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Il problema della formulazione delle domande degli strumenti stimolo-risposta

Il problema della formulazione delle domande degli strumenti stimolo-risposta riguarda allo stesso modo:

  • interviste con domande a risposta aperta
  • questionari con domande a risposta chiusa

Vogliamo ottenere risposte il più possibile aderenti alla realtà e alla reale opinione degli intervistati.

Nel momento in cui formulo una domanda ad un intervistato, in quest'ultimo si mette in atto un processo cognitivo che prevede diverse fasi:

  1. capire e prestare attenzione alla domanda - porre una domanda in maniera oscura o poco accessibile significa mettere in crisi fin da subito il processo cognitivo
  2. recuperare dalla memoria tutte le informazioni necessarie - porre una domanda su avvenimenti lontani nel tempo facendo salti temporali e senza seguire un ordine cronologico comporta un faticoso recupero di informazioni (errore telescopio: le persone tendono a percepire più vicini gli eventi che hanno avuto un maggiore impatto emotivo)
corso della loro vita) 3. abbozzare un'opinione -> di fronte alla richiesta di un'opinione l'intervistato è costretto a fare i conti con il senso comune e con il giudizio dell'eventuale intervistatore, riflettendo su ciò che è opportuno dire e ciò che è meglio tenere per sé in modo tale da conservare una buona immagine di se stesso risposta 4. selezionare una o articolarla in forma libera -> proporre un elenco di alternative strutturate in cui non è presente l'opinione dell'intervistato equivale a metterlo in crisi nell'ultima fase del processo La struttura di uno strumento stimolo-risposta si articola in diverse parti per quanto riguarda la gestione degli stimoli riguarda sia l'intervista sia il questionario): 1. Contatto e presentazione dell'indagine In questa prima parte vengono presentati brevemente, a voce o in forma scritta a seconda che si tratti di un'intervista o un questionario, i dettagli dell'indagine e lo scopo della stessa. 2. Introduzione e istruzioni Viene fornita un'introduzione che spiega l'obiettivo dell'indagine e le istruzioni su come rispondere alle domande o svolgere le attività richieste. 3. Stimoli o domande Vengono presentati gli stimoli o le domande che richiedono una risposta da parte dell'intervistato. Questi possono essere presentati in forma scritta o orale, a seconda del tipo di strumento utilizzato. 4. Risposte o attività L'intervistato fornisce le risposte alle domande o svolge le attività richieste. Queste possono essere registrate in forma scritta o orale, a seconda del tipo di strumento utilizzato. 5. Chiusura e ringraziamenti Viene fornita una chiusura all'indagine e vengono espressi i ringraziamenti all'intervistato per la sua partecipazione. È importante formattare il testo in modo chiaro e leggibile utilizzando i tag HTML appropriati.di dettaglio. È importante mantenere un ordine logico e coerente nel porre le domande, in modo da facilitare la comprensione e la risposta del rispondente.4. Questioni finaliIn questa parte del questionario si possono inserire domande di chiusura, che permettono di raccogliere informazioni conclusive e valutare l'esperienza complessiva del rispondente. È anche possibile includere domande aperte, che danno la possibilità al rispondente di esprimere ulteriori commenti o suggerimenti.5. Ringraziamento e conclusioneInfine, è importante concludere il questionario con un ringraziamento al rispondente per la sua partecipazione e per il tempo dedicato a rispondere alle domande. È possibile anche fornire informazioni sulle modalità di contatto per eventuali chiarimenti o ulteriori informazioni.

dettaglio.ffi fl fi fi fi

4. Questioni centrali problematiche

Questa parte contiene delle domande che possiamo definire come "delicate" in quanto vanno ad indagare aspetti che potrebbero mettere in imbarazzo l'interlocutore. Vanno separate dalle altre perché ci si aspetta che a questo punto il rispondente sia maggiormente disponibile e collaborativo.

5. Domande conclusive

Nell'intervista in questa fase si concentrano quelle domande che non richiedono risposte ampie ma secche in modo tale da "sganciare" l'intervistato dall'intervista e far capire che si sta giungendo alla conclusione. Inoltre, si cerca di offrire qualche forma di gratificazione all'intervistato per ricompensare la sua collaborazione e il suo contributo. Nel caso del questionario la situazione è simile, con domande conclusive, uno spazio aperto per considerazioni aggiuntive e informa scritta un ringraziamento per il tempo dedicato alla compilazione.

Context e ect

Esiste sempre un ordine nel porre le domande e questo ordine influenza i risultati, in quanto le domande poste all'inizio creano un significato e delineano il quadro di riferimento entro cui l'intervistato si muove per formulare la risposta alle domande successive, che considera collegate.

Per evitare questo effetto bisogna tenere conto del fatto che i risultati delle domande successive sono influenzate dalle domande precedenti, non bisogna pertanto mettere domande specifiche prima di domande generali in quanto sottraggono contesto.

Il problema principale sta nel fatto che non posso sapere su quali rispondenti questo effetto ha maggiore influenza.

Argomenti delicati

Definire quegli argomenti da considerare "delicati" è piuttosto complesso in quanto è una questione alquanto soggettiva e non è detto che se un argomento tocca l'intimità di una persona vuol dire che sarà così per tutti.

