Minervini Simona Angela Scienza Politica
Capacità di modellizzare e fare previsioni
Capacità di modellizzare e fare previsioni anche con informazioni limitate. Interesse egoistico guida gli attori, non solidarietà, quindi non ha senso studiarle → complicazioni. La scelta razionale non è necessariamente informata, non si è onniscienti. Individualismo metodologico: unità elementare della vita sociale è l’azione dell’individuo. Oltre agli individui come attori abbiamo anche partiti politici, Governi, Stati Nazione. Questo approccio offre una spiegazione sul perché ci troviamo davanti a problemi di azione collettivi: la razionalità individuale crea un risultato negativo per tutti.
Limiti dell'approccio
- Previsioni non impeccabili, ma permettono di identificare casi razionali da studiare.
- Se gli attori fossero razionali agirebbero come la teoria, non succede, quindi serve spiegazione.
- Origini di obiettivi restano inesplorate e date per scontate.
- Interessi dinamici e influenzati dalla società → semplificazione eccessiva.
- Scostamenti da razionalità ci sono sistematicamente per necessità psicologiche come:
- Autoimmaginazione positiva: pensare che si stia facendo del bene.
- Spontaneità: non abbiamo sempre il tempo di valutare razionalmente le scelte.
- Pensiero di gruppo: si pensa poco da soli e molto in gruppo → devianze dal gruppo.
Approccio interpretativo
Interpretazione degli attori della vita politica le dà sostanza. NB: il lavoro del ricercatore comporta sempre un’interpretazione. Due approcci: Marx → idee come conseguenza della prassi politica. Hegel → le idee guidano la pratica politica. Approccio interpretativo si colloca a metà tra i due. Cornice concettuale: spazio delle idee all’interno del quale si situano i diversi attori; si guarda molto ai documenti e ai media prodotti per comprendere l’interpretazione data dai soggetti dell’azione politica. Costruttivismo: la nostra percezione del mondo è socialmente e storicamente determinata.
Limiti dell'approccio interpretativo
- Studio dei significati non dice molto sulle relazioni con altri casi → difficile generalizzare.
- Guardare ogni dettaglio di una situazione richiede molte risorse; difficile che i dettagli cambino il quadro in maniera fondamentale.
- Studio di un significato non dice molto sulle conseguenze dell’attività umana: capiamo perché una persona ha fatto qualcosa, ma non capiamo quello che farà.
- Identificare il significato della politica dovrebbe essere il punto di partenza, non di arrivo.
Strategie di ricerca
Possibili strategie di ricerca (=maniera precisa e strutturata di agire):
Studio di caso
- Studio approfondito di un singolo esempio di ampia significatività.
- Esame della letteratura accademica → articoli accademici pubblicati sul tema di interesse.
- Valutazione dei documenti secondari → ciò che viene detto da attori non ricercatori.
- Analisi approfondita delle fonti principali → intervista a membri, analisi di post, focus group.
- Interviste ai soggetti coinvolti e altri osservatori → persone con titolo di parlare del tema.
- Esperienza diretta dell’unità oggetto di studio → approccio etnografico.
Da tutta questa informazione si trova una sintesi attraverso uso ed elaborazione dei dati.
Tipi di studio di caso
- Prototipico: tipico della categoria.
- Deviante: eccezione alla regola → quello che aiuta meglio a capire la norma.
- Esemplare: crea la categoria.
- Critico: se funziona qui, funzionerà ovunque → permette di testare la proposizione in circostanze poco favorevoli.
Studi comparati
Qualitativi o quantitativi, condividono alcuni punti di forza e alcune debolezze.
Punti forti
- Migliora la nostra comprensione.
- Consente di classificare strutture politiche e processi politici.
- Consente di testare delle ipotesi sulla politica.
- Offre un certo potenziale di previsione e controllo.
Punti deboli
- Uno stesso fenomeno può assumere significati diversi in Paesi diversi.
- Globalizzazione fa sì che i paesi non possano considerarsi indipendenti tra loro.
- Ogni coppia di paesi differirà sotto molti aspetti, quindi sarà difficile tenere costanti tutti i fattori tranne quello di cui vogliamo misurare l’impatto → sarebbe la condizione ideale.
- I paesi selezionati per lo studio potrebbero costituire un campione poco rappresentativo.
