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Le tecniche di ricerca qualitative sono tecniche poco strutturate utili a condurre una prima
esplorazione su cosa i consumatori pensino di un marchio o di un prodotto:
- associazioni di parole= che parole ti vengono in mente quando senti il nome della marca?
- tecniche proiettive= si fornisce ai soggetti uno stimolo incompleto chiedendo loro di completarlo,
oppure uno stimolo ambiguo e si chiede di interpretarlo
- critical incident technique (CIT)= prevede che ai consumatori sia richiesto di narrare un episodio
particolarmente positivo o negativo vissuto rispetto all’acquisto/consumo del prodotto oggetto
d’indagine
- mappe cognitive= e consiste nella ricostruzione delle connessioni fra concetti, cause, risultati ed
elementi di contesto che di fatto ricostruiscono l’esperienza che i consumatori vivono con prodotti e
marche
- personificazione della marca= a quale tipo di persona pensi quando menzionano la marca?
- laddering= consiste nel chiedere all’intervistato una serie di “perché” sempre più specifici, a
partire dalle motivazioni della scelta di un prodotto/marca.
Un altro modo di ricerca è il diario=cliente scrive → la netnografia= analisi di quello che i clienti
scrivono spontaneamente su social/forum poiché anche la risposta/recensione dei clienti influenza
→ sono progetti di ricerca in cui entra in gioco il neuro-marketing= è lo studio delle reazioni
emotive, ad es. nei punti vendita di nespresso c'è sempre lo stesso profumo, gli stessi colori e gli
stessi profumi perché sono stati studiati, oppure Mc è giallo su sfondo rosso perché colori
scientificamente provati per tentare/fare gola; oppure odore di auto nuova tenta cliente perché piace.
Strumenti di ausilio al neuro-marketing:
- galvanometro= misura l’interesse/emozioni suscitate dall’esposizione ad un annuncio pubblicitario
o ad una fotografia MARKETING | Rachele Campigli
- tachistoscopio= proietta una pubblicità a un soggetto con un intervallo di esposizione che può
andare da meno di un centesimo di secondo a più secondi. Dopo ogni esposizione, il soggetto
descrive tutto ciò che gli viene in mente
- telecamere del tipo eye camera= studiano i movimenti degli occhi dei soggetti (se si soffermano
su un dato elemento), fornendo veri e propri eye tracking
- dispositivi biometrici= registrano esposizione a pubblicità, display video e fisici, consentendo di
valutare le reazioni dei clienti.
QUANTITATIVA= non esplora un fenomeno, ma conferma o non un'ipotesi e ha rappresentatività
statistica sulla base della quale si prendono decisioni. Non si fa mai una quantitativa senza aver
fatto prima una qualitativa e non si fa mai una qualitativa senza fare dopo una quantitativa.
Tecniche di approccio alla ricerca quantitativa:
Sondaggi= rilevazioni mediante interviste con metodi e mezzi di interazioni eterogenei, al fine di
raccogliere maggiori informazioni sui clienti.
Ricerca comportamentale= raccolta di dati sui comportamenti effettivi dei clienti, qualunque sia il
canale (punto di vendita, sito, call center…).
Ricerca sperimentale= raccolta di dati primari mediante selezione di gruppi di soggetti comparabili
per sottoporli a trattamenti diversi allo scopo di riscontrare eventuali differenze nelle reazioni di
ciascun gruppo → cerca di sviluppare un modello causale, cosa succede se faccio qualcos’altro? È
un modello di prova, es. cambio logo.
Questionario= composto da una serie di domande presentate a intervistati e, data la sua flessibilità, è
lo strumento più comune tra quelli utilizzati per raccogliere dati primari.
Può essere svolto via web (mail) o via telefono che spesso è più affidabile perché è one to one, ma è
più costosa perché richiede più tempo. I ricercatori devono sviluppare, testare e correggerli con
attenzione prima di somministrarli su larga scala; importanti sono la forma, la terminologia
utilizzata e la sequenza delle domande perché può influenzare le risposte, prima la soddisfazione
complessiva (overall) e poi particolare (singoli item), o il contrario?
Fondamentale per lo sviluppo di un piano di ricerca è il piano di campionamento poiché consente
di ottenere un livello di errore molto basso. Richiede 4 decisioni:
- ricorsività temporale della ricerca: spot o panel? Nel caso in cui l’azienda abbia bisogno di
osservare l’evoluzione nel tempo su un gruppo di clienti sceglierà un panel, nel caso in cui i soggetti
intervistati possono possono essere diversi di volta in volta userà il metodo spot.
- unità campione: chi intervistare? Bisogna fare in modo che tutte le persone nella popolazione
target abbiano una probabilità nota di far parte del campione
- dimensione del campione: quante persone intervistare? Per un approccio qualitativo risulta di
secondaria importanza, per quello quantitativo è necessario che si raggiunga una rilevanza statistica
(circa 1% della popolazione target)
- procedura di campionamento: come scegliere chi intervistare? Una procedura è il campionamento
probabilistico.
