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Processo di urbanizzazione e indicatori
● PRIME CITTA' (IV-III MILLENNIO A.C.)
● CITTA' ROMANE E MEDIEVALI
● CITTA' GIAPPONESI
● CITTA' COLONIALI
● CITTA' INDUSTRIALI
● CITTA' POSTINDUSTRIALI (economia basata sui servizi)
3 indicatori del processo di urbanizzazione
● tasso di urbanizzazione: percentuale dei cittadini (abitano in città) rispetto alla popolazione totale
● ammontare della popolazione urbana: numero assoluto delle persone che in un'area geografica vivono in città
● tasso di crescita urbana: l'aumento della popolazione urbana in un anno
I paesi in via di sviluppo hanno un'urbanizzazione più veloce.
"Le metropoli sono il luogo del cosmopolitismo. Una volta superata una certa soglia, il raggio visuale, le relazioni economiche, personali e spirituali, e il perimetro ideale delle città aumentano in progressione geometrica. Ogni incremento acquisito non è una staffetta di uguale incremento successivo, ma di uno più"
ampio; ogni filo che ne dirama ne aggancia sempre altri. Via via che si espande, la città offre sempre di più le condizioni fondamentali delladivisione del lavoro: una cerchia che per la sua grandezza è capace di accogliereuna grande e variegata quantità di prestazioni, mentre contemporaneamente laconcentrazione degli individui e la loro concorrenza per gli acquirenti costringeciascuno a specializzarsi in modo tale da non rischiare di essere sostituito daaltri.L'offerente deve cercare di suscitare bisogni sempre nuovi e sempre piùspecifici nelle persone a cui si rivolge. La necessità di specializzare la propriaprestazione per trovare una fonte di guadagno non ancora esaurita, una funzionenon facilmente sostituibile, spinge a differenziare, raffinare e arricchire i bisogni delpubblico. Simmel 1903Martinotti - sviluppo della città e popolazioni urbaneHa disegnato un percorso evolutivo delle metropoli. Si ragiona per stadi e partedalpassato. Fase 1 - città tradizionale (Urbino) All'interno delle mura sono presenti gli abitanti e i lavoratori; gli abitanti vengono chiamati diurni, i lavoratori sono la popolazione notturna. Si abita e si lavora nella città. Il grosso della presenza era data dai "portatori di risorse". Le mura hanno molteplici funzioni: - difendono - delimitano la società in sé presente - delimitano un'area con delle regole, una cultura I funzionari locali a un certo punto non vengono più pagati con il feudo ma gli viene dato uno stipendio che, a differenza del feudo, può essergli tolto facilmente e far sì che esso perda tutto il potere in poco tempo. (diventa più difficile quindi ribellarsi) Verso la fine dell'800 le fortificazioni perdono la loro funzione di protezione. Le mura continuano a delimitare la popolazione urbana. Si può parlare di una popolazione cittadina (dentro le mura) e di contado, che si trova fuori.Dal contesto urbano e che ha comunque un'importante funzione. Il contado può entrare nell'ambito urbano attraverso una porta. Siamo ancora nell'ambito della città tradizionale ma una serie di processi ci sposta verso quella che è la metropoli di prima generazione.
Fase 2 - metropoli di prima generazione. Metropoli di prima generazione che sviluppa tramite l'industria, le infrastrutture (mezzi di comunicazione, di trasporto). Concentrazione dell'industria nelle città. Aumenta la motorizzazione privata ossia la capacità di spostarsi velocemente in un altro luogo con i propri mezzi (trasportare una persona costa sempre di meno). Metropoli caratterizzata dal pendolarismo (viaggiare per lavorare). Il pendolarismo aumenta l'area delle città, la parte urbana aumenta nella città che si espande e agglomera anche i paesi vicini. La città si riempie di immigrati, stranieri... Esodo delle persone dalle parti urbane.
delle classi medie -> fare il tragitto costameno.
Le persone che abitano nelle mura e lavorano nelle mura sono un caso “raro”.
Fase 3 - metropoli di seconda generazione (Venezia e Rimini)
Diminuiscono le ore di lavoro, aumenta il reddito e si diffonde il concetto di tempolibero -> vacanze, la gente si sposta fuori per un momento prolungato e la città siriempie di nuovi soggetti (city-users) -> motivi turistici.
I flussi da dentro e fuori si moltiplicano.
Queste dinamiche attivano studi e ricerche per la gestione della società, dei flussi.
Sono un apporto importante per l’economia cittadina ma possono ancherappresentare un problema.
Fase 4 - metropoli di terza generazione
Vede l’afflusso di un altro tipo di frequentatori, gli uomini d’affari che vengono perpochi giorni per riunioni o convegni.
Essi svolgono una funzione economica molto importante (alberghi, strutture diristoro…)
Diventano attori dell’accrescimento
dell'importanza della città a livello globale. Queste città rischiano di andare in crisi quando non sopportano il grande flusso di persone, è quindi fondamentale gestire il flusso.
