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L'ISTATISTAT: la banca dati delle statistiche italiane

L'ISTATISTAT è la banca dati delle statistiche correntemente prodotte dall'Istituto nazionale di statistica. I dati sono organizzati in modo coerente e omogeneo e vengono costantemente aggiornati. Le statistiche sono articolate per tema, e ogni tema è suddiviso in più argomenti. Oltre che per tema, il sistema è interrogabile anche per parola chiave.

I dati sono presentati sotto forma di tavole multidimensionali che gli utenti possono esportare in formato xls, csv e sdmx. È inoltre possibile creare tabelle e grafici personalizzati agendo sulle variabili, il periodo di riferimento e la disposizione di testate e fiancate.

Vediamo alcune caratteristiche e utilità dell'ISTAT:

  • Rappresenta il nucleo centrale del Sistan
  • Coordina l'attività di tutti gli enti che raccolgono dati statistici
  • Elabora e pubblica le più importanti serie statistiche
  • Funge da rappresentante dell'Italia negli organismi internazionali

L'ISTAT rileva, con cadenza annuale e non più decennale, le principali caratteristiche della popolazione dimorante abitualmente sul territorio e le sue condizioni sociali ed economiche a livello nazionale, regionale e locale.

Il censimento è una rilevazione:

  • totale → riguarda tutte le unità statistiche che fanno parte della popolazione di riferimento a cui l'indagine si riferisce;
  • generale → riguardano i principali aspetti strutturali che caratterizzano le unità di rilevazione;
  • diretta → le informazioni vengono rilevate direttamente dalle unità e non desunte da altre fonti;
  • simultanea → si riferiscono cioè ad uno stesso momento temporale;
  • periodica → vengono ripetute a intervalli regolari di tempo.

In sostanza, vengono rilevate informazioni demografiche, riguardanti l'istruzione, la professione, gli spostamenti per lavoro o studio. Vengono inoltre richiesti alcuni dati

Riguardanti l'abitazione (proprietà, struttura, impianti presenti...).

Il censimento della popolazione è una rilevazione statistica che ha come obiettivo il conteggio di tutta la popolazione residente sul territorio.

Grazie ai dati rilevati con il censimento è possibile produrre informazioni sulla consistenza e sulle principali caratteristiche socio-demografiche della popolazione residente e sulla consistenza e le caratteristiche del patrimonio abitativo (edifici e abitazioni) con un elevato dettaglio territoriale.

I dati censuari costituiscono quindi un supporto fondamentale alle decisioni di ogni livello di governo (Stato, Regione, Provincia, Comune), ma anche delle imprese e delle associazioni di categoria, che li utilizzano per programmare, pianificare attività e progetti, offrire servizi ai cittadini italiani e agli stranieri che vivono in Italia, monitorare politiche e interventi sul territorio. Le informazioni fornite dalle rilevazioni censuarie consentono,

ad esempio, di effettuare analisi puntuali dei caratteri socio-demografici della popolazione e della sua distribuzione sul territorio, delle dinamiche territoriali dell'occupazione, dei processi di urbanizzazione, delle caratteristiche dei centri urbani; o di analizzare l'esistenza di differenze e squilibri fra le diverse aree del Paese. I censimenti costituiscono, dunque, un momento conoscitivo indispensabile, poiché consentono di costruire un patrimonio informativo di fondamentale importanza per la collettività, un bene pubblico utile a tutti per valutare, programmare, decidere. Il censimento delle istituzioni pubbliche, compreso tra le rilevazioni statistiche di interesse pubblico, è soggetto all'obbligo di risposta. Alcuni dei censimenti più noti possono essere: - popolazione e abitazioni, - industria e servizi, - agricoltura. In Italia, gli obiettivi principali dei censimenti generali della popolazione e delle abitazioni sono i

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seguenti: fornire informazioni sulle principali caratteristiche strutturali della popolazione;

determinare per ogni comune l'insieme delle persone residenti che costituiscono la popolazione legale;

fornire le informazioni per l'aggiornamento e la revisione delle anagrafi comunali della popolazione residente;

fornire informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche delle abitazioni e degli edifici.

Il SISTAN

La rete del SISTAN permette di:

  • colmare progressivamente alcuni vuoti informativi della statistica ufficiale;
  • razionalizzare l'attività statistica, attraverso il coordinamento organizzativo e funzionale di tutti gli enti;
  • l'eliminazione di duplicazioni di indagini;
  • migliorare la qualità delle tecniche di rilevazione e trattamento dei dati, attraverso l'omogeneità dei metodi e la creazione di sistemi informativi-statistici;
  • coordinare l'attività di rilevazione, elaborazione, analisi.
diffusione e l'archiviazione dei dati statistici, svolta dagli enti e organismi pubblici e privati a ciò preposti, è fondamentale per garantire il razionale uso delle risorse e dei flussi di informazione statistica a livello centrale e locale. Inoltre, è importante controllare che l'informazione statistica sia qualitativamente e quantitativamente rispondente ai bisogni di un paese avanzato e che sia congruente con gli standard internazionali. Le fonti statistiche ufficiali internazionali svolgono un ruolo cruciale nell'analisi dell'andamento economico-sociale di un Paese. Queste fonti includono i dati forniti dalle fonti statistiche nazionali, ma anche il confronto con i dati internazionali in un sistema europeo/mondiale di statistiche integrate. Tra i principali promotori di un sistema integrato vi sono gli uffici statistici di Eurostat, OCSE e ONU. Questi enti favoriscono l'armonizzazione di classificazioni, metodologie, nomenclature e definizioni attraverso direttive e raccomandazioni rivolte ai governi locali, ma anche attraverso la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i diversi paesi.

redazione di linee guida e manuali.

