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La malattia di Parkinson e i fattori correlati
Inoltre anche i traumi cranici correlano con la malattia. I fattori di protezione includono l'assunzione di caffeina e il consumo di tabacco (nicotina), che sembrano diminuire il rischio per il Parkinson.
Appunti: Scoperto da James Parkinson nel 1817, il Parkinson è caratterizzato da paralisi agitante e movimenti lenti con arti tremanti. I pazienti preferiscono essere definiti con malattia di Parkinson anziché morbo. È una malattia asimmetrica, con maggiori disturbi su un lato del corpo. È raro prima dei 25 anni, ma quando compare anche dall'altro lato, un lato è sempre più colpito. La malattia correla con l'età e la genetica, che è molto varia con più di 11 geni che aumentano il rischio di ammalarsi. Esiste anche il Parkinson iatrogeno, causato da antipsicotici, e un'altra forma importante di Parkinson iatrogeno causata da droghe, anche tra i contadini nelle campagne. La prevalenza è di circa 250-300 casi su 100.000, e il rischio aumenta con l'età.
è la seconda malattia importante dopo l'Alzheimer. Substrato anatomo-patologico: problemi nella substantia nigra, il nero è dato da cellule che producono dopamina, queste cellule vanno a ridursi normalmente, ma nel malato di Parkinson si riducono più velocemente e quando arriva al 70% di perdita abbiamo i sintomi parkinsoniani, quindi quando arriviamo alla perdita neuronale in questa zona del 70% abbiamo un'iperattività presinaptica per potenziare gli effetti dei pochi neuroni rimasti, in questa fase precoce di Parkinson c'è stipsi, disturbo dell'olfatto, depressione, disturbo del sonno cioè sindrome gambe senza riposo. Quando la perdita neuronale supera un certo livello, e l'adattamento sinaptico non riesce a compensare e quindi avviene la manifestazione e avviene una buona risposta alla cura di dopamina (fase di luna di miele), ipersensibilizzazione dei recettori D2 che si verifica dopo 10 anni di terapia e il paziente.Inizia ad avere spasmi muscolari forti. Dal punto di vista cerebrale è complesso, la dopamina prodotta dalla substantia nigra va verso i nuclei della base e corteccia, in particolare corteccia frontale, aree motorie e premotorie. È una malattia che coinvolge il movimento ma anche nella programmazione del movimento, difficoltà ad iniziare il movimento, quindi non è solo motoria, ma anche l'immagine motoria, nel Parkinson precocemente battono poco le palpebre, bradicinetico nei movimenti, flessione e propensione della postura in avanti, più flessi e curvi, inizio da un lato solo asimmetrico. Altrimenti devo pensare a un parkinsonismo atipico come la corticobasale, la risonanza e la tac sono perfetti, i riflessi posturali sono preservati inizialmente nel corso della malattia si riducono, cascano anche per altro motivo nei cambi di direzione a causa di una parte rallentata, c'è risposta a levo dopa, progressione lenta, faccia ipomimica, lentezza movimenti.
andatura festinante, scrivono piccolo, scialorrea, voce monotona. Distonia dei piedi, e problemi muscolari. Il Parkinson si ferma durante il sonno, ipertono no. Non abbiamo farmaci per curare la malattia ma solo per curare i sintomi.
Parkinsonismo secondario (sintomatico) simmetrico non asimmetrico: da tossici (manganese, monossido di carbonio), antipsicotici. Differenza fra Parkinson e parkinsonismo è la risposta al farmaco (levodopa) per il Parkinson, il Parkinson il decorso è lento e il tremore è unilaterale all'inizio e solitamente a riposo, il parkinsonismo è tremore simmetrico, il decorso sub acuto e non a riposo.
Per la remissione del parkinsonismo iatrogeno ci vogliono giorni di dismissione di farmaci, la Spect ci aiuta nella diagnosi.
