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BIG DATA
Big data si chiamano così per la loro quantità e per la loro qualità. È importante
analizzarli perché più i dati sono tanti più si riduce il rischio di errori e sono
importanti anche per captare fenomeni emergenti. Ci sono molti studi di
sentiment anlysis. Sentiment Analysis La Sentiment Analysis, mediante
l’utilizzo incrociato di analisi semantiche, statistiche e interpretazione del
linguaggio scritto, consente di ottenere in real time informazioni utili
sull’orientamento e le aspettative del target di riferimento. La semantica è
quella parte di studio del linguaggio che concerne il significato delle parole,
quindi si va a vedere il contenuto dei messaggi e analisi di interpretazione del
linguaggio e questo è possibile attraverso queste analisi. Prima del big data
c’erano i marketing manager che andavamo dagli analisti di mercato per
chiedere dati e questi strutturavano una raccolta dati, tramite questionari,
interviste. Ora è la tecnologia che trae le domande più interessanti.
Customer analytics
Questo processo di raccolta di informazioni ed analisi è rivolta a capire i
consumatori. È un processo attraverso cui i dati sul comportamento dei
consumatori vengono utilizzate per supportare le decisioni del marketing
manager e quelle decisioni del marketing manager e quelle decisioni che sono
fondamentali della strategia di marketing che sono la segmentazione del
mercato e le analisi predittive sul comportamento dei consumi.
Lo scopo principale è quello di fornire informazioni sui gusti dei consumatori
per poter predire il comportamento. Il fine ultimo è comprendere per poter
essere in grado di prevedere e minimizzare la possibilità di errore.
L’analisi del macroambiente
Le forze del cambiamento del macroambiente sono riconducibili a 6 categorie:
Ambiente demografico
Tecnologico
Economico
Ambientale
Socioculturale
Politico-istituzionale
Quando si parla di cambiamenti nel breve periodo, in genere si parla di moda
ovvero un qualcosa che dura poco (come nell’abbigliamento). Ma moda è
anche qualsiasi comportamento (es: tormentone estate). Ci sono poi
cambiamenti medio-lungo termine, ovvero le tendenze e di solito hanno una
ragione sottostante (es: veganismo).
Abbiamo poi le megatendenze, ovvero cambiamenti di lunghissimo periodo
(es: macchine elettriche).
Ambiente demografico crescita della popolazione, fasce di età, etnie e
mercati, livello di istruzione e modelli familiari.
Ambiente economico tutte le condizioni di salute di una paese da un
punto di vista di:
psicologia del consumatore, distribuzione del reddito, reddito, risparmi, debito
e credito.
Ambiente Socioculturale la cultura o la sottocultura presente in un Paese.
Es: sottocultura giovanile perché spesso sviluppano stili di vita e di consumo
tipici di una determinata età e quindi sono un target molto interessante per il
marketing. Abbiamo quindi: resistenza di valori, esistenza di subculture e
atteggiamenti verso il mondo.
Ambiente naturale nuove forme di energia, inquinamento, risorse non
rinnovabili
Ambiente tecnologico diffusione della tecnologia, opportunità di
innovazione, crescente complessità, nuovi ecosistemi di business.
Ambiente politico e istituzionale regolamentazione, attività di lobbying
sociale e leggi
L’analisi della domanda
Si compone di due parti. Quando si parla di domanda bisogna riferirsi ad
almeno 3 dimensioni, altrimenti rimane vago come concetto:
dimensione spazio
dimensione prodotto
dimensione tempo
Occorre considerare la configurazione di mercato che si intende analizzare e
misurare.
Il mercato potenziale è considerato l’insieme di potenziali acquirenti. È il
valore massimo, teorico che può raggiungere la domanda. Es: mercato
automobilistico insieme di individui >18 anni
Il mercato disponibile è definita dall’insieme dei consumatori che hanno
accesso a quel prodotto
Il mercato target è quella parte del mercato disponibile a cui l’impresa decide
di rivolgersi con la sua offerta.
Domanda di mercato o domanda primaria: volume totale delle vendite di
un prodotto in un’area geografica definita e in un periodo di tempo definito.
Domanda per l’impresa o domanda secondaria: la quota stimata della
domanda di mercato che una data impresa raggiunge in corrispondenza di un
definitivo livello di investimento aziendale in una dato periodo di tempo.
Quota di mercato: il rapporto fra domanda dell’impresa e domanda di
mercato.
DOMANDA DI MERCATO
La domanda di mercato è un concetto che muta nel tempo perché cambiano le
preferenze, si rendono disponibili nuovi servizi e nuovi prodotti ecc. Inoltre è
funzione dei cambiamenti ambientali e degli sforzi imprenditoriali. Cambia
anche e soprattutto per gli investimenti in marketing.
Volume totale delle vendite in un area geografica definita e in un periodo di
tempo definito. Si intende che la domanda di mercato si manifesta in un
definito ambiente di marketing ed è conseguente ai programmi di marketing
delle imprese che vi operano.
La domanda di mercato infatti, non è data ne immutabile ma è una funzione
delle condizioni ambientali e degli sforzi imprenditoriali.
