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Movimenti Ottici

  • Zoom: intervengo sull'obiettivo cambiando la distanza focale, mi avvicino, mi allontano.
  • Raping Focus: metto talmente a fuoco o lo sfondo o vicino ed è come se il mio occhio facesse un salto da molto vicino a molto lontano. Il movimento è direttamente collegato alla visione, quello che è chiamato in causa è direttamente quello che stai vedendo, si concentra l'attenzione.
  • Movimenti codificati dal cinema classico che hanno a che fare con il tipo di supporto: panoramiche aeree, la city cam (ha degli ammortizzatori e rendono questo movimento molto libero), macchina incollata sull'operatore che può essere più o meno ammortizzata (l'operatore si muore e la macchina sobbalza).
  • Abbiamo un tipo di movimento che avendo a che fare con la ruotazione attorno a proprio asse e creano soggettività, un movimento in parallelo che ha funzione oggettiva, dei movimenti d'ingresso o d'uscita che

Intervento dall'esterno e movimenti ottici nel linguaggio cinematografico

È sempre più comune che un film utilizzi movimenti di macchina per creare un effetto visivo. Questi movimenti hanno un valore descrittivo e sono legati all'ottica.

Ecco alcuni esempi di movimenti di macchina nel cinema:

  • Travelling in avanti: Nel film "Orizzonti di gloria" di Kubrick, la macchina da presa si sposta in avanti mentre il personaggio principale avanza. Questo movimento ha un carattere descrittivo e mette in risalto il protagonista.
  • Irregolarità del movimento: Nel film "Shining", quando Danny scappa dal padre, l'irregolarità del movimento di macchina crea un senso di oppressione.
  • Regolarità del movimento: Al contrario, la regolarità del travelling in un film può dare un senso di oggettività e grandezza.
  • Carrellata laterale: Nel film "25 ora", viene utilizzato un montaggio alternato per unire due movimenti: una donna che corre verso il protagonista ferito e una carrellata laterale.
  • Carrellata: Un esempio di carrellata è quando la macchina da presa si muove su un binario e segue delle vetture ammortizzate, creando un senso di fluidità.
movimento.-Panoramica <panoramica> “Psycho”: idea di abbracciare, ci presenta il paesaggio da un punto di vista <punto di vista> fisso, in modo soggettivo. Non a caso poi entra in uno di questi palazzi dove Merion è in una camera con il suo amante. C’è un taglio di montaggio che da questo effetto di reframing che vuole sottolineare Phoenix, la fenice, il risorgimento, non ci mostra solo la città, ci mostra l’ambiente della vicenda. “I Duellanti”: ci viene mostrata una cavalcata, ma non è un movimento descrittivo, ci sono vari ostacoli (teste in mezzo ecc), la visione non è quella oggettiva, a soggettiva è come se fossi lì in mezzo. Qui mi sento claustrofobicamente bloccata, magari ci fosse una panoramica che mi fa vedere il bosco. -Steady cam “Pulp Fiction”: porta ad un movimento morbido, mentre la camera a mano porta una vibrazione che nell’occhio dello spettatore da un disagio visivo e da dramaticità (non sempre

però). Se io riprendo due che scappano: con la camera a mano ho l'impressione che qualcuno losegua, sento l'operatore che corre e traballa; con la steady cam ho l'impressione che il focus non sia chi sta inseguendo, ma sia la fuga.

Danny nel labirinto - c'è una fluidità, rimanda alle frequenze oscure sotto l'albergo che si muovono intorno. Nella cucina prima era quasi un travelling, seguendo al moglie di jack sembrava una panoramica e qui mima una camera a mano, il non seguire perfettamente da al mvi meno il senso di una realtà che sfugge.

Camera a mano: la vibrazione da il senso dell'inseguimento, l'effetto di disagio si trasferisce su di lui, sento la sua sofferenza o sento il senso della realtà (steady cam potrebbe toglierlo).

Triciclo di Danny: si allontana, si avvicina, quasi scappa.. la relazione tra questi movimenti da il senso del movimento.

Pianosequenza: assume la caratteristica di un'unità narrativa,

non si riesce a distinguere i dettagli dell'ambiente circostante. È un effetto che crea un senso di confusione e disorientamento nel pubblico. - Montaggio a incastro: è una tecnica di montaggio in cui due o più scene vengono sovrapposte in modo da creare un collegamento visivo o concettuale tra di loro. È spesso utilizzato per creare suspense o per mostrare simultaneamente eventi che si svolgono in luoghi diversi. - Cambio di prospettiva: è quando la macchina da presa cambia l'angolazione o la posizione da cui riprende una scena. Questo può essere fatto per mostrare un punto di vista diverso o per enfatizzare un particolare elemento della scena. - Ripresa in totale continuità: è una tecnica in cui una scena viene girata in un'unica ripresa senza interruzioni. Questo richiede una pianificazione e una coreografia precise per garantire che tutto si svolga senza errori. È spesso utilizzato per creare un senso di realismo e coinvolgimento nel pubblico. - Sequenza narrativa: è una serie di scene collegate tra loro che raccontano una storia o un evento. Le sequenze narrative possono essere utilizzate per creare suspense, mostrare lo sviluppo dei personaggi o far avanzare la trama del film. Queste sono solo alcune delle tecniche di montaggio e ripresa utilizzate nel cinema. Ogni regista ha il proprio stile e le proprie preferenze, ma tutte queste tecniche hanno lo scopo di creare un'esperienza cinematografica coinvolgente e memorabile per il pubblico.quasinon fa vedere cosa c'è in mezzo.
  • Tilt: panoramica verticale, macchina ferma sul proprio asse che compie un movimento dal basso verso l'alto molto regolare (tilt più soggettivo, lo guardo della pettegola che mi squadra; più oggettivo/descrittivo se segue un ascensore che sale).
  • Dolly combinato con lo zoom (vertigo zoom): movimento che consiste nel combinare un dolly e uno zoom con movimento contrario (se il dolly avanza lo zoom si allontana), effetto naturalistico, di nausea, diventa una cifra stilistica perché è utilizzata dal cinema che ragiona sulla visione. Consente di vedere vicino le cose stando lontano e con il dolly non mi fa stare fermo sulla sedia perché sono in movimento.
  • Cambio di fuoco: permette di creare il movimento del mio occhio che da davanti passa indietro.
Visione ultime guide to camera movements La staticità della macchina da presa ha valore e rende l'atmosfera surreale da partedei protagonisti sul palco e sospesa della platea (conferenza), può accrescere anche la suspense (cosa si trova dentro la macchina; solo alla fine si capisce che è ironico e che non gli sparerà in testa, senso di claustrofobia).
  • Push in: la camera si muove verso il soggetto.
  • Pull out: ha lo stesso scopo del dolly ma è più realistica.

