E
b vuole produrre
Pg* : prezzo totale che i due cittadini
d BMgX pagheranno (Pg*1 + Pg*2)
1 2 3
De nito “g” il BENE PUBBLICO, tenendo g constante, sommiamo le singole disponibilità a pagare
per ottenere g. Io e tizio abbiamo due funzioni di domanda diverse: nera (io) e verde (tizio). Dalle
due funzioni di domanda (nera e verde) lo Stato vuole dedurre la funzione di domanda di
mercato del bene pubblico:
• bene pubblico 1: la massima disponibilità a pagarlo è la somma verticale della mia disponibilità a
pagarlo (a) e di quella di tizio (b). La somma è il punto (ab)
• bene pubblico 2: siamo disposti a pagare lo stesso prezzo, infatti le funzioni di domanda si
intersecano, la somma è formata dal punto (c)
• bene pubblico 3: io sono disposta a pagare zero, quindi calcolo solo la disponibilità a pagare di
tizio (d).
Dal terzo bene pubblico in poi, la massima disponibilità a pagare sarà sempre quella di tizio, quindi
la funzione di domanda di mercato coinciderà con la funzione di domanda di tizio (verde)
Ora traccio la funzione di CMgX, cosicché possiamo constatare che l’ EQUILIBRIO è nel punto in
cui la domanda (BMgX) è uguale all’ offerta (CMgX), nel gra co corrisponde al punto (E).
Ma il prezzo-imposta che lo Stato preleverà ai due cittadini sarà diverso perchè traggono un
BMgX diverso: Pg*1 (prezzo imposta mio) e Pg*2 (prezzo imposta tizio)
46 di 63
fi fi fi fi fi fi fi
1.3 Meccanismo di decisione collettiva circa i beni pubblici
A seconda che gli individui siano disposti a rivelare le proprie preferenze o meno possiamo avere
due processi decisionali diversi per quanto riguarda prezzo e quantità dei beni pubblici.
Equilibrio di Lindhal: Poiché il consumo di bene pubblico è lo stesso per ogni individuo (che è
consumatore e contribuente) e il bene cio marginale è diverso da consumatore a consumatore, la
condizione di ottimalità ogni consumatore paghi un prezzo pari alla propria
richiede che
valutazione marginale del bene pubblico (condizione di Lindhal). Questo però se e solo se gli
individui sono disposti a rivelare le proprie preferenze per i beni pubblici.
condizione di Lindhal
La tenta di imitare il funzionamento del mercato nel fornire beni privati.
organizzare l'o erta di un bene pubblico in modo decentrato:
L’idea fondamentale è quella di
a ciascun individuo viene prelevata un'imposta per contribuire a nanziare il bene pubblico. Tale
imposta agisce come un prezzo (si parla infatti di prezzo/imposta) "personalizzato".
Stato quantità di bene pubblico e
esclusivamente
Lo agisce come banditore proponendo una
ricevendo le singole disponibilità a pagare
in risposta alle quali vengono adeguate le imposte.
Stato
A nché tutti gli individui domandino la stessa quantità di bene pubblico, lo itera la
procedura no al raggiungimento dell'equilibrio.
di Lindhal
In corrispondenza dell'equilibrio la somma dei bene ci marginali uguaglia il costo
Pareto e ciente.
marginale, pertanto esso è Saggi
È di cile determinare la struttura di contribuzione, poiché occorre conoscere tutti i
Marginali di Sostituzione tra consumi privati e consumi pubblici per ciascun cittadino.
Occorrerebbe pertanto chiedere a ciascun individuo di rivelare le proprie preferenze e dichiarare la
propria disponibilità a contribuire al nanziamento del bene.
