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TRASPORTO ATTIVO
A seconda di come viene utilizzato l’ATP, il trasporto attivo può essere suddiviso in:
- trasporto attivo primario che utilizza direttamente l’energia che deriva dal legame fosfato dell’ATP.
Esso utilizza proteine di membrana che utilizzando l’energia chimica dell’idrolisi cambiano di
conformazione. In questo senso tali proteine sono dei veri e propri enzimi e vengono comunemente
definite ATPasi.
- trasporto attivo secondario: utilizza l’energia di un gradiente di concentrazione che è stato
precedentemente creato da un trasporto attivo I.
Il trasporto II può essere:
Uniporto: permette il passaggio di una sola molecola dalla
superficie esterna a quella interna;
simporto: permette il passaggio di due soluti, molecole grandi
o con carica dall’esterno all’interno:
antiporto: permette sì il passaggio di due molecole ma in
direzioni opposte (una secondo gradiente e l’altra contro
gradiente).
Tutti i trasporti attivi II dipendono strettamente dai trasporti attivi I, che utilizzano ATP per mantenere i gradienti
di concentrazione necessari per il trasporto attivo II.
SISTEMA DELLA FOSFOTRASFERASI O
TRASLOCAZIONE DI UN GRUPPO
Consente l’ingresso all’interno della cellula di alcuni
zuccheri come glucosio, mannosio e mannitolo. Prevede
la presenza di enzimi che prelevano il P dal fosfo-
enolpiruvato, lo trasportano fino ad arrivare ad un
enzima specifico preposto all’ingresso dello zucchero
nella cellula e quando lo zucchero entra, viene
fosforilato da questo P. Il legame con il P consente
l’ingresso di questi zuccheri nella cellula. 21
Sistema secretore
Ovviamente non troviamo solo il sistema di trasporto di molecole dall’esterno all’interno, ma vi è anche quello
in direzione opposta, al fine di espellere i cataboliti, ovvero strutture complesse che non possono diffondere
liberamente e di conseguenza necessitano di un sistema di uscita. Questo sistema di uscita è molto più
complesso nei gram - rispetto ai gram +, perché in questi ultimi dobbiamo attraversare solo la membrana
citoplasmatica. Essi richiedono inoltre un grande dispendio energetico ma sono fondamentali perché
consentono l’uscita di materiale che può essere riversato all’esterno o direttamente nella cellula target.
Inoltre la secrezione è molto importante perché consente di espellere i caratteri virulenti (es tossine che
hanno come bersaglio cellula eucariotica).
Un esempio di catabolita è invece rappresentato da una proteina o da grosse molecole sintetizzate nel
citoplasma. Abbiamo diversi metodi di secrezione proteica nei gram + e gram -:
Secrezione proteica nei Gram +:
- Attraversamento della membrana citoplasmatica (unico ostacolo)
- Attraversamento dello strato relativamente poroso (ponte a 5 glicine) del peptidoglicano
- Riversata all’esterno
- Ancorata o inclusa nel peptidoglicano ((vi sono acidi teicoici e lipoteicoici, non vengono rilasciati
nell’ambiente ma sono necessari alla formazione del peptidoglicano, altrimenti vengono inseriti
all’interno di questo e rappresentano un segnale per il sistema immunitario o forniscono blande
cariche per facilitare l’esportazione dei soluti)
- Traslocazione sec-dipendente (secrezione-dipendente) : sec è un trasportatore utilizzato dalla maggior
parte delle proteine, altre utilizzano TAT e altri i trasportatori ABC (sec-indipendente)
Secrezione proteica nei Gram -:
- Attraversamento della membrana citoplasmatica
- Attraversamento dello spazio periplasmatico
- Attraversamento della membrana esterna
- Traslocazione sec-dipendente: (utilizzo di sec solo per superare membrana citoplasmatica, in quanto
attivo solo lì e consente loro di arrivare nello spazio periplasmatico, poi si avvale di un trasportatore di
membrana che consente il passaggio attraverso la membrana esterna)
- Passaggio diretto di proteine dal citoplasma all’esterno della cellula.
Noi abbiamo dei soluti che vengono portati all’esterno sotto forma di preproteina e dei soluti invece sotto
forma di proteina. Una preproteina è una molecola in forma lineare, non ripiegata e quindi non funzionante.
I batteri sono invece stati in grado di creare dei sistemi che consentano il rilascio di proteine correttamente
ripiegate, che funzionano grazie all’attività di proteine dette traslocasi. Possono essere distinti in:
•sistemi dipendenti da Sec: (esso è un traslocone preposto all’attraversamento della membrana
citoplasmatica in quanto presente solo lì e consente il passaggio delle proteine nello spazio periplasmatico,
quindi dopo per superare la membrana esterna serve un altro trasportatore (chaperonine); è a due passaggi
(tipo II) coinvolti nella secrezione di molte tossine, tra cui quella colerica, nella biogenesi dei pili di tipo IV che
troveremo nei processi di coniugazione;
•sistemi indipendenti da Sec, ad un passaggio quindi la proteina viene direttamente riversata all’esterno (tipo I,
trasportatori ABC; tipo III, omologhi ai flagelli); SONO APPANNAGGIO DEI GRAM – (per attraversare membrana
esterna)
I SISTEMI SECRETORI SEC NON SONO DEI SISTEMI SECRETORI (consente solo attraversamento membrana
citoplasmatica). 22
TRASLOCONE SEC-YEG
Costituito da un grosso complesso proteico.
