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DIFFERENZE TRA ISO 31000 E COSO’S

Entrambe le soluzioni hanno alla base del processo il pieno riconoscimento di

prassi ormai consolidate: valutazione dei rischi,

alcune una su tutte è la prassi di

centrale in entrambi casi per lo sviluppo di logiche di gestione del rischio in

azienda. Inoltre, si nota come vengano ugualmente esplicitate le prassi di

comunicazione, monitoraggio e reporting. Attraverso un’analisi più attenta è

possibile cogliere anche alcune importanti differenze:

COSO

⁃ per il gli elementi fondanti dei processi ERM sono rappresentati dagli

obiettivi di business, dalle prestazioni e dalla strategia aziendale. Questo

testimonia la forte integrazione tra ERM e processi di governance, che la

metodologia COSO sostiene incoraggia apertamente.

ISO 31000

⁃ Il modello pone invece rilievo sul framework, sui processi e sul

contesto interno ed esterno dell’azienda, realizzando in questo modo, un

approccio maggiormente rivolto alla gestione e meno alla governance.

Queste differenze sono strettamente correlate alla natura dei due organismi

COSO,

normativi: da una parte un organismo di sponsorizzazione delle

business,

organizzazioni spontaneamente più incline a entrare nelle logiche di e

ISO,

dall’altra un organismo di standardizzazione, portatore di valori che si

tecnico-gestionali.

indirizzano ad approcci

Cambia la metodologia tra i due processi e cambia anche il modello di approccio.

Per quanto riguarda il COSO abbiamo un metodo di approccio che non è presente

nell’ISO3100. Inoltre cambia la struttura, il COSO è strutturato in 5 momenti l’uno

consequenziale all’altro, mentre l’ISO modello di gestione del rischio più

processuale e matematico.

BUSINESS ORIENTED (COSO)= il rischio viene percepito come una minaccia al

perseguimento degli obiettivi aziendali. Si prendono in analisi gli eventi che

possono provocare l’interruzione delle attività produttive e dei processi primari.

Tale approccio si basa su un efficace sistema di valutazione del rischio,

concordanza di priorità strategiche decise dal vertice, operatività dei processi

gestiti dal management e una continua tensione a convergere verso obiettivo di

business condivisi.

PROCESS ORIENTED (ISO) = centra il focus sugli obiettivi di performance dei

processi aziendali attraverso la definizione di obiettivi, la valutazione e le

prestazioni, l’individuazione di target definiti a tutti i livelli dell’azienda, allo scopo

di far percepire il miglioramento come un’esigenza condivisa e raggiungibile. Per

ogni area coinvolta, si declinano obiettivi generali per il processo, che vengono

declinati in sub-obiettivi. Esiste la possibilità che i diversi obiettivi delle varie aree

di un’azienda siano in contrasto tra loro. Per questo problema non c’è una

soluzione univoca: ogni azienda reagisce secondo le sue priorità e con un modello

personalizzato di gestione del rischio definite coerentemente con la propria

strategia. REVISIONE INTERNA (INTERNAL AUDITING)

CONTROLLO DI III LIVELLO

È sempre più una costante negli organigrammi delle aziende di medio-grandi

dimensioni, generalmente in posizione di staff all’alta direzione, allo scopo di

attendibilità informativa, economicità operativa

presidiare gli obbiettivi di e

conformità alle normative. In funzione di sopracitati obbiettivi, l’attività di revisione

svolta dagli internal auditor trova tradizionale distinzione nelle nozioni di: financial

auditing, operational auditing e compliance auditing.

Financial auditing

Si fa riferimento alla revisione contabile, cioè finanziaria, ovvero all’insieme di

verifiche aventi l’obbiettivo di apprezzare l’attendibilità di un particolare insieme

di informazioni, facenti parte del più ampio sistema delle informazioni d’azienda.

Tale forma di revisione deve essere sempre configurata in rapporto alle finalità

informative che possiedono le rilevazioni oggetto di verifica e che, di

conseguenza, determinano gli standard di comportamento applicabili. È un

controllo di importanza essenziale in quanto collabora direttamente con

l’amministratore delegato. Il financial auditing è indipendente, questo per evitare

conflitti di interesse. Le dichiarazioni degli amministratori sono avvallate da un

esperto indipendente. Il financial auditing svolge la sua attività di verifica

solamente ex post, mentre la compliance attua verifiche ex ante e ex post.

Operational auditing

È una particolare forma di revisione che ha l’obbiettivi di assicurare la

compatibilità tra risultati raggiunti da una particolare organizzazione aziendale e il

sistema degli obbiettivi ad essa assegnati (ex post). La misura del conseguimento

degli obbiettivi aziendali è ottenuta tramite l’apprezzamento dell’efficacia delle

procedure operative, del sistema dei controlli interni e delle performance del

manager, intese non solo negli aspetti economico-finanziari. Quindi verifica che gli

obbiettivi vengano rispettati e che i processi che sono stati stabiliti sono coerenti.

