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Il Design come funzione, forma, significato e valore

Il design permette di trasformare un bisogno in realtà, come artefatto (design prodotto) fisico o virtuale, o come design del servizio (attività organizzata progetto, che può diventare un prodotto come no, come l'organizzazione di una visita museale), o design del processo alla base dell'approccio sistemico, ovvero la riorganizzazione del processo produttivo (es in modo consono per l'ambiente o psicologico).

DESIGN DEL PRODOTTO: attività di progetto che risponde ad un BISOGNO attraverso un artefatto bi o tridimensionale, definito da una funzione a cui segue una FORMA che è portatrice di un "valore aggiunto" in termini di significato e di valore. Il Design del prodotto mette "l'uomo al centro del progetto", preoccupandosi che l'artefatto sia accessibile, sicuro, sostenibile per l'ambiente ed espressivo.

Si parte

ragionando in primis sulla FUNZIONE dell'artefatto. Ricerca di una risposta a un'esigenza e sviluppo come conseguenza della forma più adatta. FUNZIONE: soddisfacimento di un bisogno. Occorre individuare un bisogno che può essere:
  • Esplicito (espresso dall'individuo o dal gruppo)
  • Latente (nuovo bisogno non ancora identificato)
FORMA: parlare di forma significa parlare di "identità" del prodotto. Gli strumenti disponibili per costruire l'identità del prodotto sono:
  • Forma\Shape (volume e superfici)
  • Materiale (per la sua costruzione)
  • Finitura\Form (come appare attraverso le superfici e il loro colore, tenendo conto di colore e texture, sensazione al tatto di una superficie con variazioni 3D. Il pattern invece ha che fare con la bidimensionalità dell'oggetto)
SIGNIFICATO: il significato è il riconoscimento nella forma del prodotto di riferimenti culturali tangibili (funzionalità, estetica, simbolismo, etc.).

ergonomia, sicurezza) e intangibili (antropologici, storici, territoriali). Il significato sta nell'esperienza diretta che faccio dell'oggetto, ad esempio significati territoriali aumentano il valore e l'impatto degli oggetti.

VALORE: il valore è la misura del progresso apportato dal prodotto, attraverso l'impatto sull'ambito:

  • culturale (promozionale alla cultura storica, territoriale, materiale)
  • sociale (accessibile al maggior numero di persone con caratteristiche diverse e che aumenta la coscienza)
  • economico (accessibile al maggior numero di consumatori di quella determinata fascia di mercato e creatore di ricchezza economica)
  • ambientale (che ha il minor impatto energetico e di scarti)

IMPATTO: capacità di un oggetto di produrre innovazione, che può essere sociale, economica, ambientale o culturale -> quattro sfere importanti per il valore e la misura dell'impatto.

Si parte comunque sempre dalla funzione,

qualunque sia la richiesta del committente. Riferimento antropometrico per capire le dimensioni di un oggetto.

Esempi:

SAPONETTA (artefatto tridimensionale):

  1. FUNZIONE: esplicita lavare le mani, latente risparmiare materia.
  2. FORMA: ergonomica, forma più comoda per tenere una saponetta. pH neutro, finitura neutra: idea di una saponetta semplice.
  3. SIGNIFICATO: tangibile saponetta nella fessura, intangibile ciclo continuo, non scarto, riciclo.
  4. VALORE: valore culturale saponetta, ambientale energia e no scarto, sociale e didattico (scuola elementare) per sostenibilità ambientale.

SEGNALI INQUINAMENTO (artefatto bidimensionale):

  1. FUNZIONE: esplicita informare sulle prescrizioni, latente messaggio familiare, far passare la comunicazione in modo empatico.
  2. FORME: shape archetipa (illustrazioni in mezzo, cromie solite, testi in basso).
  3. SIGNIFICATO: tangibile contesto territoriale, intangibile comunicazione sia di divieto sia di incoraggiamento ad un comportamento positivo.
VALORE: messaggio con illustrazione infantile ed accessibile: valore educativo, conservazione dell'ambiente. Il designer deve essere un mediatore tra saperi: si nutre di conoscenze che arrivano da altri campi. Sistema di conoscenze che media tra la funzione e la forma: tale passaggio è supportato da un lato dalla conoscenza della tecnologia/ingegneria, dall'altro dagli stimoli prodotti da arte/creatività. Arte e creatività hanno anche il ruolo di umanizzare il prodotto, renderlo espressivo e comunicatore. Proprio grazie al contributo delle humanities (antropologia, storia, sociologia, psicologia) il design diventa anche uno strumento "politico", in grado di incidere sul sistema culturale, sociale, ambientale. Interazione anche di economia/gestione. PUNTO LINEA PIANO VOLUME MODULO Kandinsky 1925 scrive sulla grafica bidimensionale: un punto statico può diventare una linea dinamica che può essere anch'essa diversa (tratteggiata, drammatica,

sinuosa, lirica o anche con uno spessore variabile > anche la superficie) 1928 crea IL GNOMUS palco sul quale i ballerini non parlavano ma seguivano le linee

Astrattismo: ai colori sono abbinati degli stati d'animo. Sinestesie, stimoli inerenti a differenti campi sensoriali.

Elementi base che sono dotati di un significato molto profondo:

PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE. Differenza tra sensazione e percezione:

  • sensazioni: informazione appresa tramite la sfera del sensibile (i 5 sensi) che viene registrata nel cervello, ma non è stata ancora interpretata.
  • percezione: processo attraverso cui le informazioni sensoriali sono rielaborate. Categorie cognitive o esperienze precedenti vissute dal singolo.