Nel ribosoma vengono sintetizzate le pre-proteine (proteine in forma lineare, non ripiegate che quindi non
presentano una funzione), questo perché il traslocone sec non è in grado di trasportare proteine di elevate
dimensioni.
La sequenza lineare presenta una sequenza di riconoscimento che viene individuata dalle proteine
chaperonine (SecB), le quali la trasportano ad un’altra proteina (SecA) a livello della membrana e
successivamente viene portata a livello del traslocone Sec. Esso è formato da un sistema proteico canale, che
però non resta sempre aperto per impedire che le molecole fluiscano continuamente all’esterno. Avendo
un’apertura regolata, nel momento in cui vi sarà la necessità di aprirlo sarà altresì necessaria anche la
presenza di ATP: secA è un ATPasi che è in grado di scindere l’ATP e dall’energia ricavata consentire l’apertura
del traslocone SecYEG.
La proteina rimane comunque nella sua forma lineare durante il passaggio, in quanto la sequenza riconosciuta
dalle chaperonine le impedisce anche di mutare conformazione, una volta raggiunto lo spazio periplasmatico
un enzima (peptidasi di membrana) taglierà la sequenza e la proteina si ripiegherà, attraversando
tranquillamente anche lo strato lasso di peptidoglicani (nei gram – serviranno poi dei sistemi secretori veri e
propri, sec dipendenti).
SISTEMA TAT
Consente l’esportazione di proteine correttamente
ripiegate, con un canale decisamente più grosso.
L’inizio del processo è il medesimo, quello che
cambia è la sequenza segnale che la proteina
presenterà, che non sarà riconosciuta dalle
chaperonine per il traslocone sec. Vi sarà una
chaperonina che porterà la proteina al traslocone
Tat, costituito da Tat A, B e C:
- TatC proteina di maggiori dimensioni,
entrambe le estremità C e N terminali
sporgono nel citoplasma, importante per il
riconoscimento ed il legame con il peptide
segnale della proteina;
- TatB possiede un segmento transmembrana
all’N terminale;
- TatA possiede un segmento transmembrana
all’N terminale;
Esse hanno delle sequenze segnale a livello
citoplasmatico con il compito di riconoscere la proteina foldata. Nel momento del riconoscimento le unità di 23
TatA si uniscono a formare un grosso canale, tat B e TatC, che formano un complesso, si legano a TatA
portandosi dietro la proteina, che viene traslocata attraverso il canale, avente dimensione maggiore proprio
perché presenta più unità del TatA.
TatB-C deve presentare ad A la proteina ben ripiegata, nel momento in cui vi è l’unione di tutto il complesso TAT
la proteina attraversa questo canale e fuoriesce.
L’energia necessaria al trasporto è fornita dalla forza proton-motrice.
La sequenza segnale viene rimossa da specifiche peptidasi.
SISTEMI DI TRASPORTO IN USCITA
- Sistemi secretori veri e propri;
- Consentono l’attraversamento della membrana esterna;
- possono dipendere o meno da Sec per arrivare allo spazio periplasmatico;
- nel caso in cui siano Sec-indipendenti saranno ad unico passaggio, perché la proteina direttamente dal
citoplasma sarà traslocata all’esterno;
Pur essendo un grande dispendio energetico, è molto importante in quanto permette il rilascio di materiale
all’esterno o direttamente nel citoplasma della cellula target (es le tossine, che inizialmente non sono caratteri
che ne provocano lisi, ma inducono soltanto una modificazione del citoscheletro, necessaria ad inglobare il
patogeno, il quale poi inizierà a duplicarsi e poi ne provoca la lisi, fino ad arrivare in una situazione in cui si
supera la soglia di infezione, quando cioè il sistema immunitario non riconosce più il patogeno come tale).
SISTEMI SECRETORI SEC DIPENDENTI
APPANNAGGIO DEI GRAM -
1 Sistema di secrezione di tipo II
2 Sistema di secrezione a due partner
3 Sistema di autotrasporto
4 Via chaperon/usciere
SISTEMA DI SECREZIONE PROTEICA DI TIPO II
-contribuisce alla secrezione di alcune proteine, fra cui gli enzimi di degradazione, che non sono solo presenti
nei patogeni umani, ma anche in quelli vegetali:
- pullulanasi
- cellulasi
- pectinasi
- proteasi (crea danno all’organismo)
- lipasi (crea danno all’organismo)
- tossina colerica
- proteine che compongono i pili di Neisseria gonorrhoeae (patogeno delle vie genitali, proteine non
rilasciate all’esterno ma adesi alla parete del patogeno, che consentono adesione patogeno-cellula
target).
È un sistema secretore molto complesso (12-15 proteine, la maggior parte integrali di membrana). Pur
attraversando la membrana citoplasmatica intervengono esclusivamente nel trasferimento attraverso la
membrana esterna.
sistema Sec-dipendente trasloca attraverso la membrana citoplasmatica;
➔ sistema secretore di tipo II completa il processo (la componente più esterna, ovvero il complesso
➔ proteico che attraversa la membrana esterna e che si apre e si chiude utilizzando l’energia ottenuta a
livello citoplasmatico.
Elevata specificità di secrezione: vengono riconosciute delle sequenze specifiche che discriminano a livello
citoplasmatico quelle proteine che poi dovranno essere indirizzate alla parte terminale (solo quelle
correttamente ripiegate). 24
Sebbene abbia un grosso complesso proteico che
attraversa la membrana plasmatica, non è un sistema di
secrezione preposto all’a