I 3 sintomi importanti sono: Tremore, rigidità, bradicinesia. Per la diagnosi gli facciamo aprire e chiudere la mano una mano per volta, sempre più veloce, il cervello del Parkinson per andare
piùveloce fa ballare la mano. La rigidità è aumento del tono muscolare, si valuta, con il movimento58passivo, gli muovo l’articolazione e vedo la resistenza alla gravita di quel settore muscolare, ci mostrail tono, sia muscoli flessori che estendendosi hanno un’attività elevata, invece la spasticità ceriduzione dell’inibizione e riduzione dell’attività dei flessori, nel Parkinson non ce un fluidomovimento. Il tremore è a riposo, inizia delle mani, raro tremore del collo e della testa, inoltre sonoipomimici, possono parlare male per la lentezza delle parole, piccoli passi a base stretta, freezing(inizia il movimento e si blocca all’improvviso), scrittura più piccola, difficolta a girarsi nel letto,mentre movimenti involontari come tremori scompaiono nel sonno. A volte difficolta a guardareverso l alto, solitamente i Parkinson sono magri, crampi, seborrea. Il tremore è influenzato da statoemotivo,
bloccarsi per l'emozione. Bradicinesia e tremore influenzato da emozioni. Segno della ruota dentata, interruzione ritmica del tono muscolare. Criteri di esclusione, miglioramenti improvvisi, segno di babinski, precoce demenza. Fattori prognostici: più precoce è più è difficile trattare i sintomi. Disturbi cognitivi e poi parkinsonismo è più probabile corpi di Lewy, se si manifesta prima parkinsonismo e poi demenza si parla di Parkinson-demenza, esiste anche il parkinsonismo traumatico, Cassius Clay. Parkinsonismo può essere dato anche da demenza a piccoli vasi che danneggia i nuclei della base. Parkinsonismo dato da problemi autonomici (balzi ipotensivi). Esistono scale di valutazione importanti: UPDRS I (capacità mentali, comportamento, umore, attività quotidiana, esame motorio, complicazioni dovute alla terapia). Stadio Hoehn & Yahr. Spect con Datscan: medicina nucleare, che permette di colorare i recettori nel caudato e nelputamen, nel Parkinson c'è un problema di reuptake di dopamina nel putamen e poi anche nel caudato, se uno ha dei dubbi fa il Datscan e se vede questo c'è un Parkinson. Non posso distinguere con questa tecnica un Parkinson da Lewy, ma Lewy da Alzheimer sì. Non posso dare dopamina poiché provoca vomito. Diamo levodopa che poi diventa dopamina. Esistono sostanze simili a dopamina, talvolta danno allucinazioni ma si accorge che sono bizzarre cioè si accorge non sono reali quindi nessuna preoccupazione. Con i nuovi farmaci abbiamo dei deliri e allucinazioni complessi. E discinesie. Alcune terapie hanno portato a terapie lesionali, lesionando il pallido. Oppure stimolazione del cervello profonda, stimolando il talamo, diminuendo la necessità dei farmaci, è l'unico trattamento nei pazienti davvero discinetici. Malattie neuromuscolari: - Malattie primitive del muscolo: miopatie (patologie del muscolo). Il processo patologico colpisce lafibra muscolare, escludendo le forme provocate da alterazioni a carico del sistema nervoso centrale e periferico. L'espressione clinica è dominata da debolezza muscolare della quale è necessario precisare la localizzazione. Essa si associa ad atrofia più o meno marcata, talora con aspetto ipertrofico a livello dei distretti. L'elettromiografia mostra un tracciato di tipo miogeno, nonostante la debolezza muscolare, otteniamo un tracciato che è indice del risparmio di un gran numero di unità motorie. Di fronte a un paziente affetto da malattia muscolare è necessario valutare sistematicamente, la funzione respiratoria e le funzioni cardiache. Appunti: "duemila malattie, molto differenti patogeneticamente l'una dall' altra, neuromuscolare può interessare un disfunzionamento muscolare in qualche modo, nervo, midollo, radice spinale, giunzione nervo e muscolo, e anche il muscolo può colpire. Dalla area motoria,passa dal cervelletto, Vie Cortico spinali, incrocia continua andare nel midollospinale, non è altro che un assone lunghissimo, poi arriva nelle corna anteriori dove riparteun altro neurone con un assone lungo che giunge fino al muscolo. Nella SLA funziona male ilmotoneurone 1 e 2, alcune fanno male solo 1 o 2, oppure solo il muscolo, oppure, le radici,oppure la giunzione. La distrofia muscolare è una malattia primitiva del muscolo, la SLA delmotoneurone. Esistono malattie muscolari date da disfunzione di produzione di energia, dovutoquindi a problema mitocondriale. Si può andare da forme genetiche a forme legate ad attivitàche scelgo di fare."
