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I QUESITI CLINICI
Sta s ca medica è la disciplina che si occupa dell’elaborazione dei da clinici e veri ca ipotesi cliniche. Il materiale di
base della sta s ca è cos tuito dai da , che sono dei numeri. I numeri vengono raccol con una misurazione oppure
derivano da un conteggio. I da sono numeri, i numeri contengono informazioni e lo scopo della sta s ca è di
analizzare e valutare la natura ed il signi cato di questa informazione.
La ricerca clinica e l’incertezza
In medicina l’incertezza è siologica, un certo grado di incertezza è siologico, però dentro questa incertezza c’è ne
certamente una quota che potrebbe essere evitata, che potrebbe essere rido a. In n dei con , il ruolo del ricercatore
è proprio questo: è quello di ridurre quell’incertezza che è riducibile.
Esistono 3 pi di quesi :
- e cacia : può essere di po di erenza/superiorità, equivalenza o non inferiorità
- prognosi
- diagnosi
Un esperto non è sempre la fonte più valida. Perché l’esperienza potrebbe essere ingannevole?
- decorso naturale delle mala e
- Caso (chance)
Principi della medicina basata sull’evidenza (EBM)
- Formulare un quesito chiaramente de nito
- Trovare prove da studi clinici rilevan
- Valutare cri camente i da di ques studi
- Applicare i da alla situazione del singolo paziente
La pra ca dell’EBM consiste nell’integrazione delle competenze cliniche individuali con l’evidenza clinica dalla ricerca
sistema ca della le eratura scien ca e i valori e le aspe a ve del paziente.
Livelli di evidenza
Livello di evidenza: il disegno dello studio è u lizzato come indicatore del
grado di eliminazione delle distorsioni (bias) da parte del disegno stesso.
Qualità dell’evidenza/validità interna: la qualità dei metodi u lizza dagli
sperimentatori per minimizzare i bias nel disegno di uno studio.
Per nenza delle prove/validità esterna: la rilevanza delle misure di esito
u lizzate e l’applicabilità dei risulta dello studio ad altri tra amen ,
contes e pazien .
Pico —> popolazione, intervento, comparatore, outcome/esito (con nuo,
binario, sopravvivenza)
Studi clinici randomizza RCT
Qualità dello studio: è uno studio di buona qualità in cui : la misura in cui gli errori sistema ci (bias) sono rido al
minimo in uno studio clinico, dipende dalla proge azione, dall’esecuzione e dall’analisi di uno studio. La misura in cui i
risulta di uno studio forniscono una base corre a per l’applicabilità ad altre circostanze cliniche. Dipende dal quesito
clinico e dal giudizio dell’utente.
Rischio di bias: si riferisce alla validità interna “internamente valido” “basso rischio di bias”. Una valutazione della
probabilità che i risulta di un RCT di eriscano dalla realtà a causa di errori sistema ci (bias). Dipende dalla
proge azione, dall’esecuzione e dall’analisi di uno studio.
Il bias è la di erenza sistema ca, l’errore sistema co.
I pazien vengono assegna all’intervento sperimentale e al controllo a raverso una procedura casuale,
randomizzazione. Si confrontano gli esi osserva nel gruppo tra ato con quelli del gruppo di controllo.
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Schema di un RCT
Disegno di ricerca
Lo studio RCT e fon di Bias
La randomizzazione lo usiamo per evitare il bias di selezione (selec on bias), secondo livello è quello di tra amento, si
cerca di evitare il bias di performance, poi c’è il momento della valutazione degli esi , bisogna evitare il bias di
rilevamento, l’ul mo livello è l’analisi sta s ca e si cerca di evitare il bias di a ri on.
Perché il bias è importante? Perché i risulta di uno studio possono essere in uenza dai fon di bias.
Randomizzazione: evitare bias di selezione
Lo scopo della randomizzazione (assegnazione casuale) è di o enere gruppi di pazien che sono simili per tu fa ori
prognos ci no e non no . La randomizzazione elimina il bias di selezione, ovvero l’assegnazione dei tra amen ai
pazien sulla base di criteri sogge vi del medico (presente negli studi non randomizza ).
La randomizzazione è composta di due fasi:
1. Generazione della sequenza di allocazione : dovrebbe risultare in gruppi uguali (unica di erenza l’intervento).
Sequenza non prevedibile, che consente il mascheramento dell’allocazione.
2. Mascheramento della sequenza di randomizzazione : l’assegnazione del partecipante all’intervento o controllo non
è prevedibile. A raverso buste di randomizzazione, sito web basato su computer, operatore al telefono.
An coagulan per infarto miocardico
Noi vogliamo ridurre le incertezze, ma per questo bisogna darsi dei risulta .
Lista di randomizzazione aperta : ci sono una serie di numeri casuali.
