pezzo. Dal momento che la velocità di avanzamento dell'utensile e quella di rotazione del pezzo hanno direzioni parallele,

La traiettoria del moto di taglio, o di lavoro, risulta elicoidale. Il passo dell'elica si ottiene facendo il rapporto fra la velocità di avanzamento dell'utensile, che ci dice di quanto si sposta l'utensile nell'unità di tempo, e quella di rotazione del pezzo, che ci dice di quanto ruota il pezzo nell'unità di tempo:

V mm/min = aw (giri/giro)

Otteniamo infatti di quanti millimetri avanza l'utensile in un giro. Tale parametro, dato dal rapporto fra la velocità di avanzamento e quella di rotazione, è detto avanzamento per giro ed è importante perché legato alla forza e quindi alla potenza di avanzamento.

Se il moto di taglio ha traiettoria elicoidale, allora la velocità di taglio complessiva sarà tangente all'elica e data dalla somma vettoriale della velocità di avanzamento dell'utensile e della velocità di taglio del pezzo.

. Dal momento che generalmente la velocità di avanzamento è molto piccola rispetto a quella di taglio, spesso si può confondere la velocità di taglio complessiva con quella del pezzo. Dobbiamo fare attenzione al fatto che se l'interferenza iniziale è di un certo numero di millimetri, ad esempio 2mm, avremo una riduzione della dimensione caratteristica del pezzo, ossia il diametro, pari al doppio dell'interferenza, ovvero 4mm. Il modulo della velocità di taglio sarà dato dalla radice della somma dei quadrati dei moduli delle due componenti, dato che sono perpendicolari. Per conferire all'utensile e al pezzo il moto necessario per ottenere la lavorazione desiderata si utilizza un sistema meccanico detto tornio. Esistono torni di varie dimensioni, da quello con dimensione caratteristica di circa 100mm, utilizzato ad esempio per la realizzazione degli orologi, fino a dimensioni di qualche metro, come quelli utilizzati

nell'industria meccanica, che solitamente vengono appoggiati su un basamento di cemento inerziale (per ridurre le vibrazioni della macchina) di alcune tonnellate e collegati a terra mediante delle viti prigioniere. Il tornio parallelo è caratterizzato da un bancale su cui sono montati tre elementi caratteristici: la testa (mandrino), il carro porta-utensile (torretta), controtesta. La testa, che tipicamente ha il motore al suo interno (di solito elettrico), il quale è collegato con un cambio di velocità al mandrino, dove andiamo a montare il pezzo da lavorare; il mandrino è parte integrante della testa e tramite esso conferiamo al pezzo il moto rotatorio con velocità angolare diversa a seconda della regolazione del cambio di velocità e della velocità del motore. L'asse del mandrino è parallelo a due guide che si trovano sulla parte superiore del bancale e su cui è montato e scorre il carro porta-utensile, che conferisce

All'utensile il moto di avanzamento è traslatorio e parallelo all'asse del pezzo. Pertanto, se mettiamo in movimento il mandrino e il carro porta-utensile otteniamo sia la rotazione del pezzo che il moto di avanzamento dell'utensile, ossia il moto elicoidale di taglio. Sul carro porta-utensile abbiamo anche una coppia prismatica (coda di rondine sul disegno), detta carrello, che permette il movimento dell'utensile in direzione perpendicolare all'asse del pezzo, ossia in direzione radiale.

Perciò, se mettiamo in movimento il mandrino, teniamo fermo il carro, e facciamo muovere l'utensile sul carro in direzione radiale, grazie al carrello, otteniamo una traiettoria del moto di taglio a spirale. Se muoviamo solo il carro porta-utensile o solo il carrello otteniamo quindi rispettivamente una tornitura cilindrica o una sfacciatura, ma possiamo anche combinare il movimento del carro e del carrello, per ottenere una tornitura conica o superci più complesse.