L'Eurostat è dal 1953 l'Ufficio Statistico dell'Unione Europea. Il suo compito è fornire statistiche che permettano confronti tra paesi e regioni degli stati membri. Offre un'ampia gamma di dati utilizzati liberamente da governi, imprese, educatori, giornalisti per il loro lavoro o nella vita privata. Attualmente raccoglie anche i dati dell'EMU (Economic and Monetary Union) e sostiene i sistemi statistici nei paesi candidati all'unione.

L'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nasce nel 1961 allo scopo di favorire e coordinare la crescita economica dei 30 Paesi membri e dei Paesi non membri, in via di sviluppo, per contribuire al miglioramento dell'economia mondiale. Attraverso l'attività di ricerca realizzata dai suoi dipartimenti, elabora studi su settori dell'economia, della ricerca, dell'educazione e su tutto

Ciò che possa influenzare lo sviluppo. Gioca un ruolo importante di ausilio nell'azione dei governi, individuando obiettivi e fornendo orientamenti strategici, in particolar modo riguardo alle tematiche delle economie emergenti, lo sviluppo sostenibile, le economie territoriali ed il sostegno.

Opportunità e limiti per la ricerca sociale. L'analisi secondaria dei dati ha molti vantaggi, ma ha anche molti limiti. Vediamo le opportunità per la ricerca sociale:

  • Poter analizzare e descrivere la struttura della società → possiamo occuparci di demografia, occupazione, mobilità sociale;
  • Possiamo appoggiarci a questi dati anche per studiare le ripartizioni territoriali → differenze nei tassi di criminalità, struttura economica delle nostre regioni;
  • I dati risultano fondamentali per lo studio comparato tra le nazioni → si sta procedendo verso una sempre maggiore integrazione e comparabilità dei vari dati.
raccolta di dati soggettivi come opinioni e percezioni. Inoltre, i dati amministrativi possono essere incompleti o non aggiornati, limitando la validità delle analisi. Un secondo limite è rappresentato dalla possibilità di errori di misurazione o di registrazione dei dati. Questi errori possono influenzare i risultati delle analisi e compromettere la validità delle conclusioni. Un terzo limite è legato alla rappresentatività dei campioni utilizzati nelle indagini statistiche. Se i campioni non sono rappresentativi della popolazione di interesse, i risultati ottenuti potrebbero non essere generalizzabili. Infine, un ultimo limite è dato dalla complessità dei dati e dalla necessità di competenze specifiche per analizzarli correttamente. L'interpretazione dei dati richiede conoscenze statistiche e metodologiche avanzate, che non tutti i ricercatori possiedono. Nonostante questi limiti, l'utilizzo di dati statistici offre comunque numerosi vantaggi nella ricerca sociale. Consentono di ottenere informazioni dettagliate e affidabili su fenomeni complessi, consentendo di approfondire aspetti che altrimenti sarebbero difficili da indagare. Inoltre, l'integrazione con dati amministrativi e indagini ad hoc consente di arricchire ulteriormente la ricerca e di ottenere una visione più completa dei fenomeni studiati.sfera soggettiva di opinioni, motivazioni, atteggiamenti, rilevabili con le indagini ad hoc → non abbiamoné motivazioni alle scelte dei soggetti né tantomeno opinioni rispetto ai dati amministrativi; i dati a base territoriale non sono adatti per l'analisi dei comportamenti individuali (fallacia ecologica) → non tutto quello a cui noi attingiamo basandoci sulle fonti statistiche ufficiali può essere utile per la nostra ricerca sociale. Esempio di analisi secondaria: Il suicidio di Emile Durkheim Un esempio molto utile per capire il potere informativo di questi dati statistici è rappresentato da un classico della sociologia, ossia il suicidio di Emile Durkheim. Rappresentare un fatto sociale era l'oggetto di studio: il suicidio. In questa opera, Durkheim riporta i risultati di un'analisi secondaria condotta sul totale di casi di suicidi per ogni singolo anno nei principali paesi d'Europa tra il 1841 ed il 1878. La tecnica dianalisi scelta è un'analisi secondaria dei dati amministrativi, finalizzata alla comparazione dei dati in base a diverse caratteristiche demografiche, geografiche e sociali. Ipotesi → la coesione sociale fornisce un sostegno psichico ai membri di un gruppo soggetti a tensioni e ansia acuta. Vediamo quali sono stati i passi dell'analisi secondaria dei dati amministrativi. Per prima cosa, Durkheim fa un confronto tra paesi protestanti e cattolici → questo perché i cattolici hanno una coesione sociale maggiore dei protestanti, ci si può aspettare di rinvenire percentuali di suicidio più basse tra i cattolici che non tra i protestanti. Una volta rintracciate queste percentuali e utilizzando questi dati, si chiede se la relazione spuria tra religione e propensione al suicidio sia dovuta a fattori culturali e economici, si chiede se sia mediata da qualcos'altro → fa un confronto tra le due religioni nella stessa società e vede se,on tra religione e suicidio può variare notevolmente da paese a paese. In alcuni paesi, il tasso di suicidio tra persone di religione diversa potrebbe essere più alto, mentre in altri potrebbe essere più basso. Questo suggerisce che ci sono molteplici fattori che influenzano il tasso di suicidio, oltre alla religione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
155 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arriprz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e analisi dei consumi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Fornari Rita.