Tuttavia, abbiamo visto che esiste l'incentivo a fare FREE RIDING, poiché la strategia dominante
dal punto di vista individuale è quella di poter disporre del bene pubblico senza contribuire al suo
dello Stato necessario
nanziamento. L'intervento è non solo per produrre il bene pubblico, ma
per cercare di scoprire le vere preferenze di ciascun cittadino.
metodi preferenze VOTO:
conoscere
Tra i nalizzati a le vere di ciascun cittadini vi è il gli
individui determinano con il voto la quantità da rendere disponibile di beni pubblici. Tra le
procedure di votazione, due sono le principali:
• Voto all’unanimità
• Voto a maggioranza.
1.3.1 Votazione a maggioranza
votazione a maggioranza
La è sicuramente il meccanismo più utilizzato e più democratico
possibile, è comunque imperfetto.
Consideriamo.. livello di spesa pubblica:
la scelta tra tre alternative diverse per
basse
1. tasse e bassa quantità di bene pubblico
2. spesa intermedia
3. tasse elevata e alta quantità di bene pubblico
tre elettori: preferenze
Supponiamo che nell'economia esistano A, B e C e ipotizziamo che le
individuali sono le seguenti:
• 1>2>3
A :
• 3>
B: 1>2
• C: 2>3>1
Non esiste maggioranza nella scelta a 3, allora si passa al voto a maggioranza su tutte le coppie
alternative.
1 vs 2: vince 1
1 vs 3: vince 3
47 di 63
fi ffi ffi fi fi fi ffi fi ff fi fi
Per la transitività, dovrebbe allora derivare che, dal punto di vista della collettività, 3 > 1 > 2.
ciclicità delle preferenze:
Eppure, se si vota 3 vs 2, vince 2. Si genera quindi
3> 1>2>3>1>2 ciclicità
NON esiste quindi una alternativa considerata migliore di tutte le altre. La che emerge
paradosso di Condorcet:
viene detta dall'aggregazione di preferenze razionali deriva una
irrazionalità, che consiste nella non transitività.
risultato
Il dipende dall'ordine di voto tra le alternative (agenda di voto). Si ssa un'agenda, cioè
un ordine di voto in cui due alternative sono confrontate. Quella scon tta viene eliminata e quella
tre agende di voto.
scelta viene messa ai voti con la seguente. Consideriamo le seguenti
1. agenda
primo turno: 1 vs 2, vince 1.
secondo turno: 1 vs 3, vince .3
3 è l'alternativa scelta.
2. agenda
Primo turno: 1 vs 3, vince 3.
Secondo turno: 3 vs 2, vince 2.
2 è l'alternativa scelta.
3. agenda
Primo turno: 2 vs 3, vince 2
Secondo turno: 2 vs 1, vince 1
1 è l'alternativa scelta Come verrà scelta l'agenda?
Ciascuna agenda porta a un risultato diverso. L’esito della votazione
a maggioranza è strettamente dipendente dall’ordine con cui vengono messe a confronto le
diverse alternative, allora signi ca che l’esito della votazione a maggioranza è MANIPOLABILE
dall’AGENDA SETTER (cioè da colui che fa l’agenda di voto)
esempio: se io volessi che vincesse l’alternativa 2, sceglierei di chiamare i miei elettori alle urne
con un disegno di voto corrispondente all’agenda 2.
Quindi il PARADOSSO DI CONDORCET fa risultare manipolabile l’esito elettorale della votazione a
maggioranza. Finora abbiamo visto una manipolabilità dal pov dell’AGENDA SETTER, cioè da
colui che chiama gli elettori alle urne ( = il governo ).
Tutto ciò implica che l'esito sia manipolabile, non solo dall'agenda-setter, ma dagli stessi elettori,
che sono incentivati a mentire (voto strategico). Ogni elettore ha un FIRST BEST, un SECOND
BEST e un THIRD BEST
A: 1>2>3 —> il suo THIRD BEST è l’alternativa 3
B: 3>1>2 —> il suo THIRD BEST è l’alternativa 2
C: 2>3>1 —> il suo THIRD BEST è l’alternativa 1
Ognuno di loro potrebbe votare in modo strategico, per evitarsi il proprio THIRD BEST, dunque
per evitare di stare il peggio possibile.
