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ALL’INTERNO:

un unico ordine di paraste sormontate da una trabeazione continua che segue

lungo tutto il perimetro, definendo la forma. Pianta che grazie alla trabeazione

risulta leggibile. Le paraste proseguono al di sopra della trabeazione nella volta

l’orditura

come costoloni. La volta segue compresa della parte inferiore e

decorata con simboli legati alla sapienza e ai committenti che si susseguono.

CUPOLA: dall’esterno)

Tamburo (visibile solo con paraste e finestre, poi una copertura a

scaloni contraffortata, lanterna (→ San Carlino, tempio di Balbec trabeazione

curva) con copertura spiraliforme a palla. La soluzione anche questa volta è

l’esito di processi, studi, formule e strutturali ma non un riferimento preciso.

A Sant’Ivo farà riferimento la soluzione adottate da G. Guarini per San Gaetano a

Vicenza.

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Guarino Guarini

Roma; in questo periodo è caratterizzata da un fermento edilizio esplosivo, sia

dal punto di vista architettonico per i papi e sia dal punto di vista di decorazioni

all’interno di edifici religiosi esistenti.

A partire dagli anni 30 a Roma, si trova a studiare nel collegio dei Teatini.

Egli è un monaco teatini, un ordine di religiosi che hanno nella vocazione legata

all educazioni di nobili la loro caratteristica. nell’ordine.

Guarini nasce a Modena nel 1624 e da giovane entra

Fare ciò significa avere accesso all istruzione.

I monaci hanno la possibilità di essere formati in particolare questo ordine

avendo come vocazione e carisma la necessità di formare i principi.

A Roma fra il 39 e il 47 svolge il noviziato il cui collegio è a san Silvestro al

Quirinale.

La formazione è basata su studi di matematica, geometria e filosofia e poi di

architettura. Questi lo portano ad una conoscenza da un lato di una città che

fisicamente era cresciuta su determinate vestigia e che si stava trasformando,

dall’altra formazione sui testi e libri, su studi.

Nel 1650 diventa sacerdote e come monaco oltre ad essere mandato in giro per

l’Europa a diventare proclamatore di principi nel momento in cui si recava in città

c’era

in cui la presenza di altri teatini, come architetto si preoccupava di

dell’ordine.

intervenire sugli edifici

C’è anche un ritorno a Modena ma entrerà in conflitto con gli Este e verrà

cacciato.

Egli viene ricordato perché ha trasformato il modo di interpretare architettura di

molte città.

Si sposta a Parigi e anche in Portogallo etc..

Va in Sicilia dove lascia delle opere, a Messina progetta la facciata della

santissima annunziata perché distrutta dal terremoto e progetta un altro palazzo

non realizzato.

Poi torna a Modena perché cambia il governo .

A Parigi entra in contatto con i disegni che Bernini aveva lasciato per il progetto

del Louvre.

Nel 66 Carlo Emanuele II sarà legato alla corte francese da legami familiari ed

entra a conoscenza della fama di Guarini , lo nomina ingegnere matematico e gli

affida cantieri.

Carlo Emanuele II con progetto della sindone e principe di Carignano che gli

affida il progetto di palazzo Carignano e di chiesa san Filippo Neri che poi fa

Juvarra.

Per il principe di Carignano progetta anche la residenza a Racconigi, residenza

sub urbana come era tipico in quei periodo.

dell’Immacolata

Realizza chiesa Concezione.

Una delle vedute della porta di po rivolta verso l esterno.

Egli progetta due porte urbane a Torino una per i quartieri militari, un portico che

sull’attuale

ritaglia gli isolati corso Valdocco e gli isolati della porta nord verso

Milano. Egli non definisce più una porta al centro di un assialità in modo da

bloccare la visuale di una strada, ma un ingegno urbano che definisce

nell’accesso nell’uscita

e un percorso aulico di limite della città.

Disegno di due isolati che sono due caserme militari, c era il presidio militare

accanto, una zona munita e progettata secondo una funzione specifica.

Juvarra posiziona le due caserme e ritaglia un andamento di isolato che

configura una piazza all accesso della città : nuovo modello di porta urbana che

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Juvarra imposta con il suo progetto dei quartieri militari.

Contesto storico:

La città di Torino, sotto il duca di Emanuele Filiberto era diventata la piccola

capitale del Ducato di Savoia ma manteneva ancora i caratteri di una tipica

cittadella fortificata.

Ci furono tre fasi di crescita della città:

a cominciare dal 1584, quando il duca di Carlo Emanuele I di Savoia, richiese

all’architetto Ascanio Vitozzi un piano di ampliamento che si sviluppasse a partire

dal castello.

un’ampia

Egli creò piazza porticata intorno e diede vita a nuovi quartieri.

Prevede inoltre la via Nuova, tratto porticato e un nuovo palazzo Ducale.

l’attuale

Il suo sviluppo prosegue con Carlo di Castellamonte. Egli, inserisce

piazza San Carlo.

Il figlio Amedeo costui il nuovo palazzo Ducale.

Il terzo ampliamento fu affidato a Filippo Juvarra, il nuovo quartiere fu istituito

attorno a due nuove piazze: piazza Susina e piazzetta dei quartieri militari.

Chiesa della Salute,Venezia di Baldassarre Longhena (1631)

Uno degli architetti che precedono Guarini è colui che realizza questa chiesa

sulla punta della dogana vicino il bacino di San Marco.

