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ESERCIZIO

è un movimento sociale e una campagna di sensibilizzazione contro l'abuso sessuale, le molestie

#metoo

sessuali e la cultura dello stupro, in cui le persone pubblicizzano le loro esperienze di abuso o molestie sessuali.

Sebbene il movimento abbia iniziato ad affrontare le molestie sessuali, ha incarnato le disuguaglianza di genere

in vari ambiti e ha chiesto un cambiamento nello status quo per raggiungere una maggiore uguaglianza di

genere. Molti uomini in tutto il mondo si sono uniti in e lo hanno sostenuto. Tuttavia, il movimento

#metoo

ha subito anche una reazione significativa.

Ayanian et al. 2023 (University of Bielefeld; h-index: 11)

Disegno: attraverso uno studio preliminare e due studi abbiamo esaminato gli antecedenti attitudinali basati sul

genere (ad esempio responsabilità collettiva, credenze a somma zero), gli antecedenti ideologici (ad esempio

diritto maschile) e gli antecedenti emotivi (ad esempio umiliazione collettiva della volontà di impegnarsi in

diverse forme di azione colletttiva). Abbiamo anche testato se l'umiliazione fosse il predittore più approssimale

dell'azione.

Risultati: i nostri risultati hanno evidenziato l'importanza del diritto maschile, delle convinzioni a somma zero e

della responsabilità collettiva nel motivare gli uomini a impegnarsi in azioni pacifiche e violente e ad influenzare

indirettamente entrambe le forme di azione collettiva attraverso l’umiliazione collettiva. Discutiamo le

implicazioni di questi risultati e suggeriamo direzioni future per la prevenzione della discriminazione e

l’uguaglianza di genere.

Quiz:

La percezione che i guadagni di una parte siano necessariamente controbilanciati dalle perdite di un'altra parte

si chiama ingiustizia sociale. Falso, si chiama credenza o convinzione a somma zero.

PREGIUDIZIO

DEFINIZIONE E FORME DI PREGIUDIZIO

Etimologicamente -> dal latino prae-judicium ("giudizio dato prima") che nel diritto romano indicava l'atto

preparatorio al giudizio di un imputato.

In psicologia sociale -> il pregiudizio è un atteggiamento negativo verso un individuo che si fonda esclusivamente

sulla sua appartenenza a un particolare gruppo sociale.

Atteggiamento: ha una struttura complessa e assolve a delle funzioni importanti.

Negativo: può avere anche una valenza positiva, ma sono i pregiudizi negativi a influenzare profondamente le

relazioni tra gli individui.

Fondato esclusivamente sull'appartenenza di un individuo ad un gruppo sociale: è indirizzato

spesso a un singolo individuo, ma è un fenomeno di gruppo, ovvero si attiva quando in noi è saliente l’appartenenza

di un individuo a un gruppo diverso rispetto al nostro.

Esempi di espressione estrema di pregiudizio:

Nella Germania nazista dopo il 1933, e in tutta l'Europa controllata dai nazisti tra il 1938 e 1945, i campi di

concentramento divennero uno dei principali strumenti con cui i nazisti imponevano il loro controllo.

Lancio di banane contro la Kyenge -> Kyenge, quattro mesi di insulti e razzismo: la vita agra del primo ministro afro-

italiano Da "scimmia" a "prostituta", l'ininterrotta sequela di offese rivolte contro l'esponente del governo di origini

congolesi da parte di parlamentari, dirigenti, amministratori, consiglieri comunali di Lega e Pdl. Con le relative

"scuse" e spiegazioni "politiche"

Il pregiudizio può assumere diverse forme:

1. Pregiudizio etnico

2. Sessismo

3. Pregiudizio sessuale (omofobia)

4. Ageism

5. Pregiudizio nei confronti delle persone obese

6. Pregiudizio verso i malati mentali

7. Pregiudizio verso le persone con disabilità fisiche

Quiz

Qualsiasi opinione rigidamente precostruita e generalizzaa, cioè non acquisita sulla base di un'esperienza

diretta che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali, si chiama stereotipo. Vero

STEREOTIPI E PREGIUDIZIO

Pregiudizio e stereotipi sono due concetti spesso usati in modo interscambiabile

Punti in comune Differenze

Nascono dal processo cognitivo della Lo stereotipo ha un'origine e un contenuto strettamente

categorizzazione sociale (sono dunque processi cognitivo mentre il pregiudizio, in quanto atteggiamento, ha

inevitabili e ordinari) un contenuto generale e più articolato

Sono due risposte categoriali, rivolte ad un Lo stereotipo rappresenta la componente cognitiva del

individuo in quanto categorizzato in un pregiudizio

determinato gruppo sociale

Avvengono entrambi a priori, prima cioè di un

eventuale conoscenza e interazione con la

persona

In quanto atteggiamento, il pregiudizio comprende una componente cognitiva (lo stereotipo: caratteristiche e tratti

ritenuti tipici di un determinato gruppo sociale), una componente affettiva (le emozioni suscitate da un

determinato gruppo sociale) e una componente comportamentale (l'insieme delle intenzioni di azione associate ai

membri di un determinato gruppo sociale).

«Le persone nord-africane sono rumorose e dotate di una scarsa igiene. Vivrei in un costante stato di disagio e

ansia se vivessero nel mio appartamento. Non affitterò mai il mio appartamento ai nord-africani.»

PREGIUDIZIO E DISCRIMINAZIONE discriminazione.

La traduzione comportamentale del pregiudizio è la

La discriminazione indica la messa in atto di un comportamento negativo sulla base di un pregiudizio negativo. Non

sempre il pregiudizio (come ATTEGGIAMENTO) si traduce in discriminazione (COMPORTAMENTO).