Tuttavia, vi sono argomenti che vengono

considerati delicati praticamente da tutti, soprattutto quelli che riguardano la come l'abuso di sostanze alcoliche. Nel formulare domande riguardanti questioni di questo genere è molto importante fare attenzione alla scelta delle parole che potrebbero risultare offensive per alcune categorie di individui (ad esempio scegliere la parola per designare una persona che ha bevuto troppo). In questi casi si lascia che sia il rispondente a scegliere il termine che per lui/lei risulta essere più adeguato, stratagemma complicato se si tratta di un questionario. All'inizio o alla fine? Le domande riguardanti questi argomenti è meglio porle verso la fine dell'intervista o del questionario. Dati socio demografici/biografici: Vi sono poi le domande riguardanti che spesso vengono messe all'inizio dei questionari, ma si tratta di un errore, perché anche queste informazioni sono da considerarsi delicate in quanto molto personali, in modo particolare le questioni.

Di genere sono molto delicate. Nel caso del questionario è opportuno limitarsi a chiedere le informazioni strettamente necessarie, mentre nell'intervista è facile che certi dati vengano espressi spontaneamente dall'intervistato.

Desiderabilità sociale ha sempre a che fare con argomenti delicati, ma si tratta di domande meno invasive e che hanno a che vedere con il norme sociali. Vi sono tre modi per porre queste questioni in modo tale da far sì che i rispondenti non rispondano sotto l'influenza della desiderabilità sociale, ovvero nascondendo il più possibile idee e opinioni che potrebbero presentare una cattiva immagine di sé:

  1. Tecnica del "così" = porre le questioni in terza persona ("molti ragazzi come te assumono droghe quando trascorrono la notte in discoteca. A te è capitato? Quante...
volte?

per scontato"

2. Tecnica del "dato = dare per acquisita la presenza del comportamento, ponendo direttamente una domanda sulla frequenza ("quante volte ti è capitato di assumere droghe in discoteca negli ultimi mesi?")dixit"

3. Tecnica dell' "ipse = inserire nella domanda la presenza di un'opinione autorevole ("XX, noto cantante e leader del gruppo YY, ha recentemente dichiarato di assumere extasy prima di affrontare una serata impegnativa. A te è capitato? Quante volte?")deroghe

Esistono delle alle regole generali di attenzione a non mettere in di coltà l'intervistato che consistono nel non rispettare le tecniche precedentemente spiegate e affrontare gli argomenti delicati prima della fine dell'intervista, rivolgendosi all'intervistato con un approccio diverso: in faccia"

1. la "porta = una domanda shock posta all'inizio allo scopo di creare uno stato di tensione e di

imbarazzo; l'intervento dell'intervistatore, che si scusa e lascia l'intervistato libero di non rispondere, abbassa la tensione e crea una situazione così favorevole per la domanda delicata di interesse centrale, infatti la domanda successiva sarà meno "forte" della prima e l'intervistatore risulterà essere più disponibile a rispondere nella porta"2. il "piede = una domanda molto accessibile viene posta allo scopo di introdurre un argomento delicato e preparare l'intervistato alla domanda delicata di interesse generaleCome rilevare i comportamenti atteggiamentiLe persone assumono determinati (opinioni) e adottano determinati comportamenti (azioni) che segnano una distanza fra ciò che uno ritiene giusto fare e ciò che effettivamente fa nella situazione concreta. A causa dell'imbarazzo causato da un argomento delicato o dalla desiderabilità sociale, nelle interviste le persone tendono araccontare ciò che ritengono più giusto fare in certe situazioni rispetto a ciò che effettivamente fanno o hanno fatto, per questo piuttosto che raccogliere comportamenti si finisce per raccogliere atteggiamenti. Per rilevare i comportamenti è preferibile: - evitare le domande generiche ("lei vota?") - spostare l'attenzione su una situazione concreta ("lei si è recato a votare alle elezioni amministrative dello scorso giugno?") - eventualmente dare per scontato un comportamento e proponendo una serie di attenuanti (ad esempio la persona potrebbe sentirsi in imbarazzo a dichiarare che non vota) Discriminare le posizioni Nel caso si desideri rilevare un'opinione, quindi un atteggiamento, su una materia controversa, è opportuno discriminare preliminarmente le posizioni ponendo una prima domanda che presenta separatamente e come ugualmente accettabili le due posizioni contrapposte e poi procedere.facendo però attenzione ai "senzaopinione", ovvero coloro che non hanno una opinione propria riguardo all'argomento e, pertanto, tendono a rispondere come credono risponderebbe un'altra persona al loro posto o, più semplicemente, con idee conformi al sentire comune e alle norme del gruppo sociale di appartenenza. Sovradeterminazione e sottodeterminazione neutralità Nella formulazione delle domande è molto importante tenere conto della neutralità delle domande, facendo attenzione all'uso di termini che possono dare una connotazione positiva o negativa alla domanda e evitando di includere precisazioni ed elementi inutili che possono influenzare le risposte. Sovradeterminazione La si verifica quando ci sono troppi elementi in una domanda che niscono per influenzare la risposta dei rispondenti perché magari sono stati inseriti in modo da suggerire una risposta specifica o da creare confusione. È importante evitare di sovraccaricare le domande con informazioni superflue o ambigue. Sottodeterminazione La sottodeterminazione si verifica quando una domanda è troppo generica o vaga, lasciando poco spazio per una risposta precisa. È importante formulare domande chiare e specifiche, in modo da ottenere risposte accurate e significative. In conclusione, per ottenere risposte valide e imparziali è fondamentale formulare domande neutrali, evitando sovradeterminazioni e sottodeterminazioni.
Dettagli
A.A. 2020-2021
61 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia.mazzaggio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di indagine sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Tuzzi Arjuna.