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Conclusioni sulle caratteristiche degli ordinamenti giuridici
Da questo discorso si possono trarre 2 conclusioni:
- Sebbene i requisiti classici degli ordinamenti giuridici non rispecchino quelli reali, essi hanno un valore ideale, ossia mostrano come un ordinamento dovrebbe essere per garantire le esigenze di giustizia (casi uguali trattati in maniera uguale) e certezza (capacità, in capo a ciascun individuo, di conoscere le conseguenze giuridiche di ogni propria eventuale azione) del diritto, fondamentali per la società. Altrimenti il diritto diventa arbitrario e imprevedibile.
- Sebbene gli ordinamenti non rispettino questi requisiti, la loro messa in ordine viene compiuta ogni giorno dagli operatori giuridici. Ogni giudice, nel momento in cui deve risolvere una controversia, deve trovare le norme che disciplinano quel caso, mettendole in ordine. Ad esempio, i nostri manuali di diritto privato costituiscono una grande messa in ordine del materiale giuridico riguardante il diritto privato. Perciò, il diritto privato non è ordinato.
Ma oggetto di ordinazione, e ciò è estendibile all'intero ordinamento giuridico. L'operazione di messa in ordine dell'ordinamento giuridico NON HA FINE. COME, GLI OPERATORI GIURIDICI, RISOLVONO QUESTE DIFFICOLTÀ? ATTRAVERSO 2 TECNICHE.
- TECNICA delle GERARCHIE NORMATIVE. Le gerarchie sono uno strumento fondamentale per ordinare le norme. Dire che le norme sono ordinate gerarchicamente equivale a dire che una norma n1 è sovraordinata ad una norma n2, e che quest'ultima è dunque subordinata a n1. Inoltre, le gerarchie normative sono anche un utilissimo sistema di risoluzione delle antinomie. 4 tipi di gerarchie normative, Guastini identifica ossia 4 modi in cui le norme sono gerarchicamente ordinate tra loro. In realtà la classificazione di Guastini è eccessiva, poiché le principali gerarchie normative sono 3, ma egli ne aggiunge una IV, che ha valore molto limitato sotto il profilo pratico, per eccesso di zelo.
lo contraddistingue)-gerarchie formali: non il loro contenuto, è formalmente sovraordinata a n2 quando n1 regola la produzione di n2. Si dice che la Costituzione italiana sia formalmente sovraordinata alla legge ordinaria, perché la Costituzione contiene norme che regolano la stessa produzione di leggi.
Le gerarchie ordinarie: l'art. 70 della Cost. attribuisce al Parlamento il potere di emanare le leggi. Le gerarchie formali catturano una relazione istituita dalle norme sulla produzione normativa;
-gerarchie materiali: riguardano il contenuto delle norme giuridiche e catturano la gerarchia delle fonti del diritto. Sono importanti perché quando n1 è materialmente sovraordinata a n2? La Costituzione italiana è sovraordinata materialmente alla legge ordinaria italiana per una questione normativa, ossia perché NELLA STESSA COSTITUZIONE
Esiste un articolo, il 136, che attribuisce alla Corte Costituzionale il potere di dichiarare l'invalidità (illegittimità costituzionale) di una norma che confligga con quelle costituzionali. È la stessa Costituzione, dunque, a stabilire la sua supremazia materiale rispetto alla legge.
Si dice che n1 è sovraordinata materialmente a n2 quando esiste una norma n3 che prevede, in caso di conflitto tra n1 e n2, che n1 prevalga. È il diritto stesso a creare le gerarchie materiali. Ad esempio, in caso di conflitto tra un regolamento e una legge ordinaria, c'è una norma n3 (art. 4 disp. prel. del codice civile) che prevede che la legge ordinaria sia sovraordinata rispetto al regolamento, poiché nessun regolamento può prevedere norme contrarie alla legge.
Es. In Inghilterra, la Costituzione non è sovraordinata alla legge ordinaria, perché non c'è n3 che stabilisce che, in caso di conflitto tra n1
(Costituzione) e n2, che n3 prevalga. Dunque, inInghilterra, la Costituzione e le leggi ordinarie stanno sullo stesso piano, tanto che la loroCostituzione è flessibile mentre la nostra è fissa, rigida. Dunque, la Costituzione non è per suanatura sovraordinata, ma lo è se lo stabilisce l'ordinamento. In Inghilterra, vale il principio diSUPREMAZIA DEL PARLAMENTO, per cui il parlamento può modificare la Costituzione, e ciò accadeper fedeltà alle convenzioni costituzionali che hanno da sempre caratterizzato la storia inglese.Quando però la fedeltà viene meno, come in alcuni eventi che sono accaduti durante la Brexit,molti hanno avuto nostalgia di un sistema in cui la costituzione è sovraordinata (Brexit).-gerarchie logiche: questo tipo di gerarchie sono minimamente rilevanti (esercizio di zelo disi dice che n1 è logicamente sovraordinata a n2 quando n1Guastini nell'arte della distinzione);cita, ossia nomina,
n2. Ad esempio, tutte le meta-norme sono subordinate rispetto alle norme su cui vertono, ossia rispetto alle norme primarie che disciplinano. -gerarchie assiologiche: n1 è assiologicamente sovraordinata a n2 quando n1 ha un valore maggiore di n2 secondo l'interprete di quella norma (es. giudice) o secondo l'ordinamento stesso. Le gerarchie assiologiche sono tipicamente create dai giudici o dai legislatori in generale, che le costruiscono per risolvere i conflitti tra principi, ad esempio: in tempo di lock-down, è stato necessario sovra-ordinare assiologicamente il principio di tutela della salute (art. 32 Cost.), rispetto al principio di tutela del movimento/circolazione. Il lock-down era dunque conforme all'art. 32, ma violava la libertà di movimento. Dunque, i giudici hanno dovuto mettere un principio prima piuttosto che un altro. Nel caso specifico in cui un giudice debba risolvere un conflitto tra principi costituzionali, egli ècostretto a stabilire quale principio è più importante in quel caso specifico, costruendo una gerarchia assiologica. A ciò ha pensato la Corte Costituzionale, la quale ha stabilito che vi sono, nel nostro ordinamento, dei principi sovra-costituzionali. Questi principi, detti "fondamentali", formulati nella I parte della Costituzione, non possono essere modificati da nessuno e sono non sottratti a revisione costituzionale. Tale circostanza non è affermata dalla Costituzione, il cui unico limite di modifica è sancito dall'articolo 139 Cost., ma è stata stabilita dalla Corte Costituzionale per fissare un argine invalicabile alle modifiche costituzionali, impedendo che il diritto europeo incidesse su alcune libertà fondamentali. Precisiamo, inoltre, che si tratta di gerarchie diverse, che non confliggono ma si combinano.
