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LA GERMANIA NAZISTA

La Germania esce dalla guerra devastata sia dal punto di vista di perdite materiali, sia a livello di onore

nazionale. All’interno della Repubblica di Weimar c’era chi voleva rivedere il Trattato di Versailles

facendo leva su Mosca, e chi in seno alla Società delle Nazioni e alle Potenze occidentali (Stresemann).

La situazione tedesca è difficile da sistemare, perché quando la Germania è forte tende a proiettarsi verso

le estremità del continente, quando è debole sono le estremità a proiettarsi verso l’interno. Ciononostante,

era riuscita ad ottenere molti successi in termini di revisionismo:

● era rientrata nella comunità delle Nazioni: non è più un Paria, perché ha stabilizzato il confine

occidentale con il Trattato di Locarno, ed ha aderito alla SDN

● ha ottenuto l’evacuazione della Renania dalle truppe alleate (Conferenza dell’Aia, 1929)

● ha ottenuto l’annullamento delle riparazioni economiche (Conferenza di Losanna, 1932)

● ha ottenuto l' uguaglianza teorica in termini di riarmamento oltre i limiti imposti a

Versailles (Conferenza mondiale sul disarmo, Ginevra 1932)

→Tuttavia, usare le falle del sistema di Parigi per spiegare l’ascesa del nazismo non è sufficiente: ci sono

2 forze profonde alla base del mancato consolidamento della democrazia tedesca: Versailles e la Great

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Depression. Dopo questi eventi cardini (soprattutto col Piano Dawes dopo la crisi), l’economia tedesca è

fortemente intrecciata a quella statunitense. Le problematiche di questi tratti risaltano osservando le opere

principali dove Hitler espone le sue idee:

1. Mein Kampf (1925): scritto durante il periodo di prigionia espone temi dell’antisemitismo e

dell’antibolscevismo. C’è necessità di costruirsi uno “spazio vitale” (il Lebensraum) e ottenere

un grande controllo nell’Europa orientale: quindi la Russia e gli Stati “vassalli di confine”

sarebbero stati conquistati dai tedeschi perché secondo le sue idee i confini del 1914 non

significano nulla per il futuro tedesco e verranno ribaltati

2. Zweites Buch (1928): attacca gli USA dicendo che il loro dominio mondiale avrebbe ridotto tutti

gli Stati europei ad una “grande Svizzera”. Il progetto di Hitler prevede quindi di allearsi con

l’Italia fascista (revisionista) e l’Impero britannico per attaccare i francesi, i sovietici ed ottenere

un grande spazio continentale unificato e ariano. Poi, una volta in asse con il UK vuole far

retrocedere gli USA al loro emisfero⇒l’interlocutore principale è UK, non vuole smantellare

l’impero britannico (su questo si baserà l’offerta di pace fatta agli inglesi nel 1940), ma creare un

Europa continentale dove la Germania domina=quindi la sfida hitleriana è regionale, non ha più le

aspirazioni mondiali della Germania guglielmina

ASCESA DEL NAZISMO

Il primo contributo politico del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori si vede durante

l’occupazione franco-belga della Ruhr (1923) che umilia profondamente la Germania e conferma che la

classe politica di Weimar è insoddisfacente: si sfrutta la situazione politica e la povertà indotta dalla

resistenza passiva per creare una situazione rivoluzionaria:

1923: Putsch di Monaco: Hitler organizza un colpo di stato, ma fallisce e viene arrestato

➢ 1929: NSDAP inizia ad acquisire consenso quando la Grande Depressione invade la Germania e

➢ distrugge l’appoggio della borghesia impoverita alla Repubblica di Weimar.

1932: elezioni del Reichstag tedesco: il NSDAP è il primo partito, ma Hitler rifiuta di far parte

➢ di un Governo di coalizione, questo gli fa perdere consensi alle elezioni successive. Qui, i

conservatori offrono il cancellierato a Hitler pensando di poter indirizzare la sua politica.

1933: Adolf Hitler viene nominato Cancelliere in un governo di coalizione: la situazione

➢ internazionale che eredita è un asse molto solido con la Russia (Trattato di Berlino, 1926) e un

rapporto costruttivo con le altre Potenze (UK, Francia e Italia) perché appoggerà il Patto a

Quattro: è unica Potenza che dialoga con i vincitori (Francia e UK), con i grandi sconfitti (URSS)

e con i vincitori a metà (Italia).

→In realtà nelle cancellerie europee non si ha un’immagine positiva di Hitler, ma il suo revisionismo è

plausibile: a) modificare la Parte V del Trattato di Versailles: ricreare un esercito che è normale per una

Grande Potenza, poi i politici di Weimar avevano già ottenuto il via libera formale; 2) ridisegnare i confini

tedeschi: vuole unificare tutti i madrelingua tedeschi in un unico Paese (Grande Germania) ed espandersi

verso Est a spese della Polonia e dell’URSS creando lo spazio vitale=si nota che sono idee che attirano

l’attenzione internazionale perché poggiano su principi condivisi e riconosciuti

1934: Hitler è Cancelliere e Presidente della Repubblica: quando il vecchio Presidente

➢ Hindenburg muore, Hitler assume su di sé entrambe le cariche. Qui il Führer diventa 1) potere

supremo in politica interna, 2) decisore della direzione della politica estera; 3) ottiene il

giuramento delle forze armate tedesche (N.B*: grande differenza con il Fascismo, in cui l’esercito

rimarrà fedele alla monarchia di Casa Savoia).

