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Tommaso D'Aquino

Altro importante pensatore cristiano → contrapposto ad Agostino, perché la sua riflessione muove da basi diverse da quelle agostiniane → Tommaso imposta in modo diverso il rapporto tra fede e ragione → punto di partenza del ragionamento: considera il peccato originario (punto di partenza di Agostino) come un qualcosa che non fa venir meno la natura umana, lui parte dalla razionalità → Agostino: la natura umana corrotta richiedeva una fede che veniva a salvare quella natura integralmente corrotta → ciò permetteva di entrare nella città di Dio → funzione del potere in Agostino: tenere a bada l’uomo → per Tommaso invece la fede è necessaria per la salvezza, ma non agisce su una natura umana integralmente corrotta, ma essa è caratterizzata anche dalla ragione che è posta da Dio negli uomini e che permette di dare un fondamento diverso → elemento essenziale: ragione

umana → uomo come essere razionale capace di intendere →razionalità intrinseca all’universo → Rapporto tra legge umana e legge divina: Tommaso sipreoccupa anche della legge dell’uomo (Agostino no) → il peccato per Tommaso puòspiegare solo alcune delle azioni umane, non tutte → il vero fondamento è la ragione, lasocievolezza umana.

28/10Tommaso D’Aquino → la natura razionale dell’uomo coincide con quella di Dio

Condizione umana → sottoposto a leggi → la prima legge è la legge eterna, razionale, cheDio ha trasmesso e attraverso cui ha creato tutto ciò che esiste.

Uomo → razionale, soggetto che nella comunità politica assume un atteggiamento diversoda quello che diceva Agostino (era costruita sul negativo): Tommaso recupera il valorepositivo della comunità politica (tipico di Aristotele), che realizza al massimo grado lanatura socievole dell’uomo → l’uomo

Raggiunge la perfezione solo nella comunità politica, sennò da solo non la raggiunge → pensiero politico tipico del medioevo: pensiero organicistico, olistico, che guarda alle singole parti a partire dal tutto → comunità come un contesto in cui le virtù migliori umane si realizzano → Agostino vs Tommaso. Comunità politica → non si tiene in vita solo grazie all'intervento dall'alto, ma grazie a ciò che gli uomini condividono, in questo caso condividono la razionalità → gli uomini cercano insieme il bene comune → ragionamento che Tommaso fa sulla natura umana e sulla comunità politica → qui inserisce il tema della legge: la legge è un ordinamento della ragione in vista del bene comune promulgata da colui a cui spetta il governo di una comunità. Ordinamento della ragione: il primo elemento essenziale che definisce una legge è il fatto che essa corrisponda alla ragione →

La legge serve per orientare i comportamenti umani all'interno della società. Non ogni espressione di razionalità diventa legge, ma la legge ha valore comune. La legge diventa legge con un ulteriore elemento: il riconoscimento da parte dell'autorità legittima, colui che governa la comunità. Terzo elemento: promulgazione. Colui che ha il governo deve promulgare il diritto, deve riconoscere un diritto che lo precede. Non è un atto creativo, il governatore non crea il diritto, il diritto esiste già, il legislatore deve solo riconoscerlo, deve trovarlo. L'autorità ha un ruolo di riconoscimento, non è padrona del diritto. Il diritto non appartiene al potere, ma vive a prescindere da esso. La consuetudine come fonte del diritto è prevalente rispetto alle altre fonti. La legge è una consacrazione delle consuetudini. Le leggi non possono imporre però comportamenti molto.

lontani dalle comuni abitudini sociali → altrimenti rischia l'inefficacia → il diritto modifica i comportamenti tenendo conto delle pratiche effettive → Autorità titolare del potere di promulgazione.

Legge eterna razionale → la ragione è elemento fondamentale anche in Dio → questa razionalità si traduce in tutto ciò che esiste, ma non siamo in grado di conoscerla integralmente → questa capacità conoscitiva può essere di diversa natura → a volte si può accedere totalmente: caso dei beati, natura quasi divina → gli uomini invece possono conoscere una parte della legge eterna attraverso la ragione (es. contadino che arriva alla porta della legge, ma non può entrare perché è incapace di farlo) → definizione nuova del diritto naturale: parte della legge eterna che siamo capaci di conoscere grazie alla nostra ragione → il diritto naturale non ci dà tutte le risposte per

organizzare la convivenza → quientra in gioco il potere umano, la legge positiva posta dagli uomini → problema: rapportoche ci deve essere tra legge umana e legge naturale → occupano diversi spazi.C’è una gerarchia: il diritto positivo deve colmare il diritto naturale, coerentemente con ciòche il diritto naturale dice → il diritto naturale orienta il diritto positivo → è ungiusnaturalista → Il diritto positivo agisce in 2 maniere diverse:

  1. il diritto naturale è troppo generale, astratto nelle sue indicazioni: il diritto positivo agiscedando una specificazione a questa previsione astratta → es. ci dice che non bisognauccidere → opera una deduzione: dal generale si deriva lo specifico, ragionamentodeduttivo → es. Norme che accomunano tutti gli uomini, perché ricavate deduttivamente;
  2. il diritto naturale ha bisogno di essere concretizzato, è generico: il diritto positivo deveconcretizzarlo,

Deve far capire alle persone cosa devono fare → es. dire come e quanto devo punire → potere delle autorità → operazione libera, arbitraria da parte di chi la deve porre → libera valutazione da parte dell'autorità di decidere come applicare sanzioni e principi.

