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OPERE
Si dividono in due gruppi:
● essoteriche, erano scritte in forma di dialogo ed erano pensate per la pubblicazione all’infuori del
liceo.
Sono andate tutte perdute, ci giunge qualche titolo come “sull’educazione”
● esoteriche, appunti, lezioni e saggi destinati all’insegnamento all’interno del liceo.
Esse vennero ripubblicate nel I secolo a.C da Andronico da Rodi.
Le opere esoteriche sono suddivise in 4 tipologie:
1. Opere logiche
2. Opere di fisica
3. Opere di metafisica
4. Opere di morale, politica ed estetica (il bello, l’arte)
METAFISICA
Quando Andronico riorganizza le opere di Aristotele, pone materialmente la metafisica dopo la fisica.
Nel medioevo si trasforma, poi, in un concetto fondamentale per la filosofia.
Questo termine soprattutto dal 600 in poi è stato guardato in maniera critica dall’illuminismo.
Metafisica comprende 14 libri, in questo gruppo tratta i capisaldi della filosofia.
Si occupano di concetti che superano gli aspetti delle scienze naturali, perché non è solo una descrizione
della realtà come fanno loro.
Studia i principi primi e le cause, siccome superano la dimensione sensibile fanno parte della metafisica.
Studia l’essere e le priorità che le competono in quanto tale, ragiona sul fatto che le cose esistano e si
pone delle domande fondamentali (Come? Perché?)
Studia la sostanza > ciò che è prima e assieme a tutte le caratteristiche fisiche
Studia Dio e tutta la realtà sovrasensibile.
Tutte le altre scienze si occupano dell’esteriorità, delle caratteristiche di un singolo ente mentre la
metafisica cerca di capire cosa sia l’essere. Dire che una cosa esiste è metafisica perché sto dicendo che
questa cosa è. Non è una considerazione legata ai sensi dire che qualcosa esiste.
Cos’è la metafisica per Aristotele? Ciò che va oltre la fisica ma soprattutto lo studio dell’essere, ragionare
sul motivo per cui le cose esistono e del perché esistono.
L’essere
L’essere per Aristotele è caratterizzato dal sostrato, ovvero la sostanza nel suo valore originario.
Non ha un’unica forma con cui si presenta, per Aristotele l’essere ha molteplici aspetti e significati: si
presenta come una qualità, una quantità diversa. Agisce in modo diverso. Lo spazio e il tempo li occupa in
modo diverso, e in più forme > multilaterale.
La categoria più importante per Aristotele è la sostanza, ovvero la base di tutto.
Per il filosofo la sostanza è il SINOLO, cioè l’unione indissolubile di due elementi > forma e materia.
La forma (morfè) non è solo la forma geometrica ma è struttura, l’idea che c'è dietro l’oggetto ovvero la sua
identità.
Ilemorfismo > teoria Aristotelica secondo cui ogni sostanza è composta da materia e forma.
La metafisica si occupa anche di capire come questi esseri interagiscono con la realtà, da cosa sono
determinati.
Per questo Aristotele parla delle cause, in particolare di 4 cause:
● Materiale, di che cos’è fatto quell’oggetto/essere?
● Formale, di che forma è fatto?
● Efficiente, da chi è stato fatto?
● Finale, qual è il suo scopo?
Per Aristotele ogni cosa ha un suo scopo e un’origine.
Dottrina della potenza e dell’atto
Aristotele deve combattere con l’idea dell’essere visto come qualcosa di lontano dall’esperienza.
Per Aristotele l’essere è ciò che abbiamo attorno e che è in continua trasformazione.
L’essere cioè le cose si propongono a noi sia in potenza che in atto:
● La potenza > condizione in cui l’essere non ha ancora raggiunto il suo scopo finale, es: un seme di
un faggio ha tutto ciò che gli occorre per diventare un faggio.
● L’atto > è il compimento della potenza, es: seme che diventa faggio.
Queste due categorie possono essere attuate nell'educazione per capire essa stessa.
Qual è la forma della persona?
Aristotele riconosce un’importante differenza tra l’essere persona e gli altri esseri.
La differenza sta nella forma.
