vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La cultura come parte integrante della società
La cultura è qualcosa che si ottiene in quanto membri di una società, non è presente nel sangue. È pericoloso naturalizzare la cultura. Attualmente si riconosce che tutti gli esseri umani sulla terra hanno una loro cultura, gli si riconosce "Primitivedignità" però Tylor è un evoluzionista e afferma in Culture che quelle società Altre sil'antropologiatrovano in uno stadio culturale antecedente al nostro (avanzato). Secondo Tylor "civilizzazione" aveva il compito di favorire il processo di di queste popolazioni considerate "Teoria sopravvivenze" primitive. Nella delle Tylor raccoglie informazioni su rituali e credenzeelaborando questa teoria in base alla quale un rituale può continuare ad essere praticato anchese perde quel significato che originariamente aveva avuto quando è stato elaborato. Definizione di "fossili sociali" all'archeologia, c'è
L'idea di epoche precedenti che rimandano quindi veicolata dalla teorizzazione di Tylor secondo la quale questi rituali e credenze religiose delle popolazioni primitive di considerarli come fossili utili per imparare qualcosa in più del loro stesso passato. Questo è quindi un passaggio di fasi da quello inferiore a quello più alto, al gradino più basso di questa scala evolutiva c'era l'Animismo, è - secondo Tylor - il Feticismo e il Totenismo. Tylor introduce il concetto di "Animismo" un'anima che presso le popolazioni primitive tutti gli oggetti della natura e non avessero.
Commentato [1]: William Robertson Smith (1846-1894), uno dei primi antropologi a spostarsi fisicamente in un altro territorio tra cui uno dei primi studiosi a occuparsi della tematica semitica. Professore di ricordati di lui nel libro di Ernesto de Martino ebraico e arabo, è considerato uno dei primi orientalisti. Attenzione alle pratiche.
religiose che l'inclusione sociale di un gruppo, fu uno dei primi a mettere in pratica una prospettiva antropologica nel senso moderno del termine. Funzione sociale che assumono i rituali religiosi che nei primi studi di Smith sui rituali/istituzioni vengono intesi per la prima volta come insieme di pratiche che servono a un gruppo sociale per costruire la propria coesione e la propria identità collettiva dell'antropologia. Altro esponente rappresentante britannica fu James George Frazer (1854-1941) che scrisse dodici volumi sullo studio della magia e della regione senza mai spostarsi dal Regno Unito. Si rifa ai contribuiti di Tylor sugli studi del pensiero religioso ed anche egli traccia un pensiero basato su gradi di inferiorità, da quello più basso della magia dei primitiva, quello nel mezzo era la religione e quello al grado più elevato era la scienza; nelle riflessioni di Frazer si intrecciano i rapporti e i confini tra scienza e religione.rientrano nello stesso percorso evolutivo dello sviluppo dell'uomo intellettuale - sempre prendendo sotto riferimento europeo britannico -. Scrittore "Il d'oro" l'idea del ramo pubblicato nel 1890, nel 1901 muore la regine Vittoria e di futuro luminoso inizia ad affievolirsi e inizia a insinuarsi un senso di incertezza nello scenario politico europeo e nell'opera "Che scampi!" ciò viene riflesso di Frazer. Dio me ne Siamo agli albori della Prima guerra mondiale e la stessa Gran Bretagna inizia perdere la sua centralità nei confronti di altre potenze coloniali emergenti, crisi del paradigma bianco come rappresentante di una cultura superiore alle altre e inizia a vacillare anche grazie agli sviluppi all'affermarsi e alle esperienze delle prime esperienze sul campo che hanno portato allo sviluppo e della ricerca etnografica in antropologia. In quel momento le certezze e conoscenze degliantropologi sul campo vacillano e anche ai missionari, funzionari coloniali e militari. Gli antropologi sul campo rivendicavano una posizione diversa da quella degli altri uomini bianchi del territorio e rivendicavano