LA POLITICA ESTERA DI HITLER

In politica estera Hitler gioca su due metodi: riesce a tranquillizzare le altre potenze mostrandosi pronto

a trattative e spiegando razionalmente le sue azioni, allo stesso tempo mette in atto minacce e fatti

compiuti che mantengono al centro i suoi obiettivi:

AGGRESSIVITA NORMALIZZAZIONE 79

1933: si ritira dalla Conferenza sul disarmo a 1933: ratifica il Protocollo di Berlino

Ginevra e lascia la SDN 1933: sostiene il Patto delle Quattro Potenze

1934: primo tentativo di Anschluss 1934: firma il fatto di non aggressione con la

1935: riarmo tedesco Polonia (durata 10 anni): così si libera da ogni

minaccia di appoggio polacco alla Francia

→Inizialmente il Ministro degli Esteri è von Neurath (1932-1938), poi diventerà Ribbentrop durante

WW2. Hitler si muove sulla scia di Bismarck, cercando di rompere la possibilità di una “Kaunitz 2.0”

(peggior incubo tedesco), guardando sia ad est che a sud:

1. 1933: ratifica del Protocollo di Berlino (rinnova l’asse Mosca-Berlino, 1926): è un pilastro

tradizionale della politica estera tedesca soprattutto dopo WW1 per non rimanere isolati. In realtà

è importante anche per i sovietici che premono sulla Polonia per potersi concentrare nell’estremo

Oriente dove il Giappone aveva già invaso la Manciuria.

2. 1934: firma del Patto di non aggressione tedesco-polacco: Polonia è stretta tra Russia e

Germania, preferisce le relazioni con Berlino pensando che il pericolo maggiore sia Mosca

3. 1934: incontro tra Hitler e Mussolini a Stra: dopo il fallimento del Patto a Quattro, Mussolini

tentò di costruire una SDN parallela. L’incontro è un successo sebbene Mussolini non condivida

l’impianto “antimoderno” e “antilatino” di Hitler, e lo guardi “dall’alto in basso”

La ragione che sta dietro le azioni tedesche è cercare di cambiare di segno gli Stati che dovrebbero

contenere Berlino; il progetto però non ha uno sbocco positivo, perché in parallelo fa mosse assertive:

- 1934: Notte dei Lunghi Coltelli: le SS attaccano le SA e i vecchi militanti del Partito Nazista,

perché potrebbero intralciare l’ascesa di Hitler. Qui viene resa chiara l’indole violenta di Hitler, lo

stesso Mussolini (anche se colpevole dell’omicidio Matteotti) prende le distanze

- 1934, primo tentativo di Anschluss: i nazisti austriaci uccidono il Cancelliere Dollfuss che

garantiva un Austria in orbita italiana (=amico personale di Mussolini), ora per evitare che

passasse in orbita tedesca il Duce invia le truppe al Brennero per dissuadere Hitler

dall’invasione=in quel momento l’esercito italiano era più performante di quello tedesco, che non

aveva ancora imbastito il riarmo. Mussolini quindi rivendica l’indipendenza italiana rispetto ai

tedeschi, ed il fatto che l’Italia si sarebbe schierata per garantire la tenuta del sistema.

- 1935: riarmo tedesco: Hitler sfruttando il fatto che le altre Potenze non avevano disarmato,

annuncia che in Germania sarebbe tornata la coscrizione obbligatoria e la creazione di un esercito

di 36 divisioni. La mossa allarma le altre Potenze che vedono l’esercito tedesco allargarsi, in più

vogliono costituire la Luftwaffe (=forza aerea) ed espandere la marina

Un punto di svolta si vede il 14 aprile 1935 con la Conferenza di Stresa (UK,Francia, Italia): si crea un

triangolo diplomatico che stabilisce l’interesse a mantenere lo status quo in Europa, però intanto le Grandi

Potenze percepiscono la minaccia tedesca e affrontano il pericolo in maniera diversa

FRANCIA: contenimento: sentono la minaccia tedesca alla frontiera quindi cercano di

❖ accerchiare Berlino coinvolgendo i sovietici, infatti il 2 maggio 1935 firmano il Trattato

franco-sovietico di mutua assistenza: non viene percepito bene dall’opinione pubblica, perché

un’alleanza con i comunisti non era ben vista, in più era un accordo blando subordinato all’azione

francese a cui sarebbe seguita quella sovietica (ma c’era tanta sfiducia). Allo stesso tempo Mosca

firma un trattato con la Cecoslovacchia=questo non è visto bene da Londra, che teme l’asse

Parigi-Mosca, ma neanche dalla Polonia che ha come nemico storico la Russia

UK: engagement: passano ad una politica più attiva firmando il 18 giugno 1935 l’Accordo

❖ navale anglo-tedesco: UK acconsente il riarmo navale, ma vincola Germania ad avere una

marina non superiore al 35% di quella britannica.Gli inglesi si muovono in questo modo perché

stanno affrontando 3 minacce: Italia nel Mediterraneo e in Africa (almeno nei discorsi); Germania

in Europa; Giappone in Asia, quindi essendo difficile tenere aperti così tanti scenari decidono di

alleggerire almeno un teatro

ITALIA: linea autonoma: il suo interesse è che Parigi e Londra appoggino la proiezione

❖ imperiale italiana, perché Roma garantiva un appoggio contro la minaccia tedesca 80

come crolla la politica di Stresa? 3 ottobre 1935: guerra italo-etiopica: Italia attacca un altro Stato

sovrano membro della SDN, ma anche gli inglesi avevano già provocato il crollo aprendosi a Berlino con

l’Accordo navale. Ci sono una serie di accordi che fanno credere a Mussolini di avere l’appoggio

anglo-francese, ma alla fine l’Italia verrà sanzionata dalla SDN e decide di uscirne→la situazione è la

seguente: URSS ha rotto con Berlino per recuperare l’alleanza con Parigi, che serve a schiacciare

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
106 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rebnicolosi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni e delle istituzioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Berrettini Mireno.