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Centralizzazione della vocale A

Il fenomeno della centralizzazione della vocale A si riferisce alla pronuncia di A, dove invece di dire "XAAAUS" si comincia a sentire una pronuncia di tipo "XAUUS". Questa pronuncia presenta una vocale di timbro indistinto e di durata maggiore rispetto alle altre. Non si tratta di una variazione libera, ma di una variazione variabile.

Le lingue di solito mostrano variazioni continue, alcune delle quali finiscono nel nulla, mentre altre diventano diffuse. La variabile è una variazione che ha un significato sociale e deve essere soprattutto frequente, cioè presente anche nel linguaggio spontaneo, strutturale, cioè integrata nel sistema linguistico, e stratificata, cioè con una distribuzione asimmetrica nei diversi strati sociali.

Labov ha stabilito che la centralizzazione della vocale A si estende non solo alla A, ma anche ai dittonghi composti con A.

variazione occasionale o se è variabile equale è il suo significato. Prepara un questionario somministrato a un campione di parlanti e fa delle registrazioni. Le registrazioni sono una parte molto delicata di tutta la ricerca perché dovrà cercare di ottenere campioni di linguaggio spontaneo in una situazione di intervista formale. Queste erano necessarie perché il fatto della centralizzazione non era usato consapevolmente e il giudizio dei parlanti poteva non corrispondere alla realtà. Quindi loro potevano sostenere di non pronunciare la A centralizzata ma inconsapevolmente lo facevano. Labov somministra dei test abbastanza complessi con delle domande di lessico, giudizio di valore sulla vita dell'isola, gli fa leggere dei brani e cerca di provocare un campione di linguaggio spontaneo. Per esempio con i PESCATORI: la cosa più semplice, dato che i pescatori si trovano spesso in situazioni un po' di rischio/pericolo per cui una delle.

domandefatte era proprio quella se avevano mai subito delle situazioni pericolose in cui avevano rischiato la vita. A questa domanda, che ti tocca particolarmente, seguivano dei racconti concitati perché uno pensava al momento in cui aveva rischiato la vita e quindi questi momenti potevano essere ritenuti molto vicini al linguaggio spontaneo, anche perché il linguaggio spontaneo ha delle spie esterne, come l'aumento di velocità nella respirazione, risatine nervose...

Il questionario viene somministrato a diversi gruppi sociali: professionisti, casalinghe, studenti e ai diversi gruppi etnici presenti sull'isola. Grazie a ciò, Labov arriva ad un grafico: dove lo 0 corrisponde alle forme non centralizzate, (1) alle forme centralizzate e il (2) alla scoperta che esiste anche un condizionamento fonetico cioè che il contesto linguistico può influenzare questo fenomeno della centralizzazione.

Labov nota anche che una T favorisce la centralizzazione.

così come la Le la R. Mentre un suono K, tipo like, è neutrale, ed un suono come la Minvece non favorisce assolutamente la centralizzazione.

I soggetti con il massimo grado di centralizzazione sono:

  • Pescatori, maschi, che hanno un'età compresa tra i 31 e 45 anni

Perché? Labov attua una connessione tra questo fenomeno linguistico e il contesto sociale. Il contesto sociale → isola senza industrie, l'economia dell'isola dipende dal turismo però questo provoca una pressione psicologica perché il turismo è sentito come una minaccia per la propria indipendenza da cui deriva un fattore di resistenza e disprezzo nei confronti degli estranei.

I pescatori si identificano con i valori dell'isola e li vogliono difendere. In più mostravano una forte avversione alle incursioni estive di questi turisti, quindi il è: l'identificazione del gruppo dei nativi e l'avversione agli turisti.

estranei.I giovani mostrano delle tendenze opposte:- I meno conservativi non manifestano il fenomeno perché ovviamente sono attratti da uno stile di vita statunitense- Altri invece prendono a modello i pescatori, quindi il loro desiderio di rimanere sull'isola si riflette nella realizzazione della centralizzazione.La centralizzazione di A è l'espressione di una forte resistenza contro un turismo di massa che rischia di alterare lo stile di vita originario.Centralizzare significa affermare la propria appartenenza a Martha's Vineyard e difenderne i valori.Tutta questa rete di informazione rende molto chiara la stratificazione sociale e quindi queste ricerche sono state ripetute in situazioni sociali diverse, tra cui sono stati scelti gruppi di emarginati. Labov nelle sue ricerche era solito, soprattutto per la presenza della R rotica o no, andare nei grandi magazzini dove si informava su cosa c'era al QUARTO piano, proprio per la presenza della R, e poi faceva

Tutta una serie di inchieste fermando la gente e chiedendo "scusi mi sa dire dov'è il QUARTO piano?" e così raccoglieva una grande massa di esempi. Questa corrente ha prodotto una serie notevole di risultati e di studi perché ha definito non solo il comportamento linguistico di vari gruppi sociali, ma anche del linguaggio degli uomini, del linguaggio maschile rispetto al linguaggio femminile e quindi cercando di approfondire e di guardare le modalità della nascita di un cambiamento linguistico.

