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DA FINIRE

Lezione del 10 Dicembre 2021

LEZIONE 15 – AVANGUARDIA E RAZIONALISMO – GROPHIUS, MIES VAN DER ROHE E LA BAUHAUS

Walter Grophius

Stiamo passando da una fase di avanguardie a una fase razionalistica, siamo in Germania, Grophius vive un

atmosfera familiare già formativa, anche se non completa dal punto di vista accademico, si impegna nello

studio di Behrens a Berlino, da cui si completa la sua formazione progettuale. Nel 1903 aprirà il suo studio a

Berlino e successivamente viene chiamato a insegnare in una scuola che poi fonderà nel 1923 egli stesso

creando la Bauhaus di cui nel 25 farà l’opera vera e propria a Dessau. Abbiamo una nuova retorica

dell’espressione archittonica, è allievo di Beherens e lo segue portando avanti le sue idee, relative anche

all’ambito industriale e al mondo sistematico e logico con cui si inizia a guardare l’architettura.

Prima opera che vediamo sono le Officine Fagus, in Sassonia fatte ne 1911-25 con Meyer, lui qui già ragiona

in materia di astrattismo, vediamo l’accesso con l’intenzione di fare un’architettura industriale con i nuovi

metodi di avanguardia, astrattismo anche in altre sviluppato ora. Il rapporto tra corpo vetrato. E le fasce e gli

elementi parallelepipedi in laterizio che hanno una forte creatività astratta con un complesso particolare che

anticipa nelle 3 dimensioni+tempo del discorso di ricerca astrattista che penserà in pittura a questi argomenti.

Una novità è l’angolo vetrato che va contro le norme logiche avute fino a quel periodo, abbiamo una doppia

simmetria tra lo zoccolo di base e il coronamento, si potrebbe ribaltare diciamo. La struttura traspare anche

all’esterno e rende l’edificio solido. Prima di lui, industria Steiff aveva già fatto comparire questi richiami con

l’uso del vetro, angoli vetrati etc, anche se qui angoli marcati da pilastri angolari. Abbiamo anche una dialettica

cromatica con l’astrattismo geometrico.

Nel 1914, per la grande esposizione di Colonia Gropius e Meyer sembrano rendere questo edificio industriale

come un mausoleo, una grande chiesa con il colonnato di San Pietro, vi donavano dignità.

Il Bauhaus è una scuola di disegno creata nella capitale della repubblica social democratica nel 1919 a Weimer

dopo la fine della I guerra mondiale, crea una scuola che fonda artistici e tecnici – scuola di belle arti + arti

applicate, vuole fornire tecnici dell’industria affinchè si producano prodotti in serie di qualità. È una scuola

anticonformista per cui avrà problemi fino alla sua fine nel 1933 con l’avvento di Hitler. Era una scuola fatta

di allievi e maestri, vivevano con lui nella casa bottega e collaboravano. Dopo un corso di 6 mesi si entrava nel

triennio vero, con specialistiche diverse: colore, legno, vetro e ognuno aveva un maestro tecnico, artigiano e

un maestro della forma che era un teorico. Maestri erano: Itten, Kandinsky (sinestesia tra suoni e colori), Klee,

Schlemmer. 3 sedi, 3 cattedrali, Weimar, Dessau, e Berlino.

Negli anni in cui Gropius è direttore della Bauhaus viene chiamato a fare un’opera, un monumento per i Caduti

di Marzo, ha un valore sociale elevato perché è un’opera vivibile fatta a Weimar nel 1920-21. Opera in

cemento armato, sembra ricordare il modello cartaceo degli origami che franti rappresentano le vite spezzate

degli eroi. Fu distrutta nel 33 e poi ricostruita nel 46.