LEGGI COSTITUZIONALI E COSTITUZIONE
Prendiamo in considerazione le leggi costituzionali e le leggi di revisione costituzionale,
Le fonti del diritto disciplinate dalla Costituzione sono le leggi costituzionali. Attraverso queste leggi, la Costituzione può essere modificata: possono essere modificate le norme presenti al suo interno ed introdotte nuove norme.
La Costituzione disciplina la produzione delle leggi costituzionali attraverso gli articoli 138 e 139. L'articolo 138, primo comma, della Costituzione recita: "Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni a intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione." Tale articolo è una norma in senso lato, sulla produzione normativa, poiché attribuisce ad un organo (le 2 Camere) il potere di modificare o integrare le norme giuridiche attraverso le leggi di revisione costituzionale.
L'articolo 139 della Costituzione recita che "La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale".
ponendo un argine alla modifica della Costituzione. Esiste una gerarchia formale tra leggi costituzionali e Costituzione? SI. La Costituzione è formalmente sovraordinata rispetto alle leggi costituzionali: nel caso in cui il Parlamento promulgasse una legge costituzionale non seguendo l'iter regolare stabilito dalla Costituzione, quella legge sarebbe NULLA (ad es., nessun legislatore può restituire la monarchia in Italia, poiché si violerebbe l'articolo 139). Esiste una gerarchia materiale tra leggi costituzionali e Costituzione? NO. N1 (Costituzione) è materialmente sovraordinata a N2 (leggi costituzionali) se c'è N3 che prevede che, in caso di conflitto tra N1 e N2, N2 prevalga su N1. Si potrebbe pensare all'art. 1 disp. prel. come N3: tuttavia, tale articolo ha un significato controverso, poiché il fatto che indichi la Costituzione prima delle leggi potrebbe essere meramente una questione di elencazione, non si ordine di importanza; dunque,l'art. 1 disp. prel. non istituisce alcuna gerarchia materiale. Si potrebbe dunque pensare all'art. 136 della Costituzione, il quale attribuisce alla Corte Costituzionale il potere di dichiarare l'illegittimità delle leggi non conformi alla Costituzione, ma non si parla delle leggi costituzionali, ma di quelle ordinarie (le 2 leggi sono cosa diversa - diverso organo emanatore, diverse procedure le leggi costituzionali di emanazione). La norma N3 che stiamo cercando in realtà non c'è, dunque la Costituzione sono materialmente pari-ordinate. Se così non fosse, le leggi costituzionali non potrebbero intervenire a modificare la Costituzione. Esiste una gerarchia assiologica tra leggi costituzionali e Costituzione? SI. Sappiamo che le gerarchie assiologiche sono generalmente costruite dai giudici, e dunque sono un fatto contingente e non scritto nero su bianco nella Costituzione. Esiste una gerarchia assiologica perché la CorteCostituzionale ha stabilito che vi sono dei principi SOVRACOTITUZIONALI, fondamentali, contenuti nella I parte della costituzione. Tali principi non possono essere in alcun modo modificati e sono assiologicamente più importanti delle altre norme costituzionali e delle leggi costituzionali. Tale gerarchia assiologica ESISTE perché la CC ha così stabilito, ma se cambiasse il suo orientamento potrebbero cambiare le cose (fatto contingente). C'è un modo per far tornare l'Italia una monarchia? I padri costituenti hanno solo stabilito il limite alle modifiche costituzionali, ossia non possiamo mai diventare una monarchia. Se un partito monarchico guadagna maggioranza in parlamento, però, questo può far diventare l'Italia una monarchia? L'articolo 139 dice no. L'art 1 dice che l'Italia è una repubblica. Sfruttando queste relazioni gerarchiche, si può prendere una scappatoia? C'è un modo per far.potrebbe proporre una modifica costituzionale che consenta il ritorno alla forma di governo monarchica. Questa modifica dovrebbe essere approvata da entrambe le camere del Parlamento con una maggioranza qualificata e successivamente sottoposta a un referendum popolare per essere ratificata. In questo modo, si rispetterebbe il principio democratico e la volontà del popolo italiano.