ULCERE
• Lesioni trofiche, con perdita di tessuto. • Ulcera cronica: non va in contro a guarigione entro 6 sett.Eziologia delle ulcere
• Vascolare – arteriosa o venosa > a livello vascolare si forma una zona di ipossia, con necrosi cellulare e formazione dell’ulcera (l’eziologia vascolare è la principale) • Metabolica – diabete mellito, alcol, iperomocisteinemia… • Neuropatica – diabete mellito, sclerosi multipla… • Ematologica – leucemia, trombocitemia… • Infezione – batterica, virale, funginea • Neoplastica – melanoma, carcinoma delle cellule basali… • Esogena – freddo, caldo, pressione, radiazioni ionizzanti… • GeneticaUlcere vascolari venose
• Quadro: vene varicose, trombosi venosa profonda, altre patologie venose • Sede: malleolo mediale, dove decorre la grande vena safena • Caratteristiche: margini irregolari, area circostante con edema,pigmentazione, eczema
Ulcere vascolari arteriose
- Quadro: AOCP > le ulcere sono tipiche delle categorie 5 e 6 della classificazione di Rutherford
- Localizzazione: zona pretibiale, malleolo laterale
- Caratteristiche: margini distinti, necrosi, area circostante lucente, atrofica, senza annessi cutanei
- Quando si associano a microangiopatia danno luogo a ulcere di tipo diabetico
- Per effettuare la rivascolarizzazione ci si serve dell’angiosoma:
es. 1: ulcera in zona pretibiale, a livello del 1° dito rivascolarizzazione di arteria tibiale anteriore
es. 2: ulcera sul malleolo mediale rivascolarizzazione di arteria tibiale posteriore
angiosoma: corrispondenza tra porzione tissutale e il vaso arterioso che la irrora
Terapia
- Terapia compressiva
- Terapia farmacologica > coinvolge principalmente ulcere venose
- Terapia iperbarica > incrementa l’apporto di O2
- Medicazione
- Debridement (rimozione tessuto
danneggiato)• Terapia con VAC > pressione negativa, che favorisce la rigenerazione tissutale
SINDROME DA FURTO DELLA SUCCLAVIA
Rappresenta uno dei rari casi di eventi ischemico-cerebrali posteriori, del circolo vertebro-basilare
Fisiopatologia
Occlusione dell’arteria succlavia, nella porzione pre-vertebrale¯
Il sangue che dovrebbe andare al cervello è rubato da parte della vertebrale omolaterale all’occlusione¯
Inversione del flusso nella vertebrale omolaterale¯
Fine: irrorazione braccio omolaterale (anche se a bassa pressione)
Aspetti importanti:
- Inversione del flusso in corrispondenza della vertebrale omolaterale
- Furto ematico dalla circolazione cerebrale
- Riduzione della perfusione nell’arto omolaterale, perché è il sangue che viene dal cervello e si trova a pressione più bassa
Il furto può essere:
- Permanente > in sistole e in diastole a riposo
- Intermittente > in diastole a riposo
- Latente
durante attività muscolare, quando il sogg fa movimenti che richiedono maggiore flusso ematico nell'arto affetto
Eziologia
- Emodinamica nella maggior parte dei casi > aterosclerosi oppure prima costa cervicale che comprime la succlavia
- Embolica
Sintomatologia
- Sintomi da deficit di flusso posteriore, vertebro-basilare, del cervelletto:
- senso di sbandamento
- sincope
- alterato equilibrio
- il sangue interessato dal furto proviene dalla vertebrale controlaterale, in piccola parte dalla carotide, a volte dalla basilare
- Sintomi dell'arto superiore omolaterale:
- Pallore
- Rarefazione dei peli
- Dolore
- Claudicatio
Diagnosi
- Ecocolordoppler
- TAC con mdc
Trattamento
- Approccio chirurgico:
- bypass carotido-succlavio > utilizza l'in-flow della carotide comune omolaterale per portare sangue distalmente all'occlusione della succlavia.