Tommaso → Criteri attraverso cui valutare la legge positiva (usati anche oggi dalla Corte costituzionale).

Problema: se questa deduzione viene fatta in modo sbagliato che succede??

Tommaso → La legge positiva, che contrasta col diritto naturale non è una vera legge, ma è una corruzione della legge (giunaturalista) → bisogna ubbidire a questa legge??

Tommaso sa che si potrebbe creare insicurezza, incertezza, sfrenata libertà dei soggetti, se essi non seguono la legge, anche se ingiusta → in alcuni casi però sono talmente pericolose che non possiamo ubbidire: ciò avviene quando le leggi positive mettono in pericolo la società religiosa.

obbligo di ribellarci alle leggi ingiuste solo in casi estremi (tema attuale: ribellioni per il nuovo dpcm).

3 tipi di legge → si aggiunge un quarto tipo, che spiega la necessità di ribellarsi alle leggi ingiuste solo quando viene messa in discussione la dedizione alla beatitudine celeste → la legge divina: insieme dei precetti, dei comandi che Dio ci dà per raggiungere la salvezza → a volte in contrasto con la legge positiva → si recupera l'elemento volontaristico: bisogna seguire la volontà di Dio (es. Abramo chiamato a uccidere il proprio figlio → per Tommaso non è giustificabile attraverso la giustizia, ma solo attraverso la legge divina). → La legge divina si rivolge agli individui singoli, mentre la legge eterna si riferisce alla collettività e diventa regola generale → la legge divina non mette in discussione quella eterna.

FINE TOMMASO D'AQUINO 02/11

MARSILIO DA PADOVA

Marsilio da Padova → dibattito sui

Rapporti tra autorità religiosa e civile → questo autore è importante per il piano del fondamento del potere giuridico → opera: "Il difensore della pace" ("Defensor pacis"): scritta nel 1324 → sosteneva l'indipendenza del potere civile rispetto a quello religioso.

Agostino → stretta connessione tra fede e ragione → Marsilio invece fa vedere che fede e ragione sono due cose completamente distinte, che non si influenzano → 2 finalità distinte dell'uomo stesso, 2 bisogni essenziali diversi:

  1. la sicurezza/pace terrena
  2. la pace ultraterrena

Marsilio → difensore della laicità dello Stato → religione non deve influire sulla vita politica.

Nella lotta politica tra Impero e papato → papa Giovanni XXII vs Ludovico il Bavaro → Marsilio sta dalla parte dell'imperatore, partecipando a una serie di imprese, compresa la sua incoronazione a Roma.

Quest'opera → opera politica

→ impiega molti argomenti per difendere la sua tesi. →Marsilio ritrova Aristotele: si proclama un fedele discepolo di Aristotele → spiega la ragione del suo lavoro dicendo che c'era un problema che Aristotele non aveva affrontato: conflitto Stato vs Chiesa → ai tempi di Aristotele l'autorità ecclesiastica non pretendeva di dettare regole anche in politica → l'atteggiamento nuovo della Chiesa mette in pericolo quel benefondamentale della pace terrena senza far guadagnare nulla → crea confusione →argomenti:- per Marsilio la pace (obbiettivo della città terrena) è conseguente della natura stessa della città politica → senza pace non c'è città → la definizione della pace ha a che fare della giustizia come armonia delle parti (Platone): essa è la buona disposizione della comunità politica grazie a cui ciascuna delle sue parti potrà compiere perfettamente le azioniche le si addicono secondo ragione e secondo la propria istituzione → ogni parte della città fa ciò che è chiamato a fare → soluzione → distingue diverse parti della città: dalla famiglia allo Stato (cammino aristotelico) → intravede molte cose dello Stato moderno → nella polis ci sono 8 diverse parti: una di queste è quella che chiama "parte sacerdotale" con potere spirituale → pace come ordine → prima giustizia → ordine organico (metafora dell'organismo): le parti da sole non sussistono → le parti ricevono la loro funzione nel loro inserimento nel tutto → precisa gerarchia tra le parti → idea che la pace non è un dato a priori, non esiste per natura, ma grazie all'opera dell'uomo → importanza delle istituzioni e dell'autorità civile.- Marsilio aristotelico → potere del padrone sullo schiavo → il potere politico è diverso: si fondasul consenso dei cittadini → il potere all'interno della città non è assimilabile a chi si occupa pate
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Publisher
A.A. 2020-2021
64 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arisimo06 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Greco Tommaso.