Sempre in questi anni viene chiamato a realizzare Casa Sommerfeld a Berlino, 1920-21 sempre insieme al suo

collega Meyer, una casa in legno simmetrica, con risalti laterali che ricordano le ville Palladiane e italiane del

‘500, seppur con ricordi antichi è moderna perché poggia su un zoccolo in pietra che ricorda le Prairie Houses

di Wright. Il portone di ingresso molto decorato all’interno è sicuramente opera astratta di Kandinsky e dei

suoi alunni. Nel suo studio Gropius e Meyer, influenzati dal De Stijl fanno un progetto per la sede del “Chicago

Tribune” ma non vinsero. Il neoplasticismo andava alla ricerca di forme funzionali e proprio loro lavoreranno

in questo ambito facendo progetti di architettura industrializzata, delle macchine abitative che ci fanno

pensare anche a Le Corbusier. È ispirato da Wandesburg ma poi i due pensieri si allontaneranno. Sono

costruzioni modulari in c.a. a seconda delle esigenze modulabili. Si producevano anche giocattoli

montessoriani.

anche il padiglione era opera di Grophius e MEYER, un volume semplice con terrazze, una esterna asimmetria

con finestre a nastro, e una simmetria interna con pianta centrale arcaistica a quadrata. Novità finestre in

base all’utilità. Casa Sperimentale mostra di Weimar, 1923.

Questa casa ricorda il ritorno all’ordine e il realismo che vuole ricostruire il dramma della guerra che aveva

distrutto la quiete della classe agiata che le classi popolari stavano mettendo in pericolo con le rivoluzioni

russe. Abbiamo quindi una cristallizzazione delle forme che rimangono comunque molto dinamiche. Si

occupano anche del design, con l’uso del tubolare metallico che poi verrà diffuso

in tutto il mondo.

La scuola a Weimar si sciolse, e grazie al sostegno economico della città di Dessau

si creò lì una sede con il progetto e realizzazione del 25-26. Una sede moderna del

Bauhaus di estrema bellezza, visibile anche dall’alto, le vedute prospettiche

dinamiche dovevano essere interessanti anche dall’alto.

Abbiamo davanti una struttura dinamica a 2 L, serpentina che si sviluppa in

orizzontale con laboratori, aule etc. Dietro poi un edificio sviluppato in orizzontale

che era il dormitorio.

Dopo le avanguardie, lui con la sua lezione nella Bauhaus le supera pensando alla

progettazione come un lavoro di più figure che si uniscono e connettono arte e

industria alla base della nuova architettura. La scuola fu bombardata negli anni

della guerra e poi restaurata negli anni ’70. Vediamo la presenza del vetro e un

innesto dei corpi l’uso nell’altro, di cui il corpo centrale sembra essere sospeso su

dei blocchi in c.a. nella scuola anche case dei maestri e del direttore ambienti

bifamiliari. Forma ben vista, balconi nella casa per studenti.

Nel massimo fiore della sua scuola, lascerà il tutto a Meyer e poi a Mies per

occuparsi di urbanistica e di opere e progetti particolari come il Teatro Totale.

Verrà poi comunque chiusa nel 1933 perché considerata una scuola di comunisti,

nonostante tutti i tentativi di tenerli insieme.

Mies Van Der Rohe, nasce ad Aquisgrana, figlio di uno scalpellino farà delle scuole

tecniche e poi lavorerà per Beherns che lo porterà a Berlino e lo farà entrare nel

gruppo della Bauhaus di cui poi negli anni ’30 diventerà direttore., dopo esser

diventato celebre già per le sue opere.

Ne 1921 fa un progetto di concorso per un grattacielo totalmente vetrato con dei

triangoli a punte che si connettevano al corpo centrale, per lui non andavano

rivestiti gli scheletri di acciaio, il problema di questi edifici era la riflessione della

luce solare dovuta alla presenza di questo vetro con spigoli come cristalli.

Nello spirito del De Stijl progetta una casa di campagna a mattoni nel 1923, una casa a corte con un’ardua

continuità tra esterno ed interno che si protendono verso il paesaggio.