È un bypass corto, eseguito con incisione. Necessita di clampaggio sulla carotide
comune- bypass succlavio-succlavio > poco utilizzato• Approccio endovascolare:rivascolarizzazione > (1) posizionamento di un tubicino dall’arteria femorale, fino alla succlavia,attraversando l’aorta; (2) tramite il tubicino si fa passare una guida che serve come binario per‘inserimento dello stent; (3) dilatazione dello stent(> trattamento più utilizzato, se non si riesce a rivascolarizzare, si fa il bypass)
Anatomia:dall’arco aortico si dipartono:
- Tronco brachiocefalico, che si divide in:
- Succlavia dx
- Carotide comune dx
- Carotide comune sx
- Succlavia sx
Arco aortico bovino: la carotide comune sx origina dal tronco brachio-cefalico
SINDROME DA INTRAPPOLAMENTO DELL’ARTERIA POPLITEA
- Patologia rara che si presenta negli adulti di 30-40 anni
- Causata dalla compressione dell’arteria poplitea da parte di muscoli e strutture tendinee > giovanisportivi che hanno masse muscolari rappresentate
Anomalie di decorso
dell’arteria poplitea
Spesso questa patologia nasce da variazioni anatomiche dell’arteria poplitea:
- Passa dal margine mediale del muscolo gastrocnemio e ritorna al centro
- Passa attraverso il capo mediale del gastrocnemio
- Presenza di benderelle accessorie, inserzioni anomale del muscolo, che possono comprimerel’arteria poplitea, determinando dilatazione distale
- Presenza di benderelle + decorso anomalo, medialmente alla testa del muscolo mediale delgastrocnemio
- Sia l’arteria che la vena passano medialmente al capo mediale del gastrocnemio
Trattamento
Trattamento esclusivamente chirurgico di sbrigliamento delle strutture muscolo-tendinee che avvolgonol’arteria (ed eventualmente la vena poplitea)
PATOLOGIA VENOSA - FLEBOPATIA
Anatomia:
- Sistema venoso profondo: vena peroneale + vene tibiali > vena poplitea > vena femoralesuperficiale + vena femorale profonda > vena femorale comune > vena iliaca esterna > vena
iliacacomune > vena cava• Sistema venoso superficiale: vena grande safena e vena piccola safena• I vasi perforanti mettono in comunicazione circolo profondo e circolo superficiale• Valvole + pompa muscolare (del polpaccio) consentono il flusso di sangue centripeto eunidirezionale verso il cuore dx¯Tra le più note le valvole della grande safena, in corrispondenza della giunzione safeno-femorale,dove la grande safena sbocca nella femoraleQuando si presenta incontinenza valvolare, il flusso di sangue perde unidirezionalità.Inoltre, si tratta di un sistema a bassa pressione, quindi maggiormente soggetto a forza di gravità.Il sangue tende allora a rimanere nelle porzioni più declivi.Classificazione CEAPFornisce info sulla flebopatia, in modo che si abbia un linguaggio universale per orientare sulla diagnosi esul trattamento• C = clinica- C0: assenza di vene varicose- C1: presenza di teleangectasie- C2: presenza di vene varicose- C3:
presenza di edema- C4: presenza di pigmentazione, eczema- C5: presenza di ulcere cicatrizzate- C6: presenza di ulcere in fase attiva
- E = eziologia
- Ec: congenita
- Ep: primitiva
- Es: secondaria
- A = anatomia
- P = fisiopatologia
Trombosi venosa superficiale - tromboflebite:
- Interessa il distretto venoso superficiale
- Genesi infiammatoria (traumatica, batterica, iatrogena, chimica)
- La vena risponde all'infiammazione con la genesi di un trombo che aderisce all'endotelio
- Bassa probabilità di distacco embolico
Trombosi venosa profonda - flebotrombosi:
- Interessa il distretto venoso profondo
- Genesi da alterazioni della triade di Virchow
- Area di adesione limitata rispetto alla trombosi superficiale
- Alta probabilità di distacco embolico si parla di tromboembolismo venoso
- L'ostruzione venosa determina l'apertura di circoli collaterali, che possono andare in contro
a1ipertrofia e formazione di varici secondarie (sindrome post-flebitica varici primarie, non causateda trombosi)
- Fattori di rischio:
- Congeniti: stato di ipercoagulabilità
- Acquisiti: interventi chirurgici, neoplasie, immobilizzazione prolungata, età avanzata, cardiopatie congestizie, obesità
- L’arto è gonfio, caldo, traslucido e con edema sottofasciale
- Segno di Bauer e Homans positivi
- Si può usare un filtro cavale (strumento a forma di ombrellino) che blocca eventuali emboli a livello della vena cava inferiore
Limite 1: può spostarsi, per esempio a livello del ventricolo dx, causando complicanze
Limite 2: non può essere applicato a soggetti scoagulati
è un trattamento sempre meno utilizzato
Embolia polmonare
Altre cause: cause iatrogene, patologie cardiache
Piccola embolia polmonare possono essere asintomatiche
Embolia polmonare massiva può determinare IRA e morte
Diagnosi di flebopatia
-
Anamnesi importante perché la diagnosi è prevalentemente clinica
- familiarità
- epoca e modalità di insorgenza
- sintomi e segni di flebopatia acuta - flebotrombosi e tromboflebite:
- dolore spontaneo
- edema
- cianosi
- turgore delle vene superficiali
- segni locali di flogosi
- sintomi e segni di flebopatia cronica - varici primitive e secondarie (sindrome post-flebitica):
- presenza di flebectasia e varici
- senso di tensione e dolore gravativo
- edema sottocutaneo
- cianosi/subcianosi
- emosiderosi
- ulcere da stasi
-
Esame obiettivo
In caso di flebopatia acuta:
- segno di Bauer (dolore alla compressione del polpaccio)
- segno di Homans (dolore del polpaccio alla flessione dorsale del piede)
In caso di flebopatia cronica:
- manovra di Perthes per valutare la pervietà del circolo profondo
- manovra di Trendelemburg per valutare insufficienza valvolare safeno-femorale
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