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DIGESTIONE DEI LIPIDI
linguale gastrica
Lipasi e lipasi soprattutto nel
periodo neonatale quando l’attività della lipasi
pancreatica potrebbe non essere ancora su ciente;
lipasi pancreatica
La si trova in un ambiente
acquoso e può digerire i TGA posti all’interfaccia
H2O-lipide delle macrogocce di grasso provenienti
dallo stomaco..
Per aumentare la super cie di tale interfaccia e
lipasi
permettere alla di idrolizzare i TGA è
emulsionare
indispensabile i lipidi, ossia disperdere
la macrogoccia in nissime goccioline (microgocce).
Sali Biliari
Grazie all’azione dei e fosfolipidi.
Colipasi (molecola an patica) favorisce
l’interazione della lipasi con le molecole
lipidiche all’interfaccia tra la fase
acquosa e le micelle..
Lipasi pancreatica provoca l’idrolisi dei
TGA: a livello del legami 1 e 3 del glicerolo
2-monoacilgliceroli (MAG) e AG liberi.
producendo
Colipasi: 2 isoforme (95 e 85 aa) prodotte dal
pancreas esocrino e riversate nel duodeno in forma
inattiva (pre- colipasi). Sono attivate mediante idrolisi
tripsina;
di un peptide inibitore da parte della
Orlistat
[Il farmaco contro l’obesità inibisce la lipasi gastrica e pancreatica -> riduce
l’assorbimento dei grassi -> perdita di peso].
Degradazione dei fosfofolipidi (PL)
PL fosfolipasi pancreatiche A1 e A2
I alimentari sono idrolizzati dalle .
PLA2;
Il succo pancreatico è particolarmente ricco di
zimogeni tripsina;
Sono secrete come e poi attivate dalla
PLA2 catalizza l’idrolisi dei PL lecitine a livello del legame estereo tra l’AG insaturo e
gruppo -OH 2 1-acil- lisofosfatide.
il in posizione del glicerolo —>
fosfatidilcolina lisofosfatidilcolina
La (il lipide prevalente nella digestione) diventa
(X=colina). I liso-fosfolipidi prodotti per azione delle PLA facilitano la digestione di
altri lipidi, favorendo la dispersione dei globuli lipidici in minuscole micelle.
Degradazione degli esteri del colesterolo
colesterolo esterasi,
La enzima presente nel succo pancreatico, catalizza l’idrolisi
colesterolo e AG
degli esteri del colesterolo e di altri steroli con gli AG, producendo
liberi. sali biliari.
L’attività di questo enzima è molto aumentata in presenza di
+ dei lipidi
L’emulsione si realizza grazie all’azione combinata di: proprietà
detergenti sali biliari BILE(=prodotta fegato,
dei contenuti nella nel miscela
inorganici organici bile
acquosa contenente composti e (pH basico).La può essere
25 fi fi fi ffi
fegato dotto epatico comune,
rilasciata direttamente dal nel duodeno attraverso il
cistifellea
oppure può essere conservata nella nel caso in cui non sia necessaria in
e peristalsi.
quel momento per la digestione)
precipitazione colesterolo
La del rappresenta la causa principale della formazione
di calcoli ed è sfavorita dalla presenza di sali biliari, fosfolipidi e lecitina.
I principali acidi biliari e i loro coniugati
Derivati an patici del colesterolo/Struttura ciclica steroidea ossidrilata, la cui catena
laterale lega covalentemente (legame amidico) un residuo di glicina o taurina/Sono
acidi forti, basso pK—> al pH della bile e del duodeno sono quasi tutti dissociati
(sali biliari)—>non possono essere assorbiti nel duodeno/Sono liberati nell’intestino
tenue/Interagiscono con i lipidi alimentare e la soluzione acquosa presente nel
duodeno/Il loro compito è di stabilizzare le particelle lipidiche mano mano che
diventano più piccole e di impedirne la riaggregazione..
sali biliari meccanismo
I rappresentano un importante per l’escrezione del
colesterolo, sia come prodotti metabolici del colesterolo, sia come solubilizzatori
del colesterolo nella bile.
Nell’ileo, parte dei sali biliari viene modi cata dalla micro ora: I batteri presenti
nell’intestino possono de-coniugare i sali biliari (asportare la glicina e la taurina)
sali biliari secondari desossicolico
—> come l’acido a partire dall’acido colico e
litocolico,
l’acido a partire dall’acido chenodeossicolico.
(Sono acidi meno forti -> meno ionizzati -> più facilmente assorbibili passivamente).
La circolazione enteroepatica dei sali biliari: di fondamentale importanza perchè
riduce notevolmente l’attività epatica volta a sintetizzare adeguate quantità di sali
biliari;
Nonostante il pool di sali biliari sia di ~2.5 g, dopo un pasto ne vengono secreti 4-8
g —> i sali biliari compiono la circolazione enteroepatica almeno 2 volte ogni pasto;
(Grazie alla circolazione enteroepatica il fegato deve rimpiazzare solo la quota
eliminate con le feci)
CONTROLLO ORMONALE della digestione intestinale dei lipidi
parzialmente
All’ingresso di lipidi e proteine digeriti dallo stomaco, alcune cellule
della mucosa del duodeno e digiuno producono l’ormone peptidico
colecistochinina (CCK).