una dignità scientifica e si appellavano al metodo comparativo: la base del sapere antropologico. Terminologie e metodi che non sono mai fuori da un contesto storico. L'antropologia si sofferma sia sulle diversità sia sulle somiglianze culturali, la reazione tra l'universale e il particolare. Siamo tutti esseri umani e quindi prodotti culturali e ciò ci accomuna universalmente, mentre ogni gruppo sociale elaborerà delle risposte culturali in maniere diverse dalle altre. Prospettiva olistica fondamentale per lo sviluppo dell'antropologia, essa mancava agli antropologi sul campo.Studi dei primi antropologi, il processo di adattare una prospettiva nata sul campo che farà risultare un oggetto di una determinata cultura in relazione con essa. Processo di cambiamento grazie alle prime esperienze etnografiche tra cui un evento decisivo come la seconda spedizione allo stretto di Torres (1898-1899), promossa dall'università di Cambridge e guidata da Alfred Haddon. Haddon era zoologo, precedentemente stato già nello stretto di Torres e trova i finanziamenti di ritornare perché durante la prima spedizione allestisce un campo di ricerca composto da un medico, un musicologo, un linguista e un fotografo. In aggiunta Rivers, un medico di formazione, psicologo e si forma sul campo come antropologo. Si raccolgono dati etnografici, di diversi aspetti della cultura che riguardasse la lingua, la musica, le abitudini e questa seconda spedizione ha un enorme impatto sull'antropologia dell'epoca.
- La teoria "Evoluzionista" si afferma in Gran Bretagna ma stenta ad affermarsi nei paesi Mitteleuropei (lingua slava e tedesca, Impero Tedesco di fine Ottocento).
- La Germania diventa una potenza nell'area coloniale dopo il congresso di Berlino (1885).
- I primi studi si orientano nello studio delle tradizioni culturali come le comunità contadine.
- I padri fondatori tedeschi, esponenti del paradigma diffusionista, sono:
- Adolph Bastian (1826-1905), fondatore dell'antropologia tedesca, non era evoluzionista ma un osservatore positivista convinto. Riteneva che l'osservazione empirica avesse una priorità rispetto all'osservazione teorica. Era anche medico chirurgo sulle navi.
- Friedrich Ratzel (1844-1904), teorizzò l'idea di "area culturale".
Sviluppo in diverse superiori.velocità/tempi. Di conseguenza i rapporti tra gli elementi culturali differenti erano letti in una chiave diffusionista: secondo cui i diversi aspetti culturali avessero migrato da un luogo all'altro. "primitive" "inferiori" Culture altre: Culture altre: Si parla di culture forti e culture deboli. *per il diffusionismo estremo i tratti culturali all'altro, all'altro migravano da un luogo da un luogo (dimensione geografica) Area culturale* (poi ripreso e dato un altro significato) per indicare della quale si possano individuare dei tratti culturali simili Approccio: comparativo Due prospettive logicamente opposte e allo stesso tempo complementari relative a quello specifico contesto culturale europeo. Si riconosceva un processo storico all'interno delle singole culture. l'idea dell'indigeno "fuori Dio", Le posizioni degenerazioniste con come colui dalla grazia di
più diun’antropologia un’antropologiavolta alla civilizzazione abbiamo una visione di che fa rendere piùquell’approccio l’altro. C’èforte paternalistico verso la forte mancanza di una riflessione che fossel’”altro”.critica dei primi antropologi che essi avevano per guardare e pensare“geografi antropologi”:In breve i contributi di questi- combinazione dimensione storica on dimensione geografica- l’importanza fondamentale della dimensione empirica- “area culturale”concetto di by Ratzel“diaspora” dell’areaAnni 20/30 ci fu una vera e propria di numerosi studiosi mitteleuropea costrettiquest’areaa emigrare negli Stati Uniti a causa del clima politico che si stava affermando in europea,portando così oltreoceano il loro bagaglio culturale.Ma cosa succedeva negli stessi anni con g