LE TEORIE DEL PREGIUDIZIO

FASE 1: 1920-1950 -> il pregiudizio è espressione di particolari caratteristiche di personalità

TEORIA DELLA PERSONALITÀ AUTORITARIA (Adorno et al. 1950)

Adorno e colleghi hanno sviluppato una spiegazione del pregiudizio che si basa su particolari caratteristiche

individuali. La teoria della personalità autoritaria è basata su un'analisi freudiana delle dinamiche familiari.

Il pregiudizio può essere ricondotto a un particolare profilo di personalità.

Le persone autoritarie: hanno credenze rigide verso il mondo sociale, supportano valori tradizionali e conservatori,

hanno atteggiamenti servili verso l'autorità, tendono a sostenere o infliggere punizioni severe.

Adorno e colleghi hanno sviluppato una scala per misurare la personalità autoritaria (SCALA F)

Convenzionalismo Sottomissione Aggressione Anti- Potere e

all'autorità autoritaria introspezione durezza

Adeguamento acritico a Tendenza a Sostegno a Paura delle Ricerca in se

modelli esaltare valori punizioni proprie stessi o negli

comportamentali tipici legati alla particolarmente sensazioni, di altri del potere

della classe media valorizzazione severe per i essere inadeguati e dell'integrità

dell'autorità membri considerati o sbagliati invece che

devianti all'interno vivinanza

della società emotiva

Alti punteggi nella SCALA F sono collegate a più alte tendenze a pregiudizio verso diversi gruppi sociali.

In seguito a interviste cliniche è emerso che le persone autoritarie (con alti punteggi nella scala F): hanno

solitamente avuto un'educazione estremamente rigida e severa, sono persone insicure e dipendenti dai genitori

ma, al tempo stesso, con un'ostilità inconscia verso di loro, vivono uno stato di rabbia che sfogano verso gruppi

deboli e devianti della società.

Perchè questa teoria è stata criticata? Quali sono le limitazioni di questo approccio?

Un approccio individuale non spiega perchè in certi contesti e in certe epoche si assita a un'uniformità e

polarizzazione di atteggiamenti ostili verso determinati gruppi.

La teoria della personalità autoritaria non può essere considerata una spiegazione esaustiva delle origini del

pregiudizio.

Tuttavia, particolari predisposizioni individuali possono predire la propensione delle persone ad esprimere alti (o

bassi) livelli di pregiudizio.

AUTORITARISMO DI DESTRA (Altemeyer, 1996)

Tendenza ad aderire alle norme convenzionali della società (convenzionalismo), a sottomettersi alle autorità

(sottomissione all'autorità) e a sostenere comportamenti punitivi per coloro che vengono considerati devianti

(aggressività autoritaria).

A differenza della teoria della personalità autoritaria Altemeyer non considera questo costrutto come una

disposizione stabile degli individui ma come fattore modificabile a seconda dell'ambiente entro cui l'individuo

interagisce.

ORIENTAMENTO ALLA DOMINANZA SOCIALE (PRATTO et a. 1994)

Tendenza individuale a credere che ogni società debba essere gerarchicamente strutturata, in cui dunque è

legittimo che vi siano alcuni gruppi che occupano posizioni di status superiore rispetto ad altri.

Altre variabili individuali: l'apertura alle esperienze e la cordialità del big five personally model sono associati a

minori livelli di pregiudizio verso i gruppi a cui non si appartiene.

ESPERIMENTO

L'ORIENTAMENTO ALLA DOMINANZA SOCIALE, ACCENTI NON NATIVI E RACCOMANDAZIONI PER L'ASSUNZIONE

AL LAVORO (Karolina Hansen & John F Dovidio, 2016)

Obiettivo: La discriminazione contro i non madrelingua è diffusa e ampiamente socialmente accettabile. I

parlanti non nativi vengono valutati negativamente perché l'accento è un segno che appartengono a un gruppo

esterno e perché comprendere il loro discorso richiede uno sforzo insolito da parte degli ascoltatori. La

presente ricerca ha studiato il bias intergruppo, basato su un maggiore sostegno alle relazioni gerarchiche tra i

gruppi (orientamento alla dominanza sociale [SDO]), come predittore delle raccomandazioni di assunzione di

parlanti non nativi.

Metodo: in un esperimento online che utilizza un adattamento della metodologia delle fette sottili (thin slides),

65 partecipanti auto identificati come americani (54% donne; 80% bianchi; Meta 35) hanno ascoltato la

registrazione di un candidato al lavoro che parlava con un accento asiatico (cinese mandarino) o latino

(spagnolo). Indicava la probabilità che avrebbero raccomandato di assumere l'oratore, rispondeva a domande

sul testo e indicava quanto fosse difficile comprendere il richiedente.

Risultati: indipendentemente dalla comprensione oggettiva, i partecipanti con un alto livello di SDO hanno

riferito che era più difficile capire un parlante latino che un parlante asiatico. SDO prevedeva raccomandazioni

per l'assunzione dei relatori, ma questa relazione era mediata dalla percezione che i parlanti non nativi fossero

difficili da comprendere. Questo effetto era più forte per i parlanti appartenenti a gruppi di status inferiore

(latini rispetto agli asiatici) e non era correlato alla comprensione oggettiva.

Questi risultati suggeriscono un ciclo di pregiudizio nei confronti dei parlanti non nativi: non solo la percezione

di difficoltà nella comprensione causa pregiudizi

Dettagli
A.A. 2023-2024
45 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luciamastroieni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Chayinska Maria.