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La neotenia:

Per pensare alla neotenia si può pensare alla differenza tra un bambino che cammina e

un cavallo che nasce. Il cavallo dopo un paio di ore dalla nascita si alza in piedi, il

cucciolo umano invece, ha un tempo molto più ampio: nei primi mesi sta fermo, verso i 5

mesi inizia a gattonare e verso i 2 anni inizia a camminare. La differenza tra il mondo

animale e il mondo umano è che nel mondo animale non ci sono l'educazione, la

formazione e l'istruzione. La neotenia è una differenza che ci permette di dire che

solo l'uomo si educa e viene educato pienamente. Etimologicamente, la neotenia è la

capacità di tenere il nuovo per un tempo prolungato (prolungamento della gioventù).

Se l'animale per imparare a camminare ci mette circa 4-5 ore, il bambino ci mette 2

anni, in questo caso si parla di prolungamento dell’infanzia, ovvero due anni di

prolungamento per imparare a camminare. L'infanzia nell’uomo è un periodo molto più

lungo che in qualunque altra specie vivente. Infanzia vuol dire colui che non parla, colui

che è privo di parole, nell'infanzia infatti si impara anche a parlare.

Il periodo di cura e accudimento per i neonati è più lungo rispetto a quello degli animali

per due ragioni:

la prima ragione è che essendo più lungo il periodo di cura, anche il processo

• educativo diventa più lungo e quindi più importante

la seconda ragione è che con un periodo di accudimento breve si svilupperanno

• prima gli istinti, con un periodo di cura più lungo invece, si rimane in una fase

flessibile in cui non ci sono istinti o pulsioni che dovranno svilupparsi

necessariamente.

Questo ha dato all'uomo un vantaggio competitivo rispetto agli animali, ovvero che

l'uomo ha istinti molteplici e molteplici potenzialità che si sviluppano in molte

direzioni. Negli esseri umani, alla nascita non c’è un istinto predeterminato

particolarmente sviluppato, si parla di inettitudine aspecifica (il suo comportamento

non è finalizzato a qualcosa di specifico, non nasce con precise abilità: plasticità

dell’essere umano). Gli animali invece, appena nati hanno bisogno di essere aiutati ad

esercitare e potenziare gli istinti e i riflessi, una volta concluso il loro apprendistato

però, acquisiscono comportamenti e strategie immodificabili. L'uomo non nasce dotato

di conoscenze, ma impara dal mondo e dai genitori come comportarsi; non essendo

specializzato in nulla quando nasce, gioca. Proprio per questo motivo, le scienze

psicologiche hanno la tenenza a ritrovare nell'infanzia le cause di comportamenti

normali o patologici. Prima dell'uomo di Neanderthal, l'essere umano non aveva ancora

sviluppato particolari attività nella vita di gruppo. La caratteristica principale di un

gruppo è l’interdipendenza di tutti i membri, che può essere modificata da avvenimenti

che interessano una parte del gruppo (il cambiamento di una parte di gruppo interessa

anche le altre parti del gruppo). Un aspetto in comune tra specie umana e animali è

l'uso della violenza: nell'antichità l'uomo utilizzava la violenza come mezzo di difesa.

In passato, se veniva ucciso un animale o un membro di un'altra tribù, il

comportamento veniva visto positivamente, se invece veniva ucciso un membro della

stessa tribù, il comportamento veniva disapprovato. Successivamente all'uomo di

Neanderthal, veniva sviluppata una ritualità intorno alla morte, se il regno animale ha a

che fare con la morte, ma non simbolizza l'evento, l'uomo ha dei riti che preparano e

segnano la morte.

5 sensi, pulsioni e istinti:

La nostra esperienza di oggi è legata i nostri antenati, l'uomo moderno ha ereditato il

modo con cui i primitivi hanno costruito l'esperienza umana; infatti nell’esperienza

umana di oggi sono presenti alcuni elementi dell'esperienza passata. Nella vita

dell'essere umano sono molto importanti i 5 sensi: vedere, sentire, toccare, gustare e

odorare. L'autore del libro, per dimostrare l'importanza dei sensi, fa riferimento alla

statua di Condillac: inizialmente l'uomo era una statua di marmo, esisteva sena fare

niente, un giorno Dio gli aggiunse la vista, però la vista da sola non aveva alcun senso,

allora aggiunse anche l'udito, ma non cambiò nulla. Allora decise di attribuire anche

olfatto, gusto, tatto e senso motorio, poi si accorse che quella creatura era diventata

l'uomo che si aspettava. I 5 sensi sono alla base di tutti i comportamenti dell'uomo,

per fare conoscenza ed esperienza del mondo l'uomo ha bisogno delle percezioni dei

cinque sensi e del sesto senso, ovvero il movimento, grazie a cui l'uomo interagisce con

l'ambiente sia nello spazio che nel tempo.

Un tema molto importante è quello delle pulsioni e degli istinti, caratteristiche che

hanno sia animali che uomini.

Gli esseri animali hanno pochi istinti e ben determinati, l'essere umano invece ha

istinti molteplici e poco determinati, sono più flessibili.

Le pulsioni sono un qualcosa di irresistibile, spinte interiori che arrivano dalla nostra

psiche e non si possono controllare con la ragione. Sono impulsi istintuali fisici e

psichici che costringono a specifici comportamenti.

Bisogna far sì che il bambino non reagisca immediatamente alla pulsione ma si prenda il

tempo necessario per orientare il proprio comportamento.

