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Devianza e sanzioni
I diversi tipi di sanzione
In ogni società la conformità alle norme viene mantenuta attraverso la minaccia o l’uso di sanzioni. Una prima
distinzione è quella tra sanzioni formali e sanzioni informali:
§ Le sanzioni formali sono quelle comminate da gruppi o organi specializzati (ad esempio, la magistratura) ai
quali è stato affidato il compito di assicurare il rispetto delle norme
§ Le sanzioni informali sono quelle spontanee o poco organizzate provenienti da familiari e conoscenti
La sanzione pu essere più lieve se si viola una norma d’uso (ad es., le buone maniere, nel caso si sputi per terra, o non
si lasci il posto sull’autobus a una persona anziana) oppure più severa se si viola una norma di legge Anche
nel caso vengano violate delle leggi, la sanzione pu essere più o meno severa:
§ Se si viola una norma penale si commette un reato (es. lo spaccio di stupefacenti), per cui è prevista una pena,
cioè una sanzione che pu limitare la libertà personale dell’individuo
§ Se si violano le altre leggi si parla di illecito civile o amministrativo (es. non rispettare un semaforo rosso), e la
sanzione incide prevalentemente sul patrimonio di chi lo ha commesso
Sistemi di punizione
Nel corso della storia si riscontra una grande differenza tra le varie società rispetto ai tipi di sanzione utilizzati contro i
trasgressori delle norme
§ In alcune comunità vigeva il sistema della faida, cioè della vendetta da parte della vittima del reato (o della sua
famiglia) nei confronti del reo
§ Nel diritto romano si è a lungo seguito il principio del taglione (occhio per occhio, dente per dente)
§ Per molto tempo, i trasgressori della legge sono stati puniti con sanzioni pecuniarie, l’espulsione dalla
comunità, pene corporali, la tortura o la pena di morte Grandi mutamenti sono avvenuti nel corso del tempo:
§ Nel settecento gli stati europei hanno iniziato ad abolire la tortura, fino ad allora molto diffusa
§ Il numero di mezzi per uccidere un condannato si è molto ridotto. In passato la morte poteva essere cagionata
per soffocamento, crocefissione, sventramento, squartamento, decapitazione con vari mezzi, annegamento,
oppure mandando il condannato al rogo. Nel corso degli ultimi due secoli invece i mezzi più usati sono stati la
ghigliottina, l’impiccagione, la fucilazione, la sedia elettrica, la camera a gas
§ In molti paesi la pena di morte è stata abrogata. Il primo paese a farlo è stato la Finlandia, nel 1826. In Italia la
pena di morte è stata abrogata una prima volta nel 1889, reintrodotta durante il periodo fascista e nuovamente
abrogata nel 1948
§ Il carcere come strumento per colpire i trasgressori è invece relativamente recente: è stato introdotto in Europa
nella seconda metà del settecento e si è affermato pienamente nel XIX secolo. Prima di allora il carcere si
limitava ad essere il luogo in cui venivano custoditi i colpevoli in attesa di processo, non uno strumento di
punizione. Da allora, la privazione della libertà personale è diventata in tutto il mondo la più importante pena
contro i trasgressori penali
Differenze di genere Sesso & genere
La distinzione tra sesso e genere è molto importante nelle scienze sociali:
§ Sesso: le differenze fisiche, biologiche e anatomiche tra maschi e femmine
§ Genere: le differenze tra maschi e femmine nei comportamenti, nei modi di pensare e nelle aspettative riposte
dalla società, molte delle quali non hanno origine biologica, ma sono piuttosto l’esito di un processo culturale Il sesso di
un individuo è dunque una realtà fisica, ma il modo in cui uomini e donne vedono sé stessi e si relazionano con gli altri,
così come i ruoli che vengono loro assegnati, sono una costruzione sociale e vengono appresi durante il processo di
socializzazione
La divisione sessuale del lavoro
Una delle più importanti conseguenze della costruzione sociale del genere è la divisione sessuale del lavoro. Gli studi
antropologici sulle società primitive hanno dimostrato che si tratta di un universale culturale: in tutte le società certi
compiti sono considerati propri degli uomini, altri delle donne 30
§ La caccia, la fusione dei metalli, l’abbattimento degli alberi, la lavorazione del legno sono svolti quasi
unicamente dagli uomini
§ Cucinare, lavare, procurare l’acqua e filare sono compiti quasi ovunque femminili
§ Vi sono invece compiti che competono con la stessa frequenza a entrambi i sessi: il raccolto, la mungitura, la
fabbricazione di manufatti di cuoio
Se esiste una divisione sessuale del lavoro, va comunque sottolineato che si riscontrano differenze non trascurabili tra le
diverse società – ma anche nella stessa società nel corso del tempo – rispetto a quali compiti siano prerogativa maschile
e quali prerogativa femminile. Es., in molte società la costruzione delle case spetta agli uomini, ma in alcune alle donne;
la cura dei figli non è più un compito esclusivamente femminile (diffusione dei «nuovi padri») Per
spiegare la divisione sessuale del lavoro sono state formulate varie ipotesi:
§ La maggior forza fisica degli uomini
§ La compatibilità con l’allevamento dei bambini: le donne svolgono quei compiti che si possono conciliare
con l’allattamento e la cura dei figli
§ La spendibilità riproduttiva: gli uomini svolgono i compiti più pericolosi, perché ai fini riproduttivi sono più
sacrificabili delle donne (nella vita riproduttiva delle donne gli ovuli sono di gran lunga inferiori in numero, e
quindi più preziosi ai fini del concepimento, degli spermatozoi nella vita riproduttiva degli uomini)
Lo status delle donne
Il concetto di status delle donne è multidimensionale, e comprende aspetti diversi come, tra gli altri, il controllo sulle
risorse economiche, il potere politico, l’autonomia personale, il grado di deferenza dovuto agli uomini e così via. Fino a
che punto tale status è mutato nello spazio e nel tempo?
