Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 44
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 1 Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Sociologia (Corso superiore) Pag. 41
1 su 44
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ARTICOLO

Il capitalismo necessita di uno spirito per coinvolgere le persone indispensabili alla produzione e allo sviluppo delle attività economiche. Il capitalismo non potrebbe sussistere se non toccasse delle corde più profonde legate alla motivazione. Lo spirituale non riguarda per forza la religione; si può definire energia psichica. Nelle diverse città gli ordini morali sono ordini culturali, non soggettivi; sono discorsi che caratterizzano una certa società. Non è mai solo una questione strumentale, deve basarsi su una giustificazione morale.

Per perpetuarsi il capitalismo ha bisogno di stimolare e allo stesso tempo di frenare l'insaziabilità. Per esempio cosa diventerebbe se non ci fosse il divieto di rubare? Ci devono essere esigenze morali che vincolano al bene comune. Anche in una società avanzata il sociologo rileva degli ordini. Boltanski si ispira anche a Durkheim, che dice che la società è un fatto religioso.

Nello stato avanzato e laico Boltanski cercadegli ordini di giustificazione morali che sono religiosi nel senso della parola, cioè rilegano il senso deirapporti sociali, l'ordine istituzionale.Il capitalismo manifesta la tendenza a una continua trasformazione. La ricerca di nuove possibilità diprofitto costituisce un potente fattore di trasformazione, sia quando si tratta si superare gli effetti dellasaturazione dei mercati, sia quando si tratta di restaurare il margine rosi della concorrenza, stabilendo perun certo periodo un vantaggio competitivo. Il capitalismo è un sistema che tende alla continuatrasformazione. Schumpeter è un economista e sociologo austriaco, studioso della figura dell'imprenditore.Parla dell'innovazione come introduzione di qualcosa di nuovo. Secondo lui il capitalismo è un processo didistruzione creatrice; introducendo il nuovo si abbandona il vecchio.Il fattore principale di trasformazione dello spirito del

capitalismo è la critica. Essere conformi nella società contemporanea è dire che siamo complessi per alcuni dettagli ma è comunque omogeneità. Le critiche sono un motore di cambiamento del capitalismo. Nella modernità societaria la critica erano le istituzioni e ruoli rigidi e oppressivi. Lacan nel 1972 dice che il nuovo discorso del capitalista è diverso da quelli precedenti.

La critica attinge la propria energia alle fonti dell'indignazione:

  1. Sentirsi costretti, non liberi
  2. Fondata su contrapposizione tra verità e menzogna
  3. Egoismo, non sempre pratichiamo la solidarietà
  4. Sensibilità nei confronti della sofferenza

La critica nasce in alcune dinamiche della vita sociale che vanno a sbattere contro l'ordine delle cose. L'indignazione nasce dalla parte di noi che non è completamente socializzata. Capitalismo e cultura del progetto dell'economia e le logiche della vita personale.

Corrispondenza

tra i modi di organizzazione del testo, si potrebbe utilizzare una lista puntata per elencare le opere di Ulrich Beck:
  • La società del rischio: verso una seconda modernità (1986, anno di Chernobyl)
  • I rischi della libertà (2000)
  • Il Dio personale (2008)
  • Che cos'è la globalizzazione (2009)
  • L'amore a distanza (2012)
sua sicurezza e la sua certezza di sé. Beck sostiene che la modernità riflessiva sia caratterizzata da tre dimensioni principali: la globalizzazione, la individualizzazione e la gestione del rischio. La globalizzazione è un fenomeno che ha reso il mondo sempre più interconnesso e interdipendente. Le crisi globali che stiamo vivendo, come la crisi finanziaria, la crisi climatica e la pandemia, sono esempi di come gli eventi in un'area del mondo possano avere ripercussioni in tutto il pianeta. L'individualizzazione, invece, si riferisce al fatto che le persone sono sempre più libere di scegliere il proprio percorso di vita e di definire la propria identità. Tuttavia, questa libertà comporta anche una maggiore responsabilità individuale e una maggiore incertezza. Infine, la gestione del rischio è un aspetto centrale della modernità riflessiva. Le nuove tecnologie e le scoperte scientifiche hanno portato a un aumento dei rischi e delle minacce per l'umanità. La società deve quindi affrontare la sfida di gestire questi rischi in modo responsabile e sostenibile. In conclusione, secondo Beck siamo ancora immersi nella modernità riflessiva, una fase contraddittoria e complessa in cui dobbiamo affrontare le conseguenze inattese delle nostre azioni e prendere coscienza dei rischi che ci circondano.sua innocenza, come se si disincantasse e non desse più per scontati i propri assunti. Non può più dare per scontato il fatto di creare benessere e uguaglianza, ha perso la sua carica utopica. Noi non smettiamo di cercare l'innovazione tecnologica e la stabilità economica ma siamo consapevoli che hanno un lato oscuro. Non abbiamo più a che fare (o quantomeno non più esclusivamente) con lo sfruttamento della natura, o con la liberazione dell'uomo dai vincoli della tradizione. Siamo messi a confronto anche e soprattutto con problemi risultanti dallo stesso sviluppo tecnico-economico. Il processo di modernizzazione diventa riflessivo, si fa tema e problema di se stesso. LA SOCIETÀ DEL RISCHIO I rischi non sono un'invenzione della modernità (es. guerre, traversate oceaniche, epidemie, carestie). Tuttavia, è solo con la seconda modernità che i rischi diventano: - globali, cioè minacciano la vita sullaterra in tutte le sue forme❖ un prodotto consapevole della modernizzazione, cioè sono causati prevalentemente dallo sviluppo tecnico ed economico. Noi li creiamo e ne siamo consapevoli. Secondo Beck, il concetto di rischio permette di caratterizzare un'intera società: quella che va emergendo negli anni '70-'80 del secolo scorso, la quale deve ormai confrontarsi consapevolmente con i problemi globali creati dal suo modello di crescita. Quanto più diventiamo moderni tanto questi rischi crescono. Nella modernità avanzata la produzione sociale di ricchezza va sistematicamente di pari passo con la produzione sociale di rischi. Analogamente, ai problemi ed ai conflitti distributivi della società basata sulla penuria si sovrappongono problemi e conflitti che scaturiscono dalla produzione, definizione e distribuzione di rischi prodotti dalla scienza e dalla tecnica. 151. Rischi sistemici Con il processo di globalizzazione i rischi:❖ sfuggono ai