Vi sono diversi metodi di contatto:
- per posta (fisica)= per chi non è disponibile ad un’intervista personale →tasso di risposta basso e
tempi lunghi
- per telefono= raccoglie informazioni velocemente, vi è la possibilità di chiarire le domande e il
tasso di risposta è più alto, ma sta diventando difficile svolgerle per la crescente diffidenza dei
consumatori
- personali= ottimale perché face to face, si possono porre più domande e registrare osservazioni
aggiuntive sul soggetto (vestito e linguaggio del corpo), ma è costoso, soggetto a distorsioni da
parte dell’intervistatore e richiede più lavoro di pianificazione e supervisione
- online= è versatile (più interazione e maggior personalizzazione), ha costi contenuti e tempi brevi,
ma valuta campioni piccoli e distorti (digital divide → soluzione è combinarlo a fonti tradizionali),
eccessivo switching in panel (tasso di abbandono alto → stimolare) e comunità online e vi è
maggior rischio di incoerenze e problemi tecnologici. MARKETING | Rachele Campigli
raccogliere i dati e le informazioni è la fase più costosa e quella in cui c’è la maggior
• probabilità di commettere errori. Nei sondaggi vi sono diversi problemi:
- alcuni partecipanti non sono in casa/non facilmente raggiungibili e devono essere contattati
nuovamente o sostituiti
- alcuni forniranno risposte distorte o non veritiere
- i rilevatori potrebbero somministrare frettolosamente le interviste (saltare sezioni dei questionari)
- a livello internazionale, uno dei principali ostacoli è la necessità di raggiungere un buon livello di
coerenza
analizzare le informazioni consiste nel ricavare risultati utili dalla ricerca organizzando i
• dati in tabelle e grafici e sviluppando misure di riepilogo e commenti rilevanti sulle
implicazioni di ricerca
presentare i risultati= ai ricercatori spesso viene richiesto di svolgere un ruolo più pro-
• attivo, quasi di consulenza, traducendo dati e informazioni in implicazioni della ricerca
“azionabili” per il management, spunti di riflessione e raccomandazioni per i piani e
l’execution.
prendere le decisioni= alcune organizzazioni usano sistemi di supporto alle decisioni di
• marketing per aiutare i dirigenti a prendere decisioni migliori (MDSS), ovvero un insieme
coordinato di dati, sistemi, strumenti e tecniche, dotato di software a supporto, mediante il
quale un’organizzazione raccoglie ed interpreta informazioni rilevanti dal settore di attività e
dall’ambiente, utilizzandole per costituire una base per le azioni di marketing. Le
informazioni di marketing sono inutili fino al momento in cui esse vengono utilizzate
Ricerca di marketing internazionale
Coinvolge mercati e paesi diversi e spesso i ricercatori si ritrovano ad operare in mercati con livelli
di sviluppo economico, culture, costumi e modelli d’acquisto molto eterogenei.
→ problemi di ricerca: i dati secondari, sono di difficile reperibilità
→ problemi di lingua: stesse parole hanno significati diversi in paesi diversi
→ problemi di equivalenza metrica: i numeri hanno risultati diversi a seconda delle scale di
riferimento per le valutazioni che nei diversi paesi sono in uso comune
N.B.: Prima di iniziare a progettare e a strutturare la ricerca, appare di fondamentale importanza
raccogliere informazioni (dati secondari) su fattori rilevanti relativi al contesto che potrebbero
condizionare i risultati della ricerca (livello generale di sviluppo economico, vincoli religiosi e
culturali, grado di urbanizzazione, omogeneità socio-culturale ed economica degli abitanti e lingua
parlata). Si tendono a preferire le ricerche qualitative a quelle quantitative.
MARKETING | Rachele Campigli
Dall’analisi del valore alla costruzione del valore
Lo studio del comportamento d’acquisto del consumatore esamina il modo in cui individui,
gruppi sociali e organizzazioni scelgono, acquistano, utilizzano e si disfano di beni, servizi, o
esperienze per soddisfare i propri bisogni e desideri, e quindi le attese di valore.
Il modello utilizzato è quello di stimolo-risposta: il marketing e altri stimoli entrano nella “scatola
nera del consumatore” e provocano delle reazioni.
Il consumatore è influenzato dall’ambiente= stimoli di marketing (4P: prodotto, prezzo, punto
vendita, promozione) e stimoli economici, tecnologici, sociali, culturali.
→ scatola nera dell’acquirente che racchiude il processo decisionale dell’acquirente basato sulle
proprie caratteristiche
→ risposte dell’acquirente, ovvero atteggiamenti e preferenze dell’acquirente; è il comportamento
d’acquisto=che cosa, quando, dove e quanto acquista. È condizionato da:
- fattori culturali → cultura= insieme di valori, percezioni, desideri e comportamenti di base
trasmessi dalla propria famiglia o dalle istituzioni. Le imprese sono sempre alla ricerca di
trasformazioni culturali per scoprire nuovi prodotti che potrebbero essere apprezzati dal mercato;
subcultura= gruppo di persone che condividono sistemi di valori basati su situazioni ed esperienze
di vita comune (nazionalità, religione, area geografica) e spesso le imprese si rivolgono alle
subculture con progetti di marketing specifici; marketing interculturale= imprese introducono
tematiche etniche nelle loro normali comunicazioni di marketing tendendo ad attingere alle
somiglianze fra le diverse subculture invece di sottolinearne le differenze.
- sociali → gruppi sociali e network= interagiscono per il raggiungimento di obiettivi individuali
comuni; si possono classificare in gruppi di appartenenza, gruppi di riferimento