Altra opera è il monumento a Kark Liebknecht e Rosa Luxemburg, un monumento con il nucleo in c.a. e un

rivestimento in mattone rustico che serviva per i discorsi e le esposizioni grazie alla presenza di queste grandi

terrazze, realizzato a Berlino nel 1926. Anche questo monumento funzionale, anche questo distrutto dai

nazisti. La trasparenza dell’interno del Bauhaus viene ispirata da Mies che progetta un palazzo per uffici

sempre nel 1923, dove crea un progetto per un edificio con fasce alternate di vetro e c.a. dove però il cemento

non è alto come il solaio ma è di circa 2 metri poiché contenente anche la scaffalatura che non permetteva

quindi all’interno di far distrarre i dipendenti con lo sguardo visivo verso fuori, si tanta luce ma no vedere.

Lui va contro la forma come fine, vuole ritrovare l’essenza del costruire e lo trova nella borsa di Berlage, in cui

vede una chiave moderna. Beherens non era d’accordo.

Monumento De Stijl, Padiglione tedesco di Barcellona del 1929 fatto da Mies e la sua compagna. Concetto

liberatorio dell’architettura, struttura sganciata da struttura decorativa dello spazio, marmo, onice dorato,

acqua e vasche, cristallo di vetro etc, spazio ininterrotto tra ext e interno seppur coperto. Poggia su 8 pilastri

metallici cromati a croce, si deve distinguere la struttura. Base in travertino continua anche sul basamento,

continua, l’opera diventa una passegiata.

Villa Tugendhat, Brno, 1929-30 creazione che mette a frutto i concetti de stil presi poi da Mies, abbiamo casa

bipiano che sfrutta il pendio, 1 piano dietro e più davanti, struttura basamentale destinata agli impianti e poi

sul basamento la casa che si collega anche dietro, il soggiorno è un ambiente unico con pareti mobili e lastre

di amrmo che definivano gli spazi, connessione tra interno e esterno con parete meccanizzata che scendeva

per collegare le due parti.

Lezione del 16 Dicembre 2021

LEZIONE 16 – IL GIOVANE LE CORBUSIER

Le Corbusier Charles Eduard Jeanneret, nacque in una città svizzera che produceva casse per orologi. Nasce

nel 1887, morirà nel ’65. Nel 1900 si iscrive ad una scuola d’arte, è un incisore ma non architetto, era

autodidatta ma prese un diploma di disegno per insegnare architettura. La vera formazione gli deriva dai

viaggi, verrà chiamato per consulenze e progetti in tutto il mondo, nel 1907 inizia i suoi viaggi in Italia e in

Europa. Nel 1923 scrive l’opera verso un’architettura, raccogliendo gli articoli presenti sull’esprit neuveau che

fonda nel 1919 insieme ad altri, il suo nome nasce per scrivere questi articoli di architettura.

La prima opera che fa è Casa Fallet, nella sua città d’origine a La Chaux de Fonds, nel 1905 a soli 18 anni, più

che una casa si occupò di decorazioni che studiò attraverso il manuale di Jones.

La vera scuola furono i 5 anni di peregrinazioni nel mediterraneo, 1907-1912. L’Eplanettier, suo maestro gli

fece una guida di viaggio che non seguì comunque alla lettera. Nel 1908 arriva a Parigi e viene mandato da

Grasset a fare 15 mesi di formazione dai fratelli Perret, all’epoca maestri del cemento armato. Nell’esprit

neuveau, una rivista internazionale di estetica dei tempi moderni lui mette gli schizzi che fece nel 1911 a Pisa,

parlando delle forme elementari come cubi cilindri etc di cui era composta. Per lui l’architettura è un gioco

sapiente di volumi. Prende il nome da un suo antenato e pensa al sistema modulare del sistema case dom-ino

del 1

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
73 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bfra96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Marchegiani Cristiano.