Proprio per questo motivo si analizza anche la FUNZIONE DI DOMANDA che
rappresenta una relazione che lega alcune condizioni ambientali e
imprenditoriali sintetizzate dagli investimenti cumulati di marketing e le
vendite totali del prodotto.
Gli investimenti di marketing, tuttavia, oltre un certo livello non sarebbero
stimolo ulteriore alla domanda, segnalando l’esistenza di un limite superiore
che si definisce potenziale di mercato. Quindi, a nulla servono investimenti
incrementali se la domanda di mercato sfiora la domanda potenziale, un limite
al quale la domanda di qualunque prodotto prima o poi giunge.
Il divario tra il minimo di mercato e il potenziale di mercato mostra la possibile
risposta della domanda a incrementi di investimenti di marketing. -> divario
che prende il nome di " gap di potenziale ".
Questi grafici descrivono la relazione che ci può essere tra
investimento in marketing del settore e risposta della domanda
relativa a quel settore.
1. La curva tende ad appiattirsi, quindi oltre un certo livello non ha più
senso investire in marketing.
2. Aumentando gli investimenti all’inizio, la domanda si avvicina al suo
potenziale cioè reagisce molto bene.
Previsione di mercato corrisponde in genere a un livello di vendite previsto
in corrispondenza di un livello di investimenti di marketing (domanda di
mercato attesa).
Potenziale di mercato il limite a cui tende la domanda di mercato quando
gli investimenti di marketing tendono all’infinito in un dato ambiente di
mercato - -> percentuale di penetrazione del prodotto, usato come indicatore.
Indice di penetrazione nel mercato risultano del confronto tra i livelli
correnti e potenziale della domanda di mercato.
Un basso indice: segnala crescita potenziale consistente per tutte le imprese.
Un alto indice: suggerisce che sarà dispendioso attrarre la piccola parte
rimanente del mercato potenziale. In generale, la concorrenza dei prezzi
aumenta e i margini diminuiscono quando l’indice di penetrazione del mercato
è già alto, quindi la domanda di mercato tende alla saturazione.
Indice di penetrazione della quota di mercato di un’impresa il
rapporto tra quote di mercato correnti e potenziali, riferito a ciascuna singola
impresa.
Un basso indice: l’impresa può espandere di molto la sua quota di mercato.
Un alto indice: l’impresa non può espandere di molto la sua quota di mercato.
La funzione di domanda del mercato non è l’immagine della domanda di
mercato nel tempo; mostra le previsioni della domanda di mercato in risposta
ai livelli di investimenti di marketing del settore e quindi i possibili ritorni degli
investimenti di marketing in un dato mercato.
Il mercato potenziale
Domanda di mercato massima. Limite a cui tende la domanda di mercato
quando gli investimenti di marketing tendono al infinito in un dato ambiente di
mercato. Le imprese interessate a sviluppare il potenziale di mercato usano
percentuale di penetrazione
quale principale indicatore di performance la
del prodotto , % di proprietà o di utilizzo di un bene o di un servizio in una
popolazione (più bassa è tale % maggiore è il potenziale di mercato)
A cosa serve la misura della domanda potenziale?
Introduzione nuovi prodotti
o Allocazione investimenti
o Determinazione quote di vendita
o Localizzazione nuovi impianti
o Attivazione nuovi canali distributivi
o
Gap potenziale riguarda tutto il mercato relativo a quel prodotto ≠ il gap
concorrenziale che è la posizione della singola impresa rispetto alle altre.
Esempio di gap potenziale
Prodotto per l’igiene orale (dentifricio)
N= 220 000 000
P = 90% (solo coloro che hanno almeno 5 anni)
F = 2 volte al giorno x 365
D = grammi per uso/grammi totale confezione=3/150
Qual è la domanda potenziale?
N*0,9=198.000.000
6*365=2190 grammi all’anno
2190/150=14,6 cioè 15
D=15*198.000.000=2.970.000.000
Una delle modalità con cui si può agire sulla domanda potenziale è lavorare
sull’occasione d’uso
Perché esiste il gap concorrenziale?
GAP CONCORRENZIALE = VENDITE TOTALI – VENDITE IMPRESA
VENDITE IMPRESE
QUOTA DI MERCATO = VENDITE TOTALI
Perché esiste il gap di potenziale?
Il gap di potenziale è importante perché ci dice come espandere il consumo di
un dato prodotto e raggiungere il suo potenziale. Mi dice quanto un mercato
può essere espandibile.
Cause di primo ordine:
non utilizzo
utilizzo leggero
Cause di secondo ordine:
mai usato
drop out
uso di rado
basso dossaggio
Cause di terzo ordine:
gap di comunicazione
gap di prodotto
fap distributivo
gap di prezzo
es: lamette Gilette in Indonesia aumentò le vendite convincendo i maschi adulti
ad adottare uno stile più “occidentale” e a radersi più spesso. Gilette agì sulla
frequenza d’uso.
L’albero della quota di mercato ci dice dove dobbiamo andare a “lavorare” con
il marketing per migliorare i dati.
L’elasticità della domanda
La domanda è una variabile aggregata che varia. L’elasticità mi dice che varia
la domanda, ma anche di quanto varia. Segna la sensibilità dei consumatori, in
termini di quantità acquistate, alle variaz