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STRATEGIE COOPERATIVE
Le mosse e le contromosse delle imprese indicano che la competizione, a volte, può essere così intensa da
determinare conseguenze negative per tutti i concorrenti. La decisione di limitare la concorrenza all’interno
del proprio settore può rappresentare una scelta presa nell’interesse delle stesse imprese
La collaborazione fra alcune imprese in un particolare mercato può offrire loro un vantaggio nei confronti
degli altri concorrenti o dei nuovi potenziali entranti nello stesso mercato. La collaborazione può essere
esplicita, con la sottoscrizione di accordi formali di cooperazione, oppure tacita sulla base di intese informali.
In breve, anche se le imprese devono evitare le intese collusive di natura illegale, le strategie di business
dovrebbero sempre considerare la possibilità di comportamenti di natura cooperativa accanto all’opzione di
manovre di natura competitiva
Una forma di tacita collusione si verifica ogni volta che le imprese si accordano, anche senza un’esplicita
comunicazione, su una determinata strategia. Questo avviene, per esempio, quando imprese rivali
concordano di rinunciare a farsi concorrenza sul prezzo. Questo fenomeno avviene più facilmente nei settori
o nei comparti caratterizzati da pochi concorrenti, prodotti più o meno omogenei e forti barriere all’entrata
Alcune imprese trovano conveniente collaborare, anche fra concorrenti, ad alcuni livelli della filiera del
valore, salvo poi competere nuovamente quando si tratta di avvicinarsi al consumatore finale (o alle materie
prime) →
Es: settore automobilistico si coalizzano contro i governi contro i limiti alle emissioni
Principali vantaggi della cooperazione tra imprese, relativamente alle cinque forze competitive di Porter: i
clienti, i fornitori, i prodotti sostitutivi, i concorrenti e i nuovi entranti:
• Fornitori
La cooperazione tra le imprese concorrenti A e B (appartenenti al medesimo settore) aumenta il loro potere
contrattuale nei confronti dei fornitori. Inoltre, un rapporto di cooperazione tra le due imprese
permetterebbe loro di standardizzare le esigenze di approvvigionamento, consentendo ai fornitori di
ridurre i costi a beneficio di tutte le parti in gioco
Es: due imprese produttrici di automobili potrebbero accordarsi sulle specifiche caratteristiche dei
componenti utilizzati, permettendo ai propri fornitori di realizzare economie di scala nella produzione
di tali componenti standardizzati
• Clienti
La cooperazione tra le imprese concorrenti A e B aumenta nel settore il loro potere contrattuale nei
confronti dei clienti. Sarebbe infatti più difficile, per i clienti, trovare il modo di acquistare altrove i beni e
servizi desiderati. Questa collusione tra le imprese potrebbe consentire di mantenere stabile, o addirittura
aumentare, il livello dei prezzi. D’altra parte, i clienti potrebbero beneficiare della standardizzazione degli
input, e ciò comporterebbe ancora una volta una riduzione dei costi della quale potrebbero beneficiare
tutte le parti in gioco
Es: se i produttori di generi alimentari si accordano sulle dimensioni dei pallet per le consegne dei prodotti,
ciò comporta un significativo beneficio per i dettaglianti, che possono gestire il magazzino in maniera
più efficiente
• Concorrenti
Se la cooperazione tra le imprese concorrenti A e B genera benefici per i rispettivi clienti e fornitori, gli altri
concorrenti che non partecipano a tali accordi (impresa C) si troveranno in una posizione di svantaggio
competitivo. L’impresa C, esclusa dall’accordo, rischia pertanto di essere espulsa dal mercato
• Potenziali entranti
I potenziali entranti potrebbero non beneficiare dei vantaggi derivanti dalla cooperazione tra le imprese
rivali A e B. Inoltre, le imprese A e B potrebbero coordinare le rispettive strategie di ritorsione verso i nuovi
entranti, per esempio riducendo proporzionalmente i prezzi per difendere la propria posizione competitiva
• Prodotti sostitutivi
Gli incrementi di efficienza e i minori costi che derivano dalla cooperazione disincentivano i clienti a cercare
prodotti sostitutivi
Es: le imprese produttrici di acciaio hanno cooperato nel cercare di ridurre il peso dell’acciaio utilizzato
nell’industria automobilistica, al fine di disincentivare i produttori di auto dal ricorrere a materiali
sostitutivi più leggeri, come l’alluminio o la plastica
TEORIA DEI GIOCHI
La teoria dei giochi sollecita l’impresa a prestare attenzione alle probabili mosse dei concorrenti e alle
implicazioni di queste sulla propria strategia →
La teoria dei giochi cerca di interpretare le mosse dell’avversario cerco di prevedere il risultato e a ritroso
rivedo le mosse che hanno portato a questo risultato →
La teoria dei giochi prevede una rappresentazione formale analizza in modo formale l’interazione
strategica di soggetti razionali che agiscono in modo strategico
→
Alla base della strategia dei giochi c’è l’idea di razionalità io e il mio avversario agiamo per il nostro
interesse e siamo in grado di decidere per il nostro interesse. Il giocatore conosce le alternative e conosce le
conseguenze
→
Razionalità ogni giocatore è interessato a massimizzare il proprio payoff. Vengono rimossi i limiti alla
razionalità, quindi i giocatori sono “calcolatori” perfetti. Tutti conoscono la razionalità degli altri e si
