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PLURALIZZAZIONE DEI MODELLI FAMILIARI
ha trasformato il panorama delle forme di convivenza; precedente consenso riguardo a cos'è che rende un aggregato- ha anche minato il di individui una famiglia. Le interpretazioni degli attuali processi di trasformazione dei modelli familiari sono oggetto di conflitti. Un fronte crede che l'erosione della coppia "tradizionale" formata da marito lavoratore e moglie casalinga possa nuocere alla società. Un altro fronte crede sia necessario sostenere le diverse forme di famiglia che si stanno sviluppando, almeno per ragioni di giustizia sociale.
Il più grande mutamento nella vita famigliare dei Paesi occidentali riguarda le coppie di coloro che si definiscono "omosessuali", "lesbiche" e "gay". Alla fine del 2011 dieci Paesi, oltre alla Città del Messico e sette degli stati americani, avevano legalizzato il matrimonio tra partner dello stesso sesso.
Il primo Paese che ha...
fatto questa scelta sono stati i Paesi Bassi (2001), seguiti dal Belgio(2003), Canada e Spagna (2005), Sud Africa (2006), Norvegia e Svezia (2009)Complessivamente si sono sposate finora oltre 100.000 coppie di gay e lesbiche. In altri 32Paesi le norme giuridiche prevedono il riconoscimento e la registrazione delle coppie formate dapersone dello stesso sesso. TRE PROSPETTIVE INTERPRETATIVE DEL MUTAMENTO DEI MODELLIFAMILIARI 1. LA PROSPETTIVA DELLA CRISI DELLA FAMIGLIA Trasformazioni recenti come "indebolimento" dei valori della famiglia necessari a- crescere bambini "sani" e creare società "stabile". Importanza che politiche sociali rinvigoriscono "matrimonio tradizionale". -2CRITICHE: sottovaluta aspetti positivi dei cambiamenti, come la maggiore uguaglianza di genere e la maggiore libertà di scelta 2. La PROSPETTIVA ECONOMICA - Approccio della ristrutturazione economica, focalizzato su fattori sociali strutturali: mutamento delmercato del lavoro per uomini (difficoltà di mantenere il modello famigliare del male breadwinner) e parallelo aumento dell'occupazione femminile.
Se oggi le famiglie sono più vulnerabili non è imputabile ai valori quanto al sistema economico e sociale poco stabile e prevedibile.
La PROSPETTIVA DI GENERE
Sottolineare le cause economiche all'origine dei cambiamenti della famiglia è importante, ma non basta a spiegarli.
È necessario anche prendere atto del ruolo giocato dal crescente desiderio di molte - donne e anche uomini che prevalgono intorno alla metà del XX secolo - di vivere in famiglie diverse da quelle "classiche" fondate sul matrimonio (eterosessuale) e su una netta divisione di genere dei ruoli e delle responsabilità.
Ridefinizione dei ruoli di genere: relazioni più egualitarie e varie (dove i compiti di cura dei figli e il lavoro fuori casa siano cioè distribuiti tra i partner).
in modo più o meno uguale).I NUOVI CONTORNI DEI LEGAMI ADULTI
2006 (USA): Meno della metà delle famiglie costituita da coppie sposate, solo il 20% da coppie sposate con figli. Sebbene il MATRIMONIO CONTINUI AD AVERE VALORE PER MOLTE PERSONE (es.: tendenza a risposarsi dopo divorzio, lotte per riconoscimento matrimoni omosessuali).
2013 (Europa): Famiglie unipersonali (32%), coppie senza figli (29%), coppie con figli (22%), famiglie mono genitore (4%).
Il DECLINO DEL MATRIMONIO È UNO DEI TRATTI SALIENTI DELLA FAMIGLIA CONTEMPORANEA: una quota consistente della popolazione convive invece che sposarsi, l'età media al primo matrimonio aumenta, è sempre meno necessario essere sposati per essere genitori.
Amore e matrimonio
Negli ultimi decenni del XX secolo, l'economia postindustriale e la "rivoluzione di genere" hanno mutato il contesto sociale e culturale nel quale i membri della famiglia devono cercare un punto di equilibrio traresponsabilità familiari e responsabilità lavorative, tra legami e autonomia. L'insieme di questi cambiamenti hanno contribuito alla de-istituzionalizzazione del matrimonio, affiancandogli una varietà di alternative. ALTERNATIVE FUNZIONALI al matrimonio: convivenze o coppie di fatto (le coppie omosessuali o eterosessuali non sposate che vivono insieme), le relazioni seriali (iniziare e chiudere una relazione intima dopo l'altra), e la vita da single. MADRI, PADRI E CONFLITTI LAVORO-FAMIGLIA Considerati in passato come sfere distinte, casa e luogo di lavoro sono oggi messi in rapporto da una metafora molto diversa. Benché in genere si utilizzi il termine lavoro per indicare le attività retribuite, anche quelle non pagate svolte in casa sono una forma di lavoro. Sia retribuito o meno, il lavoro di cura è importante per la sopravvivenza della famiglia. L'incerto confine tra casa e lavoro genera vincoli di tempo e contraddizioni, ma creaanche nuove opportunità e possibilità. Rispetto al passato, oggi infatti è più probabile che tanto le donne quanto gli uomini dicono di voler integrare nella propria vita il lavoro fuori casa con gli impegni di cura, e costruire una relazione più flessibile ed egualitaria con il partner. Il coinvolgimento dei padri nella cura ed educazione dei figli resta ancora al di sotto di quello delle madri, ma è cresciuto. La distanza di genere nel lavoro di genitore si sta gradualmente riducendo, infatti le coppie in cui questo lavoro è diviso in modo più equo si dicono più soddisfatte, e rischiano la separazione meno delle altre. Crescere nelle famiglie di oggi La crescente diversificazione dei tipi familiari ha trasformato non solo l'esperienza di essere genitore, ma anche quella di essere figlio e di diventare adulto. Una percentuale in continuo aumento di bambini vive in famiglie con i genitori entrambi occupati, con un solo genitore.