Comparazione qualitativa
- Può essere binaria (due fenomeni) o triangolare (tre).
- Identificare e spiegare i contrasti e le affinità trovate tra i casi presi in esame.
- Diverse dimensioni e sfaccettature da studiare in una comparazione.
- Principio di massima similarità: studiare un set di casi simili rispetto a un fenomeno sotto studio e vedere se questa similitudine comporta gli stessi risultati.
- Massima differenza: studiare un set di casi diversi rispetto a un fenomeno sotto studio.
Comparazione quantitativa
- Big end studies: studi su grandi numeri; non interessa comportamento in modo diretto, ma in maniera indiretta attraverso lo studio delle variabili, che possono essere:
- Dipendenti: quella che va spiegata.
- Indipendenti: quella che spiega il fenomeno.
- Questa comparazione procede attraverso ipotesi (=inferenze basate su letteratura o studi preliminari).
Concetti ricorrenti nelle comparazioni quantitative
- Coefficiente di correlazione misura accuratezza con cui si prevede una variabile.
- Correlazione positiva: valori delle due variabili salgono o scendono entrambi.
- Correlazione negativa: quando il valore di una variabile sale, l’altro scende.
- Retta di regressione misura accuratezza con cui si prevede una variabile con un’altra.
- Outlier: casi lontani dalla retta, possono essere interessanti da studiare.
Rischi della comparazione quantitativa
- Correlazioni spurie: forte correlazione tra due variabili solo poiché dipendono da un terzo fattore non misurato.
- Correlazione non è causazione, la correlazione tra la variazione di una variabile e di un’altra non significa che una causi l’altra.
Analisi storica
Misto tra scienza politica, storia e sociologia. Utilizza ampiamente il caso di studio approfondendo alcuni aspetti di un evento storico. Esamina come una determinata sequenza di mosse genera un determinato risultato. Casualità ha a che fare con la giustificazione che diamo agli eventi.
Facciamo differenze quando facciamo un’analisi storica basandoci su due concetti:
- Path dependancy: destinazione politica dipende da decisioni prese in precedenza.
- Path independancy: destinazione politica si raggiunge indipendentemente dal percorso.
Concetti chiave sviluppati nell'analisi storica
- Dipendenza dall’andamento pregresso: esito di un processo non è inevitabile ma dipende da decisioni iniziali che danno origine a un determinato orientamento.
- Giuntura critica: punto di svolta che definisce interessi, strutture destinati a persistere.
- Ordine sequenziale: l’ordine degli eventi, non solo il loro accadimento, incide sul risultato.
- Cause a lenta evoluzione: fattore di influenza che si modifica lentamente ma, nel lungo periodo, sostanzialmente.
Stato
Stato: unità fondamentale della vita politica contemporanea e di chi la studia. Possiedono il potere sovrano di governare la popolazione di un territorio specifico. Fenomeno recente e destinato a cambiare → concetto dinamico. Si tratta di una forma politica della prima modernità.
Nascita dello Stato
Nascita avviene tra XVI e XVIII secolo in Europa; motivazioni sono esplorate con analisi storica:
- Fine dominio transnazionale della Chiesa per via di fratture interne e poteri forti nuovi.
- Attori che diventeranno centrali negli Stati, a causa di:
- Perdita di forza politica della Chiesa, possono ambire in alto.
- Scomparsa dei signori feudali locali, possono ambire in basso.
- Invenzioni cambiano le formazioni e le campagne militari;
- Armamenti richiedono investimenti, che richiedono esenzione dalle tasse.
- Serve amministrare gli investimenti → crescita di burocrazia.
- Regolamenti uniformi e condivise portano alla nascita della diplomazia.
- Scissione della Chiesa → principio fondamentale del controllo religioso del principe.
- Politica (=autorità secolare) influenza religione (=autorità religiosa).
Dibattito sullo Stato
Dibattito su cos’è e non è lo Stato → affermazione e giustificazione teorica dello Stato.
- Bodin → idea di sovranità.
- Hobbes → contratto sociale.
- Locke → diritti naturali inviolabili.
Rivoluzione americana (1776) → affermazione dei valori liberali nello stato; Rivoluzione francese (1789) → affermazione della sovranità in termini democratici; Restaurazione napoleonica non rappresenta la fine dell’affermazione dello Stato.
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