Allattamento: non è una pulsione solo fisica ma anche psicologica.

Etimologia della parola autonomia: (unione di autos e nomos) colui che sa regolare se

stesso.

La sfera degli istinti è irrazionale e biologica, bisogna distinguere gli istinti dalle

pulsioni, che sono spinte ingovernabili che sia uomo che animale hanno

nei confronti della realtà e del mondo esterno (pulsione sessuale, fame, sete).

Gli esseri umani e gli animali hanno una struttura profonda nascosta che è istintuale

(se io ho sete la pulsione viene dal profondo e mi spinge a fare qualcosa).

Un esempio può essere il marshmallow test (mettere dei marshmallow davanti a dei

bambini e dirgli di non mangiarlo, se il bambino sarà stato in grado di aspettare, ne

avrà due). I bambini più piccoli mangiano il marshmallow, mentre quelli più grandi

riescono ad aspettare e a controllare e a resistere all'istinto. Hanno una struttura

mentale più sviluppata, ma non eliminano l'istinto.

Tra le pulsioni fondamentali ci sono le pulsioni elementari biofisiologiche (come fame

e sete), e le pulsioni elementari biologiche (come lo sbadiglio e lo starnuto), queste

pulsioni si intrecciano con quelle elementari psichiche.

Le pulsioni elementari psichiche sono:

eros e thanatos (amore e morte): Freud riconosce due pulsioni

• fondamentali, ovvero la libido sessuale (il piacere sessuale: l'eros), e la

libido aggressiva (difesa e attacco violento: thanatos). Da queste due

concezioni derivano comportamenti come la ricerca del piacere,

l'accoppiarsi con persone di sesso diverso e la volontà di predominanza

nel territorio

aggrapparsi e attaccarsi: aggrapparsi è ciò che fanno i bambini appena

• nati, è come se l'uomo sentisse per tutta la vita il bisogno di aggrapparsi

a qualcosa o qualcuno (questo per il bisogno di sostenersi a vicenda). Uno

degli studiosi che sostiene ciò è Bowlby

credenza e fiducia: è la pulsione a credere e ad avere fiducia. Questa

• pulsione da una parte è legata all'esercizio della ragione (conoscenza) e

dall'altra è legata ad espressioni emotive, che porta a credere alle

persone anche quando non risulta giustificato. Questa capacità si trova

nella corteccia medievale prefrontale: quando c'è fiducia questa area si

attiva, chi ha lesioni in questa zona del cervello, fa fatica a credere a

chiunque

il seno: Klein ha proposto una rilettura dell'inconscio di Freud, vede il

• seno come l'insieme di tutte le esperienze gratificanti del bambino. Il

bambino quando sente la mancanza del seno, vive l'angoscia dovuta alla

pulsione di morte, che è legata alla fame. Il seno è interpretato come

elemento buono e cattivo, gratificazione e mancanza, viene rappresentato

da fiducia/non fiducia, amore/odio, ragione/credenza

il sogno: per Freud il problema sono i significati dei sogni, sostiene che il

• sogno è uno dei modi in cui l'inconscio si rende manifesto. Dice che c'è un

contenuto manifesto (quando ci si ricorda di avere sognato) e un

contenuto latente (quando l'analista interpreta il sogno del paziente).

Jung ha individuato come pulsione primaria quella del sogno, che ha una

funzione simbolica. Sostiene che attraverso il sogno nutriamo

un'inconscia nostalgia

l'altro: Lacan come pulsione psichica indispensabile alla vita individua il

• sentire il bisogno dell'altro, questo perché ogni uomo vorrebbe che

l'altro lo cercasse. Secondo Platone, la natura originaria dell'uomo era

quella di essere tutti un insieme; l'uomo non può accontentarsi di essere

un pezzo separato e sentirà sempre il bisogno di uscire da sé stesso per

ricongiungersi al pezzo mancante, ovvero l'altra persona che lo completa.

Esistono delle categorie che descrivono due aspetti di evoluzioni: quella dell’uomo e

quella dell’animale.

I modi di analizzare l'evoluzione sono:

modo ontogenetico: indica l'evoluzione dello sviluppo di un individuo nel tempo

• modo filogenetico: indica lo sviluppo evolutivo della sua specie nel tempo

Esempio: lo sviluppo dell'umano è ontogenetico perché è individuale (il suo sviluppo

individuale consiste nel nascere, crescere, adolescenza, sviluppo psichico…). È il

percorso specifico che quella persona affronta nella sua società con le sue

caratteristiche genetiche biologiche. Lo sviluppo dell'uomo è anche filogenetico

(questo perché apparteniamo tutti alla specie Homo Sapiens).

Le emozioni:

Noi siamo nella dimensione del sentire, ciò vuol dire che parte tutto dai sensi, anche le

emozioni; l'altra dimensione è quella razionale (della ragione).

Le emozioni si dividono due grandi categorie: emozioni primarie (felicità, sorpresa,

paura, tristezza, collera…) e emozioni secondarie (vergogna, ribrezzo, disgusto, senso

di colpa…). Quelle primarie sono autosemantiche, ovvero stanno dentro sé stesse (non

necessitano di pensieri ragionati che le causano, avvengono in maniera impulsiva). Se

una persona ha paura, l’unica cosa che sente al suo interno è la paura. Alcune emozioni

primarie possono essere la rabbia, la tristezza, la gioia, la paura e lo stupore. Le

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A.A. 2024-2025
43 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marty108 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Potestio Andrea.