LA TEORIA DELLA FORMA - GESTALT

La Gestalt ha messo in evidenza come l'essere umano tenda a filtrare la realtà, ricostruendola con un proprio senso. Nel farlo, utilizza alcuni "set" o "frame", cioè punti di osservazione e modalità di inquadramento.

linee guida.Gestalt: ramo della psicologia che si sviluppa come corrente a Berlino negli anni '20; significato inerente ad un "sistema unitario", idea che le percezioni non possono essere analizzate separatamente ma in virtù del tutto (riferimento ad Aristotele: "Il tutto è più della somma delle singole parti"). Considerare l'impatto nell'insieme in opposizione alle teorie di Wold, altro psicologo. Secondo queste teorie, ogni percezione è costituita da un fascio di singole sensazioni, ovvero dalla loro associazione determinata dall'abitudine o dalla contiguità spaziale e temporale. La psicologia della Gestalt assunse invece come principio di base la struttura globale dei fenomeni che interessano la coscienza, struttura che non può essere spiegata alla luce dei suoi componenti, ma solo sulla base della loro forma complessiva, detta anche configurazione o campo, le cui proprietà dipendono dalle

Relazioni che collegano tra loro le sue singole parti. 3 psicologi principali (Max Wertheimer, Wolfgang Köhler, Kurt Koffka). Wertheimer parte dalle lampade stroboscopiche. Scoprire perché il cervello umano tenda a interpretare come un unico messaggio l'insieme di elementi diversi e come la nostra mente raggruppi le informazioni che in ogni momento riceviamo in categorie da noi stessi prestabilite. In campo grafico, questo studio della percezione diventa fondamentale nel momento in cui va ad esaminare il modo con cui l'occhio umano "legge" un determinato schema e ne riconosce e distingue le forme, i gruppi che lo compongono, l'unitarietà del messaggio. Per la teoria della gestalt è l'insieme il nucleo fondante, i singoli elementi che lo vanno a comporre non hanno, presi singolarmente, importanza e significato.

"Principi di unificazione formale". Necessità di esprimere delle leggi, in campo grafico: enunciati i

“Principi di unificazione formale” 1923, presenti nel logotipo Gestalt (logo testuale).

  1. LEGGE DELLA CHIUSURA: una figura si percepisce chiusa anche se le linee non sono continue. * Illusione di Kanizsa: percezione dei diversi piani tra elementi potenzialmente sullo stesso piano.
  2. LEGGE DELLA VICINANZA: elementi in continuità ma di colori diversi distinguono due forme diverse.
  3. LEGGE DELL’ESPERIENZA PRECEDENTE: elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme.
  4. LEGGE DELLA CONTINUITA’ DI DIREZIONE: percezione su piani differenti di elementi posti uno di seguito all’altro e o uniti in forme in base alla loro continuità di direzione.
  5. LEGGE DEL DESTINO COMUNE: elementi che si muovono nella stessa direzione vengono percepiti come appartenenti alla stessa figura (nastro di Möbius).
  6. LEGGE DELLA SOMIGLIANZA: elementi raggruppati tra loro se simili per colore, forma o

dimensione (o anche pattern).

7. LEGGE DELLA PREGNANZA: una forma è più riconoscibile quanto più è regolare, simmetrica, coesiva, omogenea, equilibrata, semplice, concisa, memorizzabile e legata alla memoria.

8. RIDONDANZA (scritta toast sulla macchina da toast): funzione decorativa ma anche funzionale (grazie alla scritta a sbalzo la macchina da toast si irrobustisce).

Rubin enuncia la LEGGE DELLA FIGURA E DELLO SFONDO: non si può leggere contemporaneamente la figura in emergenza e quella sullo sfondo: sovrapposizione equivoca o chiara.

Pattern di punti: quinconce. Una composizione di punti della stessa dimensione, posizionati alla stessa distanza (quinconce) e che idealmente proseguono al di fuori della slide, comunicano l'idea di uno spazio indefinito sia nella bidimensione sia nella tridimensionalità. Damien Hirst, spot painting. Ripetizione ossessiva dei puntini. "The physical impossibility of death in the mind of someone who's alive".

“For the love of God”. Provocazione ed esagerazione. Cambiando la dimensione dei punti si ottiene una composizione non più statica ma dinamica, con un effetto di vicinanza o lontananza. Rapporto costante tra i puntini. Vicinanza e lontananza anche rispetto al piano della profondità: definizione di piani e volumi.

LINEA: sviluppo sullo stesso piano o su piani diversi.

MODULO: addizione di diverse unità per creare una composizione, è necessario che ci siano almeno due parti per sviluppare la modularità. La modularità prevede la combinabilità per semplice accostamento o l’integrazione.

La simmetria è un’ordinata corrispondenza di forma o posizione fra le parti di un oggetto o fra gli elementi di una composizione, ottenendo un equilibrio armonico fra ritmo, gradiente e grandezza (rispettivamente distanza, luminosità e dimensione).

A seconda della loro posizione, la simmetria può essere:

  • bilaterale,
  • gli elementi sono disposti specularmente rispetto all'asse (vedi Radiofonografo Brionvega);
    • lineare, il moti
Dettagli
A.A. 2022-2023
18 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saraaforestiero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Germak Claudio.