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GRAU
Gruppo romano architetti e urbanisti.
Cimitero di Parabita, forme che superano il moderno.
Da qui lo riprende nella lezione 12
Moti del 68
Neostoricismo, post modern.
Louis Kahn 1901-74
La storia come amica, ricerca architettonica solitana, impotenza del pensiero post-guerra mondale.
Rischia di una banale di linguaggi, equazione tra la storia e LC, abbandonando l’idea meccanicista,
ricerca della forma. Frammenti di forme possibili,.
Carta Campo Marzio, piranesi.
Ristudio delle architetture del passato, ribaltamento dell’International Style.
Lezione 12
21/11/2024
Oltre il movimento moderno
Gli anni 70-80
Gli architetti che iniziano a lavorare negli anni 60 raggiungono il loro apice in questi anni, vedremo vari
architetti che cercheranno di andare oltre il MM.
Louis Kahn 1901-74
Vuole raggiungere una conformazione universale, diverso dai 5 punti utilizzati da LC, inizia ad avere
questo pensiero all’inizio degli anni 50, in un contesto americano dove non ci si fanno problemi a
ricostruire gli spazi. Secondo Kahn anche l’architettura deve avere questo atteggiamento. Si trova a
ragionare con l’antico, con un linguaggio contemporaneo cerca di trovare un incontro con la
preesistenza e non sovrastarla. Ci troviamo nella “Galleria d’arte Yale” University (1951-53), non vuole
sopra are l’architettura preesistente, cerca delle linee di riferimento per comporre il prospetto, delle
linee essenziali e pure, una ripetizione di quadrati e rettangoli che danno forma alla planimetria e
prospetti. I due corpi sono dialoganti come richiesto dai committenti, ma allo stesso tempo si
identificano le due parti. C’è la ripetizione anche del triangolo ripetuto per l’intradosso del solaio. Nel
prospetto con la strada deve paragonarsi all’esistente quindi molto più legato ad esso, il prospetto
frontale invece usa un linguaggio più moderno in quanto non è visivamente legato al vecchio.
“Laboratori Richards” 1957-65 in Pennsylvania, Kahn indaga con un immagine sintetica un tema
funzionale. Vi è il tema dell’orchestrazione di diversi volumi che formano una cittadella tecnologica
che ricorda la città medievale, il tema della torre con diversi livelli è il tema che alimenta il progetto dei
laboratori con spazi serventi e serviti. Si riferisce al centro di San Gimignano tradotto con strumenti
tecnici.
“Centro governativo” del Bangladesh 1962-83, cerca di attivare un dialogo con la storia in maniera più
sintetica, idea di costruire un Arketipo, un’architettura monumentale. Utilizza prismi semplici e pure.
un ragionamento che si combina bene nel contesto, in riferimento alla religione e filosofia del luogo. Si
dedica anche ai dettagli e la dimensione spaziale interna con l’uso del beton brut. Sembra galleggiare
sull’acqua.
“Exter Library” 1965-72 nello New Hampshire si presenta con una forma cubica con angoli smussati,
un vuoto centrale, forature centrali.
Robert Venturi 1925-2018
Parte da pensieri simili da quelli di Kahn sul superamento del MM, ma con risultati opposti. Critica il
movimento in quanto gli architetti si riferivano alle élite, mentre i veri protagonisti sono le masse
(anche grazie allo sviluppo delle tecnologie, radio etc..). Per trovare un dialogo con le masse bisogna
capirle e conoscere, problema che non veniva preso in considerazione dagli architetti precedenti. Un
altro tema da capire era il caos metropolitano, senza esaltarlo o concentrarsi proponendo progetti non
realizzabili.
Per Venturi bisogna tenere conto anche della storia, con il quotidiano, l’insignificante e il brutto.
Cerca di portare i ragionamenti commerciali derivanti dalla Pop Art all’interno dell’architettura.
Rimane a ascinato dalla Roma Barocca che ha un aspetto turistico soprattutto per gli americani
incredibile. Quindi capisce l’attrattività di questi aspetti e quanto essi siano commerciali. Prende
quello che gli interessa dalla storia, quello che serve e le persone possono capire e comprare, un
aspetto molto commerciale.
Learning from Las Vegas 1972 scritto da Brown e Izenour nel quale vengono raccolte riflessioni di
Venturi sulla città americana, con una sintesi e linguaggio immediato, proprio in linea con i cartelli e
insegne commerciali della città. Per leggere l’architettura vengono fatti due esempi: La papera e
l’involucro decorato: il primo è legato al programma edilizio e funzione, esposta in maniera sintetica, il
secondo presenta una decorazione indipendente dall’edificio infatti posso capire la funzione tramite
un’insegna. Entrambi i generi sono validi, la papera ha una struttura (cattedrale chartres).
L’architettura commerciale si spiega da sé .
Nel 1966 pubblica il libro “Complessità e contraddizione”, un manifesto contro gli architetti moderni,
contrappone ad esempio il “Less is more” di Mies con “Less is bore”.
“La Casa Venturi” progettata per la madre è un manifesto del suo pensiero. Presenta delle forme
particolari: delle forme classiche reinterpretate come il timpano spezzato. Simmetrica con finestre
asimmetriche.
“La Guild House” (1960-63) presenta la finestra termale come Kahn ma inserisce l’insegna per
l’utilizzo, antenna che si identifica quasi come bandiera.