Nell’operatività aziendale, l’operational auditing, consente pertanto di valutare le

direzioni esecutive, verificando la compatibilità tra i comportamenti delle

medesime (risultati organizzativi) e le aspettative di risultato espresse dall’alta

direzione (direttive e obbiettivi assegnati). La verifica della compatibilità fra i

risultati di certe operazioni aziendali e gli obbiettivi corrispondenti, comporta

altresì la valutazione dell’economicità raggiunta dalla particolare unità

organizzativa sottoposta a revisione.

Compliance auditing

È lo svolgimento di un’attività di confronto tra il sistema delle regole variamente

applicabili alla realtà indagata e i concreti comportamenti adottati in seno

all’azienda, finalizzata alla verifica del rispetto dell’obbiettivo di conformità alle

normative e quindi, prevenire il rischio di sanzioni.

Managment auditing

Fa riferimento a quella peculiare forma di revisione mediante la quale si indaga

l’esercizio della funzione imprenditoriale, da parte dell’alta direzione, ovvero la

particolare relazione di responsabilità che lega i massimi organi di governo di

impresa (alta direzione) al soggetto economico (gli azionisti o soci). La funzione

imprenditoriale che compete all’alta direzione si svolge tipicamente mediante la

definizione dell’impostazione strategica. Serve a prevenire scostamenti

significativi rispetto alle aspettative degli azionisti.

Gli obbiettivi del sistema di controllo interno

1. Economicità delle operazioni di gestione (possibili errori)

perdite economiche nel caso del mancato raggiungimento degli obbiettivi di

economicità.

Attendibilità del sistema informativo aziendale (possibili errori)

2. perdite economiche nel caso di un sistema informativo aziendale inattendibile

a seguito di decisioni prese su informazioni errate o derivanti da sanzioni

correlate alla produzione di bilanci o informazioni false.

Conformità alle normative (possibili errori)

3. perdite economiche derivanti direttamente o indirettamente da sanzioni

causate dal mancato rispetto della normativa.

COMPLIANCE

CONTROLLO DI II LIVELLO

Tale figura organizzativa è chiamata a supportare l’impresa nella gestione del c.d.

compliance risk, definito come il rischio di incorrere in perdite finanziarie o di

reputazione, in conseguenza della violazione di regole legali, regolamentari o di

autodisciplina nella conduzione degli affari.

Con il termine “compliance” in ambito aziendale si fa riferimento alla conformità

compliance aziendale

rispetto a una normativa, uno standard. La è correlata al

conformità di

sistema di controllo interno, in quanto, andando a valutare la

procedure e comportamenti relativamente a regole di funzionamento che l’azienda

adotta o è tenuta a rispettare, è possibile andare a monitorare l’attività e

l’operato dei soggetti collegati all’impresa in modo diretto (es. dipendenti,

banca,

amministratori) o indiretto (es. consulenti, fornitori). In ad esempio, la

"funzione di compliance" ha il compito di garantire che le procedure interne siano

coerenti con l'obiettivo di prevenire la violazione di norme, al fine di evitare rischi

sanzioni, perdite finanziarie danni di reputazione

di incorrere in o in conseguenza di

violazioni di esse.

controlli

Svolge dei sia ex post che ex ante: Valuta preventivamente la conformità

di processi, prodotti, strutture, contratti. Inoltre, identifica le aree caratterizzate

dai maggiori rischi di compliance, al fini della programmazione annuale degli

aree di

interventi di compliance e gestisce i conflitti di Interesse. Le sue

competenza sono antiriciclaggio, trasparenza e privacy.

La compliance di prodotto interviene alla fine. È un’attività di controllo e

verifica della conformità del prodotto alla normativa.

riferisce agli organi aziendali, con periodicità almeno

La funzione di compliance

annuale, sulla situazione complessiva dei reclami ricevuti, nonché sull’adeguatezza

delle procedure e delle soluzioni organizzative adottate. La gestione dei reclami

disposizioni sulla trasparenza.

rientra nell'ambito delle

disciplina sulla trasparenza

La si applica ad ogni fase del rapporto tra intermediario

e cliente ossia alle fasi: precontrattuale, della stipula del contratto e post

contrattuale.

pubblicitario

L’annuncio deve indicare, in forma chiara, concisa e graficamente

evidenziata, attraverso l’impiego di un esempio rappresentativo, tutte le seguenti

informazioni di base:

• il tasso d’interesse, specificando se fisso o variabile

• le spese comprese nel costo totale del credito

• l’importo totale del credito

• la durata del contratto

• il tasso annuo effettivo globale (TAEG)

• se determinabile in anticipo, l’importo totale dovuto dal consumatore, nonché

l’ammontare delle singole rate.

foglio informativo

Il è il documento che banche e società finanziarie sono tenute

per legge a elaborare e pubblicizzare per far conoscere alla clientela

caratteristiche e le condizioni economiche di ogni prodotto offerto.

le Nei fogli

informativi, spese e TAEG, sono diversi da quelli che poi saranno inserite nel

contratto.

ABF = sistema di risoluzione controversie che offre un’alternativa più rapida,

semplice ed economica rispetto al ricorso al giudice. Il procedimento si svolge in

forma scritta e non serve un avvocato.

SICUREZZA DE

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nicole210 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Risk management e internal auditing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Carloni Mirco.