aspettano che gli altri si comportino in modo razionale
Agisce in modo strategico per realizzare un obiettivo = massimizzare la propria utilità
→
Gioco delle caramelle fatto in classe il comportamento dei tre gruppi non è razionale (dividere le
caramelle in parti uguali), ma è realistico. Non sempre gli esseri umani si comportano in maniera razionale
Tre elementi caratteristici del gioco:
1) Giocatori →
2) Le strategie a loro disposizione per ogni giocatore le regole stabiliscono un insieme di strategie
3) I Payoff associati agli esiti finali del gioco (ovvero cosa ottengo)
I giochi possono essere rappresentati:
- Forma normale: matrice dei payoff (matrice dei risultati / delle vincite)
Si usa una matrice a doppia entrata (se ci sono due persone)
In ogni cella sono rappresentate le vincite che i due giocatori ottengono attuando le mosse raffigurate nelle
righe e nelle colonne →
- Forma estesa: albero del gioco NON LA FAREMO
La teoria dei giochi si interessa particolarmente a due tipi di interazioni. In primo luogo, considera come
la risposta di un concorrente a una mossa strategica potrebbe modificare i presupposti che hanno dato
origine a quella stessa mossa. In secondo luogo, la teoria dei giochi dà grande importanza ai segnali o ai
messaggi che determinate manovre strategiche potrebbero inviare ai concorrenti
Alla luce delle possibili mosse e contromosse, la teoria dei giochi suggerisce spesso la convenienza ad
adottare un approccio maggiormente cooperativo piuttosto che uno scontro frontale
La rilevanza della teoria dei giochi si manifesta soprattutto quando i concorrenti sono interdipendenti. Si ha
interdipendenza allorché i risultati delle scelte di un concorrente dipendono dalle scelte di un altro
concorrente
Es di interdipendenza: Airbus e Boeing nel settore della produzione di aeromobili, Sony e Microsoft nel
settore dei videogiochi, o British Airways e Virgin nel settore del trasporto aereo
• Strategia dominante: strategia che, in funzione di qualunque altra scelta dell’avversario, mi da il migliore
→
risultato possibile non è detto che la strategia dominante mi dia il payoff maggiore
• Strategia dominata: mi da sempre il risultato peggiore, a prescindere dalla mossa dell’avversario
Se esiste una strategia dominante, il giocatore razionale sceglierà sempre quella, a prescindere dalla mossa
dell’avversario, ed eviterà sempre la strategia dominata
Dal concetto di interdipendenza derivano due importanti principi guida:
- Entra nella mente dei concorrenti: chi si occupa di strategia dovrebbe mettersi nei panni dei concorrenti,
individuare i comportamenti che più probabilmente adotteranno e, alla luce di ciò, scegliere la propria
strategia. È necessario comprendere lo schema di gioco dei concorrenti per pianificare il proprio
- Pensa in avanti e ragiona all’indietro: chi si occupa di strategia dovrebbe scegliere le proprie mosse in base
alla comprensione delle probabili reazioni dei concorrenti. Si tratta cioè di “pensare in avanti” (think
forwards), immaginando che cosa i concorrenti faranno in futuro e, successivamente, “ragionare
all’indietro” (reason backwards) per valutare quale mossa potrebbe essere sensato intraprendere
Le intuizioni della teoria dei giochi possono essere approfondite in due modi. Da un lato, i war game (o giochi
di simulazione) possono aiutare quando si rende necessario accrescere la consapevolezza degli stakeholder
riguardo alle reciproche posizioni “mettendo in scena” i rispettivi ruoli e quando si è in presenza di situazioni
che evidenziano un’elevata incertezza della gamma dei possibili esiti. Dall’altro lato, la teoria dei giochi
matematici è utile quando si è in presenza di situazioni che evidenziano una gamma chiara, ma limitata, di
possibili esiti e i valori associati a ciascuno di essi possono essere quantificati facilmente
→
Paradosso della strategia dei giochi due attori perfettamente razionali non raggiungono il risultato
ottimale (quindi ottengono un risultato sub-ottimale)
Quando c’è un’interazione, è possibile che due attori razionali ottengano entrambi un risultato minore
rispetto a quello che otterrebbero comportandosi in maniera diversa
Una delle più famose illustrazioni della teoria dei giochi matematici è il “dilemma del prigioniero”
→
Dilemma del prigioniero confessare è una strategia dominante
Per superare il dilemma del prigioniero, i due prigionieri dovrebbero trovare dei modi per comunicare
Il “dilemma del prigioniero” ha un suo equivalente nel mondo del business, quando due importanti
concorrenti diretti si trovano in una situazione di stretta interdipendenza
Il contributo maggiore della teoria dei giochi è rappresentato dal fatto che essa sottolinea l’importanza di
adottare un approccio maggiormente cooperativo nella gestione delle interdipendenze tra i concorrenti,
piuttosto che una competizione aggressiva. Non è necessario che tale cooperazione venga formalizzata in un
accordo esplicito: la cooperazione può essere tacita, supportata da una sufficiente consapevolezza
dell’esistenza di un reciproco interesse a non attaccarsi frontalmente
La teoria dei giochi aiuta il management a trasformare una situazione di concorrenza lose-lose in una
situazione di cooperazione win-win
La cooperazione è favorita quando le parti sono consapevo