Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LINGOTTO DI TORINO: "L'operaio non ha bisogno di muoversi, non deve, ogni suo movimento inutile rappresenterebbe una perdita o distruzione di energia"
Gli operai non devono muoversi per cercare dei pezzi, essi devono essere fissi nella loro postazione. Il criterio che ispirava l'organizzazione complessiva era quello della scomposizione del prodotto nelle sue parti essenziali stile taylorista.
Il lingotto viene presentato come una fabbrica manifesto, manifesto di un progetto, di un'idea di sviluppo che è quella dell'OSL. Rappresenta il simbolo della modernità tecnologica e della divisione scientifica del lavoro.
Il lingotto dal punto di vista tecnologico e organizzativo è la più avanzata in Europa in quel momento, certo non comparabile con l'originale: la Ford (anche perché i livelli produttivi erano molto distanti).
Appena finisce la 2° guerra mondiale, avviene la lontananza di Agnelli dalla Fiat per la sua apre
L'era di Valletta. L'idea è di mettere sul mercato un vicinanza al governo fascista, e siauto che potesse essere acquistata dagli stessi operai che la producevano (non era un ideatroppo originale).
Il lancio del prodotto della 500 e della 600 avviene lungo le strade torinesi, per far vedere a tutti il prodotto; erano proprio questi 2 i modelli che erano stati pensati per essere acquistati dagli stessi operai che le fabbricavano.
Lo stabilimento MIRAFIORI Mirafiori capovolge la logica del lingotto, perché esso si sviluppa in ampiezza (quindi non più verticale, ma in orizzontale). Inoltre lo stabilimento viene organizzato in piano attorno alla linea di montaggio finale in modo da semplificare e rendere più diretti i flussi di materiali.
La produzione si intensifica, grazie a:
- Alla meccanizzazione dei sistemi di movimentazione
- Alla pressione che la gerarchia di fabbrica esercita nei confronti di una manodopera composta in prevalenza da operai generici poco
stemperare le durezze del sistema.– – –
DISPENSA: ufficio progetti ufficio attrezzature ufficio analisi tempi ufficiometodi
I cronometristi sono gli esecutori di direttive e pratiche stabilite dall’ufficio metodi centrale che ha il compito di studiare tutte le possibilità tecniche e umane per accelerare il processo produttivo.
I sorveglianti rappresentano la direzione centrale e svolgono un controllo disciplinare esautorando nei fatti la gerarchia di fabbrica. (DISPENSA pag. 55)
–AMBIVALENZE (LUCI OMBRE) di cui parla la CGL
Perché la CGL conduce questa indagine alla fiat? Vogliono capire bene perché gli operai della fiat non sostengono più la CGL
Ci sono degli aspetti positivi nella politica che la fiat sta facendo nei confronti degli operai che fa sì che gli operai votino contro la CGL?
Ambivalenze della politica FIAT: Bonazzi scrive che i termini usati in questa inchiesta sono esattamente quelli che abbiamo visto quando abbiamo
studiato Taylor, anche non essendo uno studio sociologico è molto interessante. Perché l'inchiesta della CGL dedica così tanto tempo ai capi, allo studio e alle interviste dei capi intermedi all'interno della fiat? MIRAFIORI era soprannominata dagli operai "la Feroce" Gli operai nuovi che arrivavano (soprattutto dal Sud), arrivano sapendone poco del lavoro di fabbrica, con un pensiero anni luce distante dal concetto di Fabbrica; molti nuovi operai raccontano dell'immensità di questa fabbrica chiassosa, dove passavano pezzi di macchina da tutte le parti, bisognava quasi stare attenti dove mettere i piedi perché ti passavano anche davanti questi pezzi. Molti operai raccontano dei dolori fisici dovuti alle posizioni che assumevano per tanto tempo. Ma se queste sono le condizioni di lavoro perché la CGL è stata sconfitta a causa di questi lavoratori che lavoravano all'interno della FIAT? Ovviamente si puòPensare che molti operai avevano paura di perdere il proprio lavoro. Ma anche il fatto che la Fiat era altrettanto brava ad implementare le relazioni umane, a umanizzare quella fabbrica aggiungendo altro: ad "umanizzare il lavoro".
Elementi volti in questa fabbrica:
- Ambiente vasto e luminoso
- Riscaldamenti adeguati con docce con acqua calda (a quei tempi non in tutte le case italiane c'era l'acqua calda per lavarsi)
- Spogliatoi areati con armadietti individuali (è l'ambiente dove depongono la propria identità, quindi il fatto di avere spogliatoi trasandati è quasi come se si trascurasse la loro persona)
- Mense per 10 000 persone
- Le rimesse per le biciclette (molto sicure)
- Apparecchi audio
- Parco (con la previsione di uno stadio campo da tennis di una piscina)
Come si crea il consenso?
