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IDEOLOGIA DEL GENDER NON ESISTE

Il problema è che l'ideologia del gender NON esiste, non esiste un'unica prospettiva attorno agli studi di genere, ovvero il genere è oggetto di studio e lo è anche il processo delle caratteristiche che noi associamo al genere (stereotipi di genere), lo è anche la questione della relazione tra identità di genere e caratteristiche sessuate.

Primo errore: è considerare tutti quelli che si occupano di genere come unità, ci sono diverse discipline che se ne occupano e all'interno di esse ci sono diverse prospettive.

Secondo errore: è considerare questi studi come ideologia del gender, ci deve essere un elemento comune e connotante di queste prospettive, ci sono invece prospettive diverse l'una dalle altre, sia dal punto di vista di analisi e di prospettiva interpretativa.

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MEDIA E CULTURA, PROSPETTIVE DI LETTURA A CONFRONTO

Differenze tra due tradizioni:

Ricerca amministrativa:

La più vicina alla nascita dei media studies - Si occupa di comprendere l'eccellenza e l'efficienza dei media, non studia il cambiamento sociale rispetto ai media (effetti), ma la capacità dei media nella comunicazione nel passaggio dei contenuti e in quanto tempo riesce a farlo. Si occupa di capire quali sono le persone esposte ai diversi media e se ci sono dei processi di targettizzazione dei media.

Target: individui che vengono studiati per capire quanto il mezzo è stato in grado di influenzarli, e per dare ai media informazioni su come diventare ancora più efficienti. (Obiettivi commerciali) Le preferenze specifiche dei target - Quali sono gli effetti sull'audience a partire dai metodi di rappresentazione tipici dei diversi media.

Ricerca critica:

2. - Studia i media come connessi al contesto sociale e culturale nel quale si collocano, centrata sul contesto sociale non sul medium. Istituzioni mediatiche vengono interpretate come uno degli attori che agiscono in un dato contesto.

sociale e studiano i contenuti.
Studia come sono organizzati e controllati i media, come si manifesta la tendenza alla centralizzazione, standardizzazione o la forma promozionale dei media.
Studia in che forma stanno minacciando i valori umani.
Si fa riferimento anche alla socializzazione tecnologica che ci permette di riconoscere le tecniche dei media, così da sviluppare un distacco.
I temi e gli oggetti non sono definiti dai media, ma sono definiti a partire dal contesto sociale, definiti dai gruppi di ricerca o da un insieme di attori sociali.
I media vengono studiati nella loro struttura, organizzazione, professionalità che adottano e il grado di partecipazione che permettono.
Una delle questioni è stata studiare e effetti delle dinamiche di costruzioni sociali nei quali i media operano per trovare policy che permettono di agire sui media.
TEORIA CRITICA, SCUOLA DI FRANCOFORTE
La nascita della prospettiva critica nello studio del ruolo dei media nella creazione di una cultura di

La massa si deve alla scuola di Francoforte, che si confronta poi con l'avvento del nazismo e quindi molti esponenti si trasferiranno in America e a Ginevra, e condividono una prospettiva di analisi vicina alla prospettiva marxista.

Max Horkheimer: la teoria critica ha come obiettivo specifico di analizzare il cambiamento sociale a partire dalle contraddizioni interne ed evidenziare la connessione tra le disuguaglianze a partire dalla critica della ideologia (che aumenta le disuguaglianze).

Concezione di totalità, perché il campo di studio non è più segmentato a partire dal singolo media ma si occupa di studiare la società e il ruolo dei media dentro la società.

Scuola di Francoforte, industria culturale/cultura di massa: la scuola di Francoforte si confronta con una messa in discussione dei postulati della teoria marxista, ovvero il materialismo storico, ovvero tutto è determinato dai rapporti di produzione e quindi da come la società risponde ai propri.

Bisogni materiali, con l'impossibilità di rispondere ai propri bisogni (il proletariato) si genera una rivoluzione (ne del capitalismo in favore della società socialista). - La scuola di Francoforte si confronta con la nascita del nazismo e si chiedono come è possibile depauperamento che non si sia veri cata la rivoluzione, e si rispondono il progressivo (perdita di cultura lesigni cato) del proletariato non ha che fare con i beni materiali ma con la dimensione e quindi il capitalismo non porta al progressivo venir meno delle possibilità al proletariato di rispondere ai propri bisogni materiali, ma ne impoverisce le cornici culturali. - Lo studio del capitalismo che lo porta a che fare con prodotti culturali rappresenta un elemento conformismo costitutivo del processo di che fa si che le classi del proletariato condividono i valori societari. LOGICA DEL DEMONIO, RAGIONE STRUMENTALE Autori a cavallo tra sociologia e filosofia. Pagina 15 di 43.