1. agenda
avevo visto che nell’agenda uno l’alternativa scelta è tre, che corrisponde al THIRD BEST
dell’elettore A
L’elettore A devi votare strategicamente per fare in modo che non vinca l’alternativa 3 (THRID
BEST), ma che vinca l’alternativa 2 (SECOND BEST)
Primo turno: 1 vs 2, l’elettore a vota strategicamente l’alternativa due
Secondo turno : 2 vs 3
48 di 63 fi fi fi
2. agenda
Avevamo visto che nell’agenda due l’alternativa scelta era due, che corrisponde al THIRD BEST di
B. L’elettore B deve votare strategicamente per fare in modo che l’alternativa 2 (THIRD BEST) non
vinca, ma che vinca l’alternativa 1 (SECOND BEST)
Primo turno: 1 vs 3, l’elettore b vota strategicamente l’alternativa 1
Secondo turno : 1 vs 2, vince 1
3. agenda
Avevamo visto che nell’agenda tre l’alternativa scelta era 1, che corrisponde al THIRD BEST di C
L’elettore C deve votare strategicamente per fare in modo che l’alternativa 1 (THIRD BEST) non
vinca, ma che vinca l’alternativa 3 (SECOND BEST)
Primo turno: 2 vs 3, l’elettore c vota strategicamente l’alternativa 3
Secondo turno : 1 vs 3, vince 3
il voto strategico avviene al primo turno, per evitare che al secondo turno vinca proprio il THIRD
BEST. Questo grazie al paradosso di CONCERDET, che ha comporrà comportato: irrazionalità
aggregata delle preferenze di voto.
E il paradosso ha fatto sì che l’esito del voto a maggioranza sia: dipendente strettamente
dall’agenda di voto e manipolabile sia dall’agenda sette sia dall’elettore stesso
Gli elettori bislacchi preferiscono tutto o niente, e quindi hanno come THIRD BEST l’intermedio
(l’alternativa 2 se parliamo dell’individuo B)
Quando non sono bislacchi, le preferenze degli elettori sono SINGLE-PICKLED (“ad una sola
punta”). Quando sono bislacchi invece sono DOUBLE-PICKLED (“ a doppia punta”:un individuo
preferisce gli estremi rispetto alla via di mezzo).
PREFERENZA DEGLI INDIVIDUI: B: double peaked (bislacco), causa del
paradosso di CONDORCET
A,C: single peaked (non bislacchi)
Proviamo a vedere l’esito delle diverse agende di voto, correggendo le preferenze di B per non
farlo essere più DOUBLE PICKED, ma SINGLE PEAKED.
A: 1 > 2 > 3
B: 3 > 2 > 1 —> cambiato
C: 2 > 3 > 1
49 di 63 della votazione a maggioranza 2,
È facile veri care che in tal caso l'esito sarà sempre
indipendentemente dall'agenda di voto. NON si veri ca cioè la ciclicità delle preferenze. Infatti:
1 vs 2: vince 2
1 vs 3: vince 3
2 vs 3: vince 2 —> 2
Quindi: > 3 > 1 regola della
Si dimostra inoltre che, se le preferenze di ogni elettore sono SINGLE PEAKED, la
maggioranza semplice comporta che in una competizione tra due alternative (candidati, partiti
politici) vincerà colui che propone una scelta che corrisponde alle preferenze dell'elettore
EQUILIBRIO STABILE DEL VOTO A MAGGIORANZA.
mediano. Esiste cioè un
Tuttavia, NON SEMPRE i votanti hanno preferenze unimodali poiché solitamente le alternative di
scelta hanno diverse dimensioni di co
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Appunti Scienze delle finanze
-
Appunti Scienze delle finanze
-
Appunti lezione Scienze delle finanze
-
Appunti con grafici dell'esonero di Scienze delle finanze