Generazione della sequenza di allocazione
Adeguata se la sequenza è imprevedibile
- Numeri casuali genera dal computer
- Elenchi di numeri casuali
- Lancio di monete
Inadeguata se la sequenza è prevedibile
- Data di nascita
- Data di ricovero
- ID paziente
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Adeguata se i pazien e i medici arruola non possono prevedere l’assegnazione
- Confezioni di farmaci numerate o codi cate a priori e in modo indipendente
- Randomizzazione centrale
- Buste opache, sigillate e numerate in sequenza
Inadeguata se una delle due par può prevedere l’assegnazione
- Procedure basate su una generazione inadeguata di sequenze
- Programma di assegnazione aperto
- Buste non sigillate o non opache
Il gruppo tra ato con ene una proporzione leggermente maggiore di pazien gravemente mala .
Randomizzazione a blocchi
Tra amento A, B, C studio con 3 bracci. Blocco da 3 (ogni 3 pazien randomizza ogni braccio riceve un paziente)
usando la lista di randomizzazione.
Cieco
- Singolo: la persona non è a conoscenza di quale intervento sta ricevendo
- Doppio: la persona non è a conoscenza di quale intervento sta ricevendo, il personale sanitario coinvolto nello
studio non è ad conoscenza di quale intervento sta somministrando.
- Triplo: la persona non è a conoscenza di quale intervento sta ricevendo, il personale sanitario coinvolto nello studio
non è a conoscenza di quale tra amento sta somministrando, il personale adde o all’analisi dei da non è a
conoscenza di quale sia l’intervento assegnato ai gruppi.
Comparatori
Possibili pologie di confron per gli interven farmacologici:
- Placebo
- Non somministrazione del farmaco
- Un diverso farmaco a vo
- Lo stesso farmaco somministrato diversamente
Analisi Escludere 4+1 nel gruppo A e il 9 nel gruppo B: A=95; B=91 Analisi per protocollo per-
protocol
Escludere l’1 nel gruppo A e considera i 9 del gruppo B nel gruppo A e i 4 del gruppo A nel
gruppo B: A=104; B=95 Analisi da tra amento as-treated
Ignorare eventuali violazioni del protocollo: A=100; B=100 Analisi inten on-to-treat
Analisi inten on to treat. Analisi sulla base del braccio al quale il
partecipante è stato randomizzato. Include tu i partecipan
randomizza e non sulla base di: valutazione di eleggibilità
successiva alla randomizzazione; se il tra amento è stato ricevuto;
se il tra amento è stato completato.
Outcome Esito
- Binario: misura di sintesi proporzione, misure di associazione più u lizzate (confronto tra proporzioni): rischio
rela vo RR, Odds Ra o OR, di erenza tra proporzioni DR
- Con nuo: misura di sintesi media e deviazione standard, misure di associazione più u lizzate (confronto tra medie):
di erenze tra medie DM
Sopravvivenza: misura di sintesi: hazard rate, misure di associazione più u lizzate (rapporto tra hazard): hazard ra o
HR
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È sempre e co e e uare uno studio randomizzato controllato?
Il principio di incertezza è alla base degli studi controlla randomizza . È e co randomizza le persone al tra amento o
al controllo solo quando c’è incertezza su quale sia l’alterna va preferibile. Non è e co u lizzare il placebo quando
esiste un intervento di riconosciuta e cacia per il quadro clinico d’interesse.
Dichiarazione di Helsinki:
- I bene ci e i rischi di un nuovo intervento devono essere valuta in confronto con quelli dei migliori metodi
preven vi, diagnos ci e terapeu ci a ualmente in uso
- È possibile l’impiego del placebo, o l’assenza di tra amento, negli studi in cui non esistono metodi comprova di
prevenzione, diagnosi o terapia
- Ogni ricerca che coinvolge persone deve essere registrata prima che venga arruolato il primo paziente
- I ricercatori hanno il dovere di rendere disponibili i risulta della loro ricerca.
Il placebo perme e di e e uare studi con dimensioni campionarie minori. Perme e di valutare l’e e o ne o
(e cacia/sicurezza) del tra amento sperimentale.
Le misure di sintesi
- Indicatori di tendenza centrale
- Indicatori di variabilità
- Distribuzione normale e normale standardizzata
Dataset: misure di sintesi per una variabile con nua.
Variabili che possono assumere tu i valori compresi nel
loro intervallo di variabilità ad esempio età, pressione
arteriosa. Il sesso è una variabile categorica binaria, la
regione di provenienza è una variabile categorica
nominale, il livello d’istruzione è una variabile categorica
ordinale.
La media aritme ca per le variabili con nue. La media si
o ene facendo: la somma dei valori osserva , dividendo
il valore o enuto per il numero totale di osservazioni.
La mediana per variabili con nue e categoriche. Il calcolo avviene in due step:
1) ordinare i valori in modo crescente/ decrescente.
2) Individuare: il valore (se il numero di osservazioni è dispari), i valori (se il numero di osservazioni è pari) che
dividono in due la distribuzione.
La moda per variabili con nue e categoriche. Il valore della variabile che si presenta più frequentemente.
Anche se la media è uguale, la distribuzione dei valori è diversa. La media non dice tu o. La deviazione standard è la
Il range, l’intervallo di variabilità è rappresentato dal valore minimo della distribuzione e il valore massimo.
Dataset: variabile binaria o dicotomica. Variabile che può assumere solo due valori, ad esempio, si/no, 0/1.
Le misure di associazione binarie