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Regolazione delle emozioni

Nonostante ci siano emozioni di base universali, i nostri processi cognitivi di livello più alto possono intervenire nel controllo, gestione e regolazione delle emozioni.

Ad esempio in delle situazioni ci viene da ridere, ma ci troviamo in un contesto in cui non è appropriato ridere. Allora noi cerchiamo di controllare l'emozione e l'espressione. Adoperiamo la funzione esecutiva dell'inibizione, inibiamo la risata in un contesto in cui non è appropriata. Le funzioni esecutive sono sistemi di controllo delle emozioni.

Possiamo distinguere un aspetto automatico e un aspetto controllato (dipende dalla nostra cultura). L'espressione di determinati stati può essere influenzata dal contesto culturale. Ne conseguono differenze culturali nell'espressione delle emozioni (a causa dei processi cognitivi che intervengono).

La regolazione dell'arousal (attivazione fisiologica legata alle emozioni) si realizza attraverso un...

meccanismo di modulazione dell'attività del SNA. Un eccesso del sistema di regolazione può portare effetti opposti rispetto a quelli desiderati. La regolazione delle emozioni è un processo fondamentale per il benessere fisico e psichico dell'individuo. La capacità di regolare le emozioni si costruisce nei primi anni di vita del bambino e ha particolare importanza per determinare un comportamento sociale appropriato e adattivo.

Freno vagale -> nervo vago, che svolge il ruolo di freno.

Corteccia prefrontale -> legata alle funzioni esecutive.

GROSSGross e colleghi hanno individuato dei meccanismi che agiscono dall'alto verso il basso, delle strategie che ci permettono di regolare le emozioni:

  • Selezione della situazione -> evitamento delle situazioni spiacevoli
  • Modificazione della situazione
  • Dislocazione dell'attenzione -> posso dislocare la mia attenzione su uno stimolo che non è fonte di un'emozione negativa
  • Soppressione di risposte

a ettive -> sopprimo delle espressioni non opportune. Consiste nell'inibireconsciamente la manifestazione comportamentale di un'emozione. La soppressione è comunemente usatanella vita di tutti i giorni ed è piuttosto appropriata in alcune situazioni

Rivalutazione cognitiva (la più studiata) -> consiste nella capacità di rivalutare una situazione in mododiverso. Due strategie: reinterpretazione positiva (attribuendo un nuovo signi cato positivo, cogliendo gliaspetti positivi della situazione) o distanziamento emotivo.

Sul piano evolutivo, si suppone che le emozioni abbiano avuto un ruolo adattivo.Noi ricordiamo meglio delle situazioni negative, in futuro evito di correre quel pericolo.

Emozioni come segnale di allerta -> ci permettono di focalizzarci su stimoli rilevanti che per noi devonoavere la priorità.Ci predispongono all’azione.Hanno un ruolo importante nel sistema di motivazione sociale.

Oltre alle emozioni di base,

più). Indica il livello di energia o intensità dell'emozione. Le emozioni possono quindi essere rappresentate in un grafico bidimensionale, in cui l'asse delle x rappresenta la valenza (positiva o negativa) e l'asse delle y rappresenta l'attivazione (alta o bassa). Ogni emozione può essere posizionata in base a questi due parametri. Ad esempio, l'amore potrebbe essere rappresentato come un'emozione positiva e ad alta attivazione, mentre la tristezza potrebbe essere rappresentata come un'emozione negativa e a bassa attivazione. Questo approccio dimensionale alle emozioni permette di comprendere meglio la complessità e la varietà delle esperienze emotive, e di analizzare le differenze individuali nella risposta emotiva a determinati eventi o situazioni. In conclusione, le emozioni non sono entità distinte e separate, ma possono essere descritte e comprese in base alla loro valenza e attivazione. Questo approccio dimensionale ci aiuta a cogliere la ricchezza e la diversità delle esperienze emotive umane.

meno).ALTRI PARAMETRI DI VALUTAZIONE

La novità dello stimolo rispetto alle aspettative: stimoli inaspettati;

La capacità del soggetto di gestire (coping) la situazione emotiogena, di far fronte allo stimolo.

Conformità con le norme sociali: si valuta se la situazione emotiogena è conforme alle norme e alle aspettative del gruppo sociale di appartenenza (esempio vergogna o orgoglio sono emozioni opposte in relazione a questo parametro).

Vengono distinti due tipi di approcci dimensionali:

  1. Il modello circolare
  2. Distinzione approccio-fuga

1. MODELLO CIRCOLARE

Secondo questo modello tutte le emozioni sono classificate sulla base di valenza e attivazione.

Abbiamo due assi cartesiani, che rappresentano la valenza e l'attivazione.

Ciascuna delle nostre emozioni è caratterizzata da valori diversi di attivazione e di positività o negatività.

Le emozioni sono distribuite in maniera da formare una sorta di cerchio.

Ad esempio la calma viene considerata

Come un'emozione con valenza positiva, ma ad esempio la felicità ha un valore positivo maggiore. La paura e la tristezza hanno entrambe una valenza negativa, ma la paura ha un'attivazione maggiore rispetto alla tristezza.

2. DISTINZIONE APPROCCIO-FUGA

Le emozioni vengono classificate secondo la dimensione della motivazione -> propensione all'azione.

Le azioni evocate sono:

Avvicinamento -> ci sono delle emozioni che suscitano delle azioni di avvicinamento, mi inducono ad avvicinarmi allo stimolo.