velocità di avanzamento dell'utensile e della velocità di rotazione del pezzo, è necessario utilizzare un sistema di cambio di velocità continuo sia per il mandrino che per le manovelle che gestiscono il moto del carro e del carrello. Questo sistema di cambio di velocità può essere realizzato utilizzando un variatore di velocità, che consente di regolare in modo preciso la velocità di rotazione del motore e quindi del mandrino. Inoltre, è possibile utilizzare un sistema di trasmissione a cinghia o a ingranaggi per variare la velocità di avanzamento dell'utensile. In questo modo, è possibile ottenere delle superfici lavorate con una qualità elevata, anche quando la velocità di avanzamento dell'utensile e la velocità di rotazione del pezzo variano secondo una legge nota. È importante sottolineare che la scelta del sistema di cambio di velocità dipende dalle specifiche esigenze dell'applicazione e dalle caratteristiche dell'utensile e del pezzo da lavorare.velocità di carro e carrello dobbiamo collegare i volantini ad un motore elettrico di cui possiamo modicare la velocità di rotazione con continuità; nei torni manuali i volantini vengono azionati manualmente da un operatore, che li fa ruotare alla velocità desiderata, per cui diviene fondamentale la competenza dell'operatore. Il terzo componente fondamentale dell'utensile è la contropunta, che si trova dalla parte opposta del mandrino ed è in asse con esso. La contropunta viene solitamente utilizzata quando bisogna lavorare pezzi molto snelli, per aggiungere un vincolo e limitare la freccia massima. Nella lavorazione illustrata, in cui il pezzo ruota costantemente attorno al suo asse, l'utensile viene registrato secondo l'interferenza desiderata e avanza in direzione assiale con velocità costante, e il moto di lavoro ha quindi traiettoria elicoidale, è detta tornitura cilindrica esterna. Il risultato della lavorazione

è la riduzione del diametro del pezzol’interferenza dovrà essere pari alla metà della variazione desiderata del diametro.

Finora abbiamo considerato il caso in cui la velocità di avanzamento è parallela all’asse del pezzo, ma essa può anche essere radiale; in questo caso, il moto è sempre roto-traslatorio, ma giace su un piano, ovvero la traiettoria è una spirale. Il passo della spirale è sempre dato dall’avanzamento per giro, cioè dal rapporto fra la velocità di avanzamento e la velocità di rotazione.

Il risultato della lavorazione è la riduzione dell’altezza del pezzo di una quantità pari all’interferenza con l’utensile e una faccia piana perpendicolare all’asse di rotazione, per cui si parla di tornitura esterna piana o sfacciatura.

La traiettoria di avanzamento è non rettilinea; l’utensile si muove sia in direzione assiale che radiale.

Un moto che può essere lineare o non-lineare. Serve a produrre superfici complicate come il paraboloide o l'iperboloide, ma pur sempre assialmente simmetriche (=simmetriche rispetto all'asse). Caratterizzata da moto di avanzamento rettilineo, serve ad aumentare il diametro di un eventuale foro interno al pezzo. È possibile infatti che il pezzo proveniente dalla fonderia abbia un foro troppo piccolo, a causa dell'impiego di un'anima di ridotte dimensioni.

La lettatura è un'operazione molto utile perché assicura all'utensile la possibilità di disimpegnarsi e permette di avvitare la vite contro lo spallamento o in fondo a un foro. Inoltre evita la formazione di bave nel tratto a letto incompleto.

Per ottenere una lettatura è necessario che ad ogni giro del pezzo il tornio avanzi di una quantità pari al passo della lettatura da realizzare.

essopercorsa è minore del raggiodel pezzo realizziamo dellescanalature circonferenzialisul pezzo, come ad esempiole gole di scarico.

Il moto di avanzamento èradiale, diretto verso l’assedel pezzo.

Si ottiene una scanalaturacirconferenziale sul pezzo,profonda tanto quanti ci si è spostati radialmente;se la traiettoria percorsa dall’utensile è pari al raggio del pezzo,esso verrà troncato!

Con la zigrinatura vengono prodotte unaserie di rigature su una super cie cilindrica.Rendendo ruvida la super cie è possibilemigliorare la presa su quelle parti chedevono essere manovrate manualmente.

Questa operazione viene effettuataattraverso la deformazione plastica delmateriale, senza che avvenga l’aspor

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Publisher
A.A. 2022-2023
87 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/16 Tecnologie e sistemi di lavorazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher NikyD00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dei processi produttivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Veniali Francesco.