Per Aristotele la forma della persona è l’anima.
L’anima è congiunta al corpo ma non si identifica con esso.
L’anima è tripartita:
● Anima vegetativa > organizza le funzioni vitali e accomuna tutti gli esseri viventi.
● Anima sensitiva > da ad alcuni esseri viventi, come gli animali, la capacità di registrare e cogliere
le informazioni che vengono fornite dai 5 sensi. Es: il faggio non capisce le informazioni dell’esterno
ma ha solo l’anima vegetativa, continua a crescere.
● Anima intellettiva > riguarda solo l’essere umano e permette di conoscere la realtà, di ragionare,
di prevedere e ipotizzare.
Per Aristotele l’uomo non è solo intelletto, ma la sua anima appartiene a tutte e tre le categorie.
Tuttavia, solo l’anima umana può essere educata poiché possiede l’anima intellettiva, guidata da ragione e
volontà, in cui l’educazione trova terreno fertile.
C'è un legame forte tra ragione e libertà, solo se capisco posso scegliere.
Aristotele per spiegare la differenza tra le 3 tipologie di anime e anche la loro importanza in campo
educativo fa un esempio: anche nella natura esistono diversi tipi di seme, nella stessa natura noi vediamo
che ci sono alcune piante che si sviluppano in maniera naturale altre invece che hanno bisogno dell’aiuto
dell’uomo.
L’anima intellettiva, rispetto a quella sensitiva e vegetativa, ha bisogno di un intervento esterno che aiuti il
suo sviluppo. Così egli spiega l’educazione.
Per Aristotele l’anima intellettiva è la protagonista dell’educazione, quando noi educhiamo un bambino ci
rivolgiamo soprattutto alla sua intelligenza.
Kant sostiene che “solo l’uomo educa ed è capace di educare”
L’animale può imparare ma l’educazione dell’uomo è diversa poiché si rivolge ad un essere razionale e
libero.
C’è un legame tra razionalità-libertà e anche tra razionalità-responsabilità.
La razionalità è la forma tipica dell’uomo ed è la stessa che da libertà ovvero agire in un modo anziché in
un altro, e anche responsabilità.
TEOLOGIA
Per Aristotele non esistono solo sostanze sensibili e materiali ma anche una sostanza sovrasensibile.
Questa sostanza per Aristotele non può che esistere proprio perché esistono le cose intorno a noi, se ci
sono le cose intorno a noi, non può che esserci un qualcosa che le ha create ovvero quello che Aristotele
chiama primo motore immobile.
Per Aristotele questo essere superiore è la perfezione, l’atto puro. Non ha nulla di potenziale ma è solo
atto.
Come riesce a muovere il mondo? Perché la sua perfezione attira ciò che è meno perfetto.
Per Aristotele è immobile perché il movimento è imperfezione per questo lui è perfetto.
La sua perfezione immobile, cioè che non ha bisogno di cambiare, muove tutto il resto perché tutto
tende alla perfezione.
Per Aristotele ciò che è perfetto attira ciò che è imperfetto anche restando immobile.
Nel campo educativo questo è importante perché nell’educazione, l’educatore rappresenta per l’educando
la perfezione che spinge l'alunno a raggiungerla e prende l'educatore come esempio per farlo.
L’essere superiore di Aristotele è meccanico quindi non corrisponde al dio Cristiano che è persona che
interviene nella storia.
ETICA
Dimensione filosofica molto legata alla pedagogia.
Il punto cardine dell’etica di Aristotele è l’idea di bene.
Il bene per Aristotele rappresenta il fine a cui tutto tende. L’uomo è un essere razionale che tende al bene
perché il bene è la sua perfezione. Tutto questo incide nella sfera educativa.
Cosa vuol dire vivere bene in una realtà eticamente giusta?
Per Aristotele vivere bene significa vivere la vita secondo la propria forma cioè secondo ragione.
La vita etica significa seguire la ragione e il proprio essere, vivere la propria entelecheia, cioè che noi
abbiamo in noi il nostro fine, che seguiamo al fine del raggiungimento del bene.
Vivere bene significa vivere secondo virtù.