I confini degli stati nazionali, in quanto effetto di processi che superano la specificità dei luoghi e territori, sono rischi globali. Sono rischi che viaggiano all'interno dei sistemi della nostra società e diventano sistemici, in quanto effetto di catene lunghe di attori interdipendenti tra loro (governi, amministrazioni locali, multinazionali, sindacati, consumatori, ecc.); ognuno è allo stesso tempo causa ed effetto. È difficile capire i colpevoli di questi rischi. Affianca un'universalizzazione dei pericoli indipendente dai luoghi della loro produzione: su questa terra le catene alimentari collegano praticamente tutto con tutti, non hanno confini. L'acido contenuto nell'aria non si limita ad erodere sculture e tesori d'arte, ha dissolto già da tempo anche le moderne barriere doganali. Anche in Canada i laghi contengono acque acide e i boschi muoiono anche nell'estremo nord della Scandinavia.

Rischi ascritti I rischi globali non sono più una minaccia esclusiva delle classi sociali più basse. Con un effetto boomerang, essi minacciano la vita sulla terra in tutte le sue forme. La povertà è gerarchica, lo smog è democratico, scrive Beck. I rischi hanno, dunque, un effetto livellatore sulle disuguaglianze sociali. Ciò però non significa che l'appartenenza di classe non giochi ancora un ruolo decisivo nel definire la diversa esposizione ai rischi (es. produzioni rischiose delocalizzate in paesi in via di sviluppo). Viaggiano con il vento e con l'acqua. Possono trovarsi in tutto e in tutti e attraversano assieme alle cose più essenziali tutti gli ambiti della modernità altrimenti virilmente protetti. I rischi si insinuano ovunque silenziosamente e indipendentemente dalla libera scelta. In questo senso fanno emergere un nuovo tipo di scrittività del rischio tipico della nostra civiltà che ricorda per.certi versi il destino dei ceti nel medioevo. Oggi nella società sviluppata c'è una sorta di destino del rischio entro cui si nasce e a cui, per quanti sforzi si facciano, non ci si può sottrarre; con la piccola differenza (ma è di grande effetto) di essere tutti confrontati in maniera simile con esso. 3. Rischi e saperi esperti I rischi globali sembrano essere invisibili oppure difficilmente percepibili con i sensi (es. un virus, l'inquinamento dell'aria, le radiazioni). Proprio per questo motivo essi chiamano in causa molteplici saperi esperti, così che sia possibile interpretare e controllare le nuove minacce (servono teorie, esperimenti, strumenti di misurazione, ecc.). I saperi esperti, tuttavia, nel dibattito pubblico (e mediatico), oscillano tra: - l'incertezza e l'incalcolabilità delle catene causali globali (es. il calcolo delle probabilità) - l'accettabilità etica e valoriale di una certa

dose di rischio (es. l'uso della mascherina ol'obbligatorietà del vaccino)Si moltiplicano così le controversie e i conflitti interpretativi tra una pluralità di attori sociali e dirazionalità. la società della scienza, dei media e dell'informazione. In essa si creano nuoveLa società del rischio è anchecontrapposizioni tra chi produce le definizioni dei rischi e chi le consuma. Si trovano qui alcune radiciessenziali delle lotte per la definizione riguardanti scala, grado e urgenza dei rischi.

Esempi di fattori di rischio: 16

  • Scandalo della mucca pazza: carne contaminata ormai finita nel supermercati.
  • Fukushima: acqua radioattiva nel mare
  • 11 settembre: fattore potenziale di rischio ma la minaccia del terrorismo diventa all'ordine
  • Lehman brothers: crisi finanziaria 2008 con epicentro a Wall street, crolla il mercato finanziario
  • Pandemia di covid
  • Anonymus: cyber rischi

INDIVIDUALIZZAZIONE

Per Beck con la seconda modernità si assiste inoltre ad un processo di individualizzazione dei percorsi biografici.

Dettagli
A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Angelicabruni32 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia (corso superiore) e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Magatti Mauro.