Azioni:
Cistifellea. Stimola la contrazione e rilascio della bile;
Pancreas esocrino. Stimola la secrezione di enzimi digestivi e riduce la motilità
dello stomaco —> rallenta lo svuotamento gastrico; secretina
Altre cellule intestinali producono l’ormone peptidico in risposta
di pH
all’abbassamento dovuto all’ingresso del chimo nell’intestino;
Azioni:
Pancreas fegato.
e Stimola il rilascio di secrezione acquosa ricca di bicarbonato
—> concorre a neutralizzare il pH acido del bolo proveniente dallo stomaco e
permette agli enzimi digestivi intestinali di lavorare a valori di pH ottimali;
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La carenza di sali biliari: calcolosi biliare o colelitiasi
Presenza di uno o più calcoli (calcoli biliari) nella colecisti;
Incidenza: nei Paesi sviluppati, circa il 10% degli adulti (>65anni,c.asintomatica).
sintomo colica biliare;
Il più frequente è la
Complicanze: colecistite; ostruzione della via biliare, a volte con sovrainfezione
batterica (colangite); e pancreatite acuta biliare.
Diagnosi: ecogra a addominale.
Terapia: colecistectomia (colelitiasi sintomatica o complicata)
Fattori predisponenti: familiarità, dieta, obesità, rapidi cali ponderali e diabete;
Prevenzione: dieta ricca di bre e povera di grassi e colesterolo;
ASSORBIMENTO, risintesi dei lipidi e formazione dei chilomicroni
liberi, colesterolo libero, e i 2-monoacilgliceroli
(AG sono i prodotti principali della
↓
degradazione dei lipidi della dieta) duodeno
L’assorbimento dei prodotti della digestione lipidica è più veloce nel e nel
digiuno. micelle miste
Insieme ai sali biliari e vitamine liposolubili (A,D,E,K) formano le
(nanomicelle): aggregati discoidali costituiti da una miscella di lipidi an patici che si
vs vs
dispongono con i gruppi idrofobici rivolti l’interno e i gruppi idro lici l’esterno
micelle miste
della particella. Le sono solubili nell’ambiente acquoso del lume
intestinale: queste particelle interagiscono con il sito primario di assorbimento dei
lipidi, i.e., la membrana dell’orletto a spazzola degli enterociti;
Tale membrana è separata dal contenuto liquido del lume intestinale da una
pellicola umida ferma che si mescola scarsamente con il resto della fase liquida.
La super cie idro lica delle micelle facilita il trasporto dei lipidi idrofobici attraverso
vs
tale pellicola la membrana dell’orletto a spazzola dove essi sono assorbiti.
(I sali biliari vengono assorbiti nel tratto terminale dell’ileo e meno del 5% espulso
con le feci) vs
La miscela dei lipidi assorbita dagli enterociti migra il RE liscio (sito di sintesi lipidi
→
complessi) Risintesi dei TGA, PL e CE;
(Tutti gli AG a catena lunga disponibili sono utilizzati per la sintesi di TGA, Pl e CE;
gli AG a catena corta/media sono scaricati direttamente nella circolazione portale e
trasportati direttamente al fegato legati all’albumina sierica)
colesterolo parzialmente assorbito
Rispetto agli altri lipidi alimentari, il è solo da
ezetimibe)
parte degli enterociti. Le terapie farmacologiche (e.g., quelle a base di
possono ridurre ulteriormente l’assorbimento del colesterolo nell’intestino tenue;
chilomicroni
I sono le lipoproteine caratterizzate dalla minor densità e dal maggior
diametro. Raccolgono i trigliceridi, principalmente, ed il colesterolo introdotti con la
dieta a livello dell'intestino tenue e sono presenti pressoché solo dopo i pasti.
I LIPIDI NELLA DIETA
Anche se le prime raccomandazioni esortavano a una riduzione del quantitativo
tipo di
totale di grassi nella dieta, i dati attualmente disponibili indicano che il
27
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grasso quantità
costituisce un fattore di rischio molto più importante della di grassi
consumati.
I lipidi plasmatici e la CHD
(Il colesterolo plasmatico può derivare dalla dieta o dalla biosintesi endogena ed è
trasportato nel plasma mediate le lipoproteine)
Lipoproteine ad alta e bassa densità ↓
• CHD (coronary
L’ipercolesterolemia è stata associata con l’aumentato rischio di
heart disease). ↑
Una correlazione ancora maggiore si ha con elevati livelli di LDL e ->incidenza di
CHD. ↑ ↓
Al contrario elevati livelli di HDL sono correlati con un ridotto rischio di CHD;
Alti livelli di lipidi (dislipidemia) associati a fumo di sigaretta, obesità, stile di vita
sedentario, resistenza all’insulina e altri fattori di rischio aumentano la probabilità di
incorrere nella malattia coronarica.
Il trattamento dell’ipercolesterolemia con la dieta e con i farmaci(statine) si è
dimostrato utile. ((Riduzione anche di TAG)).
I grassi della dieta e i lipidi plasmatici
Gli e etti dei TAG sui lipidi circolanti è determinata dalla natura degli acidi grassi che
li costituiscono: mono- e polinsaturi);
-Assenza/presenza/numero di doppi legami degli AG (saturi,
-Posizione doppi legami (ω-3, ω-6);
cis trans
-Con gurazione o degli AG insaturi;
Grassi saturi: non contengono doppi legami.
TAG contenenti AG le cui catene laterali
Fonti alimentari principali. Latte e derivati (C2-C6), alcuni oli vegetali, e.g., cocco e
palma (C8-C12), grassi animali (carne e derivati) e vegetali (olio di palma, burro di
cacao) (C16-C18).
[In Italia, l’olio di cocco e di palma è utilizzato nella produzione industriale di prodotti
].
da forno Il loro consumo è associato con livelli elevati di colesterolo plasmatico
totale, colesterolo LDL e aumentato rischio di CHD (linee guida: non superare il 10%
tot.calorie).
Grassi monosaturi (MUFA):
TAG contenenti AG le cui catene laterali conte