O con genitori omosessuali.
Nel 1960, a 30 anni, il 65% degli uomini e il 77% delle donne avevano già vissuto tutti i passaggi della transizione alla vita adulta: lasciare la casa dei genitori, terminare gli studi, diventare economicamente indipendenti, sposarsi, avere un bambino. Nel 2000, solo il 46% delle donne e il 31% degli uomini avevano superato prima dei 30 anni tutti questi passaggi.
Si usa per indicare quell'insieme di persone unite fra loro da legami di parentela, di affetto, di servizio o di ospitalità, che vivono insieme sotto lo stesso tetto.
Il concetto di famiglia si riferisce a tutte le persone unite fra loro da legami di parentela, di affetto, di servizio o di ospitalità, che vivono insieme sotto lo stesso tetto.
Il concetto di parentela sta a indicare tutti coloro che, sia che convivano o meno, sono legati da vincoli di filiazione, matrimonio e adozione.
Sistemi principali di discendenza:
- Cognatico: il gruppo di parentela (parentado) è formato da tutti i discendenti di una persona, sia attraverso la linea maschile che quella femminile.
- Unilineare: la parentela è formata
Da tutti coloro che discendono da un antenato comune esclusivamente attraverso la linea maschile o quella femminile. Quando l'anello di congiunzione è solo maschile: PATRILINEARE - relazioni agnatiche. Quando l'anello di congiunzione è esclusivamente femminile: MATRILINEARE - relazioni uterine. Un'altra distinzione: ENDOGAMIA per indicare le norme sociali che prescrivono la scelta del coniuge all'interno di un gruppo. ESOGAMIA per riferirsi alle norme che vietano di sposarsi con una persona dello stesso gruppo. Le norme sociali prescrivono anche il numero dei coniugi che si possono avere: MONOGAMIA quando non è permesso avere più di una moglie o di un marito per volta. POLIGAMIA quando si può essere sposati nello stesso momento con due o più persone. POLIANDRIA quando è una donna ad avere due o più mariti (es. Tibet e Toda dell'India). POLIGINIA (es. Africa occidentale).
quando è un uomo ad avere due o più mogli. FRÉDÉRIC LE PLAY (1806-1882) fu autore delle prime indagini empiriche sulla famiglia in Europa. Elaborò uno schema di classificazione, che prevedeva tre "TIPI IDEALI" di famiglia in base i) al GRADO DI AUTORITÀ del padre; ii) regole di convivenza dopo le nozze.- il primo tipo di famiglia è la famiglia patriarcale: tutti i figli sposati convivono sullo stesso tetto con i genitori, sottoposti all'autorità del padre;
- il secondo tipo di famiglia è la famiglia ceppo: solo un figlio maschio, scelto dal padre, porta la moglie a casa dei genitori;
- il terzo tipo di famiglia è la famiglia instabile: caratterizzata dalla piena libertà dei figli, i quali raggiunta una certa età lasciano la casa dei genitori;
- la MATRILOCALE quando il marito va ad abitare con i genitori della moglie;
- la PATRILOCALE la moglie va ad abitare con i genitori del marito: se tutti i figli seguono questa regola, si ha la famiglia patriarcale;
⇒BILOCALE quando i due coniugi possono scegliere se abitare con i genitori di lui o di lei.
⇒AVUNCULOCALE quando ci si attende che i due coniugi risiedano nella famiglia dello zio materno del marito.
⇒NEOLOCALE quando si preferisce che marito e moglie mettano su casa per conto proprio: se tutti i figli seguono questa regola, si ha la famiglia instabile.
PETER LASLETT (1972) ha elaborato una tipologia familiare in cinque tipi, che è ormai utilizzata da quasi tutti gli studiosi di scienze sociali:
- nucleare;
- senza struttura coniugale;
- del solitario;
- estesa;
- multipla.
⇒ ⇒= famiglia formata da una sola unità coniugale; può essere: completa, incompleta o monoparentale.
Nucleare = famiglia priva di un’unità coniugale, formata cioè da persone con altri rapporti di parentela.
Senza struttura coniugale = famiglia costituita da un’unica persona (con o senza servitori).
solitario= famiglia costituita da una sola unità coniugale e uno o più parenti conviventi. A seconda del rapporto di questo con il capo-famiglia si parla di: estensione verticale estensione orizzontale. 8 = famiglie con due o più unità coniugali. A seconda del legame fra queste unità si parla di: multiple verticali (es. marito, moglie, figlio e moglie del figlio) multiple orizzontali (es. due o più fratelli che vivono con le rispettive mogli ed eventualmente figli) In generale si parla di famiglie complesse quando si considera la famiglia estesa e multipla. Oltre che per la struttura, le famiglie possono essere distinte anche a seconda dei rapporti di autorità e di affetto esistenti fra coloro che ne fanno parte. Da questo punto di vista disting