LE VARIAZIONI

Ogni lingua varia nel tempo, nello spazio a seconda di chi e di come si usa. Più precisamente noi distinguiamo dei (anche se diacronica c'è un'altra, la sincronica, cioè quella legata al tempo. Es. se noi volessimo studiare l'italiano di oggi rispetto a quello degli anni '90)

Diastratica legata alla collocazione sociale del parlante, allo strato o gruppo sociale a cui appartiene.

Dove l'italiano di un laureato dovrebbe essere diverso da quello di un analfabeta. La lingua varia attraverso la stratificazione sociale. Diatopica legata allo spazio, alla collocazione geografica del parlante. Es. italiano di Milano è diverso dall'italiano di Roma. Diafasica legata al contesto e all'argomento. Cambia attraverso le situazioni comunicative. Es. con il Rettore si parla in maniera diversa rispetto a quando parliamo con un amico. Accanto a questa esiste una quarta variazione: Diamesica, dipende dal mezzo che si usa per comunicare (parlato o scritto). Anche qui c'è un legame con la situazione comunicativa. Considerate queste variazioni la lingua appare un oggetto non monolitico, uniforme ma un insieme di varietà, cioè di modi diversi di realizzare il sistema linguistico. Ad ognuna di queste variazioni si pongono diversi settori della linguistica: es. diacronica (linguistica storica), diatopica (la linguistica che).

Si occupa dei dialetti, della geografia linguistica e diastratica/diafasica - sociolinguistica.

Sociolinguistica LEZIONE 2: Tutte queste varietà sono state sistematizzate in uno schema chiamato L'architettura dell'italiano, dove su due assi, uno orizzontale ed uno verticale, sono disposte tutte le varietà linguistiche che noi possediamo maggiormente. L'italiano standard e il neo standard, al centro troviamo mentre man mano che ci spostiamo verso la periferia ci sono delle varietà standard e sub-standard. Il quadrante in alto a sinistra, varietà più alte, riporta come l'italiano formale aulico o il tecnico-scientifico, connotati da un lessico particolare, quello in basso a destra indica quelle più basse. Italiano sub standard: (quadrante inferiore sinistro) insieme di elementi che nell'architettura sociolinguistica di una lingua sono al di sotto dello standard, cioè occupano i settori bassi della (in poche parole, sono

tuttedimensione diastratica e diafasica.quelle forme e costruzioni che, pur essendo in uso presso i parlanti diuna lingua, non fanno parte della norma riconosciuta e codificata.)es. il che polivalente quel tuo amico che gli ho fatto due favori (tipico diuna varietà diastratica bassa e anche di un registro informale trascurato).L'uso di GLI e CI per tutto. Es. tuo cugino che ci ho fatto 2 favori.sub standardIl è molto variabile e potrebbe contenere quelli chesaranno i futuri mutamenti linguistici e rivela delle tendenze del sistemalinguistico che non appaiono nello standard.Italiano standard :negli anni '50-'60, l'italiano standard aveva ancora un carattere dilingua ufficiale burocraticae . La lingua di socializzazione primaria eraancora il dialetto. I tratti della lingua standard coincidevano conl'italiano letterario .negli anni '60 l'uso del dialetto era fortemente riprovato. La prof aveva laproibizione dai propri genitori di

parlare in dialetto. De Mauro dimostra nel 2016 che 2 italiani su 3 non sono in grado di capire un testo scritto o di decodificare il significato di un discorso complesso. Si parla di analfabetismo strumentale e analfabetismo funzionale.

Italiano neo-standard:

Negli anni '80 è iniziato un processo di ristandardizzazione dell'italiano: ora lo scritto tipico tende ad accogliere alcuni tratti che parlato prima erano esclusivi del, e la sfera dello standard ha sub-cominciato ad accogliere tratti che prima erano considerati standard. Berruto ha definito questa nuova varietà neo-standard.

Nella fonologia è caratterizzato da:

  • Neutralizzazione Pronuncia che si basa sulla grafia, quindi una delle opposizioni tra E aperta e chiusa, tra O aperta e chiusa, tra S sorda e sonora, tra Z sorda e sonora
  • Apparizione ed accettazione di gruppi di consonanti che sono insoliti per l'italiano poiché è una lingua con uno schema consonate-vocale dove tutte le sillabe

finiscono per vocale. In questo modo quando abbiamo parole che finiscono per gruppi consonantici come o addirittura per consonante come questo è dovuto ad un influsso di altre lingue ma entrano nell' lingua italiana.

Riduzione dei dittonghi e trittonghi (sulla base del fiorentino) es.- figliuolo figliolo e giuoco gioco

VARIAZIONE DIASTRATICA: (legata alla collocazione sociale del parlante, allo strato o gruppo sociale a cui appartiene) premessa: Esiste una correlazione tra l'organizzazione sociale di ciascuna comunità e le sue strutture linguistiche. All'interno di ogni lingua noi abbiamo tante varietà che riflettono il comportamento comunicativo di insiemi di ind

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ge19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi di linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Rocca Giovanna.