Augé e i non-luoghi
Sono quei luoghi che non possono definirsi né identitari, né relazionali, né storici (essere soli nella moltitudine). Nelle metropoli questi luoghi iniziano a comparire sempre di più. Sono spazi necessari ma dove l'identità non si sviluppa (ci si svolge una funzione e lo si abbandona). Li confrontiamo con spazi in cui si socializza. Servono eventi particolari per far sì che si formi una storia all'interno di un non-luogo. Esempi: autostrade, centri commerciali, supermercati, sale d'aspetto, grandi parcheggi.
Capitale sociale
L'insieme delle relazioni sociali di cui un soggetto individuale (per esempio un imprenditore o un lavoratore) o un soggetto collettivo (privato o pubblico) dispone in un determinato
momento.Attraverso il capitale di relazioni si rendono disponibili risorse cognitive, come le informazioni, o normative, come la fiducia, che permettono agli attori di realizzare obiettivi che non sarebbero altrimenti raggiungibili, o lo sarebbero a costi più alti. Cartocci (2007) Mappe del tesoro. Atlante del capitale sociale in Italia Indicatori del capitale sociale utilizzati: partecipazione elettorale, associazionismo, volontariato, quante persone comprano i giornali, tasso di donazione (sangue). Da questa ricerca viene fuori che al nord il capitale sociale è molto più alto rispetto al sud. Banfield e il familismo amorale a Chiaromonte Banfield nel secondo dopoguerra si è recato a Chiaromonte per studiare come la popolazione risolveva i problemi di cittadinanza, la partecipazione politica... Quello che è venuto fuori è che negli ambienti paesani come Chiaromonte con la popolazione composta prevalentemente da contadini i problemi della...famiglia hanno la precedenza rispetto ai problemi pubblici. Gli individui cooperavano (se cooperavano) solo per un tornaconto personale, convinti che anche gli altri avrebbero ragionato così. Questo tipo di comportamento è nocivo per le basi della società che si concentrano anche sul fare qualcosa per gli altri. La Sindrome all'italiana oggi è al contrario, negli ambienti paesani c'è un forte capitale sociale.
16. Economia e società
Capitalismo Socialismo Comunismo
Capitalismo
Valore: libera concorrenza
Il valore di mercato è la struttura economica prevalente soprattutto dalla fine dell'800 in poi. Fa riferimento a un mercato che gestisce i prezzi tra la domanda e l'offerta. Il capitalismo ha un valore di riferimento: il valore della libera concorrenza. Il sistema predominante si basa sulla comunicazione di tre soggetti che devono essere liberi di competere: imprenditori, lavoratori e consumatori. I compratori scelgono di
comprare un prodotto in base al prezzo e alla qualità. Quindi non ci deve essere troppa differenza tra prodotti di simil tipo. I lavoratori scelgono il salario migliore in base alle ore. Quindi gli imprenditori cercano i lavoratori migliori al prezzo più basso. Da questo deriva il destino delle imprese. Il capitalismo in teoria: valorizzazione della libertà individuale. Ruolo dello stato -> <Effetti dello sfruttamento della manodopera: significa sfruttare chi non ha nessuno che lo difende, mettere al lavoro i minori... -> salari minimi, scarsa sicurezza...
Questo comporta due conseguenze:
- riforme -> gran parte della popolazione ha utilizzato le istituzioni parlamentari per ottenere più diritti. Distribuzione del reddito, assistenza sanitaria, miglioramento nella sicurezza. Le imprese chiedono però più sicurezze da parte dello Stato
- rivoluzioni -> si fa ricorso alla violenza
Crisi del '29 e adozione di strumenti di regolazione
La prima grande crisi è arrivata nel '29 (La Grande depressione).
Le crisi sono un evento periodico che porta al calo di domanda di beni, calo dell'occupazione e dei salari.
Ogni volta che c'è una crisi aumentano i controlli sulla regolamentazione del mercato, controlli sulla concorrenza e lotta contro il monopolio.
Durante il 19esimo secolo il capitalismoÈ nel suo periodo più ricco, i vari grandiproprietari si sono arricchiti perché erano presenti pochi controlli. Con le crisi arrivano le diverse proposte politiche, una di queste è il Keynesismo -> un complesso di principi teorici di Keynes che era volta a combattere la crisi promuovendo investimenti da parte dei cittadini e aumentando la spesa pubblica (soldi erogati dallo Stato per l'erogazione dei servizi). Due figure importanti sono Ronald Reagan e Margaret Thatcher -> Reaganismo e Thatcherismo. Con il loro intervento si torna nell'ottica che lo Stato dovesse tirarsi fuori dall'economia e viene quindi riabbracciato il liberismo sotto forma di neoliberismo. -> incentivazione del libero scambio, abbassamento dei salari -> aiutando gli imprenditori si aiutano anche i poveri (secondo la visione di Reagan). Crisi petrolifera del '73 A causa delle