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Il primo aspetto da prendere in considerazione è il presupposto da cui parte la loro riflessione. Il dominio della ragione inteso come un principio di relazione tra la natura umana e non umana è l'elemento costitutivo del processo della progressiva mercificazione della nostra relazione con la realtà. Il fatto che noi ci relazioniamo attraverso la ragione alla realtà oggetti candola ha fatto che noi occidentali sviluppassimo una relazione con la natura e gli altri esseri umani, come in un contesto che noi possiamo utilizzare. Questa relazione fondata su un principio di ragione che guarda all'esterno come a un oggetto, ha invaso tutte le sfere e le dimensioni della sfera sociale come la cultura. I modelli produttivi industrializzati che hanno permesso organizzare in modo razionale la produzione dei beni (modello forbiz) rappresenta una delle manifestazioni che cercano di organizzare in modo razionale il nostro processo produttivo.

permette di analizzare come l'industria culturale influenzi la società e la percezione della realtà. La scuola di Francoforte, rappresentata da pensatori come Horkheimer e Adorno, sostiene che l'industria culturale trasformi la cultura in merce, svuotandola del suo significato originario e riducendola a un prodotto di consumo. Questo processo porta alla diffusione di una falsa coscienza, in cui le persone credono di avere una libertà di scelta e di pensiero, ma in realtà sono influenzate e condizionate dalle produzioni culturali di massa. La cultura di massa diventa quindi uno strumento di controllo sociale, in cui i desideri e le aspirazioni delle persone vengono manipolati e indirizzati verso il consumo di determinati prodotti. Questa critica alla cultura di massa e all'industria culturale è ancora oggi molto attuale e continua a essere oggetto di studio e dibattito.

è la forma attraverso la quale si concretizza il DOMINIO.

Razionalità strumentale: guardava alla natura umana e extra-umana come ad un oggetto, come un elemento che è nella disponibilità del possessore. Poi produzione di massa che permetta una razionalizzazione del processo di produzione per rendere questi beni per aumentare la disponibilità di beni e renderla sempre più disponibili alla popolazione. Modo in cui si intende la razionalità e processo di oggettivazione che si concretizza in questo progetto.

HORKHEIMER E ADORNO, INDUSTRIA CULTURALE

L’INDUSTRIA CULTURALE viene considerata quel complesso di organizzazioni che trasformano la creatività in merce.

Il principio dell’industria che produce in modo omologato e seriale un prodotto si applica a una dimensione che era associata alla creatività. La cultura non rappresenta più una sorta di sottoprodotto dell’industrializzazione, ovvero la sovrastruttura rispetto alla struttura.

Ma al contrario è l'elemento costitutivo di questo dominio. L'industria culturale viene etichettata come la fabbrica del consenso, perché ha eliminato la funzione critica della cultura attraverso un sistema mediatico che ha una connotazione di organizzazione istituzionalizzata.

CULTURA DI MASSA che veniva associata da una parte alla spontanea produzione di una cultura popolare e anche a un processo di democratizzazione della cultura, ovvero che grazie ai media si immaginava una progressiva disponibilità dei prodotti culturali sempre di più a un ampio pubblico, così che la cultura diventi un bene democratizzato, messo a circolazione di tutta la popolazione.

Le aspettattive di divertiremo degli attori sociali trovino una loro corrispondenza all'interno dei prodotti della industria culturale, questo processo si realizza grazie alla costruzione di generi e alla stereotipizzazione: i generi de niscono le cornici all'interno dei quali si collocano i

Prodotti dell'industria culturale e in questo modo determinano le aspettative, se io associo al divertimento a serie horror andrò a cercare il prodotto che corrisponde a questo genere e troverò risposte al mio bisogno di divertimento, perché esiste una standardizzazione all'interno dei generi e a sua volta al loro interno sono articolati in processi di stereotipizzazione che hanno a che fare con i personaggi che sostanziano la storia.

HORKEIMER E ADORNO, INDUSTRIA CULTURALE

L'impatto dell'industria culturale sulla cultura popolare la trasforma in cultura di massa con caratteristiche specifiche: con un flusso di informazioni costanti, standardizzate sul livello medio, capace di intercettare il pubblico, che non è più il pubblico dei colti (concezione umanistica di cultura) ma proprio perché i media si rivolgono a un numero sempre più ampio di popolazione, devono intercettare quelle caratteristiche e patrimonio condiviso da tutti, e per questo si.

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di 43fi fi ff fi fl fi fi flcaratterizzano sempre di più su prodotti che sono prevedibili e omologati che sono il frutto del processo di produzione (non indipendenti) e che quindi costruiscono e rafforzano i gusti, stili di vita e costruiscono il proprio pubblico.

ADORNO, L'ARTE E LA "PROMESSE DE BONHEUR"

Perdita del processo di critica della cultura:

Adorno sostiene che tutti i prodotti culturali sono caratterizzati da questa anelito alla felicità, il consumo e la fruizione di un prodotto culturale avvicina alla felicità. Questo processo di avvicinamento nell'arte vera e propria è sempre un elemento proiettivo e mai realizzato, cioè è un qualcosa che tende verso qualcosa a partire dalla critica dell'esistente. Per cui le correnti culturali hanno di volta in volta evidenziato alcuni cummus del sistema sociale li hanno verificati verso qualcosa che dovrebbe realizzarsi. Partono da un elemento di

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
43 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lindaaas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia ed etnografia dei processi culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Borghini Andrea.