Non è mai esistita una società in cui il potere politico fosse in mano alle donne, ma nelle società di caccia e raccolta, già
tendenzialmente egualitarie a livello di disuguaglianze sociali, si riscontra una certa eguaglianza anche nelle relazioni
tra i sessi. La situazione è poi cambiata radicalmente in seguito: lo status delle donne è diminuito nelle società orticole,
e, soprattutto, in quelle agricole. È in queste società che si riscontra il massimo grado di subordinazione delle donne.
Lo sviluppo dell’agricoltura intensiva port a un’accentuazione della divisione sessuale del lavoro: agli uomini furono
riservati i compiti di maggior rilievo come preparare i terreni, arare e scavare i canali per l’irrigazione, mentre le donne
persero molti dei loro ruoli produttivi, occupandosi di mansioni del lavoro agricolo ritenute secondarie. Nelle società
agricole si form anche una netta separazione tra la sfera pubblica e quella privata. La prima fu riservata agli uomini,
mentre le donne furono relegate nella seconda. Questo isolamento spaziale servì anche per assicurare la verginità delle
donne e la loro fedeltà sessuale
Le variazione dello status delle donne nello spazio e nel tempo sono state ricondotte a tre principali fattori:
§ Il sistema di parentela. Lo status delle donne è maggiore in presenza di un sistema di parentale matrilaterale (la
coppia intrattiene rapporti principalmente con i parenti della donna) in cui si segue la regola di residenza
matrilocale (la coppia vive nella casa dei parenti della moglie). In questa situazione, la donna pu contare sul
sostegno della madre e delle sorelle. Inoltre, la donna è sottoposta non solo all’autorità del marito, ma anche a
quella del fratello. In caso di disaccordo, queste due figure maschili possono neutralizzarsi a vicenda.
§ La frequenza delle guerre. La presenza di uno stato di guerra aumenta il potere degli uomini, ma solo nel caso
il conflitto abbia luogo con popolazioni limitrofe. In caso di guerra con nemici lontani gli uomini sono costretti
ad abbandonare la propria dimora per lunghi periodi di tempo, e questo accresce il potere delle donne
§ Il contributo economico delle donne. Come dimostrano bene le società contemporanee, lo status sociale delle
donne aumenta all’aumentare del contributo che forniscono al processo produttivo e del controllo che
esercitano sulle risorse economiche
Le disuguaglianze di genere nelle società contemporanee
In molti paesi sviluppati le disuguaglianze di genere hanno fatto registrare una netta diminuzione nel corso del
Novecento. Nonostante ci , ancora oggi in occidente si registrano notevoli disuguaglianze tra uomini e donne in diversi
ambiti, tra cui:
§ Il lavoro
§ La politica
§ L’uso del tempo 31
Il lavoro
Nei paesi sviluppati si è registrata una generale diminuzione delle disuguaglianze di genere nella partecipazione al
mercato del lavoro, a causa dell’aumento del tasso di attività della popolazione femminile. Tuttavia, anche se il numero
di donne che lavorano è fortemente aumentato, molte di loro svolgono un’occupazione diversa da quella degli uomini:
si parla di segregazione occupazionale orizzontale per sesso per indicare la concentrazione di uomini e donne in lavori
diversi (es., le occupazioni artigianali come idraulici, decoratori, elettricisti sono tradizionalmente maschili, mentre colf,
babysitter e insegnanti della scuola dell’obbligo sono soprattutto donne). Le donne spesso hanno occupazioni meno
retribuite, che permettono la conciliazione con le responsabilità familiari e legate ad attività considerate
tradizionalmente femminili (come la cura). La segregazione occupazionale per sesso è diminuita negli ultimi decenni,
ma non è scomparsa e in alcuni paesi (tra cui l’Italia) è ancora elevata
La politica
Nell’ultimo secolo le disuguaglianze di genere sono diminuite anche nel campo della politica. Le donne hanno ottenuto
diritto di voto in quasi tutti gli stati del mondo (le prime sono state le neozelandesi, nel 1893). Dopo aver conquistato il
suffragio le donne sono andate a votare in misura minore rispetto agli uomini, ma con il passare degli anni la
partecipazione femminile ha raggiunto, e talvolta superato, quella maschile. Le differenze di genere sono diminuite
anche in altre forme di partecipazione politica: l’interesse per quanto avviene nella sfera pubblica, l’iscrizione a un
partito, le azioni svolte a sostegno di un gruppo, un candidato, un programma. In alcuni paesi la differenza tra
l’interesse politico degli uomini e delle donne è esigua, in altri, come l’Italia, è ancora netta. Le donne rimangono
comun