Allontanamento -> altre emozioni suscitano azioni di allontanamento: emozioni di fuga.

SPECIALIZZAZIONE EMISFERICA

Emisfero sinistro: gestisce il linguaggio

Emisfero destro: gestisce le emozioni e le nostre esperienze corporee.

Alessitimia -> è caratterizzata da un'incapacità di avere esperienze emozionali coscienti, non riconoscere le emozioni né negli altri, né in se stessi.

Attivazione fisiologica (vegetativa) presente in risposta a...

stimoli emozionali negativi. Coinvolgimento dell'emisfero destro. Deficit di trasmissione interemisferica (problema di dialogo tra i due emisferi). Deficit anche nella lettura delle espressioni facciali altrui. EMOZIONI E MEMORIA Emozioni e memoria si interfacciano e si condizionano a vicenda. LEGGE DI YERKES-DODSON Questi ricercatori hanno notato che le nostre prestazioni di memoria dipendono dal grado di attivazione e di ansia. L'ansia determina un livello di attivazione fisiologica. Affinché la mia prestazione sia ottimale ci deve essere un livello di attivazione, che mi predisponga ad agire. Se l'attivazione è bassa non si avrà una buona prestazione. Questa legge è rappresentata graficamente da una curva che segue un andamento a campana. Al crescere dell'attivazione, quindi al crescere dell'ansia, cresce anche il livello della prestazione. Più salgo più la prestazione aumenta. La prestazione raggiunge il picco al livello ottimale,livello in cui la prestazione sarà migliore. Però, se l'ansia continua a salire eccessivamente si avrà l'effetto opposto e ci porterà ad avere una pessima prestazione. Secondo questa legge quindi se ci troviamo nella parte ascendente della curva a campana il nostro ricordo sarà migliore, mentre se ci troviamo nella parte discendente il ricordo sarà ridotto. DEFFENBACHER Questo modello è stato ripreso da Deffenbacher. Due variabili: - Ansia cognitiva -> la paura, condizione in cui noi ci troviamo - Ansia somatica -> fa riferimento alla consapevolezza che abbiamo del livello di attivazione fisiologica, del nostro corpo. A livelli alti di ansia cognitiva, un incremento di ansia somatica determina un miglioramento graduale della prestazione. Raggiunto però un livello alto di ansia somatica il livello della prestazione crolla repentinamente. Meccanismi neurali e prestazioni positive L'amigdala ha un ruolo importante nella relazione.

tra emozioni e memoria. C'è una correlazione tra la risposta dell'amigdala ad uno stimolo in grado di sucitare emozione e consolidamento del ricordo. L'attivazione dell'amigdala (in risposta ad uno stimolo emotivo) modula l'attività dell'ippocampo (struttura fondamentale per la memoria) determinando il consolidamento del ricordo. L'amigdala risponde di più per stimoli connotati negativamente, quindi questo si ha soprattutto per le emozioni negative.

Meccanismi neurali e compromissione delle prestazioni. La compromissione delle prestazioni di memoria in condizione di stress è dovuta agli ormoni: in condizioni di stress aumenta il livello di glucocorticoidi, immessi nella circolazione sanguigna dalla ghiandola surrenale. L'esposizione a questi ormoni riduce la frequenza di scarica dei neuroni dell'ippocampo arrivando anche alla completa inibizione (atro a).

ESPERIMENTO DI LOFTUS (1979). Dentro un dipartimento

universitario alcuni studenti vengono chiamati per svolgere questo esperimento: si trovano fuori dal laboratorio in attesa di entrare per svolgere un ipotetico test.

Ci sono due condizioni:

La condizione con arma -> il soggetto ascoltava una conversazione sul mancato funzionamento di un'apparecchiatura nel laboratorio, dopo di che usciva dalla stanza una persona con una penna in mano e le mani sporche di grasso che, dopo aver detto una frase, se ne andava.

La condizione senza arma -> il soggetto fuori dalla porta ascoltava uno scambio ostile fra due persone che finiva con un rumore di bottiglie rotte e sedie fracassate, dopo di che usciva dalla stanza una persona tenendo in mano un tagliacarte coperto di sangue.

Poi viene chiesto ai partecipanti se ricordano il viso della persona: nella condizione con arma solo il 33% ricorda il viso, nella condizione senza arma il 49%.

Questo avviene a causa del meccanismo per cui i glucocorticoidi inibiscono e hanno effetto sull'ippocampo.

emozioni possono contribuire a sostenere il ricordo, in altri casi quando lo stress emotivo è eccessivo si ottiene l'opposto. Ci sono condizioni cliniche in cui l'esposizione ad eventi traumatici determina problemi di memoria (disturbo da stress post-traumatico - soldati) che si manifestano in modi diversi; in alcuni casi il ricordo viene rimosso, però il peso emotivo viene a galla lo stesso, determinando una serie di problematiche. MISURARE LE EMOZIONI Il metodo più utilizzato per manipolare le emozioni consiste nel presentare stimoli che evocano emozioni. Generalmente gli stimoli presentati sono fotografie di volti che esprimono emozioni diverse, immagini di scene a contenuto emotivo, parole che variano in valenza e attivazione, suoni, rumore dal tuo volume o lieve shock. In questo modo i ricercatori possono esplorare l'impatto che l'esperienza emozionale ha sul comportamento fisico e mentale e sulle risposte neurali. Misurazione diretta -> consiste

nell'ascoltare quanto riferisce l'

Dettagli
A.A. 2021-2022
105 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luciamastroieni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Cuccio Valentina.