L’edificio l’architettura

è importante per del 600 ma di impostazione di impianti

un’articolazione

centrali cupolati secondo e un riferimento ad architetture che si

stavano realizzando e costruendo.

La soluzione per le volute che fanno da contrafforti sul tamburo della chiesa,

Sant’Andrea

assimilabili a quelle di Bernini per al Quirinale.

Troviamo una ricerca di legame col contesto, una architettura che sa dialogare

con i fruitori, ricerca elementi identitari, soluzione importante per un architetto.

Usa la linea curva.

Qua appare per la prima volta disegnato ma non realizzato, la cupola a cesto con

l’oculo centrale forato per mettere sopra lanterna.

Ci saranno 3 livelli successivi.

La struttura:

Tre ambienti disposti lungo un asse longitudinale. Corpo principale accentrato (a

pianta ottagonale) , circondato da cappelle a cui segue un presbiterio dotato di

due absidi semicircolari. Infine un coro rettangolare separato dal presbiterio per

dell’altare.

mezzo dell’interno all’esterno

La sobrietà si contrappone allo spirito barocco che si rivela

sopratutto nei contrafforti a voluta che convergono negli spigoli del tamburo

ottagonale. l’organizzazione

La pianta centrale, degli spazi, le cupole e le porzioni in aggetto

riprendono Palladio e le altre architetture veneziane.

Convento per i padri di San Vincenzo

A Modena progetta un convento per i padri di san Vincenzo.

Si hanno tanti disegni di mano successiva che fanno vedere interno ed esterno.

l’impaginazione

Questo ci da modo di affrontare una delle soluzioni di Guarini per

di facciata: egli utilizza il cosiddetto ordine a fasce, una soluzione per la facciata

non dato dalla sovrapposizione di ordine ma dalla definizione di griglia di cornici

che inquadrano la facciata.

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Chiesa di San Lorenzo (1668)

Per i monaci teatini a Torino progetta san Lorenzo , un ordine importante a cui

viene affidata anche la custodia della cappella di corte di palazzo, una presenza

importante come il luogo su cui fanno costruire la loro chiesa, un luogo di potere

e di rappresentazione del potere, piazza Castello.

Grande spazio a pianta centrale preceduto da un vestibolo e formato da un

l’asse

ottagono dai lati curvilinei, fa seguito un presbiterio ellittico avente

maggiore parallelo alla facciata. nell’immediatezza dell’ingresso

Definito da una forte centralità in cui non è

immediatamente percepibile la soluzione strutturale.

In pianta si vede che lo spazio della muratura portante è rettangolare quasi

quadrato su cui si disegna un ottagono irregolare che definisce il limite dello

spazio principale, un presbiterio con deambulatorio retrostante completano la

chiesa nel suo insieme.

Gli elementi che dissimulano la percezione di questa pianta irregolare sono gli

elementi a serliana in curva che inserisce per definire queste cappelle poste sulle

sull’asse

diagonali e trasversale.

Sono nella parte inferiore dello spazio.

Le Serliane curve definite da due colonne libere con marmi policromi, raffinatezza

dei vari elementi riconducibili alle scelte di cantiere di Guarini. La serliana non è

strutturale ma è un elemento aggiuntivo. l’inconsistenza

Imposta volutamente il vuoto degli oculi per denunciare dal punto

di vista strutturale della sua soluzione.

La zona dei pennacchi sovrastati dalla trabeazione con cherubini che è

intervallata da una serie di oculi che alleggeriscono la struttura che sale e che

porta luce all interno.

s’imposta l’ambiente

La cupola su una struttura pre esistente, sia principale sia il

presbiterio sono coperti da cupole sorrette da costoloni intrecciati.

All esterno emerge il tiburio con grandi finestroni, la parte superiore forata da

all’interno

oculi e la lanterna che contiene la volta a cesto, che non è solo definita

nella parte centrale ma anche articolata in questo sistema di ovale presbiterio.

Cappella della Sindone

Fabbrica della Sindone è un cantiere di lunga durata che vede la sua genesi

quando la sindone arriva a Torino nel 1578.

I lavori furono già avviati da Amedeo nel 1657.

L’intervento si protrasse dal 1667 al 1690 e Guarino Guarini fu chiamato da Carlo

Emanuele II.

C’era la necessità di trovare un luogo idoneo alla conservazione, aulico, anche

alla sua valorizzazione.

La reliquia viene prima tenuta a San Lorenzo, successivamente a San Francesco

d’Assisi e poi in oratorio del palazzo vecchio, attuale palazzo reale.

C’era quindi la necessità di trovare una collocazione idonea.

Vitozzi nel 1611 avvio il cantiere sulla base di un progetto realizzato con l allievo

Carlo di Castellamonte che propone un altro progetto più basso rispetto a quello

di Guarino.

Ci furono poi una serie di complicazioni anche di successione di dinastie.

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Cristina di Francia riprende la questione, sottolinea la richiesta di avere un

edificio con una cappella che emergesse verticalmente rispetto alla linea dello

skyline della città e una struttura che per essere cosi elevata non doveva gravare

su edifici sottostanti.

Il tema strutturale è uno dei problemi che si presentano agli architetti e che non

trova una soluzione immediata.

Nel momento in cui Guarini arriva a Torino Carlo Emanuele gli sottopone il

problema: edificio più alto degli altri ma che possa essere sostenuto secondo una

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
29 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessicaPoliTo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Cuneo Cristina.