Malattie degenerative del muscolo
- Miopatie congenite o ereditarie: malattie aventi origine genetica caratterizzate da un progressivo deterioramento delle fibre muscolari.
- Distrofie muscolari: gruppo caratterizzato da degenerazione e successiva rigenerazione delle fibre muscolari. Sono progressive in quanto
I fenomeni di rigenerazione non sono sufficienti a compensare la rapida degenerazione muscolare, e per questo si assiste a una disabilità grave.
Distrofia muscolare di Duchenne: decorso relativamente rapido, con un'incidenza di 12-33 casi su 100.000. È dovuta a mutazioni a carico di un gene localizzato sul cromosoma X che codifica per la distrofina, una proteina che svolge un ruolo essenziale nel mantenimento dell'integrità del sarcolemma. La patologia è trasmessa come tratto recessivo legato al cromosoma X e si manifesta principalmente nei maschi. La mancanza di distrofina conduce a una suscettibilità del muscolo che, durante la contrazione muscolare, si può lacerare. Le singole fibre o gruppi di fibre subiscono una degenerazione giungendo alla necrosi e una rigenerazione che non riesce a sopperire al veloce degeneramento muscolare. Si osserva quindi un'ipertrofia, con ingrossamento del 60% delle fibre sane rispetto a quelle adiacenti inutilizzate, successivamente le...
fibre degenerate vengono sostituite contessuto adiposo, alla fine le fibre degenerano e scompaiono inseguito a ripetuti insulti, rimangono quindi poche fibre in mezzo all'adipe. La malattia viene riconosciuta a 3 anni di vita, compaiono come incapacità di camminare o correre, con il passare del tempo aumentano le difficoltà a camminare. I primi muscoli colpiti sono glutei e quadricipite, muscoli della scapola e arti superiori. Gli arti sono ipotonici o flaccidi ma nell'avanzare della malattia divengono contratti. I riflessi tendinei prima diminuiscono fino a scomparire. Le ossa divengono sottili e spesso il cuore è colpito anch'esso. Di solito la morte è dovuta a insufficienza respiratoria, infezioni polmonari, scompenso cardiaco (all'inizio è colpito il cingolo pelvico e ne osserviamo il fenomeno dell'arrampicamento). Nel 30% dei casi è presente anche ritardo mentale. Il decesso arriva verso i 20 anni di età.
“La distrofia di Duchenne, disturbo della forza muscolare, dei muscoli prossimali, come ad esempio delle cosce, è una malattia genetica rara che colpisce principalmente i maschi. È causata da una mutazione nel gene DMD che porta alla produzione insufficiente di una proteina chiamata distrofina. La distrofina è essenziale per il corretto funzionamento dei muscoli scheletrici e la sua mancanza provoca la degenerazione progressiva dei muscoli. La distrofia di Duchenne si manifesta solitamente durante l'infanzia e progredisce rapidamente, portando a una progressiva perdita di forza muscolare e a una limitazione della mobilità. Attualmente non esiste una cura per la distrofia di Duchenne, ma sono disponibili terapie e interventi per gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti.”