NOTORIUS: LO SGUARDO AL CENTRO DEL RACCONTO

È tutto un macguffin, la quinta essenza di H è il desiderio nella sua forma più essenziale, cioè lo sguardo. Tutto il film gioca sulla visione, tutto è un gioco di sguardi, anche l'ambientazione che però scompare. Anche la negazione dello sguardo che Bob può catturare il soggetto del desiderio: al centro c'è la pulsione scopica. Lo sguardo è al centro perché lo spettatore adatta lo sguardo dei personaggi, si fa uso della soggettiva. Ci sono quattro figure dello sguardo:

  • Oggettiva: vedo
oggettivamente la realtà senza lo sguardo di nessuno. Tazzina messa a fuoco: doppia messa a fuoco, appare irreale, a tratti oggettiva.
  • Soggettiva: vedo con gli occhi di qualcuno che è interno alla diegesi, molto limitata. Può essere realizzata in vari modi, di solito è creata da un montaggio (una guida e vediamo la strada dal suo punto di vista), H la forza (vediamo attraverso i capelli, non si vede niente, vediamo in modo incompleto, anomalo).
  • L'interpellazione: l'immagine chiama in causa me, un personaggio in scena si rivolge a me.
  • Oggettiva irreale: visione distaccata e oggettiva dalla scena, ma il punto di vista è anomalo e pone delle domande (vedo da dentro al figro).
  • Falsa soggettiva: penso di vedere qualcosa, ma in realtà non lo sto vedendo.
  • Semi-soggettiva: adotto la visione, ma non il suo sguardo, vado vicino a lui (uomo di spalle..), però non riesco ad entrare nella testa del personaggio.

personaggio. Sottolinea che il personaggio non capisce niente.

NOTORIUS

Il soggetto è sempre impegnato nelle attività visive, infatti la protagonista è una spia che cerca sempre di vedere, di capire delle informazioni e di trovare delle prove.

Qui siamo a metà film, il climax in H è sempre narrativo e visivo: il ritrovamento della prova che il marito è un criminale e trova l'uranio, qui viene smascherata come spia e cambia il racconto; la vita della protagonista è in pericolo.

  • Scena: Lei capisce che c'è la chiave cha da accesso alle cantine, con una scusa della festa ruberà le chiavi ed andrà a vedere cosa c'è là.

È presente anche il tema del doppio: la moglie e la madre.

Ci sono molti momenti statici.

Falsa soggettiva: parte con una soggettiva, vediamo la protagonista anche guardia la porta dove c'è la suocera (campo contro campo che figura che questa è una

soggettiva),però lui alla fine esce ed il soggetto che guardava non c'è più.Anche in queste piccole sfumature si gioca questa ambiguità visiva che permea tutto il film: chi vede cosa?A differenza di Rebecca dove indugiava ancora l'espressionismo, qui la scrittura è quelladel cinema classico, infatti c'è un continuo utilizzo delle dissolvenze incrociate chepermettono di far passare sotto silenzio l'ellissi.Queste dissolvenze ci fanno vedere le sequenze ad episodi (si prendo piccoli frammenti esi montano e si ripetono per far capire che il tempo passa): lei che apre le porte, le sequenze sono unite dai raccordi sonoro musicali, sull'asse e di movimento.

• Scena sulla panchina: H rifiuta il campo contro campo, la macchina da presa è statica enega la tensione fra i due.Inoltre c'è una rarefazione spaziale: il film è ambientato a Rio, ma è ricreato in studio e quindi risulta artificioso.

però è tutto voluto perché in questo modo lo spazio si annulla e tutto è concentrato sugli sguardi.

Macguffin sull'uranio -> il suo obiettivo è quello di cenare nella camera.

Scena festa: ellissi temporale, il tempo è scollegato, si salta direttamente alla festa.

Prima soggettiva, lei guarda il marito in bagno, la suspence si è già creata grazie a 3 elementi (deve riuscire a prendere le chiavi ed entrare in cantina); sapere che lui è infango aumenta la suspence. Questo ci permette di calarci nel suo personaggio e percepire la sua tensione.

Macchina da presa che avanza con una panoramica sulle chiavi, è una soggettiva con dei tratti di realtà: noi pensiamo che abbia preso le chiavi ma in realtà non è così, la voce di lui l'ha spaventata.

Questa è un climax narrativo: lei è una spia e da qui inizierà la sua caduta, è sempre giocato sulla visione.

su un'alternanza di campi m
Dettagli
A.A. 2022-2023
50 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camillamasotti03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi del cinema e dei media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Paola Valentini.