- Salario superiore ai salari non Fiat
- Opportunità di straordinari
- Selezione dualistica delle leve: operai generici e qualificati
Servizio sociale di fabbrica- Case Fiat l'accesso alla casa di riposo è a discrezionalità->- Convalescenza e casa di riposo dell'azienda, l'azienda decide chi mettere nella casa di riposo- Circoli ricreativi, sportivi ecc.- Strategie familiari nelle assunzioni- Mutua aziendale: la mutua della fiat è particolarmente ricca, offre molte opportunitàIn questa inchiesta si sottolinea anche il lato meno chiaro di queste scelte, con la mutua la fiat si assicura il monopolio dell'assistenza medica e sanitaria nelle sue aziende (alla fiat frutta perché se il lavoratore va dai suoi medici aziendali, quei medici che sono sotto la sua busta paga, questi medici faranno quello che dice la fiat) la Fiat si assicura il monopolio dell'assistenza medica e sanitaria di tutti i dipendenti, il vantaggio è che i medici sono ''controllati'' dall'azienda.Nelle fabbriche arrivano gli assistenti sociali:
raccolgono informazioni sul comportamento morale, politico, religioso, igienico del lavoratore e della sua famiglia, con particolare attenzione a quelle famiglie che aspirano a far assumere presso la Scuola Allievi Fiat un proprio membro. La CGL nella sua indagine parla di ambivalenze perché si da una parte si danno tutte queste opportunità, ma dall'altra per queste opportunità c'erano dei posti limitati a impiegati che decidevano loro (quindi ovviamente la scelta cadeva sugli impiegati più tranquilli e bravi). ANNI 60' BOOM ECONOMICO ma anche della difficile integrazione della nuova forza lavoro Durante gli anni del miracolo economico arrivano a Torino 400 000 persone attirate dal mito produttivo e consumistico della fiat; provengono da tutta Italia, in particolare dal sud ma anche dalla Germania, Belgio e dalla Svezia (proprio quegli italiani che si erano spostati all'estero durante un periodo di crisi ritornano). PeròL'integrazione da parte dei torinesi non è della più accogliente. (da una parte anche perché l'affluenza di nuovi operai era talmente grande che la città non era pronta all'accoglienza).
ANNI 70'-80'
Gli anni 70': sono anni di piombo, caratterizzati da grandi conflittualità e bassa produttività.
- Assenteismo degli operai molto elevato
- Sabotaggio dei macchinari (modo per respirare qualche minuto da parte dell'operaio)
Anni di piombo perché in quegli anni erano finiti feriti 16 dipendenti in azioni terroristiche, viene culminato con l'omicidio dell'ingegnere Ghiglieno → tutto ciò porta alla disgregazione della solidarietà operaia.
Come risponde la FIAT?
- Decentramento produttivo (vengono aperti i primi stabilimenti al Sud)
- Cambiamenti tecnologici che contribuiscono a smussare gli aspetti più duri del taylorismo, ma soprattutto che sostituiscono con le macchine
Il lavoro vivo (tecnologie LABOUR SAVING)
Questo tempo liberato dalle nuove macchine, viene impiegato per leggere il giornale, per giocare a carte (attività sociali).
Si assumono nuove figure molto diverse dal passato: si assumono molto di più donne giovani (per esempio giovani studentesse che protestando abbandonano gli studi andando a lavorare in fabbrica), ciò genera anche dei conflitti tra i lavoratori più anziani che non capiscono perché questi giovani operai vogliono venire a lavorare in fabbrica. Questi giovani incarnano la contraddizione di fondo tra "il sistema delle aspettative e dei bisogni e il sistema organizzativo post-materialistici e post-industriali".
Il vecchio modello non è più adatto alla nuova forza lavoro scolarizzata e proveniente dalla periferia metropolitana. Tutto ciò pone un problema al management, non si può andare avanti così, bisogna trovare dei correttivi.
Torna nuovamente un forte
Assenteismo da parte dei lavoratori, e il sabotaggio ma visto come "negazione del comando e liberazione di energia creativa". Il clima in fabbrica diviene insostenibile caratterizzato da anomia operaia e conflittualità permanente.
1980: La Fiat annuncia 14.000 licenziamenti il sindacato propone 35 giorni di sciopero contro questi licenziamenti; a quel punto la Fiat sospende quei licenziamenti ma li riconverte alla cassa d'integrazione per più di 23.000 dipendenti.
Dopo questa risposta da parte della Fiat 40.000 caporeparti, dirigenti, capi intermedi scendono in piazza perché sono esasperati da un decennio in cui la fabbrica era diventata anarchia; essi scendono in piazza contro i sindacati protesta occorre considerare che nell'ultimo decennio si era assistiti ad una profonda crisi del ruolo dei capisquadra.