Successivamente diventa un personaggio importante verso il post moderno, per la costruzione di varie
case come la casetta nel bosco con tetto a falde, con l’idea di costruire case per tutti i gusti e tutti gli
stili senza fermarsi su una specifica ideologia.
I «Five Architects» di New York: per un nuovo stile razionalista
Si pongono oltre il MM con una certa continuità. Eisenman, Graves, Gwathmey, Hejduk e Meier.
Ragionano sull’essenza stessa dell’architettura, ossia cosa è.
Esplodono negli anni 70, quando Frampton commenta una mostra di architettura eseguita al MOMA.
Il loro punto di partenza è l’International style, che si era ridotto a un libretto con regole da applicare e
semplificarla.
Per loro si può recuperare il concetto di astrazione del MM, in maniera poetica, priva di ideologie che
guarda solo l’essenza dell’architettura che può raccontare una novità. Si pongono oltre gli architetti
che interpretarono il MM. Utilizzano degli schemi, ragiona sugli elementi che costituiscono e formano
l’architettura, così da poterla scomporre.
Peter Eisenman 1932
Si sposta dalla semantica alla sintattica dell’architettura, sposta dal sistema figurativo
all’organizzazione della figura. La sintassi, quindi, le regole che mettono assieme gli elementi
compositivi dell’architettura, ci permettono di costruirla. È intesa come estetica della spiegazione
della propria struttura. Utilizza i numeri per mostrare i progetti, perché sono vari esempi che partono
da una stessa griglia.
Ci sono degli elementi che costituiscono l’architettura, questi elementi (pilastri, travi…) vengono
composti secondo delle regole che seguono schemi compositivi, questi schemi mi permettono di
costruire infinite case (House I, House II, House III…). C’è un ragionamento di tipo sintattico, non
interessa la bellezza.
L’internazionale postmoderna
Dichiarazione del superamento del MM e critica di questo. Una pietra viene messa sopra dai
postmoderni attraverso una critica utilizzando i progetti realizzati.
Questo termine deriva dalla terminologia dell’analisi sociologica di Marshall McLuhan che aveva
studiato i sistemi della società postindustriale.
La middle class cresce, crescono le comunicazioni di massa, la televisione.
In questa società secondo Marshall il medium è il messaggio, quello più importante non è il
messaggio stesso ma come si trasmette esso.
Lyotard individua 3 tipi di saperi:
- Narrativo: sapere chiuso, è un mito, il narratore racconta allo spettatore che diventa a sua
volta narratore.
- Scientifico: sapere isolato, chi ha il discorso scientifico è un gruppo ridotto che ricerca la
verità, se non sai parlare quel linguaggio non puoi farne parte.
- Postmoderno: non ci sono verità, tutto è messo in dubbio, tutto è vero e falso. Anche verità
scientifiche sono messe in dubbio.
Questi saperi sono come dei giochi, per concluderlo serve una mossa linguistica, dove tutto è
giustificato per risolverlo serve una mossa.
Mostra Internazionale del 1980 alla Biennale di Venezia
Lezione 13
25/11/2024 (Seminario)
Lezione 14
28/11/2024 (non siamo andate, lauree, architettura sarda)
Lezione 15
02/12/2024
Il contesto sardo è molto legato alla borghesia di inizio novecento, legato al gusto eclettico, floreale e
interpretato da architetti che sono allievi di Gaetano Cima, come Riccardo Simonetta, Dionigi Scano
che lavorano in tutta la Sardegna. Cambiano poi con l’unità d’Italia i paesi, perché vi si impongono la
costruzione dei mercati, delle poste, i municipi, che vengono costruiti tra fine ottocento e inizio
novecento.
“Palazzo Municipale” di Cagliari di Annibale Rigotti. È un concetto vivace dal punto di vista
architettonico che sceglie personalmente il proprio gusto. Le forme stanno diventando asciutte e
sintetiche. Il gusto floreale e il liberty coincide con l’inizio del Novecento. Vi sono allo stesso tempo
nuove tecniche, nuovi esiti formali. Un esempio è il Municipio di Meana Sardo realizzata da Dionigi
Scano. È interessante perché è il primo palazzo municipale che viene costruito con i solai
Hennebique. Simonetti sceglie una veste floreale con bow window. In giro per tutta la Sardegna ci si
imbatte in architetture che hanno una muratura liscia dove la volontà di ostentare va a catapultarsi in
alcuni dettagli, che rientrano del gusto floreale come modo per rappresentarsi. In Sardegna la
borgehsia e in sintonia con il resto del mondo. La tendenza di trasformazione del paesaggio storico,
nuove strade, nuovi viadotti dove si applicano interessanti esiti linguistici. Porto Flavia è un esempio di
architettura del lavoro e nei contesti industriali le nuove tecniche costruttive sono messe in evidenza.
Il tema di rifidiamo è eclettico, l’idea di fortezza che contiene il prodotto delle miniere, l’idea
immaginistica del castello.
A Cagliari, le saline Conti Vecchi nascono negli anni Venti per iniziativa di Luigi Conti Vecchi che
decide di investire una grossa quantità di denaro per costruire una sorta di comunità, un villaggio
industriale. Le Saline vengono avviate negli anni Trenta e dalla parte di Molentargius viene costruito
un’altro fronte con una serie di oggetti che costruiscono una vera e propria città, l’edificio del dopo
lavoro, la chiesa.
Il Sistema Cistr